Dev’essere proprio calda questa estate che entra nel vivo. Almeno per la Comunicazione FIV, che a quanto pare col caldo perde colpi. E pezzi per strada
“La calda estate della vela entra nel vivo in questi giorni con la disputa, in contemporanea, dei Campionati Europei delle classi windsurf RS:X e Optimist, in corso di svolgimento rispettivamente a Brest (Francia) e sul Lago Balaton (Ungheria).” (Da CS FIV Europei RSX e Optimist, 3.7.13, ore 8,22)
Dev’essere proprio calda questa estate che entra nel vivo. Almeno per la Comunicazione FIV, che a quanto pare col caldo perde colpi. E pezzi per strada.
Primo: come si può scrivere un comunicato stampa della Federvela contenente, nello stesso testo, due eventi, due classi, di natura così diversa? Windsurf olimpico e classe giovanile per eccellenza. Immagine, tecnica, personaggi: è tutto così lontano. I poveri media, che già per conto loro hanno ormai seppellito la vela da qualche parte dopo il passato quadriennio di (s)comunicazione federale sul nostro sport, non ci capiscono più niente, e ovviamente si guardano bene dal disseppellirci.
Secondo: visto che il comunicato in questione sottolinea che le due regate suddette si svolgono “in contemporanea” (ma và?), non sarà che ci stiamo dimenticando qualcosa? Non sarà che “in contemporanea” ci sono anche altri due campionati europei di classi olimpiche (49er e 49er FX), in Danimarca, con una ventina di azzurri tra velisti e tecnici? Forse non meritano un comunicatino anch’essi?
Abbiamo scritto, e restiamo dell’idea, che essendoci un nuovo ufficio stampa, per di più fatto di volti amici, va lasciato lavorare prima di esprimere valutazioni. Quelle si faranno a fine stagione. Questo micro-post non è una valutazione, è un piccolo “warning” a chi della Comunicazione porta la responsabilità: non è che si può imparare a comunicare strada facendo, e sulla pelle dello sport e dei suoi protagonisti. Serve, e subito, il progetto generale, il piano (deve esserci, se c'è stata persino una gara). E come in tutti i mestieri ci sono delle regole. Una è quella di non mischiare categorie diverse, tra le tante delle quali è fatto il nostro sport. Un’altra è di non perdersi qualche atleta in giro per il mondo.
Cartellino giallo. Rassettiamoci e ripartiamo: l’estate sarà lunga e ancora più calda. Buon lavoro.
“La calda estate della vela entra nel vivo in questi giorni con la disputa, in contemporanea, dei Campionati Europei delle classi windsurf RS:X e Optimist, in corso di svolgimento rispettivamente a Brest (Francia) e sul Lago Balaton (Ungheria).” (Da CS FIV Europei RSX e Optimist, 3.7.13, ore 8,22)
Dev’essere proprio calda questa estate che entra nel vivo. Almeno per la Comunicazione FIV, che a quanto pare col caldo perde colpi. E pezzi per strada.
Primo: come si può scrivere un comunicato stampa della Federvela contenente, nello stesso testo, due eventi, due classi, di natura così diversa? Windsurf olimpico e classe giovanile per eccellenza. Immagine, tecnica, personaggi: è tutto così lontano. I poveri media, che già per conto loro hanno ormai seppellito la vela da qualche parte dopo il passato quadriennio di (s)comunicazione federale sul nostro sport, non ci capiscono più niente, e ovviamente si guardano bene dal disseppellirci.
Secondo: visto che il comunicato in questione sottolinea che le due regate suddette si svolgono “in contemporanea” (ma và?), non sarà che ci stiamo dimenticando qualcosa? Non sarà che “in contemporanea” ci sono anche altri due campionati europei di classi olimpiche (49er e 49er FX), in Danimarca, con una ventina di azzurri tra velisti e tecnici? Forse non meritano un comunicatino anch’essi?
Abbiamo scritto, e restiamo dell’idea, che essendoci un nuovo ufficio stampa, per di più fatto di volti amici, va lasciato lavorare prima di esprimere valutazioni. Quelle si faranno a fine stagione. Questo micro-post non è una valutazione, è un piccolo “warning” a chi della Comunicazione porta la responsabilità: non è che si può imparare a comunicare strada facendo, e sulla pelle dello sport e dei suoi protagonisti. Serve, e subito, il progetto generale, il piano (deve esserci, se c'è stata persino una gara). E come in tutti i mestieri ci sono delle regole. Una è quella di non mischiare categorie diverse, tra le tante delle quali è fatto il nostro sport. Un’altra è di non perdersi qualche atleta in giro per il mondo.
Cartellino giallo. Rassettiamoci e ripartiamo: l’estate sarà lunga e ancora più calda. Buon lavoro.
fcolivicchi