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02/04/2016 - 12:46
Trofeo Princesa Sofia Iberostar: Day 5 duro da mandare giù
Trofeo Princesa Sofia Iberostar: Day 5 duro da mandare giù
Persi nell'azzurro
470, addio Rio
470, addio Rio
A Palma il finale-beffa di un intero quadriennio per il 470 azzurro che non andrà ai Giochi di Rio 2016: Matteo Capurro e Matteo Puppo finiscono a pari punti (!) con gli ucraini, che prevalgono per il miglior piazzamento nella serie. Non basta il gioco di squadra in mare, sfumano le ipotesi di proteste - COMMENTI DA FARE - Riconsoliamoci (alla grande) con i 5 equipaggi italiani oggi in Medal Race - GUARDA IL VIDEO DAY 5
di Fabio Colivicchi
Forse era già scritto che la vela azzurra non avrebbe centrato la qualifica per nazione alle Olimpiadi di Rio nella classe 470, maschile e femminile. Nonostante il fatto che proprio il 470 con Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti era stata la classe arrivata più vicina al podio a Londra 2012 (quarto posto). Forse c'era da aspettarselo, con un quadriennio nato "storto" proprio in questa classe, dove pure abbiamo qualche tradizione, storia, una classe che almeno è stata capace di creare campioni e regalarli alla grande vela, altura e coppa America comprese: Chieffi, Montefusco, Ivaldi, Vascotto, Bressani, Cian, e tanti altri ancora che non stiamo a elencare, e anche a livello femminile. Mai medaglie, ma una fucina di campioni della vela. Da oggi anche Zandonà si iscrive a questo gruppo.
Il tentativo di viaggiare a Rio Last-Minute è fallito, ma non per qualche errore negli ultimi mesi, o per una regata sfortunata. Forse, dicevamo, questo finale è il risultato di una serie di errori, scelte, decisioni, di singoli atleti, di coach, della stessa FIV. Un mix di circostanze. Eppure, nonostante tutto, anche se tutto era nelle cose, vedere Rio allontanarsi così, evaporare quando sembrava riacchiappata, fa male. Il "pareggio" risolto da un numeretto, un 5 al posto di un 7, fatto magari qualche giorno prima, per una strambata o una planata su un'onda, è una beffa, un colpo basso. O forse, ancora di più, una punizione degli "dei della vela" per le distrazioni di un quadriennio che ci siamo fatti scivolare addosso.
La cronaca che leggerete nel report FIV qua sotto va addizionata di alcuni dettagli: per esempio il gioco di squadra, a tratti feroce, attuato dai 470 italiani nel giorno finale (in mezzo a una mezza burrasca, freddo e vento), con i veterani Zandonà e Trani che si sono in qualche modo sacrificati in favore dei due Matteo, che erano quelli messi meglio in classifica, marcando stretti gli ucraini e portandoli dalle parti sbagliate. Il piano stava per riuscire, bastava un altro punto: o in meno per M&M o in più per gli ucraini. E la beffa sarebbe stata al contrario, avrebbero perso i connazionali del nostro grande Valentino Mankin, che chissà per chi avrà tifato ieri.
Anche la vertigine di una possibile protesta contro UKR, che avrebbe favorito gli azzurri, è svanita: il presentatore, un equipaggio inglese, l'ha infatti ritirata. Tutti a casa, i 470 e i loro dintorni, a rimuginare. Avremo tempo per approfondire, con le giuste interviste ai protagonisti, su Saily. Per adesso la "notizia" è che a Rio la nostra vela sarà presente in 8 classi su 10. E che c'è una classe da rifondare per Tokio 2020. Qualche idea l'abbiamo, e ne parleremo, qui, con i diretti interessati. Resta da fare i complimenti al DT Marchesini per le parole di sportività con le quali si è complimentato con i vincitori di questa volata per Rio. E' pur sempre Sport con la esse maiuscola, e come tale va trattato.
