Storia | Regata > Vela Olimpica

27/09/2016 - 13:55

Mark Turner, CEO Volvo Ocean Race, lancia un sasso nello stagno

Vela Olimpica: cambiamo tutto?

Stadium Racing con i moderni cat e altura offshore anche in solitario alle Olimpiadi: la visione eretica di Mark Turner, il CEO della Volvo Ocean Race, che fa discutere...




Stadium Racing con i moderni cat tipo GC32 e grande altura offshore anche in solitario alle Olimpiadi: ecco la visione eretica di Mark Turner, il CEO della Volvo Ocean Race, che spiega: "Non ci sono solo le derive, ai Giochi facciamo vedere lo spettacolo di tutta la vela". E confermerebbe Laser, 49er, Windsurf (o Kite). Ecco la provocazione che fa già discutere il mondo della vela. E voi, che ne pensate?


Entra in campo Mark Turner, e a gamba tesa ma senza far male a nessuno, lancia una acrobatica provocazione sul futuro della vela olimpica, proprio nel momento in cui la discussione è più aperta che mai. Idee nuove ma anche idee vecchie riprese e attualizzate, come la vela d'altura a chiglia. Qualche onesta omisione (su Windsurf o Kite Mark si dichiara "non sufficientemente esperto per giudicare"), ma per il resto idee limpide su chi salvare (Laser e Radial, la base), gli skiff (il dopo-Laser), le tavole. Poi introduzione di vela spettacolare e in equipaggio, uno dei vari catamarani foileggianti in circolazione, per far vedere lo show e il lavoro di squadra. L'offshore come una maratona o la 10 km di nuoto applicata alla vela, col vantaggio televisivo di far vedere cose che nessun altro sport può vantare. Certo, qualche rinuncia in questo piano-shock di Mark ci scapperebbe (470 e Finn, in un colpo solo, e forse il neo arrivato Nacra...), ma il momento merita anche una discussione ampia e senza preconcetti. Qui Mark Turner, a voi mondo della vela... Che ne pensate? Saily inizia così una serie di articoli, interviste e contributi sul tema scottante del futuro della vela olimpica.
 

di Christophe Julliand

Interessante e dirompente il post pubblicato da Mark Turner sul sul suo blog: "vela e olimpiadi cosa fare?" si legge nell'Url, intitolato poi "Vela e Olimpiadi quale è la visione?" 

Alla fine del primo paragrafo, l'articolo pubblica il link a una slide, preparata tre anni fa durante una riunione della federvela mondiale Isaf oggi World Sailing.


Cosa propone Mark Turner neo CEO della Volvo Ocean Race per cambiare la vela come sport olimpico? Qualcuno parlerà di rivoluzione, qualcun altro di eresia. In quest'articolo Turner precisa anche che non ha tempo di sviluppare tutto il suo pensiero e non tratta tutti gli aspetti della questione.  


Primo punto: conservare le classi Laser Standard e Radial: "massima accessibilità e costi contenuti", l'essenza di questo sport.

(a. Keep the Laser for men and Laser Radial for women. Deals with accessibility to the sport on global low cost basis. Then stop worrying about that point, and blow the world away with what this amazing sport has to offer…)


Secondo punto: aggiungere una classe per la televisione per mostrare l'incredibile lavoro di squadra della vela. Concretamente: un multiscafo moderno a foil e regate sul format stadium racing. In sostanza una fotocopia degli eventi già esistenti tipo Extreme Sailing (una creazione della OC Events di Turner che - per farla breve - ha saputo internazionalizzare il vecchio Trophée Clairefontaine rimasto per anni franco francese), o l'altro circuito GC32 che è un successo di fatto. L'importante è che sia in equipaggio, one design con una barca già esistente su un altro circuito, per motivi economici.

(b.  Add a class/event that is made for Television and demostrates the incredible teamwork aspect of sailing – 4 person catamaran, foiling, stadium sailing mode – 2 or 3 men and 2 women on a GC32/M32/Extreme30/Diam24 type boat. TV will love it. Fleet racing, ESS style, 8 races a day, 3 days, winner at the end. Lots of races, as we learnt with ESS (but others haven’t), means that Stadium format or fluky winds aren’t an issue because you do enough races that the best always come to the top – doesn’t work if you do just 3 or 4 races. No need to reinvent, just use all the learnings of 10 years of Extreme Sailing Series. TEAMWORK at the fore. Mixed/diversity, can’t beat it. Provided as One Design, using an existing circuit boat, this does not blow budgets away, it marries the pro-circuits with the Olympics (which is professional as we all know these days in virtually all other sports), and uses the funds in those other parts of sailing. By adding an event that is made for TV, it also takes the pressure of some of the other classes in terms of trying to fit their product and format preference (e.g. longer courses, further offshore, few races in better wind, etc).)


Terzo punto: aggiungere una prova offshore in solitario o in due a bordo di monoscafi a chiglia (Turner cita il futuro Figaro 3). Ipotizza una prova di 400 miglia, tre giorni di diretta con camera onboard, tracking. Sarebbe la 10 chilometri del nuoto o la maratona dell'atletica... 

