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04/03/2016 - 19:42

Verso la serata di gala

Velista dell'anno, la volata

Volata finale online sul Velista dell’Anno e sui candidati agli altri premi di Acciari Consulting. I vincitori lunedì 7 marzo a Villa Miani, a Roma



Stop al televoto per il Velista dell'Anno di Alberto Acciari: venerdì 4 marzo alle ore 20.00 sono terminate le votazioni on line per scegliere i candidati agli Oscar della Vela Italiana nelle quattro categorie Barca, Armatore timoniere, Club e Velista dell’Anno.


La manifestazione organizzata da Acciari Consulting, che vede quest’anno la Federazione Italiana Vela partner dell'evento, è giunta  alla sua 22a edizione. 


La Giuria del Velista dell’Anno, che il 7 marzo prossimo, preso atto delle preferenze espresse dal pubblico, proclamerà i vincitori è composta da Carlo Croce, presidente della Federazione Italiana Vela e presidente della giuria, Carla Demaria presidente di Ucina - Confindustria Nautica, Luca di Montezemolo presidente del Comitato Roma2024, Carlo Mornati vice segretario generale del CONI e responsabile della preparazione olimpica e da Alberto Acciari ideatore del Premio.EndFragment   


Andrea Lo Cicero ex capitano della nazionale Italiana di Rugby, grande appassionato di vela e ora conduttore televisivo di successo con i programmi "Giardini da Incubo" (3 edizione) e l’Uomo di Casa (2a edizione) in onda su Sky, è stato scelto da Alberto Acciari come conduttore della serata a suggello di quello che è il grande appuntamento delle eccellenze dello sport della vela in Italia.


I voti espressi sul sito www.velistadellanno.it sono numerosi (oltre 5.000 le preferenze espresse on line fino ad oggi). Per il premio il Velista dell’Anno c’è un serrato testa a testa traMichele Zambelli e la coppia Giulia Conti - Francesca Clapcich, con gli altri finalisti (Vittorio Bissaro – Silvia Sicourì,Gualandris - Marta Zanetti, Vasco Vascotto) a una manciata di voti di distanza. Nella categoria “Barca dell’Anno” Il TP52 Enfant Terrible è in vantaggio sul VOR70 Maserati di Giovanni Soldini e su SuperNikka, il Vismara Mills RC62 di Roberto Lacorte.
 
 
Tra gli armatori - timonieri (Michele Galli B2 -TP52, Giuseppe Giuffrè Low Noise II  e Roberto Tomasini Grinover (Robertissima III) regna un sostanziale equilibrio così come tra i cinque Club scelti come finalisti tra quelli aderenti alla Lega Italiana Vela: il Circolo Canottieri Aniene, la Società Velica di Barcola e Grignano, il Club Velico Crotone, il Club Canottieri Roggero di Lauria e la Fraglia della Vela Riva si contenderanno dunque il premio del Club dell’Anno fino all’ultimo voto.

La giuria si riunirà a villa Miani lunedì 7 marzo alle 19.30 per la decisione finale. A seguire, nel corso della serata di gala saranno proclamati i vincitori.
 
Il Velista dell'Anno, ideato e organizzato da Acciari Consulting in partnership la Federazione Italiana Vela in veste di partner istituzionale. La FIV premierà gli atleti delle classi Olimpiche che hanno conseguito risultati di rilievo internazionale nel corso del 2015, nell'ambito del programma agonistico di preparazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del prossimo mese di agosto.
 
Confermata nella veste di media partner Telesia (Gruppo Class Editori), che trasmetterà le immagini dell’evento attraverso i propri canali televisivi digitali degli Aeroporti italiani e delle Metropolitane.
 
Il Velista dell’Anno nasce nel 1991 da un'idea di Alberto Acciari, giornalista, professore di marketing all'Università di Roma Foro Italico e presidente di Acciari Consulting società specializzata in marketing e Comunicazione dello Sport.  Il Velista dell’Anno è il più importante e ambito riconoscimento nel settore della vela. Tutti i più grandi nomi della vela italiana hanno ricevuto questo premio: da Francesco de Angelis a Giovanni Soldini, da Tommaso Chieffi a Vasco Vascotto, Vincenzo Onorato, Lorenzo Bressani e Alessandra Sensini, detentrice di ben quattro titoli. Nelle altre categorie sono stati premiati negli anni personaggi quali Ernesto Bertarelli, Paul Cayard, Fabio Perini e Pasquale Landolfi. Considerato il successo riscosso dal premio, sia tra gli addetti ai lavori che tra i media, già dalla sua seconda edizione è stata aggiunta una nuova sezione, quella delle Barche, più recentemente la categoria dell'Armatore/Timoniere e quella del Club dell’Anno, quest’ultima in collaborazione con la Lega Italiana Vela. Il Premio copre così tutta l’eccellenza della vela italiana, costituendo il vero punto di riferimento qualitativo della vela sportiva italiana.

www.velistadellanno.it

Commenti

Nicola (non verificato)

Sino all'anno scorso Saily.it commentava salacemente - da organo di stampa equilibrato ed indipendente - la ridicolezza consistente nella contemporanea presenza di due premi "Velista dell'anno", quello di Acciari e quello del Giornale della Vela, e la querelle da cortile che ne era scaturita. Spiace un po', quest'anno, vedere che invece Saily non stigmatizza più la situazione di cui sopra - rilevandone l'assurdità ed il danno che fa all'immagine agonizzante del nostro sport - ma é entrata a farne parte, come media partner del premio di Acciari. Ora, io ovviamente non critico questo (ogni legittima opportunità di lavoro e di promozione propria va colta), ma il fatto che Saily, da attrice interessata, abbia dato un colpo di spugna a quanto detto e fatto fino all'anno scorso facendo un articolo in cui promuove e celebra il premio di Acciari come se nulla fosse, perdendo così l'indipendenza e la forza che la caratterizzavano.

Nicola (non verificato)

Rettifico quanto sopra: ho appena visto l'articolo del Direttore "Una costituente per salvare la vela", sul blog La mia Federvela, che mi era sfuggito. Grazie Direttore per quello che dice e per quello che fa! Speriamo che la Vela in Italia torni ad essere ben gestita, ben promossa e partecipata dai più giovani. Chi non ha mai messo piede su una deriva e non si é mai beccato gli spruzzi e le scariche di adrenalina, oltre alla gioia di stare per mare, non sa cosa si é perso!

Nicola (non verificato)

Buonasera Fabio, un'idea ce l'avrei, ed é quella di rilanciare un esperimento che é stato fatto alcuni anni fa, un format molto interessante che purtroppo ha avuto vita breve ma che potrebbe essere rispolverato e perfezionato dalla FIV. Si trattava della Champions Cup (che se non ricordo male era sponsorizzata dalla Volvo, rientrando nel circuito Volvo Cup), cioè la sfida tra i campioni italiani di tutte le classi, sui Laser Sb20, in un week-end di regate. Era un'occasione di confronto molto interessante (i campioni italiani della mia classe che hanno partecipato la ricordano come un evento molto divertente e stimolante), con una connotazione un po' da "Champions League", tipica degli sport più seguiti e che forse potrebbe in qualche modo attrarre il grande pubblico. Non so, é solo un input, ma ritengo che in questa cosa ci sia un seme che potrebbe germogliare se la Federazione lo riprendesse, lo coltivasse e lo sviluppasse. Grazie!