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20/07/2012 - 20:53

ISAF YOUTH WOLDS 2012: Italia terza per nazione!

Vela azzurrina
Sempre più viva

!--paging_filter--strongI giovani velisti italiani conquistano il terzo posto per nazione alle spalle di Gran Bretagna e Francia (!). E portano a casa un oro (Ilaria Paternoster e Benedetta di Salle nel 420), un argento (Mattia Camboni nell'RS:X ) e due bronzi (Veronica Fanciulli nell'RS:X femminile e Cecilia Zorzi nel Laser Radial)/strong!--break--br / br / br / emLa striscia della giovane vela italiana non si interrompe. La tradizione prosegue. Il Mondiale Youth ISAF, da molti anni vede l'Italia protagonista, e anche quest'anno a Dublino le cose sono andate bene: 4 medaglie e il podio nel Nation's Trophy (che in passato abbiamo anche vinto) alle spalle di colossi come Gran Bretagna e Francia. Insomma in Italia la vela giovane è in salute. Come in passato, anche nel presente. Il lavoro sui giovani è un lavoro difficile che parte dalle scuole di vela e prosegue con le classi e i tecnici di circolo, e adesso con il programma Verso Rio 2016 varato proprio per seguire gli equipaggi più interessanti in chiave futuro olimpico. /embr / nbsp;br / Concluso il 42° Campionato Mondiale ISAF Youth di Dublino cui hanno preso parte 350 giovani velisti tra i 14 e 19 anni. L'Italia vince il bronzo nella classifica a squadre dell'ISAF Nations Trophy con 320 punti. Prima la Gran Bretagna con 356 punti e seconda la Francia a 341.br / nbsp;br / Ottimi risultati per la squadra azzurra: nel 420 femminile Ilaria Paternoster e Benedetta di Salle si laureano Campionesse del Mondo. Mattia Camboni nell'RS:X maschile vince la medaglia d'argento mentre Veronica Fanciulli nell'RS:X femminile e Cecilia Zorzi nel Laser Radial femminile si aggiudicano il bronzo.br / nbsp;br / "Sono molto, molto soddisfatto - ha commentato il Presidente Carlo Croce - Quella che si affaccia è una nuova generazione di atleti, sicuramente di talento, ma soprattutto sono ragazzi con motivazioni forti, con un nuovo approccio professionale, che sa coniugare al meglio lo studio con lo sport, dimostrando una grande maturazione culturale. Abbiamo investito risorse importanti per creare una nuova mentalità, rafforzare lo spirito di squadra, e continueremo a farlo sempre con maggior determinazione."br / nbsp;br / Soddisfatto anche Francesco Caricato, coordinatore FIV del Team Under 19 e tecnico Laser Radial: "Molto contento dei risultati raggiunti dai ragazzi in Irlanda, è un premio all'ottimo lavoro svolto in questi anni da tutta la squadra, atleti e tecnici. Essere arrivati sul podio in 4 classi su 8 è un record per l'Italia nella categoria U19. Notevole anche il terzo posto nella classifica per nazioni. Il mio ringraziamento - ha terminato Caricato - va a tutti i ragazzi che si sono impegnati anima e corpo, all'intero staff tecnico che segue il Team U19 formato Marco Iazzetta (tecnico della classe 29er e Multiscafi), Stefano Marchetti (420), Adriano Stella (RS:X), Matteo Nicolucci (Multiscafi) e Fabio Barbieri (responsabile programma monitoraggio d'allenamento atleti Team U19), a tutti i tecnici di circolo e naturalmente alle società degli atleti."br / nbsp;br / Il vento leggero e instabile con forti oscillazioni che hanno raggiunto i 70 gradi ha costretto il Comitato di Regata a riposizionare i campi di regata più volte, complici anche alcune navi e una petroliera che uscivano dal porto di Dublino.br / nbsp;br / Medaglia d'oro per le bravissime Ilaria Paternoster e Benedetta di Salle nel 420 femminile che con 44 punti si laureano Campionesse del Mondo. Le azzurre hanno tagliato il traguardo dell'ultima prova al quarto posto e chiudono il Campionato con i parziali 8-3-3-11-4-2-2-2-(12)-4-1-4. Argento per Carrie Smith/Ella Clark (AUS) con 51 punti e bronzo per Anabel Vose/Kirstie Urwin (GBR) con 57.br / nbsp;br / Nell'RS:X maschile Mattia Camboni (LNI Civitavecchia) vince la medaglia d'argento con 34 punti dietro al coreano Cho (32 punti). Una