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02/12/2013 - 12:10

Mini Transat, prime parole dell'italiano all'arrivo

Giancarlo Pedote,
così è la vela

!--paging_filter--strongGiancarlo Pedote strongsu Prysmian 747/strong, un grandissimo (e sfortunatissimo) secondo posto: record assoluto per l’Italia alla Mini Transat. La rottura del bompresso a 300 miglia dall'arrivo e il sorpasso di Benoit Marie: “E’ dura perdere così, ma fa parte di questo sport e l’accetto”. PRIME FOTO E VIDEO DELL’ARRIVO/strong!--break--br / nbsp;br / nbsp;br / nbsp;br / Era il bompresso. Rivelata la “colpa” di quei 2 nodi in meno che faceva Prysmian rispetto all’avversario. Il bompresso è scoppiato a 300 miglia dal traguardo, quando Pedote era saldamente in vantaggio, quasi 50 miglia su Benoit Marie. Giancarlo ha riparato il bompresso come ha potuto, e ha ripreso la corsa, ma ha potuto utilizzare solo il gennaker più piccolo, per non garantire la tenuta del bompresso. Trecento miglia a 2 nodi in meno hanno deciso questa Mini Transat, privando un grandissimo Giancarlo Pedote di una vittoria che per lunghi momenti è sembrata praticamente cucita addosso a lui.br / nbsp;br / A poche ore dalla conclusione della regata, e con 4 italiani ancora in gara in mezzo all’Atlantico, è prestissimo per fare qualunque bilancio. Troppi commenti già impazzano sulla rete e sui social network. Noi crediamo che si debba attendere, ragionare, sbollire. E crediamo che la sensazione da tenere buona subito vada presa dal primo commento del marinaio Giancarlo Pedote: “E’ dura perdere così, ma l’accetto, fa parte del gioco”. Come ha accettato la decisione della Giuria di annullare la prima tappa che aveva vinto. La vela è lo sport più bello del mondo proprio per questo. E quella oceanica ne è spesso la sublimazione, per le energie e il coraggio aggiuntivi che richiede.br / br / strongBENOIT MARIE: ADESSO SONO DIVENTATO ADULTO!/strongbr / "emLa Mini Transat è molto faticosa, ma anche incredibile. Freud sostiene che la felicità è un sogno di bambino portato all'età adulta. Beh, penso di essere diventato adulto/em"nbsp;sono state le prime parole pronunciate da Marie dopo aver tagliato la linea di arrivo. Benoit si riferisce alla sua storia (della quale abbiamo parlato): da bambino 12enne assistette alla partenza di una Mini Transat e da allora ha sognato di parteciparvi...br / nbsp;br / strongGIANCARLO PEDOTE, UN SECONDO POSTO CHE E’ GIA’ NELLA STORIA/strongbr / Giancarlo hanbsp;tagliato la linea di arrivo a largo del porto caraibico alle 20, 41 minuti e 30 secondi (01:41 in Italia) completando il percorso di questa edizione in 18 giorni, 15 ore e 56 minuti e 30 secondi, durante i quali è stato in testa per un totale di 14 giorni. La media di Prysmian è di 8,20 nodi (0,05 nodi in meno del vincitore Benoit Marie). Resta di Giancarlo il record di percorrenza nelle 24 ore: 273,89 miglia percorse il 14 novembre.br / nbsp;br / strongLE PRIME PAROLE DI GIANCARLO PEDOTE/strongbr / em"L’ultima notte è successo che ho rotto il bompresso e ho dovuto ripararlo con i mezzi di bordo. Ci ho messo tre ore, ero assolutamente tranquillo di quello che stavo facendo, conosco la barca a memoria, l’ho smontata e rimontata vite per vite due volte.br / "Ho avuto molti problemi, già a partire da Sada: un’onda mi ha preso, la barca ha immerso la prua nell’acqua, io ho urtato molto violentemente la coscia contro un winch, il timone si è completamente staccato e ho passato le 2 ore successive con le mani in acqua. Poi a 5 miglia da Puerto Calero mi sono accorto che avevo una fessura nello scafo, quindi mi sono detto “o mi fermo o faccio resina” e ho deciso di fare resina, che ha tenuto, ma ho finito tutta la resina che avevo in barca. A 300 miglia dall’arrivo ho rotto il bompresso, è li che ho perso molto. "Avevo un sacchetto con la silice per fare la resina, che si è bucato e la polvere ha invaso tutto l’interno e mi sono intossicato. Alla fine non avevo più guanti, ho fatto la resina con le mani. Quindi ho avuto molte rotture, ma sono riuscito a riparare tutto./embr / em “E’ dura essere superati a 300 miglia dall’arrivo per un’avaria, ma l’accetto, fa parte della regata. La vela oceanica è anche uno sport meccanico, e le rotture, le riparazioni, fanno parte del gioco.br / “L’annullamento della prima tappa? E’ una decisione della Direzione della Regata, e come tale l’accetto.”/embr / br / a href="http://www.saily.it/webtv/video.php#1/6292"strongSULLA TV SI SAILY IL VIDEO SENZA PAROLE CON LE PRIME IMMAGINI DELL'ARRIVO DI GIANCARLO PEDOTE E BENOIT MARIE - VAI QUI PER VEDERE SUBITO IL VIDEO/strong/abr /

Commenti

gianni berretta (non verificato)

Bravo Giancarlo, though it is sometimes difficult to accept certain decisions of the Jury, you have proven to be a great man and a true sportsman.

Anonimo (non verificato)

Ottimo risultato! Grande marinaio e velista! Complimenti davvero, ora bisogna fare un passo ulteriore ... Buon Vento Ma ricorda: gli squali più pericolosi stanno a terra, specialmente tra gli ipotetici sponsor necessari per ... il passo ulteriore!
Caro anonimo, chissà se lei avrà letto i miei precedenti "anatemi" contro...gli anonimi! Perchè mandare commenti se non ci si mette la faccia? Proprio non capisco. Detto questo, lei pone un tema interessante, che sono certo il buon Giancarlo ha ben presente. Tuttavia, se vogliamo affrontare anche quelle che sono le difficoltà strutturali della nostra vela (o della nostra Italia...) bisogna farlo in modo costruttivo. Gridare "allo squalo" indistintamente fa solo scappare tutti. Se lei ha - come sembra - esperienze e conoscenze dirette, aiuti la comunità a individuare e isolare gli squali. Si vince sempre solo tutti insieme, mai da soli.