Tutti salvi i 21 membri d'equipaggio
Tutti salvi i 21 membri d'equipaggio
Naufragio
al Fastnet
al Fastnet
!--paging_filter--strongConfermate le attese della vigilia: grandi record, condizioni impegnative, disalberamenti e momenti drammatici. Come quello di Rambler 100, tra i favoriti della vigilia. E dell’italiano Nannini. Intanto Peyron trionfa col suo trimarano Banque Populaire./strongbr /
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“Lo yacht Rambler 100 si è rovesciato tra la scoglio del Fastnet e Pantaenius Buoy. La guardia costiera irlandese sta coordinando le operazioni di salvataggio. La motonave Baltimore è sul luogo dell’incidente. Due elicotteri Sikorsky sono decollati e una nave della Irish Naval si sta dirigento sul posto”. Questo lo scarno comunicato emesso nella tarda serata di ieri (quando in Italia erano le 21.53) dalla Royal Ocean Racing Club. Sufficiente per far trattenere il fiato ai protagonisti della Fastnet Race 2011 e agli appassionati di questa regata-leggenda.br /
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Poco dopo, le parole che tutti volevamo sentire: “Tutti i 21 membri dell’equipaggio sono stati tratti in salvo. Seguiranno ulteriori dettagli”.br /
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strongROTTURA DEL BULBO/strongbr /
span class="bodyverdana3"Le condizioni nell'area in cui è avvenuto l'incidente non erano comunque delle più estreme: il vento soffiava a 15-20 nodi. La scuffia del Rambler 100 è stata causata - come riportano i soccorritori giunti in zona - dalla rottura del bulbo della chiglia.br /
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Il Rambler 100, detentore del record di traversata atlantica e uno dei favoriti per la vittoria alla Fastnet di quest'anno, guidato dall'americano George David, è probabilmente il monoscafo da corsa più tecnologicamente avanzato mai costruito. Disegnato da /spanspan class="bodyverdana3"Juan Kouyoumdjian e costruito dai cantieri Cooksonspan style="font-weight: bold;", /span/spanspan class="bodyverdana3"è stato pensato per un unico obiettivo: polverizzare i record.br /
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Eppure la sua storia non è delle più fortunate: non è infatti la prima volta che questa barca va incontro a rotture. Nel 2008, sir Richard Branson la utilizzò per cercare di conquistare il record transatlantico (per l'occasione le cambiò il nome da emSpeedboat/em a emVirgin Money/em). Lungo il tragitto, tuttavia, la randa fu ridotta a brandelli da una tempesta, azzerando le chance di conquista del record da parte dell'eccentrico milionario inglese./spanbr /
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strongNANNINI DISALBERA. GLOBAL OCEAN RACE A RISCHIO?/strongbr /
Una rottura, anche se meno drammatica, ha coinvolto anche uno degli italiani in gara, Marco Nannini e il suo Class 40 Eutourist. “Poco dopo l'una - racconta Marco Nannini - quando eravamo in regata da meno di due ore, l'albero di Eutourist Serv-System è collassato causa rottura dell'attacco dello strallo di prua. Nessuno a bordo si è fatto male per fortuna. L'albero è ancora intero e a prima ispezione senza danni, certo difficile valutare in mare. Un gommone ci ha trainato fino ad una boa vicino a Yarmouth dove abbiamo assicurato ulteriormente l'albero e messo in ordine in attesa che la marea cambiasse a nostro favore per rientrare al nostro porto di Gosport, ora stiamo rientrando".br /
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"Il disappunto a bordo è evidente sul volto di tutti - prosegue Nannini - ma un grazie enorme va a Paul, Simon, Bruce e Mark senza che con la calma di chi ne ha gia' viste tante si sono subito messi al lavoro per limitare ogni ulteriore danno. Stasera e domani guarderemo nel dettaglio cosa c'e' da fare per tornare in mare".br /
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Obiettivo numero 1, a questo punto è evitare che l'incidente al Fastnet pregiudichi la partecipazione alla Global Ocean Race che partirà da Palma di Maiorca il 25 settembre. "Per ora tenete le dita incrociate nella speranza che si possa rimediare la situazione in tempo per la Global Ocean Race", implora Nannini, che però ammette: "I tempi sono strettissimi".br /
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strongIL TRIMARANO DI PEYRON TRIONFA/strongbr /
