Alle 14,15 di martedì 25 gennaio, la sospirata stesura del nuovo Statuto FIV, che recepisce i principi informatori approvati dal Consiglio Federale, è stata spedita ai consiglieri. Ora dovrebbe iniziare una fase, ancora poco chiara nel suo svolgimento, che prevede la propagazione di questa bozza alle Zone e anche ai Circoli affiliati, per consentire una effettiva conoscenza della materia in vista della prossima Assemblea biennale, che dovrà discuterlo ed eventualmente approvarlo.
La foto all'inizio di questo post vi propone l'articolo 25 della bozza di nuovo Statuto FIV. In rosso le parti dello Statuto vigente delle quali si propone l'eliminazione; in blu le parti nuove delle quali si propone l'introduzione. E' solo un assaggio, un esempio per capire il lavoro complicato che è stato compiuto per porre mano allo Statuto, e arrivare alla pesante riduzione del numero di consiglieri federali (uno dei primi obiettivi che il presidente Croce aveva annunciato appena insediato) e alle conseguenti profonde novità al sistema elettivo. In tutto sono 71 articoli. Molti restano invariati nella nuova stesura proposta, ma molti sono anche quelli interessati alle novità. Ed è facile prevedere un lungo lavoro anche in Assemblea per procedere all'approvazione articolo per articolo.
Una marcia lunga e faticosa, che però inizia a entrare nelle sue ultime curve. La conclusione non è lontana. Resta il nodo dell'effettiva conoscenza di tutti gli affiliati, come s'è detto, ma vedremo se e in che modo esso verrà sciolto. Sarà necessaria la collaborazione di tutti, un esercizio anche di fantasia, per fare in modo che la bozza arrivi a tutti e che ci sia prima dell'Assemblea una utile discussione. Questo minuscolo blog farà la sua parte. Abbiamo la bozza di Statuto, naturalmente, ma ne faremo l'uso che sarà più opportuno in base alle decisioni che prenderà in merito il Consiglio. Aspettiamo fiduciosi, come 650 affiliati e 100mila tesserati.
Più delicata la questione della data dell'Assemblea. Qui le cose si complicano. Lo Statuto (quello vigente, ma anche il nuovo) prevede la data massima entro il 31 marzo. Ma la comunicazione deve essere data agli affiliati settanta giorni prima e la convocazione formale trenta giorni prima. Per marzo, insomma, si è andati lunghi. Chiesta la deroga al CONI (che la concede senza problemi) si guarda alla data del 16 aprile e si cerca un grande hotel attrezzato a Roma. Ma il 16 aprile sono in calendario molte regate, alcune importanti come il Trofeo Accademia a Livorno, e tutte le Zonali Laser con centinaia di iscritti. Facile immaginare che molti affiliati siano impegnati in questa attività, e non possano fisicamente raggiungere l'Assemblea. Facile immaginare un ampio ricorso alle deleghe. Del resto rinviare ancora, finire a fine aprile o a maggio, è impensabile: le regate in programma aumenterebbero ancora.
E così, in gran fatica, si sta arrivando all'appuntamento storico che dopo oltre trent'anni promette di cambiare radicalmente l'organizzazione e le procedure della vita della Federazione Italiana Vela, l'Ente che secondo l'articolo 2 dello Statuto (in entrambe le versioni, vigente e modificato): "ha lo scopo di promuovere, propagandare, organizzare e disciplinare l'attività velica e in particolare lo Sport della Vela in tutte le sue forme". Una fatica e una corsa senza respiro proprio alle ultime curve, che lasciano un dubbio, come un brivido freddo lungo la schiena: c'è stato, ci sarà, il tempo di analizzare le conseguenze, prevedere in anticipo come cambieranno le cose con il nuovo articolato statutario che cancella trent'anni di egregio servizio di quello attuale? Insomma: abbiamo fatto girare abbastanza il nuovo sotfware, per essere sicuri che non vada in crash?
La foto all'inizio di questo post vi propone l'articolo 25 della bozza di nuovo Statuto FIV. In rosso le parti dello Statuto vigente delle quali si propone l'eliminazione; in blu le parti nuove delle quali si propone l'introduzione. E' solo un assaggio, un esempio per capire il lavoro complicato che è stato compiuto per porre mano allo Statuto, e arrivare alla pesante riduzione del numero di consiglieri federali (uno dei primi obiettivi che il presidente Croce aveva annunciato appena insediato) e alle conseguenti profonde novità al sistema elettivo. In tutto sono 71 articoli. Molti restano invariati nella nuova stesura proposta, ma molti sono anche quelli interessati alle novità. Ed è facile prevedere un lungo lavoro anche in Assemblea per procedere all'approvazione articolo per articolo.
Una marcia lunga e faticosa, che però inizia a entrare nelle sue ultime curve. La conclusione non è lontana. Resta il nodo dell'effettiva conoscenza di tutti gli affiliati, come s'è detto, ma vedremo se e in che modo esso verrà sciolto. Sarà necessaria la collaborazione di tutti, un esercizio anche di fantasia, per fare in modo che la bozza arrivi a tutti e che ci sia prima dell'Assemblea una utile discussione. Questo minuscolo blog farà la sua parte. Abbiamo la bozza di Statuto, naturalmente, ma ne faremo l'uso che sarà più opportuno in base alle decisioni che prenderà in merito il Consiglio. Aspettiamo fiduciosi, come 650 affiliati e 100mila tesserati.
Più delicata la questione della data dell'Assemblea. Qui le cose si complicano. Lo Statuto (quello vigente, ma anche il nuovo) prevede la data massima entro il 31 marzo. Ma la comunicazione deve essere data agli affiliati settanta giorni prima e la convocazione formale trenta giorni prima. Per marzo, insomma, si è andati lunghi. Chiesta la deroga al CONI (che la concede senza problemi) si guarda alla data del 16 aprile e si cerca un grande hotel attrezzato a Roma. Ma il 16 aprile sono in calendario molte regate, alcune importanti come il Trofeo Accademia a Livorno, e tutte le Zonali Laser con centinaia di iscritti. Facile immaginare che molti affiliati siano impegnati in questa attività, e non possano fisicamente raggiungere l'Assemblea. Facile immaginare un ampio ricorso alle deleghe. Del resto rinviare ancora, finire a fine aprile o a maggio, è impensabile: le regate in programma aumenterebbero ancora.
E così, in gran fatica, si sta arrivando all'appuntamento storico che dopo oltre trent'anni promette di cambiare radicalmente l'organizzazione e le procedure della vita della Federazione Italiana Vela, l'Ente che secondo l'articolo 2 dello Statuto (in entrambe le versioni, vigente e modificato): "ha lo scopo di promuovere, propagandare, organizzare e disciplinare l'attività velica e in particolare lo Sport della Vela in tutte le sue forme". Una fatica e una corsa senza respiro proprio alle ultime curve, che lasciano un dubbio, come un brivido freddo lungo la schiena: c'è stato, ci sarà, il tempo di analizzare le conseguenze, prevedere in anticipo come cambieranno le cose con il nuovo articolato statutario che cancella trent'anni di egregio servizio di quello attuale? Insomma: abbiamo fatto girare abbastanza il nuovo sotfware, per essere sicuri che non vada in crash?
fcolivicchi