E poi, archiviato il capitolo amaro, resta da riconsolarsi - sontuosamente - con i ben 5 equipaggi azzurri a Medal Race, oggi nelle acque di Palma. Flavia Tartaglini, Daniele Benedetti e Mattia Camboni nella tavola RS:X, Jacopo Plazzi e Umberto Molineris nel doppio 49er e Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri nel catamarano Nacra 17. Tante bandiere italiane, tante pettorine ITA in mare, a dimostrare che ci siamo e che il lavoro paga sempre, quando c'è programmazione, volontà e disponibilità da tutte le parti, impegno e passione.
VIDEO DAY 5
IN ARRIVO SU SAILY TV UN AMPIO VIDEO CON LE PIU' BELLE IMMAGINI DELLE REGATE DI PALMA IN MARE E I COMMENTI DEI PROTAGONISTI
DAY 5 REPORT FIV
(Federvela) Giornata lunga e condizionata dal maltempo a Palma di Maiorca nel penultimo atto del Trofeo Princesa Sofia Iberostar, la manifestazione dedicata alle classi olimpiche che ha portato alle Baleari oltre 1000 velisti in rappresentanza di 68 Nazioni.
Oggi una forte perturbazione ha scombussolato i piani del giorno, costringendo il Comitato di Regata a un super lavoro per riuscire a sfruttare al meglio le poche finestre meteo favorevoli, obiettivo raggiunto nella prima parte della mattina e poi nel pomeriggio, dopo che nel mezzo, verso ora di pranzo, tutte le flotte erano state richiamate a terra a causa di un violento acquazzone. Si è così passati dalla brezza leggera e molto instabile della mattina, accompagnata da una pioggia costante, a un bel vento teso da Nord-Nord Est, entrato nella Baia di Palma intorno alle 15:30 e durato fino al calare del sole.
Buone anche oggi, nel complesso, le prestazioni degli atleti azzurri, anche se uno degli obiettivi di questa trasferta alle Baleari - la conquista del pass olimpico per l’Italia nelle uniche discipline ancora non qualificate per i Giochi di Rio de Janeiro, il 470 uomini e il 470 donne - è sfumato per un soffio nell’ambito della flotta maschile (per quella femminile, dopo ieri, le speranze erano ridotte al lumicino).
Gli azzurri Matteo Capurro e Matteo Puppo sono comunque riusciti a rimontare lo svantaggio accumulato nei giorni scorsi e dopo le due prove di oggi hanno concluso il Trofeo Sofia a pari punti con l’equipaggio ucraino, avversario diretto per la conquista del pass, ma ad avere la meglio sono stati questi ultimi in virtù della regola del miglior piazzamento. Niente pass per l’Italia, quindi, andati all’Ucraina (uomini) e a Israele (donne), ma la vela italiana, che nell’ultimo anno e mezzo aveva già qualificato per Rio ben otto classi su dieci (una delle Nazioni leader, da questo punto di vista) può consolarsi con le prestazioni dei suoi atleti, in cinque domani impegnati nelle Medal Races, le regate finali a punteggio doppio riservate ai top ten di ogni classifica.
Scenderanno in acqua per la Medal la romana Flavia Tartaglini, l’azzurra della tavola a vela RS:X femminile (oggi 22-8) sesta in classifica a soli quattro punti dal secondo posto occupato dalla spagnola Alabau, quindi pienamente in corsa domani per una medaglia, e i giovani Daniele Benedetti e Mattia Camboni, che hanno chiuso la graduatoria della tavola maschile rispettivamente in sesta e decima posizione, agguantata da Camboni grazie a un terzo ottenuto nell’unica prova disputata oggi. Sempre in ambito RS:X, davvero buono il 13mo posto finale della 20enne Marta Maggetti.
In Medal Race domani nei 49er anche i ravennati Jacopo Plazzi e Umberto Molineris, che dopo la straordinaria performance di ieri si sono ripetuti anche oggi (3-4-UFD-9 lo score di giornata), chiudendo la serie di regate di flotta al nono posto della classifica, un risultato raggiunto con grinta e determinazione (Tita-Zucchetti chiudono 13mi, Cherin-Tesei 15mi e Dubbini-Dubbini 19mi). E in Medal anche Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, l’equipaggio del catamarano misto Nacra 17 che domani partirà dalla terza posizione della classifica dopo aver piazzato oggi un 6-8-2 come score (buono il 15mo posto finale di Porro-Marimom).
