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19/02/2015 - 18:06

Chi litiga, perchè, e a chi giova...

Assolaser, la fine o l'inizio?

Il Consiglio FIV si è messo da solo in una situazione difficile e ha voluto scegliere chi gestirà l’attività delle Classi Laser. IL PUNTO
 
 
 
Venerdi 20 il Consiglio Federale FIV affronta un passaggio delicato, un vicolo stretto, forse cieco, nel quale si è ritrovato al culmine di una vicenda che ha molti lati oscuri: il caso-Assolaser. I prodromi, in estrema sintesi, li conoscete e comunque li abbiamo riassunti QUI.
 
Ma la decisione cui è atteso il Consiglio in questo venerdi è proprio ad alto rischio, ben oltre i toni (spesso da operetta), la gestione (approssimativa) e i risvolti (che coinvolgono quasi duemila velisti in gran parte giovanissimi in tutta Italia) che la vicenda ha assunto negli ultimi mesi di errori accumulati, uno sull’altro.
 
Il Consiglio, quindi la FIV, sceglierà di riconoscere un’entità associativa che rappresenti la classe Laser, una delle più numerose, diffuse e popolari in Italia come nel mondo, che riunisce due classi olimpiche maschili e femminili (Standard e Radial) e due giovanili (Radial e 4.7). Che scelte ha la FIV? Una è Assolaser, l’entità storica che per 30 anni ha gestito l’attività, proprio quella al centro del “caso”, da alcune settimane privata del riconoscimento federale, motivata da inadeguatezze statutarie alle norme FIV e CONI. L’altra è una nuova entità, neonata e ancora implume, chiamata Associazione Classi Laser Italia.
 
Sulla prima dirò solo le cose che sono oggettive, cioè inoppugnabili, dati alla mano: è la realtà associativa nella quale si sono riconosciuti in tre decadi generazioni di veliste e velisti, che ha accompagnato la crescita della classe, quantitativa e qualitativa, che si è distinta per innovazione nel creare formati, calendari e strutture poi imitate all’estero, e che alla fine esprime numericamente la prima flotta europea e la seconda mondiale.
 
La seconda, altrettanto oggettivamente e per quel poco che ne è dato sapere, è una realtà creata in laboratorio, quasi “in vitro”, non essendo sorta da una base associativa, men che meno avendo i necessari riconoscimenti internazionali, e che stando ai nomi delle persone che circolano è guidata da un target di istruttori e allenatori. Ottime persone peraltro, in certi casi amici, ma la cui competenza nell’amministrare un’associazione di classe e i suoi rapporti istituzionali è tutta da provare, a differenza delle ottime credenziali che ciascuno ha nel proprio campo professionale.
 
Sempre restando ai fatti, poi, è increscioso che la Federvela si sia ridotta a una scelta simile (foriera come vedremo di conseguenze potenzialmente gravi) alle soglie della primavera e dei primi weekend di regate della stagione, con il “popolo” laserista comprensibilmente stordito e sottoposto a comunicazioni contraddittorie. E’ altrettanto inquietante che un organo composto per sette-ottavi di consiglieri definitivamente uscenti, abbia sentito l’urgenza di affrontare una querelle spinosa e di retroguardia, non certo un tema di ampio respiro, a fronte di decisioni e argomenti certamente più importanti che riguardano l’attività federale. Così come è stato opportunamente segnalato il disagio per la base legato alla mancanza di una comunicazione efficace, puntuale e trasparente da parte della stessa FIV.
 
Del resto nella vicenda la Federazione è la parte attiva, e per questo spettano ad essa le incombenze, gli atteggiamenti e le tempistiche giuste per gestire l’emergenza. Invece non è avvenuto, il commissariamento dell’associazione non ha raggiunto alcuno degli obiettivi che aveva, e alla fine siamo a questo vicolo cieco.
 