(c. Add Offshore sailing in keelboats (real ones), in single-handed mode, mixed (ie no need to have male and female, in this format its about as equal footing as it gets) – am certain Beneteau would invest with the next Figaro 3 32ish foot boat if it could be the boat as an example (and owners would offer up their boats to their national hopefuls) – 400 mile offshore, 24/7 action for 3 days like no other sport can do, works across timezones, live feeds and audio, tracking, we all know how to bring this alive. Its the10km swim for sailing, the marathon, but soooo much better for TV- and tests the ultimate skills. Could consider a 2 or 4 up version, but think its getting us in to number of athlete problems…which are limited. Also great for host country – TV images along their coastline…like no other sport can do. And its a breeding ground and stepping stone for these sailors to go on to the sport’s pinnacle pro events like the Volvo.)


Quarto punto: Conservare ("forse") il 49er come deriva performante, acrobatico il passo successivo al Laser.

(d. Maybe keep the 49er/29er as performance monohull…the step up from the Laser.)


Quinto punto: Conservare il windsurfing o kitesurfing. Ma su questo punto Turner ammette di non essere qualificato per parlarne troppo a lungo. 

(e. I guess keep Windsurfing or Kitesurfing, I’m not qualified to speak too much about them.)


In conclusione al suo pezzo, Turner afferma che procedendo così si darebbe un'immagine più completa dello sport della vela invece di limitarlo alle derive come nello stato attuale delle cose: soddisfazione delle tv e del pubblico, perchè ci sarebbe vela da "stadio" e la durezza e l'impegno dell'altomare giorno e notte. Si preserva l'accessibilità delle nazioni (questo è da vedere, ndr) si introduce il lavoro di squadra di equipaggi numerosi, che può dare benefici anche prima e dopo le Olimpiadi.

Inoltre questo garantirebbe di vedere alle Olimpiadi uno spettro più ampio dello sport della vela, che va oltre le derive, e questo avrebbe l'effetto di rinsaldare i rapporti nel mondo della vela tra atleti che praticamo discipline diverse.

(And we’re done. TV happy and public wow’ed by both Stadium sailing and the toughness of offshore, best diversity platform in Olympic sport (mixed events), preserves accessibility for all nations to the Olympics, showcases our great values of teamwork, creates heroes, creates pathways in and out (ie pre- and post- Olympics) for the athletes.

All together we get to show the spectrum of the sport, gives World Sailing some kind of new and currently non-existing legitmacy for first time across the whole sport rather than just the dinghy world, and links non-Olympic pros and the Olympic pros circuits and funding models (very importantly for all the athletes).)


IL LINK ALL'ARTICOLO SUL BLOG DI MARK TURNER
https://markturner888.wordpress.com/2016/09/23/olympic-sailingwhat-to-do/

Commenti

etvoila (non verificato)

il buon turner non sa di che parla, nella vela olimpica gli share holder sono gli atleti che spendono per comprarsi le barche, e non per essere i giullari di un carnevale fatto per arricchire altri.turner fa parte di un gruppo di manager inglesi che cerca di trasformare la vela in show per guadagnarci , e stato bravo e guadagna bene, la vela invece va a ramingo, visto che fare 8 regate al giorno e una rottura di maroni epocale specie se nessuno ti paga per farlo, ma siccome e inglese et voila gli diamo spazio. gia adesso il nacra non ha equipaggi ne flotte nazionali, immaginarsi i gc 32 ,o e una manovra politica per ottenere altri obiettivi, o come tutti i buoni inglesi , prima di mettere mano alla tastiera si era fatto un paio di birre!!!!

paolo (non verificato)

Alle ultime Olimpiadi, seppure la RAI aveva 3 canali (RAI2 e RAISPORT 1 e 2) la vela è stata relegata solo alla visione dei match races e qualche rara sintesi, Questo nonostante classi spettacolari ecc... . Per me non va bene il format della vela olimpica dove, dopo 12 regate, ti giochi tutto in una singola prova e per di più spesso e volentieri con percorso molto corto, vicino a riva ecc. . Farei, come in altri sport, una prima serie di regate (4) , poi via metà flotta, un'altra serie (4) e via altra metà flotta, una ultima serie (4) dove rimangono solo in quattro equipaggio che si giocano le medaglie in almeno due match-races . Sulla modularità dei punteggi da portarsi dietro si può vedere (tutte le ragte, solo quella dell'ultima serie, tutte ma con punteggi scalati ecc..). Per quanto riguarda le classi anche io salverei comunque il LASER sia maschile che femminile, farei diventare il 470 misto e così pure il 49r (cioè quelle in doppio), lascerei un catamarano misto (magari con foil), e a scelta Kite e Windsurf, magari uno maschile e uno femminile. Per ora sono 7 classi a parità di genere (contro le attuali 10 con prevalenza maschile). Allora si che ci sarebbe spazio per una barca a chiglia da tre/cinque persone miste (penso a barche monotipo tipo ASSO con gennaker, UFO22 o similari, carrellabili, sportive , adatte anche al mare, ma di facile gestione) che gareggi su percorsi lunghi (tre prove) e su triangolo (4 prove). Sono idee a ruota libera, ma sicuramente quanto sopra denunciato sulla "complicazione" di fare regate e sulla assenza di equipaggi in prove zonali per le classi olimpiche (Laser fa eccezione) è vero.

Pagine