MARCHESINI A CALDO
“Se oggi le speranze di ottenere il pass per Rio nel 470 femminile erano minime, in ambito maschile le possibilità erano più concrete, quindi lascia sicuramente una certa amarezza rimanere fuori dai Giochi dopo aver concluso la regata a pari punti”, ha dichiarato il DT della FIV Michele Marchesini. “Posso dire però che ce la siamo giocata a testa alta e sportivamente ci congratuliamo sia con l’Ucraina per aver conquistato il pass, che con i nostri Capurro-Puppo, autori di una bella regata”.
PRIMI TRE E AZZURRI
Catamarano per equipaggi misti Nacra 17 (44 barche)
1.Besson-Riou (FRA, 40); 2.Zajac-Frank (AUT, 60); 3.Bissaro-Sicouri (100); 15.Porro-Marimom (228); 27.Ugolini-Giubilei (340); 28.Trambaiolo-Guardigli (352); 29.Bressani-Banti (358); 35.Ratti-Zizzari (455); 39.Morelli-Giannetti (538).
Doppio acrobatico 49er (Gold Fleet)
1.Setaon-McGovern (IRL, 63); 2.Botin-Lopez (ESP, 90); 3.Outteridge-Jensen (AUS, 92); 9.Plazzi-Molineris (129); 13.Tita-Zucchetti (160); 15.Cherin-Tesei (163); 19.Dubbini-Dubbini (188).
Doppio acrobatico 49er FX (34 barche)
1.Bekkering-Duetz (NED, 43); 2.Hansen-Salskov Iversen (DEN, 54); 3.Lutz-Beucke (GER, 89); 22.Raggio-Bergamaschi (273).
Doppio 470 M (Gold Fleet)
1.Belcher-Ryan (AUS, 17); 2.Mantis-Kagialis (GRE, 41); 3.Mcnay-Hughes (USA, 47); 15.Capurro-Puppo (126); 25.Sivitz Kosuta-Farneti (153); 26.Zandonà-Trani (154); 34.Ferrari-Calabrò (197).
Doppio 470 F (Gold Fleet)
1.Oliveira-Barbachan (BRA, 36); 2.Seabright-Carpenter (GBR, 36); 3.Kyranakou-Van Veen (NED, 40); 24.Berta-Carraro (154).
Singolo per equipaggi pesanti Finn (74 barche)
1.Josh Junior (NZL, 41); 2.Tapio Nirkko (FIN, 60); 3.Jake Lilley (AUS, 66); 19.Michele Paoletti (156); 23.Enrico Voltolini (182); 27.Giorgio Poggi (201); 38.Simone Ferrarese (343); 47.Filippo Baldassari (383); 49.Matteo Savio (397).
Singolo maschile Laser Standard (Gold Fleet)
1.Andrew Maloney (NZL, 37); 2.Tonci Stipanovic (CRO, 54); 3.Robert Scheidt (BRA, 64); 27.Alessio Spadoni (172); 45.Marco Benini (242).
Singolo femminile Laser Radial (Gold Fleet)
1.Tuula Tenkanen (FIN, 39); 2.Anne Marie Rindom (DEN, 59); 3.Evi Van Acker (BEL, 60); 17.Silvia Zennaro (150); 29.Joyce Floridia (188); 41.Valentina Balbi (246).
Tavola a vela RS:X M (Gold Fleet)
1.Tom Squires (GBR, 24); 2.Byron Kokkalanis (GRE, 35); 3.Thomas Goyard (FRA, 35); 6.Daniele Benedetti (52); 10.Mattia Camboni (67); 23.Michele Cittadini (145).
Tavola a vela RS:X F (Gold Fleet)
1.Olga Baslivets (RUS, 27); 2.Marina Alabau (ESP, 42); 3.Charline Picon (FRA, 43); 6.Flavia Tartaglini (46); 13.Marta Maggetti (92); 28.Veronica Fanciulli (177).
