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Anno 3 Numero 70
4 maggio 2012
4 maggio 2012
Croce presidente ISAF?

IO CI FACCIO UN PENSIERINO....
Colpo di scena all’ISAF: Carlo Croce verso la candidatura a presidente mondiale! Serve un uomo forte per il dopo-Petersson, c'è da salvare la vela alle Olimpiadi, e tutti guardano a Croce. Gli altri candidati potrebbero rinunciare. Cosa può cambiare per la FIV?
Carlo Croce verso la presidenza dell’ISAF (International Sailing Federation, la federvela mondiale): è questa la novità, clamorosa ma ormai nell’aria da qualche settimana, che emerge tra gli stucchi liberty del Regina Palace Hotel di Stresa che ospita il Mid Year Meeting. Il presidente attuale lo svedese Goran Petersson è in scadenza di mandato e l’Annual Conference di Dublino a novembre dovrà eleggere nuovo presidente e nuovo Council per il governo della vela mondiale per il quadriennio 2013-2016. C’erano finora due candidati: l’australiano Davide Kellet (unico ad aver ufficializzato la candidatura) e il portoricano Eric Tulla, entrambi attuali vicepresidenti ISAF, soluzioni “interne”.
Ma i grandi della vela mondiale non si sono scaldati per Kettet e Tulla. E dicono in sostanza questo: nei prossimi anni la vela dovrà lottare per mantenere lo status olimpico, servirà una federvela combattiva e guidata da un personaggio forte soprattutto di relazioni pubbliche internazionali. Né Kellet né Tulla sembrano rispondere a questo identikit. E allora? Ormai non è più un mistero, e a Stresa tutti ne parlano e lo confermano di corridoio in corridoio: sta prendendo fortemente quota una ipotesi clamorosa. La candidatura italiana del presidente FIV Carlo Croce. Il solo nome (Carlo è figlio di Beppe Croce che fu presidente della federvela internazionale per la bellezza di 17 anni dal 1969 al 1986) pare risvegliare entusiasmi sopiti, quasi un orgoglio storico. L’età media dei delegati è abbastanza elevata e molti ricordano l’era del primo Croce, che ha lasciato segni notevoli nella crescita dello yachting a livello mondiale. (...) LEGGI TUTTO L'ARTICOLO QUI
Colpo di scena all’ISAF: Carlo Croce verso la candidatura a presidente mondiale! Serve un uomo forte per il dopo-Petersson, c'è da salvare la vela alle Olimpiadi, e tutti guardano a Croce. Gli altri candidati potrebbero rinunciare. Cosa può cambiare per la FIV?
Carlo Croce verso la presidenza dell’ISAF (International Sailing Federation, la federvela mondiale): è questa la novità, clamorosa ma ormai nell’aria da qualche settimana, che emerge tra gli stucchi liberty del Regina Palace Hotel di Stresa che ospita il Mid Year Meeting. Il presidente attuale lo svedese Goran Petersson è in scadenza di mandato e l’Annual Conference di Dublino a novembre dovrà eleggere nuovo presidente e nuovo Council per il governo della vela mondiale per il quadriennio 2013-2016. C’erano finora due candidati: l’australiano Davide Kellet (unico ad aver ufficializzato la candidatura) e il portoricano Eric Tulla, entrambi attuali vicepresidenti ISAF, soluzioni “interne”.
Ma i grandi della vela mondiale non si sono scaldati per Kettet e Tulla. E dicono in sostanza questo: nei prossimi anni la vela dovrà lottare per mantenere lo status olimpico, servirà una federvela combattiva e guidata da un personaggio forte soprattutto di relazioni pubbliche internazionali. Né Kellet né Tulla sembrano rispondere a questo identikit. E allora? Ormai non è più un mistero, e a Stresa tutti ne parlano e lo confermano di corridoio in corridoio: sta prendendo fortemente quota una ipotesi clamorosa. La candidatura italiana del presidente FIV Carlo Croce. Il solo nome (Carlo è figlio di Beppe Croce che fu presidente della federvela internazionale per la bellezza di 17 anni dal 1969 al 1986) pare risvegliare entusiasmi sopiti, quasi un orgoglio storico. L’età media dei delegati è abbastanza elevata e molti ricordano l’era del primo Croce, che ha lasciato segni notevoli nella crescita dello yachting a livello mondiale. (...) LEGGI TUTTO L'ARTICOLO QUI