dodicesima e ultima prova molto combattuta che ha visto il coreano terzo sul traguardo e l'azzurro Camboni al quinto posto. Questi gli ottimi parziali (31 BFD)-2-1-2-5-7-6-1-2-1-2-5. Terzo Maxime Labat (FRA) a 67 punti.br / nbsp;br / Nella classe RS:X femminile dopo dodici prove e uno scarto Veronica Fanciulli (LNI Civitavecchia) guadagna il terzo gradino del podio aggiudicandosi la medaglia di bronzo con i parziali 2-3-2-6-9-9-9-2-8-3-(24 OCS)-5 e 58 punti. Oro per Saskia Sills (GBR) con 30 e argento per Naomi Cohen (ISR) a 42 punti.br / nbsp;br / Nel Laser Radial femminile medaglia di bronzo per Cecilia Zorzi (FV Riva) che ieri aveva recuperato ben quattro posizioni in classifica. Zorzi sale sul terzo gradino del podio con 99 punti e i parziali 20-10-7-5-9-19-12-1-(22)-4-1-11. Oro per Julia Carlsson (SWE) con 58 punti, argento per Line Flem Host (NOR) con 76.br / nbsp;br / Nel Laser Radial maschile Marco Zani (FV Riva) taglia il traguardo dell'ultima prova al dodicesimo posto e termina al 6° posto overall con i parziali 13-9-7-8-10-28-14-12-17-20-(37)-12. Medaglia d'oro a sorpresa per Mark Spearman (AUS) seguito dall'irlandese Lynch al secondo posto e dal norvegese Tomasgaard al terzo. Mitchell Kiss (USA), in testa fino a ieri, complice il 52esimo piazzamento di oggi termina al quarto posto.br / nbsp;br / Questo il commento del tecnico federale Marco Iazzetta: "Oggi è stata la giornata più lunghe del campionato.nbsp; Col campo laser siamo andati troppo vicini al canale di navigazione riservato alle navi e al cancello di poppa il Comitato di Regata dovuta annullare la prova del Laser Radial Maschile per motivi di sicurezza. La seconda prova è partita con un salto di ben cinquanta gradi. Anche nel Laser Radial Femminile si è tratto di una prova molto falsata dall'instabilità del vento. Il Comitato di Regata stesso era indeciso se annullare o meno le prove." "Siamo veramente felici - ha concluso Iazzetta. Un risultato così buono non si era mai visto! Un grande contributo è stato dato anche anche dalle classi che stanno crescendo. Il bagaglio di esperienza tirato fuori dal Mondiale ISAF a detta di tutti è stato enorme: ognuno andrà a casa con un piccolo tesoro!"br / nbsp;br / Nel 420 maschile, Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò (CC Aniene) recuperano una posizione e chiudono al 9° posto con 129 punti (8-14-1-4-14-(31 DNF)-4-17-4-31 DSQ-21-11). Cambio al vertice con Campione del Mondo l'equipaggio spagnolo formato da David Charles/Alex Charles (ESP) con 61 punti. Argento per Guillaume Pirouelle/Valentin Sipan (FRA) con 65 punti e bronzo per Pieter Goedhart/Lars Van Stekelenborg (NED) a un solo punto di distacco.br / nbsp;br / Nella classe 29er Ottavia Raggio e Davide Tonelli (CV La Spezia), dopo dodici prove e uno scarto chiudono all'11° posto recuperando ben due posizioni grazie ad un buon settimo piazzamento (parziali (18)-8-11-12-13-10-14-17-13-11-17-7) con 130 punti. Campioni del Mondo di classe Carlos Robles/Florian Trittel (ESP) con 21 punti, anche oggi primi sul traguardo. Argento per Lucas Rual/Thomas Biton (FRA) con 38 e bronzo per gli argentini Klaus Lange/Mateo Majdalani con 47.br / nbsp;br / Nella classe Sirena SL 16, l'equipaggio di Andrea Martinelli (CC Aniene) e Viola Monaci (RCC Tevere Remo) chiude al 9° posto, non completando la prova finale. (Parziali 13-7-11-11-5-7-5-13-7-10-13- (DNF 16)) e 102 punti. I britannici Rupert White/Tom Britz si laureano Campioni del Mondo con 20 punti. Argento per gli australiani Darmanin/Lucy Copeland (AUS) con 40 e bronzo per Martin Manzoil Lowy/Kim Vidal (BRA) a due punti di distacco.br / nbsp;br / Lo staff tecnico FIV in Irlanda è composto da Marco Iazzetta (tecnico della classe 29er, Sirena SL16 e Laser Radial), Stefano Marchetti (tecnico classe 420) e Adriano Stella (tecnico classe RS:X). Il Campionato Mondiale ISAF Youth è organizzato dalla Dublin Bay Youth Worlds 2012 Ltd. in collaborazione con la Federazione Vela Irlandese sotto l'egida dell'ISAF.br / nbsp;br / br / br / nbsp;br / br / br /

