
Si va verso una Assemblea scarsamente partecipata e ancor meno coinvolta. Il nuovo Statuto sarà approvato all'unanimità e in fretta. L'unica nota positiva è l'occasione di incontro del presidente Carlo Croce con la base. Da sfruttare al massimo
L'irresistibile marcia a tappe forzate verso la "rivoluzione" dello Statuto (e di qualche aspetto non secondario delle attività) della Federazione Italiana Vela, ha avuto in questi giorni qualche decisa accelerazione. Ricapitoliamo.
1. Per un tempo interminabile (quasi due mesi) sul sito federale è rimasta pubblicata una notizia di "Primo Piano" che indicava nel 15 gennaio 2011 la scadenza del termine per presentare proposte di modifica allo Statuto da parte degli Affiliati (cioè i Circoli). La notizia è rimasta pubblicata anche ben oltre la stessa data del 15 gennaio.
2. Venerdi 25 febbraio è apparso sul sito FIV un nuovo "Primo Piano" che dice così: "Si ricorda che il prossimo 2 marzo scade il termine ultimo in cui gli Affiliati potranno far pervenire eventuali proprie proposte di modifica allo Statuto". Il termine del 2 marzo è legato alla data dell'assemblea, come semplicemente scritto nello Statuto (quello vigente), e si sapeva da almeno un mese, ma è online da venerdi scorso. Una velocità da restare spettinati. E con ben 5 (cinque) giorni di tempo lasciati ai poveri Affiliati, per le famose eventuali proposte di modifica allo Statuto. In allegato a questa notizia datata 25 febbraio, anche l'ultimissima versione della bozza di Nuovo Statuto, la quale risale al 4 febbraio. L'ultimo Consiglio Federale risale al 28 gennaio. E persino noi, questo mini-blog intitolato "la mia federvela", abbiamo pubblicato la bozza il 1 febbraio (poi aggiornata il 4). Perché siano passati così inutilmente oltre 20 giorni senza dare la giusta e normale diffusione alla bozza dello Statuto, resterà per sempre un mistero.
In questa pagina trovate l’ultima bozza di Statuto al 4.2.2011
3. Come anticipato (l'8 gennaio 2011...) da questo minuscolo blog "innamorato" della vela e della FIV, l'Assemblea federale si svolgerà il 16 aprile, in deroga allo Statuto (quello vigente) grazie al via libera del CONI, perché si è andati troppo lunghi con le varie fasi legate all'approntamento dei principi generali e alla (ri)scrittura dello Statuto da rivoluzionare. Perché questa lunghezza resterà un altro mistero. Il risultato comunque è che una Assemblea così importante, che dovrà cambiare la "Costituzione" dell'ente organizzatore dello sport della vela in Italia, nella versione in vigore da oltre 30 (trenta) anni, si svolgerà in piena stagione sportiva, in concomitanza con alcune regate importanti a partire dal Trofeo Accademia Navale di Livorno, tra due appuntamenti di selezione olimpica, e quindi con prevedibili ampie assenze. Congratulations alla regia.
4. Negli ultimi giorni (anche questo anticipato su questo blogghetto) è almeno sceso personalmente in campo il presidente Carlo Croce. Forse rendendosi conto di quanta acqua continui a fare la comunicazione interna della FIV (di quella esterna si sono perse le tracce da tempo, pare definitivamente), Croce che tiene molto al Nuovo Statuto e alla FIV che ne deriverà, ha deciso di partire per un tour in tutte le Zone, per presentare ai Circoli le proposte di modifica. Meglio tardi che mai, e aggiungiamo un invito a tutti: andate alle riunioni che la vostra Zona convocherà, e ascoltate il presidente, interagite con lui, approfondite l'approfondibile. E' una occasione straordinaria: non solo per la base, la quale può finalmente conoscere le proposte e le loro motivazioni dalla voce del presidente in prima persona, ma per lo stesso Croce, il quale avrà in questo giro d'orizzonte una clamorosa (e si spera numerosa) linea diretta con la periferia dell'impero, con i dirigenti volontari che fanno materialmente la nostra vela. Se Carlo saprà entrare nella giusta sintonia, sarà questo giro, più ancora della scontata liturgia assembleare, a dargli il polso della "sua" Federazione.
