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21/09/2014 - 12:49

Mondiali Vela Olimpica: il podio di C&C resta l'unico

Certe medaglie hanno un'anima

Giulia Conti e Francesca Clapcich bronzo ed emozioni al Mondiale di Santander. Quarti Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri. Bilancio azzurro

LE MEDAL RACE DEL DAY 10, DOMENICA 21 ULTIMO GIORNO MONDIALE (RIVEDI TUTTO QUI)


di Fabio Colivicchi

Le medaglie non sono tutte uguali, certe hanno qualcosa di più, come un'anima, una forza dentro. Sono le medaglie che vengono da lontano, solitamente sofferte, arrivate dopo batoste, rialzando la testa, con quei sacrifici che solo lo sport olimpico può spiegare e nobilitare. Il podio al Mondiale dei Mondiali della vela olimpica sulla classe acrobatica FX di Giulia Conti e Francesca Clapcich è una di quelle medaglie con l'anima. Due mesi fa il grave infortunio alla caviglia per Francesca aveva fatto temere il forfait iridato. Poco allenamento insieme dopo il recupero-lampo, sembrava un mondiale fatto pensando più alla qualifica olimpica che a mostrare le proprie capacità. E invece.

Cosa insegna questo podio? La classe di Giulia è da sempre fuori discussione, semmai è la base psicologica complessiva ad averla tradita in più d'una circostanza. In tre Olimpiadi è sempre arrivata con grandi attese e da protagonista, come agli appuntamenti mondiali, ma spesso è arrivato un black-out di una giornata, di due o tre prove, a rovinare tutto. Anche la classe, la tecnica, le capacità. Paura di vincere, ricerca di ulteriori convinzioni. Come allenarsi a evitare un black out? Metodi lunghi e complicati, risultato non garantito. E se invece capitasse come qui a Santander? L'infortunio, lo scarso allenamento, le aspettative ridotte drasticamente, nessuno (neanche Giulia stessa) che pretenda il titolo o il podio... In questo clima è germogliato un bel mondiale, coraggioso, volitivo, consapevole. Senza (o con microscopici) black out. Ecco cosa insegna Santander a C&C.

E' una bella storia di sport, e certe immagini, che trovate a corredo di questo articolo, lo dimostrano. Gli abbracci di C&C con il loro straordinario coach Gianfranco Sibello (su AZZURRO SANTANDER una sua bella intervista: il suo è un ruolo chiave in questa medaglia), i sorrisi stemperati dalle lacrime e viceversa, quella rabbia agonistica che si tramuta in forza e lascia i brividi.

La medaglia arriva anche a dare un senso a un'ottima prestazione complessiva della squadra del DT Michele Marchesini e dello staff tecnico: 7 qualificazioni su 10 classi, 3 Medal Race, 1 podio e 1 medaglia di bronzo... Ci sarà tempo per i commenti e i bilanci complessivi, che sono molti.

VITTORIO E SILVIA, SCONFITTA PER CRESCERE
La faccia di Vittorio al rientro a terra dopo la Medal Race che ha visto gli azzurri retrocedere dal 2° al 4° posto restando ai piedi del podio, esprime tutta la rabbia e la delusione: una maschera. Sta lievitando dentro, maturando le cose da dire e ancor più le cose da distillare, i pensieri che diventeranno azioni. Non si è ingegneri aerospaziali per nulla. E quando serve, un carico di super-razionalità è davvero molto utile.

Così il biondissimo Vittorio - ex catamaranista felice e da due anni timoniere catapultato nel frullatore umano e sportivo di una classe olimpica, trovandosi a vincere, vincere, vincere, essere comunque tra i primi - tira un sospiro, e seleziona miracolosamente, come da una app infallibile, le parole "giuste":  "L´obiettivo principale era qualificare la nazione per i Giochi Olimpici di Rio 2016, ed é stato centrato. Torniamo a casa con l´amaro in bocca ma anche tanta voglia di lavorare per coprire quel margine che ci ha allontanati dal podio e dalla medaglia d´oro. Un anno fa l´ottavo al Mondiale era stato il miglior risultato della stagione, oggi questo quarto é l´unica regata del 2014 in qui siamo usciti dai primi due. Prova che insieme alla Federazione Italiana Vela, guidati dal nostro allenatore Gabriele Bruni e dal Direttore Tecnico Michele Marchesini stiamo lavorando nella maniera giusta. Ci sono ancora due Mondiali davanti e soprattutto un´Olimpiade, e quella medaglia é il nostro obiettivo."