Singolo paralimpico 2.4 mR (16 barche)
1.Heiko Kroger (GER, 5); 2.Helena Lucas (GBR, 5); 3.Damien Seguin (FRA, 7); 7.Antonio Squizzato (18).
CLASSIFICHE COMPLETE DA STUDIARE
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di Fabio Colivicchi
Forse era già scritto che la vela azzurra non avrebbe centrato la qualifica per nazione alle Olimpiadi di Rio nella classe 470, maschile e femminile. Nonostante il fatto che proprio il 470 con Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti era stata la classe arrivata più vicina al podio a Londra 2012 (quarto posto). Forse c'era da aspettarselo, con un quadriennio nato "storto" proprio in questa classe, dove pure abbiamo qualche tradizione, storia, una classe che almeno è stata capace di creare campioni e regalarli alla grande vela, altura e coppa America comprese: Chieffi, Montefusco, Ivaldi, Vascotto, Bressani, Cian, e tanti altri ancora che non stiamo a elencare, e anche a livello femminile. Mai medaglie, ma una fucina di campioni della vela. Da oggi anche Zandonà si iscrive a questo gruppo.
Il tentativo di viaggiare a Rio Last-Minute è fallito, ma non per qualche errore negli ultimi mesi, o per una regata sfortunata. Forse, dicevamo, questo finale è il risultato di una serie di errori, scelte, decisioni, di singoli atleti, di coach, della stessa FIV. Un mix di circostanze. Eppure, nonostante tutto, anche se tutto era nelle cose, vedere Rio allontanarsi così, evaporare quando sembrava riacchiappata, fa male. Il "pareggio" risolto da un numeretto, un 5 al posto di un 7, fatto magari qualche giorno prima, per una strambata o una planata su un'onda, è una beffa, un colpo basso. O forse, ancora di più, una punizione degli "dei della vela" per le distrazioni di un quadriennio che ci siamo fatti scivolare addosso.
La cronaca che leggerete nel report FIV qua sotto va addizionata di alcuni dettagli: per esempio il gioco di squadra, a tratti feroce, attuato dai 470 italiani nel giorno finale (in mezzo a una mezza burrasca, freddo e vento), con i veterani Zandonà e Trani che si sono in qualche modo sacrificati in favore dei due Matteo, che erano quelli messi meglio in classifica, marcando stretti gli ucraini e portandoli dalle parti sbagliate. Il piano stava per riuscire, bastava un altro punto: o in meno per M&M o in più per gli ucraini. E la beffa sarebbe stata al contrario, avrebbero perso i connazionali del nostro grande Valentino Mankin, che chissà per chi avrà tifato ieri.
Anche la vertigine di una possibile protesta contro UKR, che avrebbe favorito gli azzurri, è svanita: il presentatore, un equipaggio inglese, l'ha infatti ritirata. Tutti a casa, i 470 e i loro dintorni, a rimuginare. Avremo tempo per approfondire, con le giuste interviste ai protagonisti, su Saily. Per adesso la "notizia" è che a Rio la nostra vela sarà presente in 8 classi su 10. E che c'è una classe da rifondare per Tokio 2020. Qualche idea l'abbiamo, e ne parleremo, qui, con i diretti interessati. Resta da fare i complimenti al DT Marchesini per le parole di sportività con le quali si è complimentato con i vincitori di questa volata per Rio. E' pur sempre Sport con la esse maiuscola, e come tale va trattato.
E poi, archiviato il capitolo amaro, resta da riconsolarsi - sontuosamente - con i ben 5 equipaggi azzurri a Medal Race, oggi nelle acque di Palma. Flavia Tartaglini, Daniele Benedetti e Mattia Camboni nella tavola RS:X, Jacopo Plazzi e Umberto Molineris nel doppio 49er e Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri nel catamarano Nacra 17. Tante bandiere italiane, tante pettorine ITA in mare, a dimostrare che ci siamo e che il lavoro paga sempre, quando c'è programmazione, volontà e disponibilità da tutte le parti, impegno e passione.
