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05/12/2011 - 17:14

Barche e tasse, le posizioni: UCINA, Vela Vela, Unione Vela Solidale, Aspronadi

Decreto Salva-Italia,
se la nautica da una mano

!--paging_filter--strongFuoco e fiamme dal mondo nautico per la nuova tassa di stazionamento contenuta nel Decreto del Governo Monti. Ecco perché, secondo noi, tanto chiasso è inopportuno. uLA POSIZIONE DI UCINA. VELA VELA E UNIONE VELA SOLIDALE SCRIVONO A MONTI - LE IDEE DI ASPRONADI E GIOVANNI CECCARELLI/u/strong!--break--br / br / nbsp;br / emSi chiama decreto Salva-Italia perché, come ha spiegato Mario Monti alla quarantina di partiti, associazioni e sigle sociali che ha voluto incontrare prima del varo della manovra, non ci sono alternative. La soluzione drastica è l'unica possibile per l'Italia, in caso contrario entro pochi mesi lo stato non avrà più soldi per pagare i dipendenti pubblici, si fermeranno i bus, e il paese fallirà. Con tutte le conseguenze del caso, e alla faccia delle barche e dei porti. Forse questo non è ancora proprio chiaro a tutti.br / nbsp;br / Quanto alla tassa di stazionamento sulle barche che fa gridare allo scandalo e persino nascere gruppi su Facebook, a leggerla bene ci si trovano dei correttivi che la rendono più equa, soprattutto per le barche a vela e per le barche più vecchie. Quattro quinti dei commenti,nbsp; dei messaggi e delle urla dal mondo nautico sarebbero già superati solo leggendo meglio la norma. Senza considerare che è sempre preferibile, anche se c'è da far rilevare una incongruità in una legge (cosa assai possibile anche per il governo dell'emergenza e dei professori, costretto a varare un testo in tre settimane), farlo nelle sedi e con i modi opportuni, partendo dall'UCINA e arrivando in Parlamento. Strepitare per strepitare non serve e lascia una impressione negativa del settore. Insomma, la nautica dovrebbe dare un'immagine migliore di se in questo momento, ne avrebbe tutto da guadagnare. E darebbe anche un segnale ai tanti appassionati o diportisti confusi. Più ci urliamo addosso, più facciamo scappare gli indecisi. Un settore serio e maturo accetta il momento, partecipa all'emergenza, aiuta il Governo a migliorare e rendere corretta la misura. Noi la vediamo così./embr / br / strongARRIVA IL COMUNICATO DI UCINA (CONFINDUSTRIA NAUTICA)/strongbr / Confindustria Nautica risponde alle misure presentate ieri dal Governo Monti nell'ambito della manovra finanziaria rivolgendo al Consiglio dei Ministri un accorato appello affinché non venga penalizzato ulteriormente il settore della nautica da diporto, messo già in ginocchio dalla crisi economica degli ultimi due anni.br / nbsp;br / "I provvedimenti esposti ieri dal Governo e, nello specifico, le misure che prevedono l'introduzione di una tassa di stazionamento sui posti barca sono destinati ad avere ripercussioni fortissime sulle economie locali della filiera nautica, dei servizi, dei porti, del rimessaggio e del commercio legato al settore" dichiara Anton Francesco Albertoni, presidente di UCINA - Confindustria Nautica.br / nbsp;br / Secondo le stime fornite dall'Osservatorio Nautico Nazionale, il gettito della tassa sarà pari 285 milioni di Euro e avrà un impatto violentissimo sulle regioni che detengono il maggior numero di posti barca: circa 45 milioni di Euro ciascuna per Liguria e Toscana, 35 circa per Campania e Sardegna, 22 per il Friuli Venezia Giulia, 19 per il Veneto.br / nbsp;br / "Nel 2011 il 15% del traffico dei marina turistici è stato rappresentato da diportisti stranieri che saranno inevitabilmente scoraggiati a permanere sulle nostre coste" continua il presidente di UCINA "Una flessione del traffico charter del 25% in termini di mancato indotto, annullerebbe da sola l'intero gettito dell'imposta, senza contare la mancata contribuzione IVA sulla vendita delle unità nuove - acquistabili con leasing estero - e quello dovuto alla diminuzione dei ricavi delle aziende dei servizi e