5. A corredo del suo tour, Croce ha inviato una lettera ai presidenti di Circolo, che riassume (con qualche inevitabile scorciatoia) i motivi del Nuovo Statuto. Vi propongo qualche stralcio della lettera.
"Carissimo Presidente, ti invio la proposta di modifica del nostro Statuto, che verrà sottoposta al tuo esane nell'Assemblea Staordinaria del l6 aprile 2011.
Obiettivo della riforma è favorire il ricambio nelle cariche elettive centrali e periferiche e ridurre i costi ed i tempi dei processi decisionali e gestionali federali, garantendo altresì una maggiore partecipazione della base alle scelte degli organi centrali."
--> Domandina: se si vuole una maggiore partecipazione della base alle scelte, non sarebbe stato, diciamo, "carino" iniziare già con il diffondere la bozza di Statuto almeno 2-3 settimane prima della scadenza per presentare le proposte di modifica? Proseguiamo.
"Il testo, nel quale sono evidenziate in rosso le parti soppresse ed in blu quelle aggiunte, è stato inviato al C.O.N.I. per il parere preventivo e quindi non è ancora definitivo. Ti segnalo i punti più significativi della riforma:
- limite di 2 mandati consecutivi nella stessa carica per Presidente Federale, Consiglieri Federali e Presidenti di Zona;
- limite di età di 70 anni per la candidatura alle cariche di cui sopra;
- riduzione del numero dei Consiglieri Federali da 24 a 10, compresi i rappresentanti degli Atleti e dei Tecnici (7+2+1), e nuove procedure elettorali;
- riduzione dei Vicepresidenti Federali da 2 a l;
- abrogazione del Consiglio di Presidenza;
- riduzione da 7 a 5 (compreso il Presidente) del numero Comitati di Zona;
- trasfomazione della Consulta dei Presidenti di Zona in Conferenza Territoriale con maggiori attribuzioni propositive e consultive;
- partecipazione della Conferenza Territoriale ad almeno 3 Consigli Federali all'anno per l'esame di specifici argomenti indicati nello Statuto Federale;
- semplificazione dell'Organizzazione Federale Centrale con articolazione in 2 Aree (Amministrazione e Sportiva) anziché in 6 Settori;
- tipizzazione dei requisiti di effettiva partecipazione alle attività federali richiesti agli Affiliati per l'esercizio del diritto di voto;
- equiparazione dei casi d'incompatibilità del Presidente Federale e dei Consiglieri Federalì."
--> La lista - pur se non nuova e per me nota da tempo - è di quelle forti, che danno un senso di stordimento per la vastità e la profondità delle conseguenze possibili. Non è un cambiamentino tanto per fare, è la "rivoluzione" dello Statuto e per molti aspetti della FIV. E quindi, domandina: poiché la lettera del presidente ai Circoli (nella quale Carlo annuncia anche il suo prossimo tour, quindi l'impegno personale a comunicare) è datata 9 febbraio (nove), perché la stessa è stata pubblicata solo il 25 febbraio (venticinque)? E' pensabile che una Federazione Sportiva di uno sport olimpico stagionale come la vela, si senta tranquilla a comunicare con gli Affiliati solo via mail? Non viene il dubbio che molti, forse la maggior parte dei Circoli, non ha una frequentazione quotidiana con la casella email? Era così assurdo pensare di chiedere anche ai vari media della vela di dare una mano a diffondere le notizie, e la stessa bozza di Statuto?
6. Nella lettera si informa anche che negli scopi federali sono inserite l'attività Paralimpica e il Kitesurf (altre novità tutt'altro che secondarie, ciascuna meritevole da sola se non di di una conferenza almeno di un comunicato stampa), e si ricorda la famosa scadenza del 2 marzo.
