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07/01/2011 - 20:53

Ecatombe di alberi al Mondiale 420 sul Mar del Plata. Ottimi secondi Edo Mancinelli e Leo Cucchiara

420, argento e capriole

Edoardo Mancinelli e Leo Cucchiara secondi al Mondiale 420 in Argentina. Il Mar del Plata marrone e arrabbiato fa un mezzo disastro: 29 alberi rotti, per non parlare di derive, timoni e vele… Bravissimi gli azzurri
 
 
Edoardo Mancinelli Scotti e Leonardo Cucchiara, neo acquisto del Circolo Canottieri Aniene di Roma, hanno concluso con un ottimo secondo posto il Mondiale della classe 420 (propedeutica al 470) disputato in condizioni limite sulle marronissime acque del Mar del Plata a Buenos Aires in Argentina.
 
Onde, vento e corrente hanno strapazzato la flotta di un bel Mondiale, e alla fine si sono contati ben 29 alberi rotti, oltre a un gran numero di altre avarie a timoni, derive, vele e attrezzature varie. Un campionato da sopravvivenza, e viene da chiedersi quali siano i criteri di scelta delle località di alcune regate da parte delle Classi e dell’ISAF…
 
(Dal comunicato FIV) L'ultimo giorno di regata è stato segnato da un lieve posticipo dovuto all'instabilità del vento. La prova conclusiva è iniziata poco dopo le 13.00 (ora locale) con pioggia e vento attorno ai 6 nodi.
 
Gli azzurri Edoardo Mancinelli Scotti e Leonardo Cucchiara dopo undici prove e uno scarto salgono sul secondo gradino del podio con i parziali (16)-1-8-16-1-4-4-1-3-3-5 avendo totalizzato 46 punti. Campioni iridati gli argentini Volker-Martinez (19 punti) mentre al terzo posto si piazzano i cileni Grez-Gonzales a 54 punti.
 
Queste le posizioni in classifica finale degli altri azzurri in regata: 24° Francesco Bendandi e Federico Pasini (C.V. Ravenna); 28° Guido D'Errico e Gabriele Minelli (CC.Savoia); 35° Tito e Costanza Rodda (Y.C.Adriaco); 38° Andrea Ferrero e Luigi Kaleb (Y.C. Cagliari).
 
Nella divisione femminile si aggiudicano la medaglia d'oro le britanniche Vose-Brickwood, seconde le tedesche Bohm-Linder e terze le francesi Lemaitre-Retornaz. Le azzurre Alessandra Moretto e Marcella Mammusa (C.V. Venezia) chiudono al 9° posto con i parziali 10-9-11-5-14-5-11-14-(21)-13-15. Chiara Maglioccheti (YC Sanremo) e Monica Pagani (YC Acqua Fresca Garda) terminano al 17º posto mentre Giulia Lantier e Marta Faraguna (S.V.Barcola Grignano) finiscono in 19ª posizione.
 
Presente a Buenos Aires il Tecnico della Classe Riccardo de Felice e il Team Leader nominato dalla classe Luciano Crocetti.
 
www.420worlds2011.org.ar

Commenti

marcelo (non verificato)

"e viene da chiedersi quali siano i criteri di scelta delle località di alcune regate da parte delle Classi e dell’ISAF…" Ciao, sono allenatore di vela, lavoro da 9 anni in Italia, ma sono nato velisticamente nel "Rio dela Plata", sono stato il primo allenatore di 420 in questo circolo organizatore del mondiale, e come ero in vacanze mi hanno ingaggiato nel comitato di regata. Voleva chiarire che questo campo e veramente uno dei piu completi al mondo per fare regate, durante il mondiale il vento nn e pasato di 23-25 nodi, il problemma e d'una parte il basso livello de certi regatanti e in particolare di certi allenatori che nn sanno qualle sia il limite del loro allievi. Non e pensabile non regatare con 25 nodi in un mondiale. Vorrei anche sottolineare che per le carateristiche del posto, la sicureza e totale, e la organizzazione del quel punto di vista ci permete di fare le regate in quelle condizioni. Grazie e a Presto Marcelo Saguier

Luciano Crocetti (non verificato)

Da quanto ho capito la cosa che ha messo veramente in difficoltà i regatanti non è stata l'intensità del vento, ma il tipo di onda che si è venuta a formare in quelle condizioni con il vento in direzione quasi opposta alla corrente in discesa del fiume. Gli alberi si sono rotti (un terzo della flotta) soprattutto per il basso fondale, dai 2,5 ai quattro metri. Ho sentito che anche in questo caso si è parlato di inesperienza degli equipaggi, effettivamente non mi risultata che facciamo allenamenti per evitare che una barca vada a 180°. Mi permetto di muovere qualche riserva sulla sicurezza "totale". Ho visto barche venire a terra solo con il fiocco senza mezzi di scorta. Molto, ma molto, più grave ho visto come mezzi di assistenza dei motoscafi di vetroresina. Non mi risulta che sia il mezzo ottimale per fare assistenza a delle derive.

martin flores (non verificato)

i criteri di scelta sono gli stessi che hanno scelto le acque del Rio de la Plata a Buenos Aires (e non di Mar del Plata come sbaglia il redattore) per fare ben due Mondiali Star. Le acque sono le stesse dove si hanno formato e cresciuto ben 9 Campioni del Mondo Optimist o Santiago Lange per citare soltanto uno dei velisti internazionalmente riconosciuto... Complimenti a Edo e a Leonardo per un grande campionato. Martin Flores
Grazie Martin! Per i chiarimenti (sempre doverosi ed è giusto bacchettare il redattore!) e per la passione per un campo di regata e un'area geografica che evidentemente - se non si resta alle impressioni superficiali - riserva grandi condizioni e consente ottime regate. Santiago Lange è la garanzia! Forse il colore dell'acqua ha tratto in inganno: la forza di un media su Internet è questa: che il lettore può chiarire come hai fatto tu!

martin flores (non verificato)

Grazie a tè Fabio per lo splendido lavoro d'informazione e per l'opportunità di chiarire...mi dispiace soltanto che avendo un milione d'italiani emigrati in argentina si confonda Mar del Plata con il Rio de la Plata...e questo non è una bacchettata, sì invece un simpatico "tirone" d'orecchie jaja!! cari saluti ! Martin