Difficile trovare qualcosa fuori posto, no? E anche Silvia Sicouri, a sua volta delusa ma sorretta da un caratterino che può spostare qualche montagna, ha da dire la sua: "La delusione in questo momento é molta, ma se devo guardare al Campionato i rimpianti non sono in questa Medal, ma nei punti persi nei giorni passati a partire dal primo. Oggi abbiamo dato tutto, credendoci fino alla fine nonostante il campo molto difficile ed una collisione che abbiamo dovuto evitare alla prima boa, perdendo il contatto con gli avversari diretti."

Allora viene in mente che si, gli ingegneri hanno ragione, è tutto giusto e vero, obiettivi, bilancio, delusione canalizzata per ricaricarsi e continuare a lavorare... Ma tra il dire e il fare c'è (davvero) di mezzo il mare, e lo sport della vela è qualcosa di meraviglioso perchè nessuna formula matematica riuscità mai a prevedere e risolvere tutto. Vittorio e Silvia sono ottimi atleti e splendide persone, sapranno capire perfettamente che "quel margine" che li ha allontanati (mezzo metro!) dal podio è qualcosa di imponderabile, e come tale si può limare, anche, con la fantasia.

BILANCIO AZZURRO
Da Perth 2011, il Mondiale ISAF prima di Londra 2012, il precedente di Santander 2014, l'Italia tornò a casa con zero medaglie, 2 partecipazioni a Medal Race, 7 classi qualificate su 9 (la decima era il match race femminile, alla quale avevamo rinunciato in partenza). Miglio piazzamento il 5° posto nel 470 di una certa Giulia Conti con a prua una certa Giovanna Micol...

Dalla Spagna torniamo con 1 podio e 3 Medal Race fatte, e con 7 classi qualificate su 10.

Rispetto al Medagliere di Perth (14 nazioni per 30 medaglie) c'è una maggiore suddivisione (17 nazioni per le solite 30 medaglie), e la novità più grossa è la Francia: da ultima a Perth (1 bronzo) a prima qui a Santander (3 ori e un bronzo!). Per il resto le solite nazioni al vertice: Olanda, Australia, Gran Bretagna (un po' sottotono, considerando i mezzi a disposizione), Nuova Zelanda (meglio di 4 anni fa), e si conferma, come a Londra 2012, il crollo USA, anche qui a zero medaglie (a Perth gli Stati Uniti furono quarti). L'Italia grazie al "bronzo con l'anima" di C&C entra nel medagliere di straforo.

Possiamo sicuramente essere contenti nel vedere quattro laseristi e due laseriste in Gold, quattro 49er tra i primi 20, i nostri giovanissimi surfisti in crescita esponenziale, un certo movimento sul Nacra 17, dei giovani sul 470. La "squadra" pare avere una base larga e solida, più che in passato, quando innegabilmente si puntava maggiormente sulle individualità e le punte di diamante. Paradossalmente però a questa squadra sembrano venir meno proprio le punte di diamante: a parte Giulia e Francesca, Vittorio e Silvia e Flavia, gli altri "fuoriclasse" del team, hanno mancato il podio per ragioni diverse. E Michele Paoletti (6° al Mondiale 2013 e primo della Ranking) non ha retto il carico del mundial atlantico.

Insomma le sensazioni a caldo dopo Santander ci fanno venire in mente la famosa coperta troppo corta, che lascia scoperta la testa o i piedi. Dopo due anni della gestione tecnica di Michele Marchesini, nuova, ispirata, potente e molto condivisa, è il momento della prima svolta: adesso si lavora su Rio 2016, con selezioni e cura degli equipaggi. La vasta base e i giovani di prospettiva non si abbandonano di certo, ma si devono usare i 700 giorni da qui ai Giochi per costruire il massimo possibile di condizioni da medaglia, perchè dopo il flop di Londra la vela azzurra non può restare a secco un altro giro.


