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Anno 2 Numero 14
14 marzo 2011
14 marzo 2011
In ricordo di Giorgio Zuccoli
A 10 anni dalla sua scomparsa e 20 dal suo mondiale Tornado, la storia, le emozioni e i successi di un grande della vela italiana.
"Zuccoli ammaina l' ultima vela", scriveva (a firma Beppe Barnao) il 28 marzo 2001, " La Gazzetta dello sport". Il 27 marzo, di dieci anni fa, perdeva la sua battaglia, contro una malattia implacabile. Era ancora campione del mondo. Un titolo, meritato pochi mesi prima, su l' Atlantico color marrone, al largo di La Rochelle, in Francia. Era l'oro della classe Melges 24, la sua ultima passione, un inseguimento a quel titolo che durava da tante stagioni, dopo una serie infinita di secondi posti. Dietro di lui c'erano, nella classifica, tutti grandi, ex delle categorie olimpiche, a cominciare dai leggendari Vince Brun e Albert Batzil, ai giovani leoni di Australia, Francia, Inghilterra, Svezia, Usa. Un monotipo impegnativo come il Melges, che arrivava dopo la sua lunghissima carriera con le classi olimpiche.
LEGGI TUTTO SUL BLOG DI SANDRO PELLEGRINI SU PIAZZA VELA, LA COMMUNITY DEI VELISTI
"Zuccoli ammaina l' ultima vela", scriveva (a firma Beppe Barnao) il 28 marzo 2001, " La Gazzetta dello sport". Il 27 marzo, di dieci anni fa, perdeva la sua battaglia, contro una malattia implacabile. Era ancora campione del mondo. Un titolo, meritato pochi mesi prima, su l' Atlantico color marrone, al largo di La Rochelle, in Francia. Era l'oro della classe Melges 24, la sua ultima passione, un inseguimento a quel titolo che durava da tante stagioni, dopo una serie infinita di secondi posti. Dietro di lui c'erano, nella classifica, tutti grandi, ex delle categorie olimpiche, a cominciare dai leggendari Vince Brun e Albert Batzil, ai giovani leoni di Australia, Francia, Inghilterra, Svezia, Usa. Un monotipo impegnativo come il Melges, che arrivava dopo la sua lunghissima carriera con le classi olimpiche.
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