Intanto però la regata prosegue. E per qualcuno già è bella che conclusa. Vittoriosamente: il trimarano francese Maxi Banque Populaire (140 piedi), guidato da Loick Peyron, ha raggiunto Plymouth alle 19.48.46 ora locale. La sua Fastnet si è conclusa con un record: appena 32 ore e 48 minuti per concludere la regata, grazie a un vento medio di 18.5 nodi.br /
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Non è però la prima volta che Peyron fa il record su un multiscafo al Fastnet: già nel 1999 aveva vinto con il trimarano Fujicolor, ma impiegandoci otto ore in più (1 giorno, 16 ore e 27 minuti).br /
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Banque Populaire è attualmente detentore anche del record del mondo per il maggior numero di miglia coperte da una barca a vela in un solo giorno: 908.2 miglia. Circa una volta e mezzo la lunghezza della Fastnet Race.br /
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strongPROSEGUE LA GARA TRA LE VOR 70/strongbr /
Sono invece ancora in mare i tre scafi che saranno impegnati nei prossimi mesi nella Volvo Ocean Race. E fra loro la battaglia è serratissima: Groupama 4 ha girato lo “Scoglio” all’estremità meridionale dell’Irlanda con quattro minuti di vantaggio su Azzam lo scafo dell’Abu Dhabi Ocean Racing alle 17.00 GMT di Ferragosto. Team Sanya è passato circa 30 minuti dopo, mentre le condizioni meteo sono date in peggioramento per le tre barche che parteciperanno alla Volvo Ocean Race 2011-12, con previsioni di venti fino a 35 nodi e mare molto formato.br /
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Team Sanya, il solo dei tre team a non poter disporre di un Volvo Open 70 di ultima generazione, nel corso della notte era passato in testa grazie a una scelta strategica dell’esperto navigatore norvegese Aksel Magdahl. Sanya ha virato in anticipo sugli avversari, in circa 12 nodi di vento, passando vicino a terra in prossimità di Land’s End su una rotta molto più settentrionale rispetto agli altri due team.br /
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Ian Walker skipper di Abu Dhabi Ocean Racing Azzam e Franck Cammas su Groupama 4 hanno invece trovato venti più leggeri rimanendo più a sud, scelta che ha permesso a Sanya di andare in vantaggio. Tuttavia, nel corso della giornata, le due barche nuove hanno recuperato il deficit tanto da ritrovarsi molto vicine nell’approccio al Fastnet.br /
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La classica regata d’altura, lunga oltre 600 miglia potrebbe quindi concludersi a Plymouth, già martedì mattina per i monoscafi più veloci, inclusi i tre VO70, in anticipo rispetto all’attuale record di 1 giorno, 20 ore e 18 minuti.br /
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Parlando al telefono satellitare oggi Mike Sanderson, ha dato un’idea precisa di quanto vicine fossero le tre barche. “Abbiamo Groupama 4 a circa due miglia sopravento e un avanti c’è Azzam a circa cinque miglia, siamo vicinissimi.” Ha raccontato lo skipper vincitore della Volvo Ocean Race nel 2005-06 a bordo di ABN AMRO ONE. “Il log gira veloce, ci si bagna, ma va tutto bene a bordo. Possiamo vedere le altre due barche, anche loro camminano forte. E’ uno spettacolo”.br /
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Franck Cammas skipper dinbsp; Groupama 4 è della stessa opinione. "La barca accellera. ORA stiamo navigando a 19,2 nodi e ci si comincia a bagnare. Vediamo Azzam sopravento e Sanya sottovento. E’ una lotta bellissima, un vero sprint verso il Fastnet".br /
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Secondo Ian Walker, l’olimpionico skipper di Abu Dhabi Ocean Racing, il vento era in aumento in prossimità del Fastnet e verso la linea dell’arrivo di Plymouth. “Prevediamo di avere dai 25 ai 35 nodi. Un bel vento, ma almeno navigheremo con la luce,nbsp; che è sempre bello”.br /
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La lotta serrata fra le tre barche alla Rolex Fastnet Race sarà certo osservata con attenzione dalle altre barche che parteciperanno alla Volvo Ocean Race 2011/2012 ossia Team Telefónica, PUMA Ocean Racing powered by BERG Propulsion e CAMPER with Emirates Team New Zealand.br /
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Un lettore notturno (non verificato)