PROFILO

24/07/2013 - 19:46

Se Genova e Trieste firmano il Protocollo


Un “regalo” della crisi: il Salone Nautico di Genova si accorge della Barcolana. E viceversa. Finisce la sovrapposizione, e inizia la collaborazione. Quanto è marketing e quanto è vera?


UCINA (Confindustria nautica) e Barcolana (Società Velica di Barcola e Grignano) hanno siglato un Protocollo di intesa (forma di accordo che non gode di uno storico brillantissimo) che immagina “Poli nautici d’interesse europeo”. E già c’è una notizia succosa. Tra le iniziative previste nel protocollo d’intesa ci sono varie attività di promozione reciproca tra il Salone Nautico Internazionale di Genova e la Barcolana. E questa seconda notizia è ancor più interessante: dopo anni di dannosissima sovrapposizione (che da parte nostra abbiamo più volte evidenziato e denunciato, anche nell’ottica della comunicazione della Federvela, e comunque per il bene della vela nel suo complesso, senza che le parti in causa prendessero alcun provvedimento...) tra salone di Genova e Barcolana, con un weekend in comune e quindi la divisione del mondo velico tra i due golfi simmetrici dello stivale, ecco che la crisi ci porta un regalo inatteso. Il salone è in crisi feroce, e tra le medicine per salvarsi ha adottato una durata breve, di soli 5 giorni. Quindi tagliando il secondo weekend. Quindi ecco che la sovrapposizione con Barcolana viene a cadere. Grazie crisi, verrebbe da dire. E già questo risultato è buono per conto suo. Ma le due parti ex sovrapposte sentono un richiamo al flirt. E allora quale occasione per vedersi, firmare un protocollo e lanciarsi in reciproche promozioni?
 
Nel comunicato della firma c’è addirittura la scoperta di qualcosa di clamorosamente nuovo: “Promuovere il comparto velico attraverso eventi e iniziative di avvicinamento al diportismo nautico”. Wow. Benvenuti tra noi. Adesso vedremo da vicino gli esiti concreti di questo Protocollo.
 
Le parole per il momento se le porta il vento: come “alimentare un maggior interscambio di rapporti Tirreno-Adriatico e creare sinergie promozionali tra il Salone Nautico Internazionale di Genova e la Barcolana, gli eventi nautici con la più alta audience e il maggior numero di presenze non solo italiane”.
 
Ma se proviamo a mettere da parte qualche sarcasmo spontaneo (ne abbiamo viste troppe), è del tutto naturale e logico che il Salone Nautico Internazionale italiano, quello di Genova (in programma quest’anno dal 2 al 6 ottobre con un layout espositivo ristretto ma innovativo), e la regata più affollata del mondo con quasi 2000 barche a vela al via (45esima edizione nel Golfo di Trieste il 13 ottobre) si trovino e cerchino di crescere insieme, parlando di circa 20 mila velisti coinvolti in ciascuna manifestazione (secondo noi sono anche di più).
 
Anton Francesco Albertoni (presidente Ucina) e Vincenzo Spina (presidente SVBG) pensano a un non meglio precisato “legame” tra l’associazione confindustriale e la società velica triestina. Per ora l’unico fatto concreto è il patrocinio di Ucina alla Barcolana.
 
“Il progetto condiviso con Società Velica di Barcola e Grignano - ha affermato Anton Francesco Albertoni, Presidente di UCINA Confindustria Nautica - rappresenta un’iniziativa concreta per risvegliare la passione per il diportismo e, in particolare, l’amore per il mondo della vela”. “In un momento in cui è sempre più importante fare sistema e unire le rispettive forze - ha proseguito Albertoni - è auspicabile che anche gli attori del comparto nautico mettano a fattor comune esperienze, competenze e rappresentatività maturate negli anni. Iniziative come questa rappresentano un importante volano per ricreare quella cultura dell’andar per mare che dovrebbe essere insita nel DNA del nostro Paesee che, invece, purtroppo fatica ancora ad affermarsi”.
 
“La Società Velica di Barcola e Grignano – ha dichiarato il presidente, Vicenzo Spina - è orgogliosa di essere riconosciuta dall'Ucina come una delle realtà di eccellenza nella promozione della cultura nautica e della passione per il mare; lavoriamo tutto l'anno per realizzare la Barcolana, e questo attestato di valore, che si concretizza nel patrocinio alla regata, è un elemento che ci permette di essere ancora più motivati a sviluppare il nostro evento e a coinvolgere sempre più pubblico, turisti e giovani”.

Fin qui le parole. Tante, e facili. Per i fatti, provate a partire da qualche dato concreto: la vela è ridotta malissimo, le barche non si vendono, i cantieri sono allo stremo, l’indotto (porti, accessori, editoria) non se la passa meglio. Di più: la vela è sparita dai mezzi di comunicazione, negletta e respinta, ormai semi-affondata da una immagine distorta tra evasori e imprese da ricchi pazzi. Se davvero - e sottolineo davvero - Ucina e Barcolana vogliono fare qualcosa di buono per la vela e quindi per se stesse, devono partire dalla comunicazione. Dobbiamo tornare a parlare di vela in positivo sulle tv e sui giornali, su tutti i media. Con storie e personaggi belli, puliti, che facciano venire voglia di dire: “anch’io voglio andare a vela”. Il primo salone e la prima regata dovrebbero guidare una stagione di grande unificazione delle mille facce del mondo velico e del mare, con l’obiettivo comune di salvare il settore e di ridare dignità a una disciplina che ha storia e valori da vendere, a tutti. Riunire i vari rivoletti impazziti dei saloncini sparsi nel paese, e dare un senso anche a eventi minori ma solo se rientrano in un progetto, grande e comune. Possono riuscirci? Ucina purtroppo non è nuova a proclami seguiti dal vuoto. Buona volontà e pochi risultati. Un club come la Barcola, e l’evento che ormai le riempie tutto l’anno, hanno forse una cultura dello sport, più portata a condividere esperienze e pensare in chiave di crescita, senza la quale non c’è il risultato. Speriamo che dalla carta del Protocollo esca una chimica vera, produttiva e con tutta la vela. Altrimenti sarà stato solo marketing di un giorno.

Commenti

Domenico Boffi (non verificato)

Direi che la Barcolana "prova" a fare un regalo al Salone. Considerato come UCINA ha trattato la vela negli ultimi 35 anni la NON sovrapposizione gioverà ai pochi operatori vela del Salone che potranno forse trovare il tempo di andare a Trieste a divertirsi davvero dopo aver perso ancora una volta il loro tempo al salone. Poi se mi sbaglio sarò anche contento di ricredermi (magari!).

rudi decleva, genova (non verificato)

Esprimo il mio vivo apprezzamento alla decisione dell'Ucina di dare il proprio Patrocinio alla Barcolana e quindi un grande riconoscimento al merito del Club triestino. Non è molto, ma se sono rose, fioriranno. Non dimentichiamo che ora abbiamo la crisi, ma in passato fu il Boat Show della Astrid a lanciare la vela come fu il Flying Junior arancione dell'ALPA a incrementare la FIV. Si comincia sempre con un piccolo passo ....