
Chiesta una deroga al CONI per un rinvio rispetto alla scadenza del 31 marzo per l’Assemblea biennale della Federvela. I misteri del nuovo Statuto, che nessuno ha mai visto, e le scadenze (giuste) per le proposte di modifica dagli affiliati
La Federazione Italiana Vela si avvicina all’Assemblea biennale, un appuntamento statutario della vita federale, quest’anno particolarmente atteso e importante perché nella sua parte straordinaria l’Assemblea FIV dovrebbe votare le proposte di modifica (ma è una mezza rivoluzione) dello Statuto.
Il condizionale è d’obbligo, perché a poche settimane dall’Assemblea l’articolato della nuova carta che regola gli organi, la vita e le attività della Federvela, resta un oggetto misterioso. Il Consiglio ha approvato a novembre una serie di “principi generali” del nuovo Statuto, come voluti fortemente dal presidente Carlo Croce sin dal suo insediamento. Si parla di drastica riduzione del numero dei consiglieri (da 24 a 10), di nuove procedure elettive, di limiti di età e mandati per le cariche federali, di nuove regole nei rapporti tra il vertice e la periferia, rappresentata dai Comitati regionali (le Zone). Una mezza rivoluzione, che da mesi sta provocando reazioni contrastanti e confronti anche vivaci nel Consiglio e nella stessa Commissione di esperti chiamata a elaborare il nuovo testo.
In attesa che arrivino gli articoli del nuovo Statuto, però, tiene banco in Federazione anche la questione relativa alla data dell’Assemblea. Lo Statuto (quello vigente) prevede infatti per l’assise biennale dei circoli affiliati, una data massima al 31 marzo (di solito le Assemblee FIV si sono tenute tra gennaio e febbraio, anche per non avvicinarsi troppo all’inizio delle attività sportive dei club). I ritardi accumulati nella stesura del controverso nuovo Statuto, però, rischiano di far slittare questo termine. E così la FIV ha chiesto al CONI una deroga, e un rinvio di almeno un paio di settimane. La data più probabile per l’Assemblea FIV è quindi il 16 aprile (un sabato), a Roma.
IL MISTERO DELLE SCADENZE PER PRESENTARE LE PROPOSTE DI MODIFICA ALLO STATUTO DA PARTE DEGLI AFFILIATI
Gli slittamenti delle scadenze creano anche qualche confusione nelle indicazioni degli adempimenti collegati all’Assemblea. Sul sito web della FIV si riporta ad esempio che le eventuali proposte di modifica allo Statuto da parte degli affiliati (cioè i circoli) aventi diritto al voto, dovrebbero “pervenire al Consiglio Federale entro il termine perentorio del 15 gennaio dell'anno di svolgimento dell'Assemblea e nel caso di specie entro il 15.01.2011”. Si tratta in sostanza di proposte di modifica “ulteriori”, rispetto a quelle proposte dal Consiglio stesso e promosse dal presidente Croce. La scadenza del 15 gennaio – ormai raggiunta – sarebbe però sbagliata, perché riferita alla vecchia scadenza del 28 febbraio per l’Assemblea federale. Oggi l’interpretazione giusta del vigente Statuto prevede la scadenza per le proposte di modifica 45 giorni prima della data assembleare. Nel caso questa fosse confermata per il 16 aprile, i 45 giorni scadrebbero all'inizio di marzo. Una bella differenza. E una controversia da chiarire subito, perché se impugnata in Assemblea può avere conseguenze più gravi per tutti.
Ciò che fa storcere il naso a molti, però, resta la cronica mancanza di una comunicazione effettiva su tanti aspetti della vita federale, e in particolare su un passaggio così delicato come il profondo rinnovamento dello Statuto. Ai consiglieri, alle Zone e quindi ai Circoli non è arrivato nulla, e ci si chiede come si possa validamente ragionare e decidere su questo tema alla prossima vicinissima Assemblea.
La Federazione Italiana Vela si avvicina all’Assemblea biennale, un appuntamento statutario della vita federale, quest’anno particolarmente atteso e importante perché nella sua parte straordinaria l’Assemblea FIV dovrebbe votare le proposte di modifica (ma è una mezza rivoluzione) dello Statuto.
Il condizionale è d’obbligo, perché a poche settimane dall’Assemblea l’articolato della nuova carta che regola gli organi, la vita e le attività della Federvela, resta un oggetto misterioso. Il Consiglio ha approvato a novembre una serie di “principi generali” del nuovo Statuto, come voluti fortemente dal presidente Carlo Croce sin dal suo insediamento. Si parla di drastica riduzione del numero dei consiglieri (da 24 a 10), di nuove procedure elettive, di limiti di età e mandati per le cariche federali, di nuove regole nei rapporti tra il vertice e la periferia, rappresentata dai Comitati regionali (le Zone). Una mezza rivoluzione, che da mesi sta provocando reazioni contrastanti e confronti anche vivaci nel Consiglio e nella stessa Commissione di esperti chiamata a elaborare il nuovo testo.
In attesa che arrivino gli articoli del nuovo Statuto, però, tiene banco in Federazione anche la questione relativa alla data dell’Assemblea. Lo Statuto (quello vigente) prevede infatti per l’assise biennale dei circoli affiliati, una data massima al 31 marzo (di solito le Assemblee FIV si sono tenute tra gennaio e febbraio, anche per non avvicinarsi troppo all’inizio delle attività sportive dei club). I ritardi accumulati nella stesura del controverso nuovo Statuto, però, rischiano di far slittare questo termine. E così la FIV ha chiesto al CONI una deroga, e un rinvio di almeno un paio di settimane. La data più probabile per l’Assemblea FIV è quindi il 16 aprile (un sabato), a Roma.
IL MISTERO DELLE SCADENZE PER PRESENTARE LE PROPOSTE DI MODIFICA ALLO STATUTO DA PARTE DEGLI AFFILIATI
Gli slittamenti delle scadenze creano anche qualche confusione nelle indicazioni degli adempimenti collegati all’Assemblea. Sul sito web della FIV si riporta ad esempio che le eventuali proposte di modifica allo Statuto da parte degli affiliati (cioè i circoli) aventi diritto al voto, dovrebbero “pervenire al Consiglio Federale entro il termine perentorio del 15 gennaio dell'anno di svolgimento dell'Assemblea e nel caso di specie entro il 15.01.2011”. Si tratta in sostanza di proposte di modifica “ulteriori”, rispetto a quelle proposte dal Consiglio stesso e promosse dal presidente Croce. La scadenza del 15 gennaio – ormai raggiunta – sarebbe però sbagliata, perché riferita alla vecchia scadenza del 28 febbraio per l’Assemblea federale. Oggi l’interpretazione giusta del vigente Statuto prevede la scadenza per le proposte di modifica 45 giorni prima della data assembleare. Nel caso questa fosse confermata per il 16 aprile, i 45 giorni scadrebbero all'inizio di marzo. Una bella differenza. E una controversia da chiarire subito, perché se impugnata in Assemblea può avere conseguenze più gravi per tutti.
Ciò che fa storcere il naso a molti, però, resta la cronica mancanza di una comunicazione effettiva su tanti aspetti della vita federale, e in particolare su un passaggio così delicato come il profondo rinnovamento dello Statuto. Ai consiglieri, alle Zone e quindi ai Circoli non è arrivato nulla, e ci si chiede come si possa validamente ragionare e decidere su questo tema alla prossima vicinissima Assemblea.
smoker (non verificato)
fcolivicchi