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RICEVIAMO DAL COORDINAMENTO NAZIONALE WINDSURF E PUBBLICHIAMO VOLENTIERI A CORREDO DELLA NEWS__________________________________________________________________ Come agli Europei RS:X Youth di Tallinn a inizio luglio, anche i Campionati Mondiali Giovanili ISAF svoltasi a Dun Loghaire, porto della grande Dublino in Irlanda, dal 14 al 20 luglio, hanno visto i colori italiani salire sul podio RS:X sia nella categoria maschile che in quella femminile. Una straordinaria affermazione che si completa con il terzo posto assoluto ottenuto dalla squadra giovanile italiana alle spalle delle due grandi potenze dello sport velico, la Gran Bretagna e la Francia. Protagonisti nelle acque irlandesi nuovamente i due portacolori della Lega Navale Italiana di Civitavecchia, il 16enne Mattia Camboni e la 18enne Veronica Fanciulli. Non è semplice, come provano anche i più celebrati campioni, mantenere forma, concentrazione e il giusto spirito agonistico in due competizioni programmate a ridosso l’una dell’altra. Ma Veronica (oro a Tallinn e bronzo a Dublino) e Mattia (argento a Dublino e bronzo a Tallinn) hanno dimostrato di far giustamente parte dell’élite mondiale e di essere annoverati tra i protagonisti che il nostro windsurf giovanile sforna a ripetizione. L’inizio della competizione non è stato dei più facili per Mattia, cui è stata esposta bandiera nera nella prima prova, ma la tempra dell’atleta si è subito dimostrata con un immediato rilancio grazie a un secondo posto in quella successiva. Un primo, un secondo e un quinto posto nella domenica delle tre regate, e l’introduzione dello scarto, hanno determinato il leitmotiv della competizione, una testa a testa fra Mattia Camboni e il coreano Wonwood Cho, sicuramente atleta di fama, campione uscente della competizione e bronzo due anni fa, senza dimenticare l’essere di due anni maggiore rispetto al nostro rappresentante. Il lunedì da leoni, con freddo e condizioni dure, ha incrementato il solco a favore dell’asiatico, ma, dopo la giornata di riposo, un primo e un secondo posto di Camboni hanno raccorciato l’elastico a soli due punti di ritardo. Giovedì, grazie ancora a un primo e un secondo parziali, i due protagonisti si sono ritrovati a pari punti, con il coreano al primo posto solo per aver scartato un risultato migliore. La giornata finale, con vento rafficato e instabile, non ha potuto rendere valida l’ultima prova maschile, e quindi così è rimasta la classifica, con Mattia splendido argento con punteggio analogo al vincitore. Veronica Fanciulli, campionessa uscente e neo-vincitrice dell’Europeo RS:X Youth, partiva nel novero delle favorite, e ha condotto un campionato di alta qualità. Se la britannica Saskia Sills fin dall’inizio, con due successi consecutivi, ha posto un’ipoteca sul titolo, Veronica è stata una degna rivale. Seconda dopo la prima giornata, grazie a un secondo e a un terzo posto, ha mantenuto il posto in classifica in quella successiva (seconda,sesta e nona). Dopo le difficoltà del lunedì (due noni posti), al termine di altre due prove (Veronica seconda e ottava) la battaglia per l’argento era apertissima per cinque concorrenti racchiuse in un fazzoletto di punti, con l'israeliana Cohen a 39 punti, la bielorussa Valkevich a 40, Veronica Fanciulli a 41, la polacca Kecpzik a 43 e l'olandese Wennekes a 46. In questa situazione Veronica ha dato il meglio di se stessa e con un terzo posto ha rafforzato la pretesa al podio, mentre, alle spalle dell’imprendibile Sills, prendeva il largo anche l’israeliana Naomi Cohen, vincitrice delle ultime tre prove. Scartato un OCS, il quinto posto dell’ultima giornata ha issato la nostra campionessa sul gradino più basso del podio, per mettersi al collo una meritatissima medaglia di bronzo. Un punto di merito deve essere poi ascritto all’intera squadra italiana. L’oro nel 420 femminile di Ilaria Paternoster e Benedetta di Salle, il bronzo di Cecilia Zorzi nel Laser Radial femminile