DAY 10 - LA CRONACA DELL'ULTIMO GIORNO MUNDIAL
(Federvela) Una medaglia iridata e sette classi su dieci qualificate per i Giochi di Rio de Janeiro 2016: è il bilancio finale della Squadra italiana ai Campionati Mondiali ISAF delle Classi Olimpiche, la manifestazione di vela più importante dell’anno che è terminata oggi a Santander dopo dieci, intensi giorni di regate che hanno coinvolto oltre 1250 velisti provenienti da tutto il mondo.

Una giornata che ha avuto il suo apice nella vittoria della medaglia di bronzo da parte dell’equipaggio formato da Giulia Conti e Francesca Clapcich nella classe 49er FX, un risultato molto importante già festeggiato ieri con una giornata di anticipo dalle due azzurre tesserate rispettivamente per il Circolo Canottieri Aniene e per il gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare, nonché dal Tecnico federale di riferimento Gianfranco Sibello, cui va aggiunta la conquista del pass olimpico in sette classi su dieci (Laser Standard, Laser Radial, 49er, RS:X maschile, RS:X femminile e, ovviamente, Nacra 17 e 49er FX), obiettivo primario di questa trasferta a Santander.

Niente medaglia invece per Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, che chiudono la Medal race di oggi al settimo posto e scalano dal secondo al quarto nella classifica finale dei Nacra 17, dopo aver combattuto per un posto sul podio per tutta la settimana. 

MARCHESINI: "SIAMO ANCORA A META' STRADA..."
“Il bilancio finale dei Mondiali è positivo, siamo ancora a metà strada e abbiamo classificato sette classi su dieci per i Giochi di Rio, quando a Londra erano state otto a fine quadriennio”, ha dichiarato il Direttore Tecnico della Squadra nazionale di vela Michele Marchesini. “Abbiamo portato tre equipaggi in Medal race, ottenendo una medaglia di bronzo con Giulia e Francesca, cui faccio i miei complimenti, e mancandone una per un soffio con Vittorio e Silvia. La settimana è stata intensa, particolare, con tante giornate perse e attese snervanti. A un cento punto i comitati hanno anche perso leggermente di lucidità, ma per fortuna il PRO ha tenuto in mano una situazione complicata e difficile. Ora abbiamo chiuso la prima parte di quadriennio e guardiamo subito al futuro: a fine ottobre, all’Istituto di Medicina e dello Sport del CONI all’Acqua Acetosa, è in programma un raduno dedicato alla preparazione fisica e ai test medici per coloro che si sono guadagnati l’appartenenza alla squadra. Poi il gran finale dell’ISAF World Cup di Abu Dhabi, dove avremo diversi equipaggi che hanno conquistato l’accesso a questa regata a numero chiuso: sarà un grande show e noi ci saremo”.
 
49ER FX
Le azzurre Giulia Conti e Francesca Clapcich, già con la medaglia di bronzo in tasca alla vigilia di questo ultimo atto, chiudono la Medal al settimo posto, risultato che vale il terzo posto nella classifica finale. Un bronzo meraviglioso, arrivato dopo il quarto posto del Mondiale dell’anno scorso e una stagione travagliata, caratterizzata dagli infortuni patiti prima dalla Conti e poi, a luglio, dalla Clapcich. In testa, invece, succede di tutto e alla fine le brasiliane Grael-Soffiatti chiudono terze, precedendo sul traguardo le danesi Baad Nielsen-Thusgaard Olsen. I due equipaggi terminano il Mondiale a pari punti, ma la medaglia d’oro è carioca, grazie al miglior piazzamento ottenuto nella Medal.
 
NACRA 17
Medal race amara per Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, che chiudono la regata riservata ai primi dieci della flotta (a punteggio doppio) al settimo posto e vengono sorpassati in classifica dagli argentini Lange-Carranza Saroli, medaglia d’agento, e dagli australiani Waterhouse-Darmanin, bronzo. Bissaro-Sicouri sono quarti, a soli tre punti dal podio, mentre l’oro, già da ieri, va ai francesi Besson-Riou; sesto posto finale invece per i vincitori della Medal, gli svizzeri Buhler-Brugger.
 