VIDEO DAY 5
IN ARRIVO SU SAILY TV UN AMPIO VIDEO CON LE PIU' BELLE IMMAGINI DELLE REGATE DI PALMA IN MARE E I COMMENTI DEI PROTAGONISTI
DAY 5 REPORT FIV
(Federvela) Giornata lunga e condizionata dal maltempo a Palma di Maiorca nel penultimo atto del Trofeo Princesa Sofia Iberostar, la manifestazione dedicata alle classi olimpiche che ha portato alle Baleari oltre 1000 velisti in rappresentanza di 68 Nazioni.
Oggi una forte perturbazione ha scombussolato i piani del giorno, costringendo il Comitato di Regata a un super lavoro per riuscire a sfruttare al meglio le poche finestre meteo favorevoli, obiettivo raggiunto nella prima parte della mattina e poi nel pomeriggio, dopo che nel mezzo, verso ora di pranzo, tutte le flotte erano state richiamate a terra a causa di un violento acquazzone. Si è così passati dalla brezza leggera e molto instabile della mattina, accompagnata da una pioggia costante, a un bel vento teso da Nord-Nord Est, entrato nella Baia di Palma intorno alle 15:30 e durato fino al calare del sole.
Buone anche oggi, nel complesso, le prestazioni degli atleti azzurri, anche se uno degli obiettivi di questa trasferta alle Baleari - la conquista del pass olimpico per l’Italia nelle uniche discipline ancora non qualificate per i Giochi di Rio de Janeiro, il 470 uomini e il 470 donne - è sfumato per un soffio nell’ambito della flotta maschile (per quella femminile, dopo ieri, le speranze erano ridotte al lumicino).
Gli azzurri Matteo Capurro e Matteo Puppo sono comunque riusciti a rimontare lo svantaggio accumulato nei giorni scorsi e dopo le due prove di oggi hanno concluso il Trofeo Sofia a pari punti con l’equipaggio ucraino, avversario diretto per la conquista del pass, ma ad avere la meglio sono stati questi ultimi in virtù della regola del miglior piazzamento. Niente pass per l’Italia, quindi, andati all’Ucraina (uomini) e a Israele (donne), ma la vela italiana, che nell’ultimo anno e mezzo aveva già qualificato per Rio ben otto classi su dieci (una delle Nazioni leader, da questo punto di vista) può consolarsi con le prestazioni dei suoi atleti, in cinque domani impegnati nelle Medal Races, le regate finali a punteggio doppio riservate ai top ten di ogni classifica.
Scenderanno in acqua per la Medal la romana Flavia Tartaglini, l’azzurra della tavola a vela RS:X femminile (oggi 22-8) sesta in classifica a soli quattro punti dal secondo posto occupato dalla spagnola Alabau, quindi pienamente in corsa domani per una medaglia, e i giovani Daniele Benedetti e Mattia Camboni, che hanno chiuso la graduatoria della tavola maschile rispettivamente in sesta e decima posizione, agguantata da Camboni grazie a un terzo ottenuto nell’unica prova disputata oggi. Sempre in ambito RS:X, davvero buono il 13mo posto finale della 20enne Marta Maggetti.
In Medal Race domani nei 49er anche i ravennati Jacopo Plazzi e Umberto Molineris, che dopo la straordinaria performance di ieri si sono ripetuti anche oggi (3-4-UFD-9 lo score di giornata), chiudendo la serie di regate di flotta al nono posto della classifica, un risultato raggiunto con grinta e determinazione (Tita-Zucchetti chiudono 13mi, Cherin-Tesei 15mi e Dubbini-Dubbini 19mi). E in Medal anche Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, l’equipaggio del catamarano misto Nacra 17 che domani partirà dalla terza posizione della classifica dopo aver piazzato oggi un 6-8-2 come score (buono il 15mo posto finale di Porro-Marimom).