del turismo legati all'uso delle barche di proprietà di privati".br / nbsp;br / "Le imprese della nautica sono determinate a contribuire al rilancio del Paese e non si tireranno indietro di fronte alla richiesta di maggiori sacrifici: ciascuno di noi è conscio che questi saranno necessari per un futuro di maggiore stabilità e crescita. Con questa volontà UCINA propone tuttavia una serie di aggiustamenti alla norma che, pur non esonerando il mondo della nautica da un coinvolgimento attivo, vadano a renderla più equa ed efficace: inserimento di un indice di vetustà delle imbarcazioni che, come nel caso della auto, renda inesigibile l'imposta per barche di età superiore ai 20 anni (tenendo conto che una barca perde dopo 2 anni il 30-35% del proprio valore, che diventa il 40% dopo 4 anni e il 55-60% dopo 10 anni); differenziazione dell'imposta tra barche a motore e barche a vela (una barca a vela di 15 metri costa molto meno di una barca a motore di 10 metri). Inoltre, chiediamo vengano escluse dal provvedimento anche le unità con targa prova a disposizione delle aziende prima della loro vendita (altrimenti si colpirebbe solo la produzione) e le imbarcazioni che si trovino in un'area di rimessaggio per i giorni di effettivo mancato utilizzo".br / nbsp;br / Il Presidente UCINA conclude rivolgendo al Governo un accorato appello affinché questi suggerimenti vengano presi in considerazione e siano valutate le conseguenze disastrose che il provvedimento così come è disegnato oggi rischia di avere su un comparto cardine del Made in Italy, che dà lavoro a 100.000 persone e che rappresenta la quinta forza dell'export del nostro Paese.br / br / span style="font-style: italic;"span style="font-weight: bold;"LA LETTERA DI /span/spanemstrongVELA VELA, ASSOCIAZIONE CHE RIUNISCE ALCUNE AZIENDE DEL MONDO VELICO/strong/embr / emIl presidente dell'associazione Vela Vela Gennaro Coretti ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Mario Monti, sul tema della nuova tassa introdotta nel decreto salva Italia. Ne riprendiamo ampi brani.br / nbsp;br / "(...) La lunghezza della barca, o se fosse anche dell'ormeggio, è un elemento che incide sull'immaginario collettivo ma non determina la capacità di spesa dell'armatore. Due esempi semplici : una imbarcazione a vela da 11 metri, datata e completamente vuota per meglio competere nelle regate non può essere tassata più di un motoscafo o di un gommone di 9 metri che inghiotte decine o centinaia di litri di carburante in poche ore di navigazione.br / nbsp;br / (...) Quindi per essere costruttivi e pragmatici stimiamo che i parametri di una eventuale ed inevitabile equa tassazione della nautica debbano tener conto di due fondamentali requisiti : l'anzianità del mezzo e la potenza della propulsione che, fra l'altro, diventa proporzionale all'inquinamento prodotto nell'ambiente marino che abbiamo il dovere di tutelare. Questi criteri impositivi riesumano concetti usati dalla scomparsa tassa di stazionamento che venne abolita insieme al bollo sulle patenti nautiche quando si accorsero che i costi della gestione avevano abbondantemente superato i presunti ricavi per lo Stato .br / nbsp;br / Riteniamo comunque che, a evitare ulteriori pericolose fughe dalle nostre darsene e dai nostri marina e per scongiurare il proliferare di bandiere "comode" soprattutto ai più astuti evasori, i criteri di equità debbano essere trasferiti su concetti di oggettiva valenza del mezzo che verrà tassato. Esprimiamo infine un auspicio che, dal nostro punto di osservazione, comporterebbe molteplici convenienze se il Suo Governo intendesse incentivare la pratica della propulsione eolica nella navigazione da diporto poichè sarebbero evidenti i vantaggi, primi fra tutti: la salvaguardia dell'ambiente (...)"