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Alessandro Turchetto (non verificato)

Bravi, bravissimi i ragazzi! Ma poniamoci una domanda in prospettiva: è meglio avere dei giovani, di ottimo livello sia per quanto riguarda il livello qualitativo sia per il loro numero copioso, al vertice di un mondiale giovanile, oppure significa che si è tardato ad inviare queste forze fresche a completare la loro preparazione gi nelle classi superiori? Pongo dunque il quesito in termini di polita sportiva in prospettiva, di scelte strategiche della Federazione e di indirizzi di lavoro dei tenici: certamente si risponderà che questi sono risultati inequivocabili, e lo sono effettivamente, che ogni vittoria o piazzamento permette di acquisire galloni - e non solo ... - col C.O.N.I. ed una serie più o meno infinita di altre motivazioni più o meno valide. Quindi sono io che non comprendo nulla di sport, o forse no? Come mai nelle regate internazionali di categorie Olimpiche - nel caso della mia esperienza diretta col Finn - si incontrano tanti ragazzi nordici, inglesi, olandesi ed anche di numerose altre nazioni che non hanno più di 21 anni e sono già lì - e la loro preparazione lo dimostra - da più stagioni? Come mai in Italia dove abbiamo un vivaio così ampio e qualificato, sulle nostre classi non arriva mai nessuno o meglio, uno è arrivato - ma solo perchè era troppo grosso fin da giovane per il Laser - ed in quattro anni ha vinto le selezioni ed andrà alle Olimpiadi? Non sarà che i tecnici ed i dirigenti della Federazione sono diventati un po' coppettari? Anche perchè, e questa non è una domanda bensì una affermazione dovuta all'esperienza, è sempre meglio anticipare i cambi di classe sia per ottenere un tipo di formazione più completo, equilibrato quindi in assoluto migliore, sia per prevenire quella terribile piaga che si chiama abbandono precoce in quanto, abituati a vincere dall'Optimist al 420 , quando salgono su qualcosa più performante e di livello più elevato, invece di continuare ad apprendere, visto che hanno già dimenticato cosa sia l'umiltà e si sentono campioni, appendono il timone al chiodo!