7. Il presidente FIV Carlo Croce ha già visitato due Zone (in Adriatico). Gli exit-poll che ne derivano sono chiarissimi e ruotano intorno a due concetti-chiave: a) il nuovo Statuto non appassiona minimamente i presidenti dei Circoli, che hanno ben altro a cui pensare; b) ergo si va verso una approvazione pressoché unanime. Il corollario, come ho scritto prima, è che queste visite di Croce alle Zone sono la vera Assemblea, è un guardarsi negli occhi, un capirsi, che vale molto più di mille mail. Le prime riunioni hanno avuto anche parecchie assenze tra i Circoli: speriamo sia dovuto al poco tempo per organizzarle, e che quindi le prossime abbiano maggiore successo di partecipazione.
8. Vale la pena, nello scenario che abbiamo fin qui delineato, provare a dire (nuovamente) un paio di cose sulle proposte di rivoluzione statutaria? Che limitare a 70 anni la candidabilità di un dirigente, nell'Italia del 2011 è sbagliato? Che la riduzione dei settori da 6 a 2 è solo pleonastica perché dovranno sempre esserci da qualche parte strutture che si occupano di attività sportiva, squadre federali, quadri tecnici e così via? Che le nuove procedure elettive (non citate nella lettera agli Affiliati) e le norme chiamate "tipizzazione" prefigurano una Federazione di club "grandi" e penalizzano non poco quelli più piccolini che poi sono la maggioranza? Che resta il nodo (scorsoio) della mancata rappresentatività di tutte le Zone? Che il prevedibile azzeramento ciclico degli organi federali causato dal limite a due mandati, rischia di pesare sull'esperienza e sull'organizzazione? Forse si possono mettere in piedi delle misure (la formazione dei dirigenti su tutte), ma ne vogliamo parlare? E così' via.
Mi chiedo per l'appunto se ne valga la pena. Se ne è saputo pochissimo sin dall'inizio, se ne sa tuttora poco, l'Assemblea è dietro l'angolo e l'unica grande novità è vedere Croce face-to-face con centinaia di presidenti di club. Ricordiamoci sempre che la FIV siamo noi. Riparliamone tra un po', subito prima dell'Assemblea. A proposito: Napoli o Roma?
L'irresistibile marcia a tappe forzate verso la "rivoluzione" dello Statuto (e di qualche aspetto non secondario delle attività) della Federazione Italiana Vela, ha avuto in questi giorni qualche decisa accelerazione. Ricapitoliamo.
1. Per un tempo interminabile (quasi due mesi) sul sito federale è rimasta pubblicata una notizia di "Primo Piano" che indicava nel 15 gennaio 2011 la scadenza del termine per presentare proposte di modifica allo Statuto da parte degli Affiliati (cioè i Circoli). La notizia è rimasta pubblicata anche ben oltre la stessa data del 15 gennaio.
2. Venerdi 25 febbraio è apparso sul sito FIV un nuovo "Primo Piano" che dice così: "Si ricorda che il prossimo 2 marzo scade il termine ultimo in cui gli Affiliati potranno far pervenire eventuali proprie proposte di modifica allo Statuto". Il termine del 2 marzo è legato alla data dell'assemblea, come semplicemente scritto nello Statuto (quello vigente), e si sapeva da almeno un mese, ma è online da venerdi scorso. Una velocità da restare spettinati. E con ben 5 (cinque) giorni di tempo lasciati ai poveri Affiliati, per le famose eventuali proposte di modifica allo Statuto. In allegato a questa notizia datata 25 febbraio, anche l'ultimissima versione della bozza di Nuovo Statuto, la quale risale al 4 febbraio. L'ultimo Consiglio Federale risale al 28 gennaio. E persino noi, questo mini-blog intitolato "la mia federvela", abbiamo pubblicato la bozza il 1 febbraio (poi aggiornata il 4). Perché siano passati così inutilmente oltre 20 giorni senza dare la giusta e normale diffusione alla bozza dello Statuto, resterà per sempre un mistero.