/embr / br / emstrongLETTERA APERTA A MONTI DA UNIONE ITALIANA VELA SOLIDALE - ASSOCIAZIONE ITALIANA SCUOLE DI VELA - LEGAMBIENTEbr / nbsp;/strongbr / Alla cortese attenzione del Presidente del Consiglio dei Ministribr / Senatore Mario Montibr / nbsp;br / Gentile Presidente,br / la nautica da diporto non è solo lusso e ostentazione. Esiste anche un mondo che vive il mare e la navigazione come risorse didattiche, educative e formative. Vi sono persone e associazioni che, con convinzione e spesso con sacrifici, mantengono barche che sono scuole di vita e di educazione ambientale.br / Qualche numero: 16 mila persone diversamente abili, minori a rischio o del circuito penale, hanno navigato negli ultimi cinque anni sulla flotta di imbarcazioni dell'Unione Italiana Vela Solidale, un organismo composto da 25 associazioni che su tutto il territorio nazionale utilizzano la navigazione a vela come strumento educativo e di inclusione sociale. Ci sono imbarcazioni, come Goletta Verde di Legambiente, che da decenni navigano svolgendo una fondamentale funzione di sentinella del mare e del territorio costiero. Ci sono anche comunità che utilizzano la navigazione a vela come supporto ai percorsi di recupero delle tossicodipendenze. Ci sono scuole di vela che ogni anno accolgono e istruiscono decine di migliaia di giovani per insegnare loro una disciplina sportiva.br / Queste barche dovranno pagare la tassa di stazionamento. E la pagheranno. Per le nostre associazioni che vivono di volontariato e di passione per il mare sarà un sacrificio pesante, ma lo faremo.br / Quello che invece non possiamo fare e non faremo è accettare l'idea, sottesa alla tassa di stazionamento, che tutte le barche siano un lusso, che tutti i naviganti siano ricchi e quindi da tassare pesantemente. Se accettassimo quest'idea, dovremmo accettare che il mare sia un luogo per soli ricchi; non un bene comune ma privilegio di pochi. Non è così.br / La nautica d'interesse sociale nulla ha mai chiesto alla Stato, ma al contrario si è messa al servizio della comunità attraverso protocolli d'intesa con Ministeri ed Enti Locali per offrire ai meno abbienti, agli esclusi, ai disabili e alle loro famiglie la possibilità di vivere esperienze formative, di crescita, educative, basate sui valori della marineria: solidarietà, rispetto delle regole, condivisione, salvaguardia dell'ambiente marino.br / I proprietari di queste barche, siano essi privati o associazioni, faranno volentieri la loro parte di sacrificio. Le chiediamo solo che sia possibile commisurare questo sacrificio all'uso per il quale queste imbarcazioni sono utilizzate.br / Grazie, signor Presidente, per la sua attenzione e le auguriamo, come si usa in mare, buon vento.br / Unione Italiana Vela Solidale - Enzo Pastore (Presidente)br / Legambiente -Vittorio Cogliati Dezza ( Presidente)br / Associazione Italiana Scuole di Vela -Marco Tibiletti (Presidente)/embr / br / strongLA LETTERA DEI PROGETTISTI DI ASPRONADI DA PARTE DI GIOVANNI CECCARELLI/strongbr / Ravenna, 09-12-2011br / Egregio Presidente del Consiglio Prof. Mario Monti,br / Egregio Ministro per lo Sviluppo Economico dott. Corrado Passerabr / Le riscrivo in qualità di Presidente in rappresentanza dell’Associazione As.Pro.Na.Di - Progettisti Nautica da Diporto, e dei miei colleghi, soci che hanno contribuito: Sergio Abrami, Franco Gnessi, Attilio Albeggiagiani, Davide Tagliapietra, Benedetto Inzerillo, Giovanni Maria Grasso, Maela Lenci, Davide Zerbinati, per portare il nostro contributo diretto in queste ore cruciali del Vostro dibattito.nbsp;br / Siamo progettisti navali e come tali conosciamo bene ogni aspetto del nostro settore.br / Desideriamo sottoporLe alcune nostre proposte per variare quella da Lei proposta da tassa sul bene a tassa sull’ecologia, (ribadendo il concetto già espresso con la nostra precedente comunicazione del 07-12-12 a Lei indirizzata).nbsp;nbsp;nbsp; nbsp;br / br / Con questa proposta vogliamo salvaguardare il più grande bene che abbiamo: l’ambiente, tassando le emissioni piuttosto che l'oggetto.br / La tassa per le imbarcazioni sia a vela con motore ausiliario che a motore, deve essere pagata