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06/02/2015 - 03:02

Sorprese "oceaniche" in vista del Vendée 2016

Ale Di Benedetto:
l'IMOCA per partire

Quando il richiamo dell'oceano è così forte da superare gli ostacoli... Un amico mecenate mette a disposizione dello skipper italo-francese Alessandro Di Benedetto un IMOCA 60 (generazione 2007, ha fatto il Vendée 2008-2009) pronto per il Vendée Globe 2016. Ecco la storia, i comunicati, e un chiarimento-intervista con lo skipper, che spiega i dettagli dell'operazione


 
I sogni? Esistono. E anche gli angeli. Chiedere conferma ad Alessandro Di Benedetto, il navigatore un po’ italiano (nato a Palermo e vissuto tra Roma e Bologna) e un po’ francese (sua mamma è transalpina), che proprio in questi giorni ha ricevuto un chiarissimo segnale dal destino: un donatore anonimo ha acquistato e messo a sua disposizione una barca, anzi una super-barca, un IMOCA 60 (la classe di monoscafi oceanici per solitari destinata soprattutto a correre il celebre Vendée Globe, il giro da soli senza scalo né assistenza) di penultima terzultima generazione (è del 2007 e ha corso l’edizione 2008-2009 della regata).
 
Avete capito bene: un ottimo IMOCA 60 a disposizione! Dalla sera alla mattina, il nostro Alessandro – che peraltro incarna una figura di marinaio e velista che ha già dimostrato di non restare ad aspettare: ha fatto un giro del mondo in solitario con un barchino di 6 metri che l’ha reso un personaggio, e poi ha corso l’ultimo Vendée (2012) con un IMOCA di quasi 20 anni, il glorioso Team Plastique – si è ritrovato tra le mani (o meglio se lo ritroverà tra qualche settimana) uno scafo col quale gareggiare non solo per arrivare, ma per giocarsela ad armi (quasi) pari. La barca arriverà a Les Sables a marzo. Team Plastique è in vendita a 300mila euro.

LEGGI L'INTERVISTA A DI BENEDETTO INSERITA TRA I COMMENTI A QUESTO ARTICOLO, PER CONOSCERE I DETTAGLI
 
E INTANTO ANDREA MURA...
La notizia, aggiunta a quanto giunge dal team di Andrea Mura (nuovissimo IMOCA 60 in costruzione da Persico, varo a luglio: in arrivo su Saily TV una esclusiva intervista con le prime immagini dello scafo in cantiere!) è di quelle che fanno girar la testa. Non sarà che anche l’Italia si è accorta dell’oceano e dei tanti messaggi (tutti positivi) che questo tipo di vela sa veicolare?
 
Il donatore misterioso è definito “anonimo” da alcune agenzie. Alessandro sul suo sito ha postato una news in cui più semplicemente lo chiama “mecenate”. Dunque il navigatore ne conosce l’identità. Sarà italiano o francese? Lo scopriremo, ma poco importa. Ciò che conta è sapere che Alessandro Di Benedetto sarà al via del suo secondo Vendée. E con lui anche Andrea Mura. E con Giancarlo Pedote in attesa di news (quanti mecenati ci sono in circolazione?).
 
LA NEWS SUL SITO DI ALESSANDRO DI BENEDETTO
Grazie ad un mecenate Alessandro Di Benedetto si appresta a completare ufficialmente la sua iscrizione alla prossima edizione del Vendée Globe, il più famoso giro del mondo a vela, in solitario, senza scalo e senza assistenza. Il mecenate ha appena messo a disposizione di Alessandro una barca performante dell'edizione 2008/2009.
 