FINN
Giles Scott, già vincitore dell’oro con un giorno di anticipo, è quarto nella medal race vinta dal croato Gaspic, medaglia d’argento. Il bronzo va invece all’altro inglese Edward Wright, che riesce a beffare il francese Lobert, crollato proprio nella regata finale della serie.
 
49ER
I giovani e fenomenali neozelandesi Burling-Tuke scendono in acqua nella Medal race con la medaglia d’oro già al collo, risultato che non gli impedisce però di vincere anche l’ultimo atto di questi Mondiali letteralmente dominati dai kiwi. L’argento va ai danesi Warrer-Thomsen, il bronzo agli australiani Outteridge-Jensen. Per l’Italia un po’ di rammarico a causa della Medal sfuggita per un soffio agli azzurri Stefano Cherin e Andrea Tesei (12mi), ma la soddisfazione di avere qualificato la nazione per i Giochi di Rio 2016 e di aver piazzato ben quattro equipaggi nei primi 23 della flotta.
 
Giulia Conti (medaglia di bronzo nel 49er FX)
“Sono felicissima: oggi siamo scese in acqua con molta serenità, con la consapevolezza che non sarebbe cambiato niente, quindi abbiamo cercato di divertirci il più possibile. C’era tanta gente sugli spalti che faceva il tifo, anche per noi, è stato bellissimo. Ora voglio tornare a casa con questa medaglia al collo, rilassarmi un attimo e poi ricominciare subito con le regate, più in forma che mai”.
 
Francesca Clapcich (medaglia di bronzo nel 49er FX)
“È una medaglia che ci voleva proprio dopo il quarto posto al Mondiale dell’anno scorso e dopo tutti i problemi che abbiamo affrontato quest’anno. Due mesi fa stavamo andando bene all’Europeo, poi è arrivato l’incidente alla mia caviglia, talmente grave che avevo anche dei dubbi sulla mia partecipazione a questi Mondiali: esserci e aver vinto una medaglia, beh, è impagabile”.
 
Vittorio Bissaro (Nacra 17)
“Abbiamo fatto una stagione ottima, quest’anno siamo sempre andati a podio, ma non mi piace guardare troppo indietro: il Mondiale era l’obiettivo più importante dell’anno e purtroppo lo abbiamo fallito. Chiaramente non siamo contenti, perché sappiamo di aver commesso degli errori e di averli pagati cari”.

MEDAGLIERE SANTANDER 2014
(nazione     oro-argento-bronzo)
FRA            3-0-1
NED           2-0-0
GBR           1-0-3
AUS            1-1-2
NZL             1-1-0
AUT             1-0-0
BRA             1-0-0
CRO            0-2-0
DEN            0-2-0
SWE            0-1-0
ARG             0-1-0
POL             0-1-0
ESP             0-1-0
GRE             0-0-1
BEL              0-0-1
ISR               0-0-1
ITA                0-0-1

DAY 9 - IL DETTAGLIO DELLA PENULTIMA GIORNATA MONDIALE
(Federvela) Dopo tre giorni di vento forte, oggi Santander ha ritrovato le condizioni meteo incontrate nella prima parte di questi Campionati Mondiali ISAF delle Classi Olimpiche: sole, caldo e una brezza molto leggera che non ha mai superato i 12 nodi d’intensità (30° circa la direzione), costringendo i Comitati di regata ad attendere parecchio tempo prima di poter dare il via alle competizioni.

Tre prove per i 49er FX, una sola per Nacra e 49er, nessuna per i Finn, che hanno atteso invano in acqua prima di tornare a terra con un nulla di fatto, oltre alle due Medal race dei 470 (sia maschile che femminile), hanno così caratterizzato il penultimo giorno di questi Mondiali.

Una giornata molto positiva per la vela italiana, che ha conquistato una medaglia matematica nella classe 49er FX con l’equipaggio formato da Giulia Conti e Francesca Clapcich, oggi 4-17-3 e terze, prima della Medal race in programma domani, nella classifica generale provvisoria con 24 punti di vantaggio sulle quarte.