in funzione dei kilowatt termici complessivi presenti a bordo e non della lunghezza fuori tutto come proposto ora, a partire comunque dai 10 metri fuori tutto .br / Tassazione sostanzialmente solo sui nbsp;motori endotermici.br / Tassando tutti i kW installati a bordo (generatori compresi), trovando il modo di distinguere tra motori moderni con ridotte emissioni nocive.br / Incentivazione per propulsione ibride, esenzione per propulsioni elettriche.br / L'effetto sarebbe introito immediato per le casse dello statonbsp;e nbsp;i nbsp;grandi sacrifici nbsp;per gli operatori nbsp;e gli utenti sarebbero giustificabili nbsp;quanto meno, per applicare in anticipo nbsp;normative che prima o poi nbsp;ci saranno comunque imposte, come nelnbsp; settore nbsp;automobilistico avviene già.br / I.E.:br / nbsp;nbsp; nbsp;•nbsp;nbsp; nbsp;Le imbarcazioni a vela dovranno essere comunquenbsp; "premiate" rispetto ad un’imbarcazione a motore.br / nbsp;nbsp; nbsp;•nbsp;nbsp; nbsp;Incentivare le nuove costruzioni eseguite secondo criteri ecosostenibili sia durante la fase di produzione che di esercizio. Si incentiverebbe lo svecchiamento del parco barche.nbsp; (L'associazione sta studiando una serie di metodologie per la progettazione ecosostenibile che potrebbe essere un futuro strumento di riferimento per la progettazione navale.)nbsp; Il progettista nbsp;dovrà progettare nbsp;tenendo nbsp;ben presente nbsp;ogni nbsp;singolo nbsp;fattore nbsp;del LCA ( life cycle assesment) e questo essere ufficialmente nbsp;certificato.nbsp;br / nbsp;nbsp; nbsp;•nbsp;nbsp; nbsp;Istituirenbsp; altre aree protette con accesso a nbsp;pagamento in proporzione alle emissioni. nbsp;br / nbsp;nbsp; nbsp;•nbsp;nbsp; nbsp;Ripartizione della tassa sui motori secondo la Vetustà per tutte le imbarcazioni.br / nbsp;nbsp; nbsp;•nbsp;nbsp; nbsp;Esenzione per barche oltre 20 annibr / nbsp;nbsp; nbsp;•nbsp;nbsp; nbsp;Sconto 50% per imbarcazioni da 15 a 20 annibr / nbsp;nbsp; nbsp;•nbsp;nbsp; nbsp;Sconto 25% per imbarcazioni da 5 a 10 annibr / nbsp;nbsp; nbsp;•nbsp;nbsp; nbsp;esenzione totale per propulsioni elettrichebr / nbsp;nbsp; nbsp;•nbsp;nbsp; nbsp;esenzione del 25% per propulsioni ibridebr / br / In ultimo chiediamo che una parte della tasse incassate siano investite in infrastrutture nautiche, servizi utenti e contributi per la ricerca legata ad una nautica ecosostenibile.br / br / Rinnoviamo anche in questa sede la nostra volontà e disponibilità a collaborare con Voi ad un tavolo tecnico.br / br / Ringraziamo per la cortese attenzione,br / Ing. Giovanni Ceccarellibr / Presidente di AS.PRO.NA.DIbr / br / strongECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA NORMA CONTENUTA NEL DECRETO/strongbr / Dal 1° maggio 2012 le unità da diporto che stazionino in porti marittimi nazionali, navighino o siano ancorate in acque pubbliche, anche se in concessione a privati, sono soggette al pagamento della tassa annuale di stazionamento, calcolata per ogni giorno, o frazione dinbsp; esso, nelle misure di seguito indicate:br / nbsp;br / a) euro 5 per le unità con scafo di lunghezza da 10,01 metri a 12 metri;br / b) euro 8 per le unità con scafo di lunghezza da 12,01 metri a 14 metri;br / c) euro 10 per le unità con scafo di lunghezza da 14,01 a 17 metri;br / d) euro 30 per le unità con scafo di lunghezza da 17,01 a 24 metri;br / e) euro 90 per le unità con scafo di lunghezza da 24,01 a 34 metri;br / f) euro 207 per le unità con scafo di lunghezza da 34,01 a 44 metri;br / g) euro 372 per le unità con scafo di lunghezza da 44,01 a 54 metri;br / h) euro 521 per le unità con scafo di lunghezza da 54,01 a 64 metri;br / i) euro 703 per le unità con scafo di lunghezza superiore a 64 metri.br / nbsp;br / strong... MA UNA BARCA A VELA PAGA LA META'/strongbr / 4. La tassa di cui al comma 3 è ridotta alla metà per le unità con scafo di lunghezza fino ad 12 metri utilizzate esclusivamente dai proprietari residenti, come propri ordinari mezzi di locomozione, nei