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Anno 4 Numero 114
24 giugno 2013
24 giugno 2013
Una Coppa a orologeria

Il 7 luglio la prima regata della Louis Vuitton Cup. Si scontrano Luna Rossa e Emirates Team New Zealand (che si conoscono bene...). Ma a due settimane dal via ufficiale, la XXXIV America’s Cup è ancora un cantiere aperto. Nel quale può accadere di tutto. Anche che la parola torni al Tribunale!
Oggi da San Francisco dicono in un comunicato che “la mediazione fa buoni progressi ma manca una soluzione definitiva”. E’ un bel modo per ammettere che le cose non vanno propriamente come dovrebbero. A soli 14 giorni dalla prima regata ufficiale, con le indagini sulla morte di Andrew Simpson ancora aperte, con le discussioni sulle regole di sicurezza che languono, con il flop del pubblico e persino il rimborso di molti biglietti venduti, con Artemis che per ora guarda da fuori... L’America’s Cup che avevamo atteso e sognato, dov’è? Dove sono i giovani della generazione Facebook ai quali era stata dedicata l’era dei catamarani e delle wingsail, in luogo della sorpassata generazione Flinstones? (... LEGGI TUTTO)
JOSEFA: LE DIMISSIONI COME UN RITIRO
Immagino adesso Josefa Idem, davanti alla prospettiva delle dimissioni da Ministro. La immagino che vive questa ipotesi esattamente come se si trattasse del ritiro da una gara. Non è così, e non so dire se purtroppo, o per fortuna.
Josefa non è il tipo di atleta che si ritira da una gara, e lo sanno schiere di avversarie da vent’anni. Ma oggi Josefa è Ministro, e sul suo tavolo c’è la scelta delle dimissioni. Una faccenda diversa, che marca proprio le distanze tra sport e politica. Il caso di Josefa Idem è una dolorosa conferma di quanto distante sia la politica, con i suoi riti, dalla società e in particolare dal mondo dello sport. (... LEGGI TUTTO)
Oggi da San Francisco dicono in un comunicato che “la mediazione fa buoni progressi ma manca una soluzione definitiva”. E’ un bel modo per ammettere che le cose non vanno propriamente come dovrebbero. A soli 14 giorni dalla prima regata ufficiale, con le indagini sulla morte di Andrew Simpson ancora aperte, con le discussioni sulle regole di sicurezza che languono, con il flop del pubblico e persino il rimborso di molti biglietti venduti, con Artemis che per ora guarda da fuori... L’America’s Cup che avevamo atteso e sognato, dov’è? Dove sono i giovani della generazione Facebook ai quali era stata dedicata l’era dei catamarani e delle wingsail, in luogo della sorpassata generazione Flinstones? (... LEGGI TUTTO)
JOSEFA: LE DIMISSIONI COME UN RITIRO
Immagino adesso Josefa Idem, davanti alla prospettiva delle dimissioni da Ministro. La immagino che vive questa ipotesi esattamente come se si trattasse del ritiro da una gara. Non è così, e non so dire se purtroppo, o per fortuna.
Josefa non è il tipo di atleta che si ritira da una gara, e lo sanno schiere di avversarie da vent’anni. Ma oggi Josefa è Ministro, e sul suo tavolo c’è la scelta delle dimissioni. Una faccenda diversa, che marca proprio le distanze tra sport e politica. Il caso di Josefa Idem è una dolorosa conferma di quanto distante sia la politica, con i suoi riti, dalla società e in particolare dal mondo dello sport. (... LEGGI TUTTO)