Medaglia sicura, quindi, per le due azzurre, la prima per l’Italia in questi Mondiali di Santander che da venerdì scorso hanno offerto uno show strepitoso, con i migliori velisti al mondo a caccia dei titoli iridati delle dieci classi olimpiche, nonché dell’allocazione del 50 per cento dei ticket olimpici riservati alle nazioni per i Giochi di Rio de Janeiro 2016.

Un obiettivo raggiunto nei giorni scorsi dall’Italia nelle classi Laser Standard, Laser Radial, RS:X maschile ed RS:X femminile, e al termine di questa giornata, anche nei Nacra 17, 49er FX e 49er, grazie al 12mo posto finale conquistato da Stefano Cherin e Andrea Tesei.

Domenica 21 le ultime Medal race del programma che chiudono i Mondiali, con Conti-Clapcich che nel 49er FX tenteranno di dare l’assalto alla medaglia argento, e Vittorio Bissaro-Silvia Sicouri che nel Nacra 17 partono dal secondo posto in classifica, dietro ai francesi Besson-Riou già matematicamente vincitori del titolo iridato. Ed è proprio nell’ambito dei Nacra che oggi è arrivata un’altra gioia per la vela azzurra, con la vittoria di Federica Salvà e Francesco Bianchi nell’unica prova disputata oggi dalla Gold fleet del catamarano misto uomo-fonna.
 
49ER FX
Grazie ai risultati di oggi (4-17-3) e al terzo posto in classifica con un ampio vantaggio sulle quarte, le azzurre Giulia Conti e Francesca Clapcich si aggiudicano una medaglia. Domani, nella Medal race finale, la battaglia sarà con le brasiliane Grael-Soffiatti per aggiudicarsi l’argento, mentre le danesi Baad Nielsen-Thusgaard Olsen hanno già in tasca l’oro.
 
NACRA 17
La serie di regate del catamarano misto uomo-donna si conclude con una sola prova, vinta dagli ottimi Federica Salvà e Francesco Bianchi, che chiudono il Mondiale al 15mo posto. Gli azzurri Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, oggi undicesimi, sono secondi in classifica generale dietro ai francesi Besson-Riou, vincitori del titolo con una giornata di anticipo, e domani dovranno affrontare  la Medal race con un solo punto di vantaggio sui terzi. I risultati finali degli altri italiani: Lorenzo Bressani e Giovanna Micol, oggi quarti, sono 13mi, Federica Salvà e Francesco Bianchi 15mi e Francesco Porro-Caterina Marianna Banti 26mi.   
 
FINN
Niente regate oggi per i Finn e Medal race, domani, senza italiani: Michele Paoletti conclude infatti il Mondiale al 20mo posto, mentre Filippo Baldassari è 30mo. Titolo iridato con un giorno di anticipo per l’inglese Giles Scott.
 
49ER
La Gold fleet dei 49er chiude la serie con una sola prova, che Stefano Cherin e Andrea Tesei concludono al 22mo posto. Alla fine i due azzurri sono 12mi, un ottimo risultato che pur non consentendogli di partecipare alla Medal di domani, qualifica l’Italia per i Giochi di Rio, un obiettivo molto importante. Gli altri italiani: Luca e Roberto Dubbini terminano il Mondiale al 20mo posto, Giuseppe Angilella e Pietro Zucchetti al 22mi e Ruggero Tita e Giacomo Cavalli al 23mo. Medaglia d’oro, anche in questo caso con un giorno di anticipo, per i neozelandesi Burling-Tuke.
 
470 MASCHILE
Concludendo la Medal race al quarto posto, gli australiani Matthew Belcher e William Ryan si aggiudicano il quinto titolo Mondiale consecutivo nel doppio 470 maschile, davanti ai croati Fantela-Marenic e ai greci Mantis-Kagialis.
 
470 FEMMINILE
Vittoria nella Medal race e titolo Mondiale conquistato d’autorità per le austriache Vadlau-Ogar, protagoniste di un gran finale di Campionato che le è valso la medaglia d’oro nel doppio 470. Al secondo posto le neozelandesi Aleh-Powrie, al terzo le inglesi Mills-Clark.


