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16/04/2012 - 11:31

 

RS 500, avvio
del circuito

!--paging_filter--Parte la stagione agonistica del RS 500 con la regata di Brenzone sul Garda.!--break--br / br / Temperature al di sotto della media stagionale per il primo appuntamento del circuito italiano di regate della classe RS 500. Organizzata dal Circolo Nautico di Brenzone nel week end appena trascorso, la regata dello skiff doppio dell'RS Sailing, ha visto un podio tutto ligure con Luca Alberto e Stefano Costini primi, Andrea Alinovi e Tommaso Gommellini secondi, Luca Carlini e Rodolfo Rubino terzi.br / br / Gli appuntamenti agonistici di classe proseguino con il Bowl ad Arco 26 e 27 maggio, i Campionati Europei Universitari 9 e 10 giugno, il Bowl ad Iseo 16 e 17 giugno, i Mondiali RS 500 a Riva del Garda dal 23 al 27 luglio, il Superbowl a Gravedona 7 e 9 settembre e l'Eurocup a Voltri 13 e 14 ottobre.br / br /

Commenti

Anonimo (non verificato)

Io sono campione del mondo di Laser 4000 ; lui è campione europeo di RS500 ; Beppe è campione del sistema solare di D-One ; Cicci non vince mai ma va col 49er ; Toni ha vinto due prove all'ultimo mondiale di 29er ; Musto Skiff ; Laser 5000 ; eccetera eccetera. Ecco evidente un'altro limite totale delle classi in regime di monopolio: ogni cantiere ne lancia almeno tre e poi, dopo quattro o cinque anni non le affina migliorando vele, centraggio, materiali od assetti. Commercialmente è meglio lanciare un modello nuovo, più accattivante e capace di rendere obsoleta di colpo la flotta precedente. Vi pare corretto? Vi pare economico - specialmente per i velisti -? Pensate se invece tutti i cantieri potessero sviluppare e studiare al meglio una classe monotipo: il livello tecnico delle costruzioni sarebbe molto migliore e, per un fatto di concorrenza, i costi rimarrebbero quasi immutati; invece di avere venti classi, ognuna con una flotta di trenta barche, si otterrebbe una sola classe numerosissima con regate ovunque - quindi non sarebbe più necessario fare 1000 km per trovare quindici avversari, con evidente vantggio sui costi - ; non ci sarebbero più tanti campioni del nulla ma un solo vero campione mondiale, europeo o nazionale e ciò farebbe incredibilmente ben al livello dei velisti e delle regate! Aprite gli occhi: un velista vero non è e non può essere un pollo di batteria, consumatore e consumista, sostenitore della società del fatuo, del commerciale ed, appunto, utente dei monopoli. Se siete così rimanete a casa: il mare ed il vento non vi accetterebbero, nè vorrebbero giocare con voi!