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26/10/2012 - 11:16

Fotografata prima del varo!

Benvenuta
Luna d'argento!

La nuova Luna Rossa è lucida come uno specchio! Ecco il gigante AC72 della sfida italiana alla XXXIV Coppa, scovato poche ore prima del varo ufficiale a Auckland. Più tardi la cerimonia e la conferenza stampa di Patrizio Bertelli e Max Sirena. E nel weekend primi allenamenti nell’Hauraki Gulf con i kiwi


Eccola la grande Luna, il super catamarano di 72 piedi, l’imbarcazione (se così si può dire) che porterà con se le speranze e le qualità dell’Italia velica nella prossima edizione della Coppa America (e prima della Louis Vuitton Cup tra sfidanti) a San Francisco dal giugno 2013. Le immagini di questo servizio sono scattate durante una visita imprevista al capannone che ospita il “mostro”, a poche ore dal varo previsto per venerdi 26 ottobre alle 18 circa ora neozelandese, seguito da cconferenza stampa e festeggiamenti vari.

Ma Patrizio Bertelli, in uno dei suoi guizzi, ha voluto aprire le porte del capannone e portare lo sparuto gruppo di ospiti a vedere da vicino e scoprire i segreti di Luna Rossa AC72. Con Luna Rossa adesso tutti i quattro contendenti alla Coppa numero 34 hanno varato i propri cat giganti. Solo che Oracle, Artemis e Emirates Team New Zealand hanno in programma anche un secondo esemplare, da varare tra febbraio e aprile, mentre per Luna Rossa, l’ultima sfida nata, quello varato venerdi nella città delle vele resterà l’unico per questa Coppa. Almeno stando agli annunci di Bertelli e Sirena.

Patrizio Bertelli: "Noi rappresentiamo anche l'Italia nel mondo e questo per noi, adesso, sta diventando anche un dovere, di far sognare gli italiani condividendo con loro un progetto. Specialmente in questa fase economica"

"Siamo tornati ad avere un team con competenze ai vari posti giusti e non con livelli di potere. L'esperienza di nostri uomini nati qui a Luna Rossa, e andati poi a fare altre esperienze, è importante e ci apporta molto. L'atmosfera in questa Luna Rossa è molto buona"


Com’è Luna Rossa AC72? Bella! Argentea, luminosa, una barca con l’anima! Questa è l’impressione galleggiando sotto i due grandi scafi di un argento lucidissimo. Le forme degli scafi non sembrano nascondere novità come ovvio rispetto allo scafo di ETNZ dal quale derivano. Le manovre in coperta, gli attacchi di scafi e traverse, il bompresso e la grande ala wingsail sono le altre componenti che vedremo tra poco, allestite per il grande varo.

Intanto: benvenuta Luna d’argento!


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IL REPORT DELL’INVIATO DI REPUBBLICA MARCO MENSURATI Il grande mistero costruito ad arte intorno al colore della nuova Luna Rossa per la sfida di Coppa America si è diradato in un attimo, stamattina, durante il varo ufficiale nel waterfront di Auckland: il “colore sconvolgente” sarà quello del mare, del cielo e del vento. E della baia di San Francisco, dove a settembre prossimo prenderà il via l’America’s Cup. Già proprio così, grazie a una speciale e leggerissima vernice color “specchio”, i nuovi scafi di Luna Rossa rifletteranno gli elementi naturali nei quali si svolgeranno  le regate. E di sicuro sarà uno spettacolo. Come conferma anche Patrizio Bertelli, raggiante di felicità per il battesimo della sua creatura. “Più che di un catamarano troverei più appropriato parlare di manufatto tecnologico”, dice con una frase che lascia trasparire tutte, ma proprio tutte, le sue emozioni: dalla felicità per l’impresa compiuta (recuperare tutto il terreno perso rispetto agli avversari) alla rabbia per un format che davvero non lo convince. “Il tentativo di fare una Coppa America più abbordabile è fallito miseramente. Queste creature dell’acqua sono costosissime e sinceramente credo che le vedremo in questa edizione e poi non le rivedremo mai più. Non è un problema di catamarano o non catamarano, ai giovani i due scafi piacciono e quindi penso sia stata la scelta migliore. Il problema è proprio strutturale. Bisogna pensare  a una Coppa America più accessibile ai team. Sul piano dello spettacolo e dell'attrazione pura sarebbe meglio avere più team dei tre attuali, Oracle escluso”. D’accordo con il patron, ovviamente, Max Sirena, lo skipper della sfida italiana a Oracle.  ''Questa e' l'America's cup che hanno voluto Larry Ellison (il boss di Oracle, il defender americano) e Roussel Coutts (il suo scudiero), e a noi non resta che adeguarci”. Il che vuol dire entrare il prima possibile nello spirito competitivo della sfida, visto che sia gli americani sia i neozelandesi, vale a dire i due favoriti, sono giorni che si allenano: ”Quelli di Oracle– spiega Sirena - hanno subito un grave incidente mentre si allenavano, l’altro giorno. E questo li costringerà a rivedere il piano di avvicinamento alla Coppa: a me personalmente dispiace che abbiano 'scuffiato', cioè capovolto la barca, ma questo conferma che bisogna avere rispetto di questi “mostri”. Sicuramente la barca di Oracle non era nata per volare, né per navigare in quelle condizioni di vento. Ma, poiché la marcia di avvicinamento alla Coppa America è una specie di guerra di nervi, credo sia stata la reazione all'allenamento svolto il giorno prima da New Zealand con grande naturalezza, ma soprattutto con 25 nodi di vento. Penso che in parte la paura possa condizionare la sfida: è molto stressante navigare con queste barche. Chi avrà meno paura, forse, otterrà di più; ma rischierà anche di più, visto che queste barche non permettono di sbagliare”. Ma oggi è il giorno di Luna Rossa, anzi, d’argento.  Bertelli se la coccola: “Bella no? Il nostro tocco è inconfondibile: siamo noi, quelli del gruppo Prada. E si vede. Stavolta ci ha messo mano anche mio figlio Lorenzo. Sono entusiasta.  Adesso non resta che andare in acqua”. Buon vento.