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15/11/2011 - 16:47

Frattaruolo e il suo Transat 650 giunto a Salvador de Bahia. Non per la classifica (era ritirato da molti giorni) ma per sfida personale

Bologna (non è più) in Oceano

Sergio Frattaruolo, costretto al ritiro della Mini Transat 650 già da parecchi giorni, ha comunque voluto concludere la sua impresa ed è finalmente arrivato a Salvador de Bahia in Brasile. Una cosa d'altri tempi. Una bella pagina di vela.

La Transat 650 ormai è finita da molti giorni ma Sergio Frattaruolo ha voluto portarla a termine lo stesso, anche se ufficialmente ritirato e considerato fuori classifica per le varie avarie capitategli nella seconda parte della regata, da Madeira in poi. E’ arrivato a Salvador de Bahia alle 5,00 di domenica u. s. dopo essere partito da La Rochelle lo scorso 25 settembre.
 
Galeotto l'agugliotto
Ricordiamo la sua tormentata 2a tappa: la più importante è stata quella alla fuel cell, che ha compromesso la regata costringendo ‘Bologna in Oceano’  a partire in ritardo da Madeira e ad effettuare un primo scalo tecnico a Tenerife per sostituire il pezzo. Il cedimento degli agugliotti del timone di dritta lo ha poi costretto ad un ritorno forzato a Capo Verde (Mindelo) quando era in fase di recupero sul resto della flotta. Ormai fuori gara, per volontà della direzione di corsa, ha comunque riparato il danno e, veramente in solitaria, ha affrontato la restante parte della navigazione onorando così la partecipazione alla regata e coronando gli sforzi sostenuti negli ultimi due anni.
 
Il risultato della regata era compromesso ma nonostante tutto Sergio Frattaruolo ha voluto concludere la sua prova ed è arrivato in Brasile da solo, senza il supporto psicologico della flotta e delle barche assistenza. In realtá una cosa di altri tempi, molto rara al giorno d’oggi: manca l'omologazione di questo risultato ma questo importa poco. Per chi ha bisogno di conferme Sergio Frattaruolo è un velista affidabile, finisce ciò che inizia e salvaguarda l'imbarcazione.
Arrivando in Brasile ha compiuto la traversata anche per chi gli ha dato i pezzi di ricambio. Ecco il suo primo commento arrivato alle 5:00 di ieri, ora italiana:
"Arrivato a Salvador de Bahia, non ho ancora le parole per descrivere questa esperienza, ancora una volta ripeto le parole che ho letto decine di volte in questi giorni: INVICTUS!
Dal profondo della notte che mi avvolge, buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro, ringrazio gli dei chiunque essi siano per l’indomabile anima mia. Nella feroce morsa delle circostanze non mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia. Sotto i colpi d’ascia della sorte il mio capo è sanguinante, ma indomito. Oltre questo luogo di collera e lacrime incombe solo l’Orrore delle ombre, eppure la minaccia degli anni mi trova, e mi troverà, senza paura. Non importa quanto sia stretta la porta, quanto piena di castighi la vita. Io sono il padrone del mio destino: io sono il capitano della mia anima".


 

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