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Anonimo (non verificato)

Io sono campione del mondo di Laser 4000 ; lui è campione europeo di RS500 ; Beppe è campione del sistema solare di D-One ; Cicci non vince mai ma va col 49er ; Toni ha vinto due prove all'ultimo mondiale di 29er ; Musto Skiff ; Laser 5000 ; eccetera eccetera. Ecco evidente un'altro limite totale delle classi in regime di monopolio: ogni cantiere ne lancia almeno tre e poi, dopo quattro o cinque anni non le affina migliorando vele, centraggio, materiali od assetti. Commercialmente è meglio lanciare un modello nuovo, più accattivante e capace di rendere obsoleta di colpo la flotta precedente. Vi pare corretto? Vi pare economico - specialmente per i velisti -? Pensate se invece tutti i cantieri potessero sviluppare e studiare al meglio una classe monotipo: il livello tecnico delle costruzioni sarebbe molto migliore e, per un fatto di concorrenza, i costi rimarrebbero quasi immutati; invece di avere venti classi, ognuna con una flotta di trenta barche, si otterrebbe una sola classe numerosissima con regate ovunque - quindi non sarebbe più necessario fare 1000 km per trovare quindici avversari, con evidente vantggio sui costi - ; non ci sarebbero più tanti campioni del nulla ma un solo vero campione mondiale, europeo o nazionale e ciò farebbe incredibilmente ben al livello dei velisti e delle regate! Aprite gli occhi: un velista vero non è e non può essere un pollo di batteria, consumatore e consumista, sostenitore della società del fatuo, del commerciale ed, appunto, utente dei monopoli. Se siete così rimanete a casa: il mare ed il vento non vi accetterebbero, nè vorrebbero giocare con voi!