Cosa può fare il Consiglio? E’ difficile immaginare, dopo l’escalation della vicenda, una marcia indietro, con il ripristino del riconoscimento all’Assolaser messa sulla graticola. E quindi si prospetta il riconoscimento formale alla nuova associazione. Fosse finita qui, si potrebbe persino far finta di niente, voltare pagina, tirar su le vele e ricominciare a pensare solo alle regate. Purtroppo però non sarebbe finita qui, perché è fin troppo facile immaginare che i “convenuti” esautorati si opporranno e porteranno la questione a livello giudiziario. Non voglio neanche immaginare le reazioni a catena che ne deriverebbero, sia in termini di immagine del nostro mondo che in termini politici e di conseguenze concrete per i laseristi.
 
Ci potrebbero essere altre strade, ma assai strette: rimettere in sesto l’Assolaser con una road map forzosa e chiara di tempi e modi per cambiare lo Statuto che risale al 1986, e il direttivo. O immaginare una sorta di fusione per incorporazione tra la vecchia e la nuova associazione, unite per il bene dei laseristi e della vela. O ancora offrire una via d’uscita più che onorevole, in immagine e riabilitazione, alla dirigenza della vecchia associazione perché eviti una reazione che può far saltare il banco.
 
Come si vede sono stradine che richiederebbero, nell’ordine: volontà di accordarsi, tempo a disposizione, capacità, visione, tempra: tutti elementi che scarseggiano nella maggior parte dei protagonisti della storia. L’unico che avrebbe tutti i titoli per imboccare una di queste stradine e imporla a tutti è il Tresidente Carlo Croce, chiamato in causa dalla vicenda ben oltre la sua volontà e a tutti i livelli dei suoi diversi incarichi nazionali e internazionale. Lo farà?
 
E così, mentre ci sono figure Facebook e persino “media” che trattano la vicenda con folklore, sguaiatamente tifano come allo stadio, e si preparano a brindare (“finalmente”), in realtà potremmo essere non alla fine della querelle, bensì solo al suo inizio. Ma se è così, come siamo arrivati a questo punto? Non avete anche voi la spiacevole sensazione di non capire, di non veder chiaro, di sentire puzza di bruciato? Davvero riuscite a leggere la situazione e a distinguere i “buoni” dai “cattivi”? Dubbi che hanno coinvolto persino qualcuno tra coloro che hanno avuto le carte in mano e che alla fine le ha rimesse al Consiglio.
 
Avete notato che finora non ho fatto alcun nome (eccetto quello del presidente Croce). Eppure la sensazione è che questa specie di grande litigata condominiale prenda spunto proprio da prese di posizione e diatribe molto personali, nate da chissà quali eventi lontani, piccoli sgarbi o incomprensioni da legarsi al dito. In Italia siamo troppo bravi a litigare, l’ho già detto. E’ un talento che non manca a nessuno, anche nel mondo sportivo, ex atleti, ex dirigenti, genitori di atleti, dirigenti che ex lo diventeranno.
 
E ancora, con un pizzico di dietrologia, si può intravedere che dall’indebolimento e dissoluzione della forte attività di una classe velica, causato da liti e complotti, c’è anche chi può trarre diretti vantaggi…
 
Venerdi arriva e speriamo di raccontarvi un buon finale.

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COMUNICATO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA VELA
IMPORTANTE AGGIORNAMENTO SULLA SITUAZIONE DELLA CLASSE ITALIANA LASER
Il Consiglio Federale, nella riunione del 20 febbraio, secondo quanto previsto dall'ordine del giorno, ha affrontato la problematica Laser. Il Presidente ha ripercorso le tappe della vicenda che ha portato la Federazione Italiana Vela alla revoca del riconoscimento dell'Assolaser quale Associazione di Classe riconosciuta in Italia, a seguito del mancato allineamento del proprio Statuto alle norme di legge, previste già dalla Riforma Melandri e dai Principi Informatori del CONI, e ad una differente applicazione dei sistemi di classificazione delle ranking list e dell'assegnazione dei posti disponibili per l'Italia nelle competizioni internazionali rispetto a quanto previsto dalla Federazione Italiana Vela.

