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Alessandro Turchetto (non verificato)

Perfettamente concorde con Fabrizio, o quasi ... La differenza consta in una considerazione che può sembrare un po' ... oltre ma, a ben vedere, non lo è affatto: il punto non è la Star, gioiello assoluto ed incontestabile dello yachting, bensì le Olimpiadi stesse. Il nocciolo, la domanda da porsi non è quella se la Star soffra o soffrirà per la sua uscita dal novero dello Classi Olimpiche (purtroppo la risposta, nonostante tutto è certamente si); ogni vero sportivo, specialmente se velista dovrebbe porsi il problema di quanto lustro, attrattiva, livello, spessore perderanno le Olimpiadi stesse! Non è una esagerazione: chi naviga, regata, compete a vela sa che è vero! Forse ciò non è del tutto compreso per esempio da chi si è impantanato nella vela dei monopoli industriali che impongono brutte tavole a vela che navigano peggio della maggior parte dei progetti liberi, però anche in queste classi vi sono molte persone intelligenti, in grado di apprezzare, pensare, e navigare con quanto di meglio concepito dall'esperienza: per esempio Robert Scheidt è la dimostrazione di quanto appena detto. Dal mio punto di vista non ho nulla contro gli skiff od i catamarani, anzi penso che il miglior skiff ed il catamarano più rappresentativo, così come la barca capace di rappresentare al meglio ognuna delle maniere inventate dall'uomo per navigare, dovrebbe aver spazio tra le discipline sportive di punta, quelle Olimpiche. Meno convinto che tra queste possano esserci le tavole oppure i kite, appunto perché hanno estremamente poco a che fare col mare e la vela navigata. Un Flying Dutchman, la miglior deriva in doppio, dovrebbe o potrebbe convivere alle Olimpiadi insieme con uno skiff, purchè quest'ultimo sia in regime di monotipia e non di monopolio, semplicemente perché le similitudini si limitano alle dimensioni, alle prestazioni ed ai costi ma sono barche e metodi di navigazione profondamente differenti! Non mi intendo molto di skiff ma sono assolutamente convinto che il peggior difetto del 49er sia il monocostruttore: il regime di monopolio applicato allo sport più libero del mondo, l'unico in cui tra la partenza e l'arrivo ci sono solamente gli avversari, il mare, il cielo, il vento e qualche boa, mortifica totalmente il nostro sport; l'appiattimento industriale svilisce ed offende la vela ed ogni suo più profondo significato! Chi non comprende ciò ... probabilmente non ha ancora raggiunto la maturità velica e gli ancora oscuro il segreto della disciplina più bella, complicata e fantasiosa della storia dell'uomo! E' inutile fingere: sto parlando in particolare ai laseristi proprio perché vorrei valorizzare anche la loro passione provando quant'altro offre la vela; il problema non sono loro, bensì coloro che, per evidenti motivi economici e commerciali hanno fatto un ottimo marketing ed hanno creato la setta o probabilmente il ghetto chiuso (chiedendo scusa a chi di dovere per aver preso in prestito questo termine) di quella classe! Se qualsiasi cantiere potesse realizzare il 49er , la classe potrebbe evolversi, rimanere aggiornata al trascorrere del tempo e, probabilmente, potrebbe davvero dimostrare le sue buone attitudini, mentre oggi i 14 piedi (ancora di più i 18 piedi che però non sembrano adatti alle Olimpiadi per tanti motivi) mi sembrano parecchio più evoluti! Solamente per questo vorrei correggere chi mi ha preceduto per un dettaglio: il Soling è e rimane un'altra barca bellissima, però nella mia opinione, il miglior rappresentante di quella importante tipologia di vela, quella dell'abbrivio e della navigazione in dislocamento, rimane il, seppur lento, Dragone!