IL LANCIO DELL’AGENZIA AGENPARL (CON PARECCHI ERRORI)
(AGENPARL) – Les Sables d’Olonne, 5 feb – Una donazione anonima per Alessandro Di Benedetto consentirà allo skipper romano di essere alla partenza del prossimo Vendée Globe con una barca un po’ più moderna del sua glorioso Team Plastique.
Una donazione anonima per Alessandro Di Benedetto consentirà allo skipper romano di essere alla partenza del prossimo Vendée Globe.
Intervistato dalla stampa francese Alessandro non rivela nulla, tranne che da marzo/aprile la barca sarà in porto a Les Sables d’Olonne, che diventerà così la sua base definitiva.
Acquisire la barca, spiega Alessandro, è solo il primo passo per la partecipazione al Vendée Globe, ma ora vanno ricercati uno o più sponsor: il principale, che darà il suo nome alla barca, e una serie di co-sponsor che parteciperanno a vario titolo, con budget che vanno da 50.000 a 500.000 € .
 Per la partecipazione alla Transat Jacques Vabre nel 2015, Alessandro frena, perché il programma, spiega, potrà essere definito solo insieme allo sponsor. “Ovviamente – continua – prima sarà e meglio sarà. Ho già fatto un grande passo in avanti, perché da oggi ho con un barca performante, in grado di rimanere in contatto e dare battaglia agli altri concorrenti in Oceano”
La sua vecchia barca è in vendita, e Alessandro rivela anche il prezzo: 300 mila euro. “L’ho riportata da Guadalupa dopo la Route du Rhum e posso dire che è perfetta e in buone condizioni. Sarebbe in grado di fare un quinto giro del mondo! »

Commenti

Alessandro Di B... (non verificato)

Mi permetto di scrivere due righe per smentire quando da voi annunciato nell'articolo. Ad oggi non ho ricevuto un IMOCA in regalo... Basterebbe tradurre correttamente quanto pubblicato sul sito ufficiale del Vendée Globe www.vendeeglobe.org per accorgersi che quanto da voi scritto non corrisponde alla realtà. Vi prego di rettificare immediatamente il vostro articolo. Se avessi ricevuto un IMOCA in regalo non sarei alla ricerca di sponsor... Alessandro Di Benedetto
Alessandro, che abbiamo subito sentito al telefono, è giustamente preoccupato di chiarire la situazione, che qualche semplificazione giornalistica e una traduzione molto allegra di agenzia può far equivocare. In realtà l'IMOCA 60 che Alessandro ha avuto a disposizione non è un "regalo", ma una sorta di anticipazione, così come altri aspetti legati alla sua iscrizione al prossimo Vendée. Un equivoco che potrebbe infatti mettere in difficoltà il navigatore nella sua ricerca di sponsor che resta fondamentale. Dunque vi riporto la chiacchierata con Alessandro a completamento e adeguamento (a partire dal titolo) di questa news. La chiarezza prima di tutto. "Quattro giorni fa - ci dice Ale - un amico mecenate ha acquistato e mi ha messo a disposizione un Imoca 60 del 2007 e inoltre 20mila euro necessari per completare il dossier di iscrizione al Vendée. La barca è vergine, bianca e pronta ad accogliere sponsor. Questo è importante da dire. Devo ricomprare la barca dall'amico mecenate, il quale l'ha acquisita in fretta perchè in circolazione ne restavano pochissime competitive. Questa persona mi conosce e ha fiducia che io meriti di essere sulla linea di parenza e di poter comunicare altri valori, la barca è competitiva ma speriamo anche di farla evolvere con qualche modifica. Il budget è e resta elevatissimo: il mio è di circa 2,8 mln euro per 3 anni, senza il quale non posso partire, non ci sarebbero le condizioni, per ricomprare la barca, creare il team, acquistare le vele, le comunicaioniz satelitari, fare la Jacques Vabre…. Considerate che una barca nuova costa da min 2,5 (se fatta in economia) fino a 4,5 mlm di euro per la sola barca. E c'è chi spende molto di più." Dunque Di Benedetto ha le condizioni per iscriversi al Vendée ma è impegnato a completare il budget. E soprattutto la barca non è un regalo che si trova sotto l'albero di Natale, ma una anticipazione fatta da un amico mecenate. Di storie simili sono pieni i libri di vela e anche i navigatori celebri francesi hanno vissuto situazioni del genere, come Soldini sta usando una barca di proprietà di un amico mecenate che si chiama John Elkann. Sono elementi dai quali possono partire belle storie di mare. Aspettiamo gli sviluppi e restiamo vicini, come sempre, a ogni velista italiano impegnato a realizzare imprese degne di nota sul mare e a crescere sempre nella propria carriera. Forza Alessandro, il più è fatto. E come media ti daremo una mano a fare il resto.