IL REPORT DELL’INVIATO DI REPUBBLICA MARCO MENSURATI
Il grande mistero costruito ad arte intorno al colore della nuova Luna Rossa per la sfida di Coppa America si è diradato in un attimo, stamattina, durante il varo ufficiale nel waterfront di Auckland: il “colore sconvolgente” sarà quello del mare, del cielo e del vento. E della baia di San Francisco, dove a settembre prossimo prenderà il via l’America’s Cup.
Già proprio così, grazie a una speciale e leggerissima vernice color “specchio”, i nuovi scafi di Luna Rossa rifletteranno gli elementi naturali nei quali si svolgeranno le regate. E di sicuro sarà uno spettacolo. Come conferma anche Patrizio Bertelli, raggiante di felicità per il battesimo della sua creatura. “Più che di un catamarano troverei più appropriato parlare di manufatto tecnologico”, dice con una frase che lascia trasparire tutte, ma proprio tutte, le sue emozioni: dalla felicità per l’impresa compiuta (recuperare tutto il terreno perso rispetto agli avversari) alla rabbia per un format che davvero non lo convince. “Il tentativo di fare una Coppa America più abbordabile è fallito miseramente. Queste creature dell’acqua sono costosissime e sinceramente credo che le vedremo in questa edizione e poi non le rivedremo mai più. Non è un problema di catamarano o non catamarano, ai giovani i due scafi piacciono e quindi penso sia stata la scelta migliore. Il problema è proprio strutturale. Bisogna pensare

a una Coppa America più accessibile ai team. Sul piano dello spettacolo e dell'attrazione pura sarebbe meglio avere più team dei tre attuali, Oracle escluso”.
D’accordo con il patron, ovviamente, Max Sirena, lo skipper della sfida italiana a Oracle. ''Questa e' l'America's cup che hanno voluto Larry Ellison (il boss di Oracle, il defender americano) e Roussel Coutts (il suo scudiero), e a noi non resta che adeguarci”. Il che vuol dire entrare il prima possibile nello spirito competitivo della sfida, visto che sia gli americani sia i neozelandesi, vale a dire i due favoriti, sono giorni che si allenano: ”Quelli di Oracle– spiega Sirena - hanno subito un grave incidente mentre si allenavano, l’altro giorno. E questo li costringerà a rivedere il piano di avvicinamento alla Coppa: a me personalmente dispiace che abbiano 'scuffiato', cioè capovolto la barca, ma questo conferma che bisogna avere rispetto di questi “mostri”. Sicuramente la barca di Oracle non era nata per volare, né per navigare in quelle condizioni di vento. Ma, poiché la marcia di avvicinamento alla Coppa America è una specie di guerra di nervi, credo sia stata la reazione all'allenamento svolto il giorno prima da New Zealand con grande naturalezza, ma soprattutto con 25 nodi di vento. Penso che in parte la paura possa condizionare la sfida: è molto stressante navigare con queste barche. Chi avrà meno paura, forse, otterrà di più; ma rischierà anche di più, visto che queste barche non permettono di sbagliare”.
Ma oggi è il giorno di Luna Rossa, anzi, d’argento. Bertelli se la coccola: “Bella no? Il nostro tocco è inconfondibile: siamo noi, quelli del gruppo Prada. E si vede. Stavolta ci ha messo mano anche mio figlio Lorenzo. Sono entusiasta. Adesso non resta che andare in acqua”. Buon vento.
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03/10/2016 16:14