D'impeto: Meno soldi al calcio? Certo, ma prima bisogna avvicinare la Vela al Calcio sotto un profilo: quello dell'accessibilità. Per giocare a pallone bastano pochi centesimi: una palla, due oggetti che facciano da porta e un po' di spazio. Per andare a vela ci vogliono, tra l'altro, oltre la barca (che rappresenta un problema superabile, perché una barca usata economica è facilmente reperibile), il porto in cui ormeggiarla e nel quale farci la manutenzione. E i porti sono in mano ai privati e sono cari, sia per l'ormeggio, sia per la manutenzione, che non è quasi più possibile fare da soli. Ciò che non è nelle mani degli imprenditori privati, è nelle mani dei circoli, che ti consentono, sì, di fare agonismo, ma senza i quali l'agonismo ti è, praticamente proibito. Meno soldi al calcio ok, ma, se vogliamo che la Vela diventi davvero per tutti, come in tanti Paesi esteri, in una penisola come la nostra e con tanti Km di coste, si deve, prima, migliorare l'accessibilità al mare. Poi, ci sarà da ricedere l'accessibilità allo sport della Vela. Infine, si potrà decidere a chi dare i soldi non dai al calcio.... Perché, se qualcuno pensa di sottrarre i soldi al calcio e attribuirli, direttamente, ad uno sport che, nell'immaginario collettivo (ed anche, abbastanza, nella realtà), è dedicato solo a chi non ha problemi economici, rischiamo di ritrovarci contro l'opinione pubblica, più di quanto lo sia adesso.
Collegamento permanente,
03/10/2016 16:09