Una circolare fa discutere
Una circolare fa discutere
Ma insomma
la nautica come va?
la nautica come va?
Crisi o non crisi? E' finita o andrà peggio? E il settore è preparato, con le professionalità e le competenze giuste? Fa discutere e riflettere una circolare ISYBA sull'"Andamento del Mercato Nautico in Italia", che chiama in causa anche il Salone Nautico di Genova
Saily pubblica la circolare ricevuta in redazione a cura dell'ISYBA (Italia Ship & Yacht Brokers Association), una associazione di categoria dinamica e che sta facendo sentire la sua voce in un momento difficile per il settore. Eccola.
Come prevedibile la stagione 2011 subisce gli effetti negativi della crisi economica internazionale e nazionale iniziata gia' nel 2008, aggravata dagli effetti della intensa speculazione finanziaria che nel periodo 2001-2008 ha artificiosamente moltiplicato il fatturato della componente "manifatturiera" del settore Nautico italiano.
Attualmente il fatturato della "componente manifatturiera" (Cantieri Navali e Concessionari) non supera Euro 600 milioni, un valore che non puo' assolutamente garantire la "sopravvivenza" della maggior parte delle Aziende impegnate a "vendere barche nuove" in Italia. Forse per questo anche la rivista Nautica ha manifestato, in modo politicamente prudente, forti perplessita' circa l'opportunita' di organizzare nel prossimo mese di Ottobre la manifestazione primaria del settore: il Salone Nautico di Genova.
Inutile polemizzare con l'Associazione che ritiene ancora oggi di rappresentare la "componente maggioritaria" del settore Nautico italiano e che si sforza, inutilmente, di mettere in difficolta' le altre "componenti imprenditoriali" del comparto. Quando avra' perso gli introiti derivanti dall'organizzazione del Salone Nautico di Genova non potra' piu' arrogarsi tale "diritto".
Ad ISYBA interessa invece a sottolineare quali possono essere i margini di sviluppo che, nonostante la crisi, potrebbero essere sfruttati dalle Imprese di Servizi e dai Professionisti del settore per continuare ad operare, indirizzando la propria attenzione prevalentemente verso il "mercato internazionale". Con un consiglio da evidenziare ai Clienti: evitate di concedere fiducia alla "pletora" di "improvvisati" (molti dei quali "abusivi") che operano a vario titolo nel "Diporto" promettendo "affari" impossibili da realizzare in questo frangente, soprattutto suggerendo improponibili e rischiose "soluzioni fiscali".
Attenzione che dovrebbe essere tenuta in debito conto anche da quelle Istituzioni (Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dei Trasporti, ICE, etc.) per dare attuazione a politiche di sostegno che tengano conto di questa nuova realta' economica, poco rappresentata dai "media" di settore.
Una prima analisi delle nuove tendenze economiche del settore "Nautica da Diporto" in Italia puo' essere scaricata dal seguente link, sicuramente interessante: http://www.isyba.it/ISYBA-news/news2011/ISYBA-Mercato2011.pdf
Buon vento.
ISYBA (Associazione Italiana Mediatori Marittimi)
Italian Ship & Yacht Brokers Association
Saily pubblica la circolare ricevuta in redazione a cura dell'ISYBA (Italia Ship & Yacht Brokers Association), una associazione di categoria dinamica e che sta facendo sentire la sua voce in un momento difficile per il settore. Eccola.
Come prevedibile la stagione 2011 subisce gli effetti negativi della crisi economica internazionale e nazionale iniziata gia' nel 2008, aggravata dagli effetti della intensa speculazione finanziaria che nel periodo 2001-2008 ha artificiosamente moltiplicato il fatturato della componente "manifatturiera" del settore Nautico italiano.
Attualmente il fatturato della "componente manifatturiera" (Cantieri Navali e Concessionari) non supera Euro 600 milioni, un valore che non puo' assolutamente garantire la "sopravvivenza" della maggior parte delle Aziende impegnate a "vendere barche nuove" in Italia. Forse per questo anche la rivista Nautica ha manifestato, in modo politicamente prudente, forti perplessita' circa l'opportunita' di organizzare nel prossimo mese di Ottobre la manifestazione primaria del settore: il Salone Nautico di Genova.
Inutile polemizzare con l'Associazione che ritiene ancora oggi di rappresentare la "componente maggioritaria" del settore Nautico italiano e che si sforza, inutilmente, di mettere in difficolta' le altre "componenti imprenditoriali" del comparto. Quando avra' perso gli introiti derivanti dall'organizzazione del Salone Nautico di Genova non potra' piu' arrogarsi tale "diritto".
Ad ISYBA interessa invece a sottolineare quali possono essere i margini di sviluppo che, nonostante la crisi, potrebbero essere sfruttati dalle Imprese di Servizi e dai Professionisti del settore per continuare ad operare, indirizzando la propria attenzione prevalentemente verso il "mercato internazionale". Con un consiglio da evidenziare ai Clienti: evitate di concedere fiducia alla "pletora" di "improvvisati" (molti dei quali "abusivi") che operano a vario titolo nel "Diporto" promettendo "affari" impossibili da realizzare in questo frangente, soprattutto suggerendo improponibili e rischiose "soluzioni fiscali".
Attenzione che dovrebbe essere tenuta in debito conto anche da quelle Istituzioni (Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dei Trasporti, ICE, etc.) per dare attuazione a politiche di sostegno che tengano conto di questa nuova realta' economica, poco rappresentata dai "media" di settore.
Una prima analisi delle nuove tendenze economiche del settore "Nautica da Diporto" in Italia puo' essere scaricata dal seguente link, sicuramente interessante: http://www.isyba.it/ISYBA-news/news2011/ISYBA-Mercato2011.pdf
Buon vento.
ISYBA (Associazione Italiana Mediatori Marittimi)
Italian Ship & Yacht Brokers Association
vincenzo (non verificato)