MARCHESINI A CALDO
“Se oggi le speranze di ottenere il pass per Rio nel 470 femminile erano minime, in ambito maschile le possibilità erano più concrete, quindi lascia sicuramente una certa amarezza rimanere fuori dai Giochi dopo aver concluso la regata a pari punti”, ha dichiarato il DT della FIV Michele Marchesini. “Posso dire però che ce la siamo giocata a testa alta e sportivamente ci congratuliamo sia con l’Ucraina per aver conquistato il pass, che con i nostri Capurro-Puppo, autori di una bella regata”.
PRIMI TRE E AZZURRI
Catamarano per equipaggi misti Nacra 17 (44 barche)
1.Besson-Riou (FRA, 40); 2.Zajac-Frank (AUT, 60); 3.Bissaro-Sicouri (100); 15.Porro-Marimom (228); 27.Ugolini-Giubilei (340); 28.Trambaiolo-Guardigli (352); 29.Bressani-Banti (358); 35.Ratti-Zizzari (455); 39.Morelli-Giannetti (538).
Doppio acrobatico 49er (Gold Fleet)
1.Setaon-McGovern (IRL, 63); 2.Botin-Lopez (ESP, 90); 3.Outteridge-Jensen (AUS, 92); 9.Plazzi-Molineris (129); 13.Tita-Zucchetti (160); 15.Cherin-Tesei (163); 19.Dubbini-Dubbini (188).
Doppio acrobatico 49er FX (34 barche)
1.Bekkering-Duetz (NED, 43); 2.Hansen-Salskov Iversen (DEN, 54); 3.Lutz-Beucke (GER, 89); 22.Raggio-Bergamaschi (273).
Doppio 470 M (Gold Fleet)
1.Belcher-Ryan (AUS, 17); 2.Mantis-Kagialis (GRE, 41); 3.Mcnay-Hughes (USA, 47); 15.Capurro-Puppo (126); 25.Sivitz Kosuta-Farneti (153); 26.Zandonà-Trani (154); 34.Ferrari-Calabrò (197).
Doppio 470 F (Gold Fleet)
1.Oliveira-Barbachan (BRA, 36); 2.Seabright-Carpenter (GBR, 36); 3.Kyranakou-Van Veen (NED, 40); 24.Berta-Carraro (154).
Singolo per equipaggi pesanti Finn (74 barche)
1.Josh Junior (NZL, 41); 2.Tapio Nirkko (FIN, 60); 3.Jake Lilley (AUS, 66); 19.Michele Paoletti (156); 23.Enrico Voltolini (182); 27.Giorgio Poggi (201); 38.Simone Ferrarese (343); 47.Filippo Baldassari (383); 49.Matteo Savio (397).
Singolo maschile Laser Standard (Gold Fleet)
1.Andrew Maloney (NZL, 37); 2.Tonci Stipanovic (CRO, 54); 3.Robert Scheidt (BRA, 64); 27.Alessio Spadoni (172); 45.Marco Benini (242).
Singolo femminile Laser Radial (Gold Fleet)
1.Tuula Tenkanen (FIN, 39); 2.Anne Marie Rindom (DEN, 59); 3.Evi Van Acker (BEL, 60); 17.Silvia Zennaro (150); 29.Joyce Floridia (188); 41.Valentina Balbi (246).
Tavola a vela RS:X M (Gold Fleet)
1.Tom Squires (GBR, 24); 2.Byron Kokkalanis (GRE, 35); 3.Thomas Goyard (FRA, 35); 6.Daniele Benedetti (52); 10.Mattia Camboni (67); 23.Michele Cittadini (145).
Tavola a vela RS:X F (Gold Fleet)
1.Olga Baslivets (RUS, 27); 2.Marina Alabau (ESP, 42); 3.Charline Picon (FRA, 43); 6.Flavia Tartaglini (46); 13.Marta Maggetti (92); 28.Veronica Fanciulli (177).
Singolo paralimpico 2.4 mR (16 barche)
1.Heiko Kroger (GER, 5); 2.Helena Lucas (GBR, 5); 3.Damien Seguin (FRA, 7); 7.Antonio Squizzato (18).
CLASSIFICHE COMPLETE DA STUDIARE
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Vittorio (non verificato)
Homesickness (non verificato)