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02/12/2021 - 00:17
37 America's Cup, dopo Alinghi anche il team italiano è in corsa
Luna Rossa Coppa America 2024
ERA DELLA SFIDA ITALIANA LA ENTRY FEE RIVELATA DAL RNZYS – La settima Luna (con questa sette sfide, sei partecipazioni) è nata il 1 dicembre, con lettera inviata al club di Auckland e a Team New Zealand, nello stesso giorno di Alinghi. Il guidone è ancora quello del Circolo della Vela Sicilia di Palermo. Già quattro i team (ETNZ, Ineos Britannia, Alinghi, Luna Rossa), in attesa degli statunitensi. E nelle stesse ore Patrizio Bertelli vende il team (Luna Rossa Challenge) a Prada. Ecco perchè
Sorge la settima Luna Rossa, i silenzi seguiti al Protocollo preludevano a questo, la lettera con la sfida e la tassa di ingresso sono state recapitate allo Squadron, l’Italia sarà ancora tra i paesi protagonisti dell’America’s Cup, grazie a un team che in oltre 20 anni è diventato un riferimento, una nazionale, una passione.
Luna Rossa sarà alla AC37, chissà dove, nel 2024. In attesa dell’ufficialità, che arriverà dalla Nuova Zelanda insieme alla accettazione della sfida, ci ha pensato Max Sirena a rivelare che i documenti erano stati consegnati, nel corso della presentazione milanese del libro fotografico di Carlo Borlenghi sull’ultima Coppa. Nei prossimi giorni si comincerà a sapere di più sulla sfida, i programmi, le idee. Per ora si sa che, uscito Martin Fischer (accasato con Ineos Britannia), per il design team si punta su Guillame Verdier (il guru delle ultime barche kiwi). Resta in dubbio la conferma di Jimmy Spithill, che potrebbe essere tentato da Alinghi via Red Bull, ma nell’orbita del team c’è sempre Ruggero Tita, arricchito dall’oro olimpico vinto a Tokyo. Nella base di Cagliari i computer sono accesi e l’attività riprende a pieno ritmo. C’è un’altra Luna, un altro sogno italiano a vela a cui aggrapparsi.
E INTANTO PATRIZIO BERTELLI VENDE A PRADA IL TEAM – Questioni finanziarie ma non solo. Prada è quotata in borsa e deve ufficializzare le sue operazioni. E quindi è ufficiale, proprio nel giorno in cui viene lanciata la settima sfida all’America’s Cup, il patron Patrizio Bertelli vende a Prada Luna Rossa Challenge, la società proprietaria del team Luna Rossa, in una “operazione tra parti correlate” che valorizzerà fino a 17 milioni di euro la celebre imbarcazione resa famosa dalle sue sei sfide (la settima è di oggi), con cinque partecipazioni (nel 2015 Bertelli ritirò la sfida per protesta) al trofeo sportivo più antico.
Il controvalore dell'operazione, si legge in una nota, è di 12 milioni di euro, a cui potrà aggiungersi un 'earn out' di 5 milioni nel caso siano riconosciuti "certi benefici fiscali" nel termine di 19 mesi dalla conclusione della vendita. Sempre nella nota si legge: "L'unione della proprietà del marchio di Luna Rossa con il team velistico di Luna Rossa permetterà a Prada di beneficiare in misura maggiore del marchio di cui potrà sfruttare completamente il potenziale commerciale”. Mentre il marchio Luna Rossa era già proprietà di Prada, il team velico era detenuto da Pa Be 1 srl, società controllata da Patrizio Bertelli, presidente di Luna Rossa e amministratore delegato di Prada.
"Grazie alle sue performance e ai suoi risultati, il valore del team di Luna rossa è aumentato di anno in anno, diventando non solo un riferimento ai massimi livelli velistici e sportivi mondiali ma anche un brand globale riconosciuto e di valore, mentre la sponsorizzazione di Luna Rossa da parte di Prada ha rappresentato una strategia di comunicazione di successo nell'innalzare il profilo e la riconoscibilità del gruppo", prosegue la nota. Luna Rossa Challenge si occupa di organizzare, gestire e coordinare il team velistico di Luna Rossa nella sua partecipazione alle grandi competizioni internazionali, inclusa l'America's Cup nella quale ha gareggiato dal 2000 in cinque edizioni. La società, che dispone di un patrimonio netto di 5,5 milioni, ha chiuso il bilancio 2019 in perdita per 0,4 milioni, quello 2020 per 0,8 milioni mentre i primi nove mesi del 2021 sono in utile per 5,7 milioni, si legge nella nota di Prada.
Come dire che da oggi, Max Sirena, Francesco Bruni e compagnia, sono di fatto dipendenti del gruppo Prada e non direttamente di Patrizio Bertelli. L’operazione non va letta comunque come un passo indietro di quest’ultimo. La passione per la vela e per la Coppa dell’uomo Bertelli ha guidato le sfide e le avventure veliche, le scelte di progettisti, timonieri e collaboratori, questa leadership spesso trainante e decisiva continuerà, ma con l’adeguamento a diversi aspetti: l’età del condottiero (22 anni dalla prima sfida sono passati per tutti), le logiche gestionali sempre più articolate, il marketing che si vuole affiancare al romanticismo di una barca a vela e alle sue sfide. C’è anche uno sguardo sul futuro, visto che – sempre in questi giorni – Patrizio ha annunciato che sta programmando la successione al timone di Prada a suo figlio Lorenzo, 33 anni, già oggi responsabile marketing del gruppo e presidente di Aura, il consorzio sulla blockchain costituito insieme a Lvmh e Cartier, e recentemente inserito da Forbes tra i 50 CMO più influenti del mondo nel 2021.
Prada e Luna Rossa sempre più insieme, in un futuro che le vedrà sempre più intrecciate.
fcolivicchi
ludovico (non verificato)