L'Assolaser, invitata ad adeguarsi alle prescrizioni e a presentare nuova istanza di riconoscimento, non vi ha provveduto, anzi diffidando la Federazione da prendere qualsiasi decisione in merito.  Nel contempo, una nuova associazione in rappresentanza dei proprietari di imbarcazioni delle classi Laser ha provveduto a depositare richiesta di riconoscimento quale Associazione di classe.

Il Consiglio, esaminata tutta la documentazione agli atti, ha deliberato, a scrutinio segreto e all'unanimità, il riconoscimento dell'Associazione Italia Classi Laser A.S.D. con sede a Livorno, in Viale Italia n. 133, e rappresentata dal Presidente Stefano Carnevali e dal segretario nazionale Giovanni Galli (www.italialaser.org il sito web).

L'avvenuto riconoscimento implica per i tesserati FIV che praticano attività sportiva nella classe Laser, di tesserarsi all’Associazione Italia Classi Laser A.S.D. così come è previsto dalla Normativa Attività Sportiva Nazionale - Parte I. L'iscrizione sarà richiesta dalla Federazione Italiana Vela dal 1 marzo 2015 per tutti gli eventi a calendario FIV.


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LO SCENARIO PEGGIORE
Come previsto, e come avete letto dal comunicato FIV, la "scelta" è caduta sulla nuova associazione Laser. La Federazione ha fatto la sua scelta, il Consiglio ha votato all'unanimità. Eppure, come scritto nel precedente articolo, questo potrebbe essere l'inizio dello scenario peggiore. Perchè? Primo: molti regatanti iscritti alla "vecchia" Assolaser, più che disorientati sono furiosi. Secondo: adesso esistono di fatto due associazioni, con regole parzialmente diverse, e la delibera non aggiusta le cose ma le complica. Terzo: bisogna vedere quale sarà la reazione di Assolaser, che va ricordato ha sempre la titolarità per l'attività internazionale. Se la vicenda arrivasse a qualche Tribunale amministrativo, ci potrebbe essere un terremoto con inevitabile coinvolgimento della politica federale.

Intanto però, visto che è stata riconosciuta, e che è fatta anche di persone in buona fede, è giusto salutare con un Buon Vento l'Associazione Italia Classi Laser. Non avrà certo vita facile almeno all'inizio. L'impressione è che la vicenda sia tutt'altro che finita qui, le forzature in atto sono molte e non è detto che tengano. E il pensiero va soprattutto ai giovani velisti e veliste che anche questo weekend armeranno il Laser e usciranno in mare.
 

Commenti

coachfranco (non verificato)

non credo si tratti di litigi o beghe personali di ex, si tratta piuttosto di una situazione che perdura da anni, e che se solo avesse voluto ci avrebbe messo mezzora a sistemarla..... una cosa saggia ho letto e che mi haspinto ad essere fra i primi costituenti la nuova asd: assolaser può confluire nella nuova asd con i soci e le quote già riscosse, con gli archivi e con la possibilità dei dirigenti di presentarsi candidati all'assemblea straordinaria elettiva che è già prevista nello statuto della nuova asd che si terrà durante il campionato di distretto a Civitanova.... caro fabio di ex il mondo è pieno, immagina che tu ed io siamo anche ex staristi

Totore (non verificato)