abbinati alle due medaglie conseguite dai windsurfisti, portano l’Italia al terzo posto nella classifica per nazioni con 320 punti, dietro solamente alla Gran Bretagna (356) e alla Francia (341). Un risultato splendido, secondo solo alla mitica vittoria conquistata a Weymouth nel 2006. E per la prima volta nella storia della competizione, l’Italia è sul podio in quattro classi su otto. Ora Veronica e Mattia, assieme ad altri atleti italiani, sono attesi ad Aarhus in Danimarca dal 4 al 10 agosto agli Youth Sailing European Championships promossi da Eurosaf. La storia dei Mondiali Giovanili ISAF, nati nel 1971, e che videro l’ingresso del windsurf a livello maschile nel 1984 e femminile nel 1987 si è così arricchita di nuovi podi italiani nelle tavole a vela. Primo alloro fu il bronzo Mistral di Paco Wirz a St. Moritz nel 1985, seguito da un altro bronzo di Alessandra Sensini a Botony Bay in Australia nel 1987. Nel 1992 il terzo bronzo fu conquistato da Marco Casagrande a Villamoura in Portogallo, mentre un metallo più pregiato ottenne Flavia Tartaglini con l’argento a Madeira nel 2003. L’edizione di Gdynia in Polonia nel 2004 segnò l’inizio della leggenda di Laura Linares, bronzo femminile così come Federico Esposito - che rappresenterà l’Italia agli imminenti Giochi Olimpici a Weymouth – in campo maschile. Laura è stata nuovamente bronzo a Busan in Corea nel 2005, e oro a Weymouth nel 2006 (dove a Mistral è subentrata RS:X), Edmonton in Canada nel 2007 e Aarhus in Danimarca nel 2008. Nessun atleta era mai riuscito a salire cinque volte sul podio dei Mondiali Giovanili ISAF, un primato difficilmente eguagliabile. Parallelamente a Weymouth anche Fabian Heidegger è stato medaglia d’argento. L’ultimo trionfo prima dei podi odierni è stato l’oro di Veronica Fanciulli lo scorso anno a Zara in Croazia. In totale quindi il windsurf italiano nei Mondiali Giovanili ISAF celebra 4 ori, 3 argenti e 7 bronzi.

Alessandro Turchetto (non verificato)

Bravi, bravissimi i ragazzi! Ma poniamoci una domanda in prospettiva: è meglio avere dei giovani, di ottimo livello sia per quanto riguarda il livello qualitativo sia per il loro numero copioso, al vertice di un mondiale giovanile, oppure significa che si è tardato ad inviare queste forze fresche a completare la loro preparazione gi nelle classi superiori? Pongo dunque il quesito in termini di polita sportiva in prospettiva, di scelte strategiche della Federazione e di indirizzi di lavoro dei tenici: certamente si risponderà che questi sono risultati inequivocabili, e lo sono effettivamente, che ogni vittoria o piazzamento permette di acquisire galloni - e non solo ... - col C.O.N.I. ed una serie più o meno infinita di altre motivazioni più o meno valide. Quindi sono io che non comprendo nulla di sport, o forse no? Come mai nelle regate internazionali di categorie Olimpiche - nel caso della mia esperienza diretta col Finn - si incontrano tanti ragazzi nordici, inglesi, olandesi ed anche di numerose altre nazioni che non hanno più di 21 anni e sono già lì - e la loro preparazione lo dimostra - da più stagioni? Come mai in Italia dove abbiamo un vivaio così ampio e qualificato, sulle nostre classi non arriva mai nessuno o meglio, uno è arrivato - ma solo perchè era troppo grosso fin da giovane per il Laser - ed in quattro anni ha vinto le selezioni ed andrà alle Olimpiadi? Non sarà che i tecnici ed i dirigenti della Federazione sono diventati un po' coppettari? Anche perchè, e questa non è una domanda bensì una affermazione dovuta all'esperienza, è sempre meglio anticipare i cambi di classe sia per ottenere un tipo di formazione più completo, equilibrato quindi in assoluto migliore, sia per prevenire quella terribile piaga che si chiama abbandono precoce in quanto, abituati a vincere dall'Optimist al 420 , quando salgono su qualcosa più performante e di livello più elevato, invece di continuare ad apprendere, visto che hanno già dimenticato cosa sia l'umiltà e si sentono campioni, appendono il timone al chiodo!