In questa pagina trovate l’ultima bozza di Statuto al 4.2.2011
3. Come anticipato (l'8 gennaio 2011...) da questo minuscolo blog "innamorato" della vela e della FIV, l'Assemblea federale si svolgerà il 16 aprile, in deroga allo Statuto (quello vigente) grazie al via libera del CONI, perché si è andati troppo lunghi con le varie fasi legate all'approntamento dei principi generali e alla (ri)scrittura dello Statuto da rivoluzionare. Perché questa lunghezza resterà un altro mistero. Il risultato comunque è che una Assemblea così importante, che dovrà cambiare la "Costituzione" dell'ente organizzatore dello sport della vela in Italia, nella versione in vigore da oltre 30 (trenta) anni, si svolgerà in piena stagione sportiva, in concomitanza con alcune regate importanti a partire dal Trofeo Accademia Navale di Livorno, tra due appuntamenti di selezione olimpica, e quindi con prevedibili ampie assenze. Congratulations alla regia.
4. Negli ultimi giorni (anche questo anticipato su questo blogghetto) è almeno sceso personalmente in campo il presidente Carlo Croce. Forse rendendosi conto di quanta acqua continui a fare la comunicazione interna della FIV (di quella esterna si sono perse le tracce da tempo, pare definitivamente), Croce che tiene molto al Nuovo Statuto e alla FIV che ne deriverà, ha deciso di partire per un tour in tutte le Zone, per presentare ai Circoli le proposte di modifica. Meglio tardi che mai, e aggiungiamo un invito a tutti: andate alle riunioni che la vostra Zona convocherà, e ascoltate il presidente, interagite con lui, approfondite l'approfondibile. E' una occasione straordinaria: non solo per la base, la quale può finalmente conoscere le proposte e le loro motivazioni dalla voce del presidente in prima persona, ma per lo stesso Croce, il quale avrà in questo giro d'orizzonte una clamorosa (e si spera numerosa) linea diretta con la periferia dell'impero, con i dirigenti volontari che fanno materialmente la nostra vela. Se Carlo saprà entrare nella giusta sintonia, sarà questo giro, più ancora della scontata liturgia assembleare, a dargli il polso della "sua" Federazione.
5. A corredo del suo tour, Croce ha inviato una lettera ai presidenti di Circolo, che riassume (con qualche inevitabile scorciatoia) i motivi del Nuovo Statuto. Vi propongo qualche stralcio della lettera.
"Carissimo Presidente, ti invio la proposta di modifica del nostro Statuto, che verrà sottoposta al tuo esane nell'Assemblea Staordinaria del l6 aprile 2011.
Obiettivo della riforma è favorire il ricambio nelle cariche elettive centrali e periferiche e ridurre i costi ed i tempi dei processi decisionali e gestionali federali, garantendo altresì una maggiore partecipazione della base alle scelte degli organi centrali."
--> Domandina: se si vuole una maggiore partecipazione della base alle scelte, non sarebbe stato, diciamo, "carino" iniziare già con il diffondere la bozza di Statuto almeno 2-3 settimane prima della scadenza per presentare le proposte di modifica? Proseguiamo.
"Il testo, nel quale sono evidenziate in rosso le parti soppresse ed in blu quelle aggiunte, è stato inviato al C.O.N.I. per il parere preventivo e quindi non è ancora definitivo. Ti segnalo i punti più significativi della riforma:
- limite di 2 mandati consecutivi nella stessa carica per Presidente Federale, Consiglieri Federali e Presidenti di Zona;
- limite di età di 70 anni per la candidatura alle cariche di cui sopra;
- riduzione del numero dei Consiglieri Federali da 24 a 10, compresi i rappresentanti degli Atleti e dei Tecnici (7+2+1), e nuove procedure elettorali;
- riduzione dei Vicepresidenti Federali da 2 a l;
- abrogazione del Consiglio di Presidenza;
- riduzione da 7 a 5 (compreso il Presidente) del numero Comitati di Zona;
- trasfomazione della Consulta dei Presidenti di Zona in Conferenza Territoriale con maggiori attribuzioni propositive e consultive;
- partecipazione della Conferenza Territoriale ad almeno 3 Consigli Federali all'anno per l'esame di specifici argomenti indicati nello Statuto Federale;
- semplificazione dell'Organizzazione Federale Centrale con articolazione in 2 Aree (Amministrazione e Sportiva) anziché in 6 Settori;
- tipizzazione dei requisiti di effettiva partecipazione alle attività federali richiesti agli Affiliati per l'esercizio del diritto di voto;
- equiparazione dei casi d'incompatibilità del Presidente Federale e dei Consiglieri Federalì."
