
Contrordine amici. Il Consiglio Federale che si svolge a Genova in queste ore non esamina il Nuovo Statuto. Il testo non c'è, i consiglieri non l'hanno ricevuto, in Consiglio si parla solo delle varie Normative 2011.
Una bozza del Nuovo Statuto, forse, salterà fuori solo in occasione del primo Consiglio federale del prossimo anno, previsto nella seconda metà di gennaio. Praticamente a ridosso dell'Assemblea.
Ma si: che fretta c'è? In fondo che sarà mai uno Statutino nuovo nuovo, che rivoluziona le regole elettorali, la rappresentatività della base dello sport velico negli organi nazionali, l'organizzazione e la funzionalità della Federazione Italiana Vela, in vigore da quasi 40 anni, cioè metà dell'intera vita dell'ente? E che fretta c'è di dare alla luce finalmente questo benedetto Nuovo Statuto, se la sua approvazione la deve prendere l'Assemblea di tutti i Circoli velici in programma tra febbraio e marzo (comunque non oltre fine marzo)? Mancano ancora tante settimane. Persino troppe: magari a qualcuno salta fuori qualche dubbio, ne scaturisce una discussione e - paffete - salta tutta questa riforma, così epocale, necessaria, attesa e voluta...
Ed ecco ciò che aveva detto il presidente Carlo Croce in una intervista diffusa da un comunicato FIV il 1° dicembre, a seguito dell'approvazione da parte del Consiglio Federale dei "principi informatori" del Nuovo Statuto.
“Nei prossimi giorni – ha concluso Croce - si procederà alla stesura del nuovo testo dello Statuto recependo le indicazioni dell’ultimo Consiglio e il documento sarà consegnato ai Presidenti di Zona in occasione della Consulta convocata per il 15 dicembre."
Era il comunicato numero 32 in 330 giorni della super-produttiva macchina della comunicazione FIV.
Ma alla Consulta del 15 dicembre i presidenti di Zona non hanno visto alcun Nuovo Statuto. Nessuna sorpresa: se la Commissione Statuto in 6 mesi di riunioni ha prodotto le famose 2 paginette di "principi informatori", diventate poi 3 nell'ultima versione emendata e approvata dal Consiglio, come si poteva pensare che in meno di un mese si arrivasse al Nuovo Statuto nella sua interezza (71 articoli e 25 pagine nella attuale versione)?
Come detto all'inizio, è tutto rinviato. Che fretta c'è? E continuano a chiamarla trasparenza.
(VAI QUI per leggere il precedente post sul nuovo Statuto con il dettaglio dei principi generali)
Una bozza del Nuovo Statuto, forse, salterà fuori solo in occasione del primo Consiglio federale del prossimo anno, previsto nella seconda metà di gennaio. Praticamente a ridosso dell'Assemblea.
Ma si: che fretta c'è? In fondo che sarà mai uno Statutino nuovo nuovo, che rivoluziona le regole elettorali, la rappresentatività della base dello sport velico negli organi nazionali, l'organizzazione e la funzionalità della Federazione Italiana Vela, in vigore da quasi 40 anni, cioè metà dell'intera vita dell'ente? E che fretta c'è di dare alla luce finalmente questo benedetto Nuovo Statuto, se la sua approvazione la deve prendere l'Assemblea di tutti i Circoli velici in programma tra febbraio e marzo (comunque non oltre fine marzo)? Mancano ancora tante settimane. Persino troppe: magari a qualcuno salta fuori qualche dubbio, ne scaturisce una discussione e - paffete - salta tutta questa riforma, così epocale, necessaria, attesa e voluta...
Ed ecco ciò che aveva detto il presidente Carlo Croce in una intervista diffusa da un comunicato FIV il 1° dicembre, a seguito dell'approvazione da parte del Consiglio Federale dei "principi informatori" del Nuovo Statuto.
“Nei prossimi giorni – ha concluso Croce - si procederà alla stesura del nuovo testo dello Statuto recependo le indicazioni dell’ultimo Consiglio e il documento sarà consegnato ai Presidenti di Zona in occasione della Consulta convocata per il 15 dicembre."
Era il comunicato numero 32 in 330 giorni della super-produttiva macchina della comunicazione FIV.
Ma alla Consulta del 15 dicembre i presidenti di Zona non hanno visto alcun Nuovo Statuto. Nessuna sorpresa: se la Commissione Statuto in 6 mesi di riunioni ha prodotto le famose 2 paginette di "principi informatori", diventate poi 3 nell'ultima versione emendata e approvata dal Consiglio, come si poteva pensare che in meno di un mese si arrivasse al Nuovo Statuto nella sua interezza (71 articoli e 25 pagine nella attuale versione)?
Come detto all'inizio, è tutto rinviato. Che fretta c'è? E continuano a chiamarla trasparenza.
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