Ciao Fabio, seguo sempre con molto interesse il tuo sito ma quando mi sono imbattuto in quest'articolo sono rimasto abbastanza basito (non volermene). In tutta onestà non capisco cosa tu intenda quando scrivi "La seconda, altrettanto oggettivamente e per quel poco che ne è dato sapere, è una realtà creata in laboratorio, quasi “in vitro”, non essendo sorta da una base associativa" . Se il ragionamento è coerente con la definizione virgolettata di "vitro" che mi sembra tu voglia dare, allora l'Italia è nata in vitro, gli Stati Uniti sono nati in vitro e forse anche l'assolaser è nata in vitro. Credo che il discorso sia un altro. Qui non si tratta di decidere quale associazione sia la migliore, ma semplicemente cercare di definire quale sia l'organizzazione che permetta di allineare le esigenze della FIV con lo sviluppo dei laseristi. Ad oggi (e chi conosce un pò la classe ed ha un minimo di onestà intellettuale lo sa bene) purtroppo registriamo l'eterno conflitto che assolaser si ostina a tenere con la Federazione. Succede da sempre. Vuoi nel caso della Ranking, vuoi nel caso dello statuto. Mettiamoci nei panni della federazione. A mio avviso la federazione non si trova a dover scegliere tra due associazioni, ma tra due modi diversi di intendere l'attività della classe. Le associazioni rappresentano soltanto la modalità organizzativa attraverso la quale una classe intende perseguire i propri obiettivi. Gli obiettivi che si è data la AICL cercano di essere coerenti con quelli della FIV. Quali siano gli obiettivi dell'assolaser invece resta un mistero.... o forse no? Ciao e buon vento
Non te ne voglio affatto, Totore, ci mancherebbe, e grazie del tuo commento. Quanto fatto da Assolaser, a prezzo di qualche conflitto con la Federazione, io lo valuto positivamente. E non sono sicuro (benchè possa augurarmelo) che una associazione nata nell’alveo “federale” e nazionale possa garantire gli stessi risultati. Quanto ai “misteri”, è vero: tutta la vicenda, da una parte e dall’altra, è una collezione di mancate o errate comunicazioni, senza chiarezza e serenità. Ripeto: spero solo in un finale limpido e senza code…

coachfranco (non verificato)

se qualcuno vorrà dare seguito , dovrà prescindere dal merito sportivo ed avventurarsi in ambiti assai pericolosi, nella consapevolezza che in una associazione la persona fisica che risponde civilmente e penalmente è sempre e solo il presidente....
ahimè coachfranco, qui si è già prescisso - da tempo - dai meriti sportivi, organizzativi e programmatici, e il confronto è personale. Ancora più giusto che, nel non augurabile caso di un seguito in altre sedi, siano le persone fisiche a rispondere

luciano (non verificato)

Sono nuovo della classe Laser, e malgrado cerchi di informarmi non ho veramente capito cosa sta succedendo. Qual'e' il problema, quali le soluzioni proposte dall' Assolaser e quali dalla nuova ASD. Ho pagato 50 € per nulla, ho provato a chiamare la Segreteria ma... nulla , ora ho scritto una mail. rivorrei i miei soldi ....oppure la tessera di Laserista ! Seguitero' a cercare informazioni
Gentile Luciano, il tuo sconcerto è comprensibile, e deriva dalle mancate comunicazioni da entrambe le parti. Comunque stai pure tranquillo: una soluzione si troverà, tu non perderai i tuoi soldi, e soprattutto potrai divertirti a regatare. Il mondo della vela è forte e in grado di assorbire questi momenti di sbandamento! BV

anonimo (non verificato)

Da quel poco che si capisce, sono solo ripicche personali, e mi fa specie che la fiv ci antri dentro; comunque ad Anzio regata laser che non si è fatta, e la 'nuova associazione' si è tenuta quasi tutti i soldi dell'iscrizione… laseristi un po' arrabbiati...se questo è il nuovo che avanza?!..
Ci risiamo con i messaggi "anonimi": per favore firmatevi sempre! Solo questo darà effettivo valore ai vostri commenti. Quanto accaduto ad Anzio sarà verificato. Così come ovviamente l'intera storia Assolaser-FIV-AICL sarà seguita dalla nostra redazione. Possibilmente, toni alti per tutti, cerchiamo di alzare il livello della discussione e di essere propositivi. Per esempio: niente da dire a proposito del concetto di "autonomia" delle associazioni di classe rispetto alla FIV?

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