World Sailing (senza vergogna) annuncia pomposamente la prima regata e-sailing della classe ILCA Dinghy, nelle date della Kieler Woche. Sbagliando nomi e cognomi... Noi vogliamo il Laser, ILCA Dinghy resti pure virtuale
Sull'orlo del fallimento finanziario, alla viglia di una (auspicabile) rivoluzione elettorale, la federvela mondiale non trova niente di meglio che pompare worldwide la e-sailing virtuale esplosa durante il lockdown. Divertente, interessante, da provare e nulla più. Eppure sembra che l'incerto mondo di World Sailing ruoti intorno alle regate da tastiera. Dove anche le classi sono "virtuali".
ILCA Dinghy è il nome (fasullo e già rigettato dalla vasta comunità dei laseristi mondiali) della ormai famosa manovra dell'International Laser Class Association (ILCA) contro Performance Europe, il cantiere titolare dei diritti e costruttore da sempre del maggior numero di scafi della deriva più diffusa al mondo. Ci sono procedure in corso, ci sono Olimpiadi di mezzo, c'è una nuova associazione (The Laser Class) nata con grandi speranze di riportare il mondo della piccola-grande-deriva di Bruce Kirby sulla giusta rotta della democrazia gestionale associativa, strappandola al gioco degli interessi privati, ma la federvela mondiale finge di non saperlo.
E scrive testualmente nel comunicato e-sailing che (udite udite): "ILCA Dinghy è riconosciuta ampiamente come la barca a vela più popolare, con oltre 200.000 scafi in circolazione". World Sailing: vergogna! Ci sono in giro oltre 220.000 Laser nel mondo, ecco cosa. Non ILCA(*** come aggiunge qualcuno, ndr) Dinghy. Di ID ce ne sarà qualche decina, con il brutto logo ILCA sulla vela e nelle placche del pozzetto. WS non conosce la storia della vela.
Datevi al virtuale che è meglio. Nel weekend intanto, in tutto il mondo "reale", usciranno in acqua decine di migliaia di Laser. Capito? L-a-s-e-r!
davide (non verificato)
Nuvola (non verificato)
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