comuni ubicati nelle isole minori e della Laguna di Venezia, nonché per le unità a vela con motorebr / ausiliario.br / nbsp;br / strong... E CI SONO RIDUZIONI PER ANZIANITA'/strongbr / 5. Gli importi indicati nel commi 3 e quelli conseguenti al comma 4 sono ridotti del 15, del 30 ebr / del 45 per cento rispettivamente dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione dell'unitàbr / da diporto. Tali periodi decorrono dal primo gennaio dell'anno successivo a quello di costruzione.br / nbsp;br / 6. La tassa di cui al comma 3 non si applica alle unità di proprietà o in uso allo Stato e ad altribr / enti pubblici, a quelle obbligatorie di salvataggio, ai battelli di servizio, purché questi rechino l'indicazione dell'unità da diporto al cui servizio sono posti, nonché alle unità di cui al medesimobr / comma 4 che si trovino in un'area di rimessaggio e per i giorni di effettiva permanenza in rimessaggio.br / nbsp;br / 7. Sono esenti dalla tassa di cui al comma 3 le unità da diporto possedute ed utilizzate da enti edbr / associazioni di volontariato esclusivamente ai fini di assistenza sanitaria e pronto soccorso.br / nbsp;br / 8. Ai fini dell'applicazione delle disposizioni di cui ai commi 3 e 4 la lunghezza è misuratabr / secondo le norme armonizzate EN/ISO/DIS 8666 per la misurazione dei natanti e delle imbarcazioni dabr / diporto.br / nbsp;br / 9. Sono tenuti al pagamento della tassa di cui al comma 3 i proprietari, gli usufruttuari, glibr / acquirenti con patto di riservato dominio o gli utilizzatori a titolo di locazione finanziaria. Conbr / provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate sono stabilite le modalità ed i termini dibr / pagamento della tassa, di comunicazione dei dati identificativi dell'unità da diporto e dellebr / informazioni necessarie all'attività di controllo. I pagamenti sono eseguiti anche con moneta elettronicabr / senza oneri a carico del bilancio dello Stato. Il gettito della tassa di cui al comma 1 affluisce all'entratabr / del bilancio dello Statobr / nbsp;br / 10. La ricevuta di pagamento, anche elettronica, della tassa di cui al comma 3 è esibita dalbr / comandante dell'unità da diporto all'Agenzia delle Dogane ovvero all'impianto di distribuzione dibr / carburante, per l'annotazione nei registri di carico-scarico ed i controlli a posteriori, al fine di ottenerebr / l'uso agevolato del carburante per lo stazionamento o la navigazione.br / nbsp;br / 11. Le Capitanerie di porto, le forze preposte alla tutela della sicurezza e alla vigilanza in mare,br / nonché le altre forze preposte alla pubblica sicurezza o gli altri organi di polizia giudiziaria e tributariabr / vigilano sul corretto assolvimento degli obblighi derivanti dal presente articolo ed elevano, in caso dibr / violazione, apposito processo verbale di constatazione che trasmettono alla direzione provincialebr / dell'Agenzia delle entrate competente per territorio, in relazione al luogo della commissione dellabr / violazione, per l'accertamento delle stesse. Per l'accertamento, la riscossione e il contenzioso sibr / applicano le disposizioni in materia di imposte sui redditi; per l'irrogazione delle sanzioni si applicanobr / le disposizioni di cui al decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, esclusa la definizione ivi prevista.br / Le violazioni possono essere definite entro sessanta giorni dalla elevazione del processo verbale dibr / constatazione mediante il pagamento dell' imposta e della sanzione minima ridotta al cinquanta perbr / cento. Le controversie concernenti l'imposta di cui al comma 1 sono devolute alla giurisdizione dellebr / commissioni tributarie ai sensi del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546.br / nbsp;br / 12. Per l'omesso, ritardato o parziale versamento dell'imposta si applica una sanzionebr / amministrativa tributaria dal 200 al 300 per cento dell'importo non versato, oltre all'importo della tassabr / dovuta.br / nbsp;br /

