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17/12/2010 - 13:07

Il Nuovo Statuto può attendere...

Contrordine amici. Il Consiglio Federale che si svolge a Genova in queste ore non esamina il Nuovo Statuto. Il testo non c'è, i consiglieri non l'hanno ricevuto, in Consiglio si parla solo delle varie Normative 2011.

Una bozza del Nuovo Statuto, forse, salterà fuori solo in occasione del primo Consiglio federale del prossimo anno, previsto nella seconda metà di gennaio. Praticamente a ridosso dell'Assemblea.

Ma si: che fretta c'è? In fondo che sarà mai uno Statutino nuovo nuovo, che rivoluziona le regole elettorali, la rappresentatività della base dello sport velico negli organi nazionali, l'organizzazione e la funzionalità della Federazione Italiana Vela, in vigore da quasi 40 anni, cioè metà dell'intera vita dell'ente? E che fretta c'è di dare alla luce finalmente questo benedetto Nuovo Statuto, se la sua approvazione la deve prendere l'Assemblea di tutti i Circoli velici in programma tra febbraio e marzo (comunque non oltre fine marzo)? Mancano ancora tante settimane. Persino troppe: magari a qualcuno salta fuori qualche dubbio, ne scaturisce una discussione e - paffete - salta tutta questa riforma, così epocale, necessaria, attesa e voluta...

Ed ecco ciò che aveva detto il presidente Carlo Croce in una intervista diffusa da un comunicato FIV il 1° dicembre, a seguito dell'approvazione da parte del Consiglio Federale dei "principi informatori" del Nuovo Statuto.

“Nei prossimi giorni – ha concluso Croce - si procederà alla stesura del nuovo testo dello Statuto recependo le indicazioni dell’ultimo Consiglio e il documento sarà consegnato ai Presidenti di Zona in occasione della Consulta convocata per il 15 dicembre."

Era il comunicato numero 32 in 330 giorni della super-produttiva macchina della comunicazione FIV.

Ma alla Consulta del 15 dicembre i presidenti di Zona non hanno visto alcun Nuovo Statuto. Nessuna sorpresa: se la Commissione Statuto in 6 mesi di riunioni ha prodotto le famose 2 paginette di "principi informatori", diventate poi 3 nell'ultima versione emendata e approvata dal Consiglio, come si poteva pensare che in meno di un mese si arrivasse al Nuovo Statuto nella sua interezza (71 articoli e 25 pagine nella attuale versione)?

Come detto all'inizio, è tutto rinviato. Che fretta c'è? E continuano a chiamarla trasparenza.

(VAI QUI per leggere il precedente post sul nuovo Statuto con il dettaglio dei principi generali)


Commenti

speedy (non verificato)

Come volevasi dimostrare ! Probabilmente circolano più versioni considerate definitive che evidenziano i contrasti in essere- Ognuno dice la sua e pertanto non concordanti. La tanto decantata trasparenza occuperà, certamente, la quarta paginetta (bianca!)della nuova versione dei "principi". Non vorrei essere nei panni dei "promotori" e/o "sostenitori" della svolta, e che dire poi della "rottamazione" dei "vecchi" (qualcuno ne ha parlato recentemente ma per altre ragioni) altro progetto, questo, che stride con la realtà della società civile: si arriva per meriti e non per età! Aspettiamo ancora ma il ritardo non ci convince. Possibile che a causa di pochi si debba stravolgere una situazione (Statuto ), provata dai fatti, che funziona da decenni nel rispetto della massima rappresentanza territoriale? Attendo ulteriori notizie per continuare il divertimento. Gli Affiliati e tutti i tesserati faranno sentire la loro voce e qualcuno incomincia a tremare. Fabio facci sapere!

Anonimo (non verificato)

Forse qualcuno inizia a fare i conti dei voti pro e/o contro in Assemblea, e ricorda che gli attuali votanti nel 2008 erano certamente a favore di una svolta in FIV, ma non contro Gaibisso, ma forse in disaccordo con alcune presemze a libro paga che ancora ci sono e sempre reteranno li, sino alla pensione (qualcuno ricorda la regolamentazione dei contratti di lavoro). Ed intanto altri se ne aggiungono. Come sempre in Italia quello che conta sono i posti di lavoro. Un noto giornalista economico dice: "segui la scia dei soldi e capirai" Speriamo che una volta tanto i Circoli, in qualità di rappresentanti dei soci tesserati FIV, unici "proprietari" della Federazione, sappiamo decidere con attenzione al futuro della Vela e non guardando il proprio piccolo orticello. Saluti

Amico dello sport (non verificato)

Forse qualcuno inizia a fare i conti dei voti pro e/o contro in Assemblea, e ricorda che gli attuali votanti nel 2008 erano certamente a favore di una svolta in FIV, ma non contro Gaibisso, ma forse in disaccordo con alcune presemze a libro paga che ancora ci sono e sempre reteranno li, sino alla pensione (qualcuno ricorda la regolamentazione dei contratti di lavoro). Ed intanto altri se ne aggiungono. Come sempre in Italia quello che conta sono i posti di lavoro. Un noto giornalista economico dice: "segui la scia dei soldi e capirai" Speriamo che una volta tanto i Circoli, in qualità di rappresentanti dei soci tesserati FIV, unici "proprietari" della Federazione, sappiamo decidere con attenzione al futuro della Vela e non guardando il proprio piccolo orticello. Saluti
Nonostante le quattro repliche, devo dire che mi resta un po' di confusione, anche se sono pienamente daccordo sul finale: i Circoli sono i proprietari della FIV e devono farsi sentire! Qualche brivido di speranza arriva dalla Consulta dei presidenti di Zona, che di fatto sono i primi rappresentanti proprio dei Circoli, ognuno portando in dote quelli della propria Zona. All'ultima riunione dove era stato annunciato (vedi il comunicato stampa citato nel post) l'arrivo della bozza del nuovo Statuto, nessuno, proprio nessuno ha alzato la mano per lamentare questa mancanza. E non per timore reverenziale. Tra i presidenti di Zona il progetto di riforma statutaria non è molto popolare (almeno 9 su 15 sono contrari), e il mancato appuntamento, che può far deragliare il treno, diventa una buona notizia. In ogni caso sul nuovo Statuto si stanno accumulando ritardi inaccettabili, e la grande riforma rischia di arrivare piccola piccola all'assemblea. Dove - vogliamo ricordarlo - sia i singoli Circoli, sia le Zone, possono a loro volta presentare propri progetti di riforma o revisione, alternativi a quello (sin qui misterioso, a parte le 3 paginette dei principi informatori) del vertice...