--> La lista - pur se non nuova e per me nota da tempo - è di quelle forti, che danno un senso di stordimento per la vastità e la profondità delle conseguenze possibili. Non è un cambiamentino tanto per fare, è la "rivoluzione" dello Statuto e per molti aspetti della FIV. E quindi, domandina: poiché la lettera del presidente ai Circoli (nella quale Carlo annuncia anche il suo prossimo tour, quindi l'impegno personale a comunicare) è datata 9 febbraio (nove), perché la stessa è stata pubblicata solo il 25 febbraio (venticinque)? E' pensabile che una Federazione Sportiva di uno sport olimpico stagionale come la vela, si senta tranquilla a comunicare con gli Affiliati solo via mail? Non viene il dubbio che molti, forse la maggior parte dei Circoli, non ha una frequentazione quotidiana con la casella email? Era così assurdo pensare di chiedere anche ai vari media della vela di dare una mano a diffondere le notizie, e la stessa bozza di Statuto?
6. Nella lettera si informa anche che negli scopi federali sono inserite l'attività Paralimpica e il Kitesurf (altre novità tutt'altro che secondarie, ciascuna meritevole da sola se non di di una conferenza almeno di un comunicato stampa), e si ricorda la famosa scadenza del 2 marzo.
7. Il presidente FIV Carlo Croce ha già visitato due Zone (in Adriatico). Gli exit-poll che ne derivano sono chiarissimi e ruotano intorno a due concetti-chiave: a) il nuovo Statuto non appassiona minimamente i presidenti dei Circoli, che hanno ben altro a cui pensare; b) ergo si va verso una approvazione pressoché unanime. Il corollario, come ho scritto prima, è che queste visite di Croce alle Zone sono la vera Assemblea, è un guardarsi negli occhi, un capirsi, che vale molto più di mille mail. Le prime riunioni hanno avuto anche parecchie assenze tra i Circoli: speriamo sia dovuto al poco tempo per organizzarle, e che quindi le prossime abbiano maggiore successo di partecipazione.
8. Vale la pena, nello scenario che abbiamo fin qui delineato, provare a dire (nuovamente) un paio di cose sulle proposte di rivoluzione statutaria? Che limitare a 70 anni la candidabilità di un dirigente, nell'Italia del 2011 è sbagliato? Che la riduzione dei settori da 6 a 2 è solo pleonastica perché dovranno sempre esserci da qualche parte strutture che si occupano di attività sportiva, squadre federali, quadri tecnici e così via? Che le nuove procedure elettive (non citate nella lettera agli Affiliati) e le norme chiamate "tipizzazione" prefigurano una Federazione di club "grandi" e penalizzano non poco quelli più piccolini che poi sono la maggioranza? Che resta il nodo (scorsoio) della mancata rappresentatività di tutte le Zone? Che il prevedibile azzeramento ciclico degli organi federali causato dal limite a due mandati, rischia di pesare sull'esperienza e sull'organizzazione? Forse si possono mettere in piedi delle misure (la formazione dei dirigenti su tutte), ma ne vogliamo parlare? E così' via.
Mi chiedo per l'appunto se ne valga la pena. Se ne è saputo pochissimo sin dall'inizio, se ne sa tuttora poco, l'Assemblea è dietro l'angolo e l'unica grande novità è vedere Croce face-to-face con centinaia di presidenti di club. Ricordiamoci sempre che la FIV siamo noi. Riparliamone tra un po', subito prima dell'Assemblea. A proposito: Napoli o Roma?
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