Commenti

gianni (non verificato)

Questa tassa è uno specchietto x le allodole x giustificare il taglio delle pensioni della povera gente,e per ripristinare ICI sulla prima casa .Pagano sempre i soliti. La tassa cosi come è consgeniata è assurda e iniqua perchè non tiene conto del valore dell'imbarcazione e dello stato patrimoniale del proprietario.Questa tassa darà un colpo mortale al settore della nautica che invece andrebbe sostenuto visto l'occupazione che crea.SIAMO ALLE SOLITE CAMBIANO I REGISTI MA IL FILM E SEMPRE LO STESSO. GLI EVASORI E RICCHI RIDONO E GLI ALTRI PIANGONO MA DAVVERO E NON COME FA FINTE LA MINISTRA.MI VERGOGNO SEMPRE PIU DI ESSERE ITALIANO

Jacopo (non verificato)

Anzitutto ti ringrazio per l'equilibrio e la completezza dell'informazione che purtroppo fatico a a trovare nelle testate nazionali, ed é rarissima in quelli "di categoria" o " di settore". In secondo luogo vorrei aggiungere che nella norma Manca questo comma: 4. La tassa di cui al comma 2 non si applica alle unità di proprietà o in uso allo Stato e ad altri enti pubblici, a quelle obbligatorie di salvataggio, ai battelli di servizio, purché questi rechino l'indicazione dell'unità da diporto al cui servizio sono posti, nonché alle unità di cui alcomma 3 (il comma 4 di questo articol) che si trovino in un'area di rimessaggio e per i giorni di effettiva permanenza in rimessaggio. Mi sembra sia un vantaggio enorme per le unità a vela.

Handy Cup Onlus (non verificato)

Caro Fabio, mi trovo sostanzialmente d'accordo con le vostre premesse all'articolo. La maggior parte delle urla contro le tasse sono orientate da un basso profilo e non tengono conto nè della situazione che stiamo attraversando e neppure della giusta comprensione della legge. La posizione di Ucina e di Coretti mi sembrano particolarmente corrette in questo caso e soprattutto quella di Unione Vela Solidale e Lega Ambiente che rivendica il principio per il quale non si possono solo esercitare i criteri di emergenza e di cassa, vanno protette e incentivate le buone prassi sociali e coloro che realmente le esercitano e le promuovono sia in terra che in mare. Chi va per mare inoltre ha in genere praticato la solidarietà come un principio sacrosanto. Continuiamo a praticarlo, anche a terra, oltre che in mare,e anche pensando ai problemi generali del paese e non solo a quelli del proprio cortile. Mauro Pandimiglio

Augusto Cadini (non verificato)

L'imposta chiesta dallo Stato mi sembra giusta e dovuta. Ritengo che debba essere aggiornata sulla vetustà anche per le imbarcazioni a motore. Inoltre quando l'imbarcazione si trova in secca per rimessaggio o per manutenzione, sia esente da tassazione. In un momento così difficile per la ns. Italia, è giusto che tutti contribuiscano per il bene della Grande Famiglia. AUGUSTO CADINI

Augusto Cadini (non verificato)

L'imposta chiesta dallo Stato mi sembra giusta e dovuta. Ritengo che debba essere aggiornata sulla vetustà anche per le imbarcazioni a motore. Inoltre quando l'imbarcazione si trova in secca per rimessaggio o per manutenzione, sia esente da tassazione. In un momento così difficile per la ns. Italia, è giusto che tutti contribuiscano per il bene della Grande Famiglia. AUGUSTO CADINI