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31/01/2020 - 13:39

Come se ne esce?

Lettera aperta: laseristi, sveglia!

A BREVE AGGIORNAMENTI E NUOVI SCENARI SULLA VICENDA LASER-ILCA - Alessandro "Dado" Castelli, velista e disegnatore di vele, ma soprattutto laserista, ha scritto questa lettera a chi ha a cuore il destino del Laser: "Ho la sensazione che un gruppo di persone stia rovinando il nostro amato Laser... Un'idea per salvarlo" - LEGGI LA LETTERA

 

Dado Castelli lo conoscete in tanti, sui campi di regata, ai saloni nautici, personalmente l'ho persino incontrato di recente in un aeroporto. E' competente e quotato, lavora nel settore della vela, fa regate, organizza raduni imperdibili, è un osservatore e un appassionato, e non dimentica il primo amore: una barchetta chiamata Laser. Che adesso come si sa è in mezzo a una tempesta e rischia - senza giri di parole - di affondare. Rimpiazzata da una brutta copia chiamata ILCA Dinghy, con nuovi connotati che ne sconvolgeranno l'anima immortale, quella che l'ha resa la barca più diffusa della storia della vela.

La vicenda è annosa, seguitissima su questo sito, avanza a strappi, proclami, sondaggi grotteschi, confronti aspri, piani commerciali senza scrupoli. Poichè il Laser, nelle due configurazioni Standard (maschile) e Radial (femminile) è anche classe olimpica, su quanto sta avvenendo non si può scherzare nè derogare ai principi e alle regole. La situazione resta in evoluzione, ci sono delle news che stiamo completando e che a breve pubblicheremo su Saily.

Siamo in attesa di comunicazioni da Eurilca, che come noto contesta la guida di ILCA e ha chiesto con toni ultimativi un cambio di rotta. E di altre comunicazioni da Laser Performance Europe, cantiere e titolare del marchio che da un po' tace. Nella lettera di Dado, oltre alla passione e alle preoccupazioni sulla tenuta del Laser, spunta una proposta che va tenuta nella massima considerazione, e che potrebbe diventare una strada clamorosa nelle prossime settimane. Buona lettura e a presto.

 

Spett.le Associazione Italia Classi Laser A.S.D.

Caro Stefano (Carnevali, ndr),

mi rivolgo a te in quanto segretario del distretto Laser italiano, socio principale di Eurilca.

Nel suo comunicato pubblicato il 1.12.2019 dopo l’Annual General Meeting Eurilca affermava che “EurILCA have scheduled an extraordinary EAGM for mid January to make any decision we believe necessary to protect the interests of our sailors, should significant progress on the above points not be apparent.”

Ritengo importante che i rappresentanti dei distretti Laser europei arrivino a questo meeting sapendo cosa ne pensano i loro associati in merito, visto che le decisioni da prendere avranno un impatto fondamentale sul futuro dell’attività della Loro classe.

Per questo motivo propongo che ogni distretto tenga un referendum (per via elettronica si fa in fretta, ogni associato avrà un indirizzo email od un numero di cellulare a cui scrivere un messaggio) su cosa fare.

Le opzioni realistiche sono due.

1) Continuare l’attività della classe con le regole stabilite dall’attuale direttivo di ILCA, quindi con barche ed attrezzatura ILCA Dinghy costruite in almeno 9 cantieri diversi in concorrenza tra loro.

2) Staccarsi da ILCA con una nuova classe che raggruppi tutti i proprietari di Laser e che porti avanti l’attività come fatto dagli anni 70 ad oggi con i Laser, in stretta monotipia ed il più possibile uguali, prodotti da un numero ristretto di cantieri.

Colgo l’occasione di questa lettera per manifestare ed argomentare la mia intenzione di voto. Io voterò l’opzione 2, per i seguenti motivi:

- Il motivo principale per cui vado da tanti anni in Laser piuttosto che su un’altra barca è la sua stretta monotipia. Non voglio menate di barche od attrezzature con prestazioni diverse, che portano inevitabilmente alla rincorsa del prodotto migliore.

Gli ILCA Dinghy saranno sicuramente diversi tra loro nelle prestazioni e finiranno sicuramente con il costare di più. Chi nega questo o è stupido o è in malafede.

- Il secondo motivo per cui vado in Laser è la sua semplicità e la sua durata nel tempo. Non mi interessa avere rig innovativi con vele innovative che mi facciano andare mezzo nodo in più. Ho tante altre barche a disposizione sul mercato per andare anche molto più veloce.

- Il terzo motivo è che sono in totale disaccordo con l’attuale direttivo di ILCA, le cui azioni compiute negli ultimi 10 mesi non condivido nella maniera più assoluta.

Ho sentito l’irrefrenabile bisogno di scrivere questa lettera perché ho la sensazione che un gruppo di persone stia rovinando il nostro amato Laser e che noi laseristi non stiamo facendo nulla per difenderlo.

Saluti,

Alessandro Castelli

 

Sezione ANSA: 
Saily - News

Commenti

Velamania (non verificato)

Un accorato appello di un regatante talmente innamorato da confondere monotipia con monopolio , che non conoscendo ne regole ne leggi suggerisce una strada nuova ma impraticabile ,comprensibile ma delirante
Caro Velamania (cognome, azienda o nickname?), personalmente giudico meglio chi è innamorato di un principio o di un nome o una storia, rispetto a chi è innamorato solo di un progetto di business. Perchè questo è il confronto sul terreno. Per quanto riguarda la strada proposta, sono daccordo: anch'io la vedo come "nuova" e "comprensibile". Ma allora perchè dovrebbe essere, allo stesso tempo, "impraticabile" e "delirante"?

Maurilio (non verificato)

Leggo le considerazioni di Dado (ciao Dado intanto!) e dico la mia opinione. Il laser non ha mai avuto un rapporto qualità/prezzo eccelso... VERO. Un triangolo di dacron era venduto a caro prezzo. Ma era una certezza. Spendevi a mio avviso di piu' del suo valore ma con la certezza che il prezzo dell'usato era già praticamente stabilito. A seconda dell'età era come una quotazione di EUROTAX :) Avere piu' cantieri porterà SICURAMENTE ad avere barche piu' costose in nome di un aumento delle prestazioni. Ma chi compra un laser NON vuole prestazioni! ma vuole navigare tanto e preoccuparsi NULLA della burocrazina. La barca è quella e la devi SOLO usare! Nelle competizioni auto fanno apposta i trofei MONOMARCA per ridurre i costi. Introdurre piu' cantieri in concorrenza in nome di una riduzione dei costi è per me una cavolata. La concorrenza ci sarà ma sulla performance non sui costi. Ma il laserista NON è interessato alla performace. Compra un MOTH se vuole andare veloce! BV a tutti. La ricetta laser ha avuto successo proprio perche' basata sulla attenzione al parco navigante... anche non giovanissimo.

Nevierov Andrea (non verificato)

Condivido al 100% quanto affermato da Castelli ( Dado ). Esco solo poche giornate all'anno, qualche regata zonale...ma il laser e' sempre il laser e deve mantenere il suo spirito.