Commenti

Ore 12:46, vedete scorrere immagini di altre Medal, dei giorni scorsi, RSX, 470... Il vento si fa attendere e quindi la Medal FX con C&C è slittata. Adesso pare che qualcosa si stia muovendo... Forza Giulia, Forza Francesca, Forza Gianfranco! (E più tardi: Forza Vittorio e Silvia)
Bella Medal, Martine Grael fa come papà, rimonta spettacolare di poppa, poi attacca nella seconda bolina, la danese non la controlla e lei sorpassa e va a vincere il Mondiale. Chissà la gioia di Torben e Andrea! Giulia e Francesca chiudono settime questa Medal e confermano il bronzo bellissimo di questo mondiale lungo, difficile e pieno di significati. E tra un po' Medal dei Nacra 17 con Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri che vogliono un'altra medaglia!
PECCATO PER VITTORIO E SILVIA! CHIUDONO IL MONDIALE AL 4° POSTO, A 3 PUNTI DAL BRONZO, DOPO IL 7° NELLA MEDAL RACE - Peccato, peccato, peccato. I due velisti azzurri non sono mai entrati davvero in fase con una Medal difficile, vento leggero e pieno di salti e buchi, non è riuscito il tentativo di rimonta, e alla fine il 7° posto lascia tanto amaro in bocca. Per i vice campioni d'Europa, e leader della Ranking Mondiale, e per la vela azzurra, Santander finisce con una medaglia di legno. Ora viene il tempo delle riflessioni, dei bilanci, dei numeri e dei commenti, prima di riprendere la preparazione invernale e avvivicinarsi alla stagione delle selezioni olimpiche interne - A domani sulla TV di Saily per l'undicesima puntata di AZZURRO SANTANDER

Paolo R (non verificato)

Un bravo a tutti gli equipaggi che hanno classificato la classe a RIO 2016 e un superbravo ai tre Medal Race Italiane. Ovviamente bravissime C&C per la medaglia e bravi anche Vitto e Silvia e Flavia anche se non hanno fatto il podio. A quei livelli basta poco, anzi pochissimo, il passo e la bravura ci sono sicuramente. Solo un piccolo appunto: oltre ai tecnici di classe, necessari, serve forse un unico tecnico esperto in Medal Race per consigliare i nostri sulle tattiche da tenere in questa regata particolare. Non serve andare a tutta ma solo andare davanti agli avversari. E' chiaro che se ho 4-5 avversari da controllare è dura coprirli tutti: a questo punto, a mio parere, serve una regata senza la ricerca degli "estremi", in modo da poter più facilmente ovviare ai buchi di vento (dipende dal campo di regata) spostandosi sul lato più favorevole e fare la massima velocità possibile con il vento a disposizione. Le scelte estreme devono essere fatte da chi deve recuperare. Inoltre la MR, non lo sapevo ma essendo prova unica è per forza così, è una regata che non può avere la richiesta di riparazione. Questo è un errore dell'ISAF : non è possibile giocarsi una medaglia in una singola regata dove, una collisione non voluta, può mettere fuori gioco un equipaggio (ad esempio una rottura anche piccola come la barra del timone). Il format più corretto è una MR corsa su tre prove brevi (due giri) di cui una di scarto, tutte a punteggio doppio. Ogni giorno una MR diversa oppure due campi di regata per le MR e due al giorno; qualche cosa si può trovare per evitare che diventi una prova troppo soggetta ad eventi anche non voluti dall'equipaggio che partecipa. Mi riferisco, ovviamente, alla collisione sulla prima boa di bolina della MR Nacra 17 dove Vitto e Silvia, che erano mure a dritta in lay-line, hanno dovuto virare da fermi e controvirare per evitare una collisione nel caos causato da altri (solo una penalizzazione per due botti e almeno due equipaggi che, non colpevoli, sono stati penalizzati da questi altri !!) . Visto che abbiamo un presidente ISAF italiano cerchiamo di mettere più giustizia nel format olimpico delle MR.