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Resta il fatto che, diciamo dall'alba di oggi (anche da stanotte ma facciamo l'alba) c'è un Mini disalberato, con un velista solitario a bordo che, si, ha avvisato di stare bene, e ha rifiutato di abbandonare la barca e salire sulla nave, ma: 1) non è stato fotografato da nessuno a bordo della nave assistenza (sarebbe stato molto utile avere info sul rig di fortuna col quale sta navigando, se l'albero è poggiato in coperta, se è intero o spezzato e dove, se la barca ha danni o meno...); 2) non viene comunicato il contenuto della comunicazione radio (che deve esserci stata per forza) tra lui e la nave appoggio, mentre vengono riportate le comunicazioni radio di altri concorrenti; 3) non viene confermato se una nave o barca appoggio resta nei paraggi... E' giustissima la ricostruzione di Stefano (messaggio sopra), ma per un giorno e mezzo dopo il disalberamento in quel tratto di mare il vento è stato leggerissimo e Pegaso ha fatto 1-2 nodi al massimo, stasera ci sono 4 nodi e lui ne fa 0,4. Anche 50 miglia possono essere tante in queste condizioni... E va bene che in arrivo ci sono 10-12 nodi (nelle prossime 24 ore) e anche 20-23 (nelle 48 ore). Insomma, direi che il navigatore italiano è stato un po' abbandonato a se stesso. Del resto basta ricordare la burrasca della prima tappa due anni fa, quando a essere abbandonata fu l'intera flotta. La Mini è così, anzi i francesi sono così, prendere o lasciare. Meno male che Andrea Pendibene a lasciare non ci pensa proprio. In compenso la Classe Italiana sembra proprio essersi francesizzata per bene. Ignorato Andrea per tutto il giorno.