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01/08/2013 - 22:47

Le ultime su Luna Rossa e Artemis

E in semifinale, Italia-Svezia

Luna Rossa (problemi alla wingsail) e Artemis si ignorano nell’ultima possibile sfida del Round Robin, e lavorano ormai concentratissime su una sola data: martedi 6 agosto, il giorno della prima semifinale. Pregi e difetti, attese e programmi last-minute. Ecco il termometro dei due team



Luna Rossa ha avuto qualche problema alla wingsail durante l’allenamento di martedi, è rientrata in porto e ha comunicato di voler saltare l’ultima regata del girone contro Artemis (comunque assente), e quindi il Round Robin va definitivamente in archivio e non sarà indimenticabile. Tutti gli occhi adesso sono puntati sulla semifinale secca tra Luna Rossa e Artemis, Italia-Svezia della vela. Martedi 6 agosto e mercoledi 7 le prime due regate, seguite poi da altre due sfide venerdi 9 e sabato 10. Si vince con quattro punti: teoricamente quindi sabato 10 agosto potrebbe essere già tutto finito, e Emirates Team New Zealand potrebbe conoscere già il nome del suo rivale in finale. Se invece ci fosse bisogno di altre regate, per arrivare alle 4 vittorie, si correrà ancora il 12, 13 e 15 agosto.

CAMBIA L’ORARIO DI PARTENZA (UN’ORA PIU’ TARDI)
Le regate della semifinale partiranno alle 13:15 ora locale, le 22:15 italiane, un’ora dopo rispetto a quelle che abbiamo visto a luglio per il Round Robin. Si farà più tardi a vedere la vela, chissà che non sia un bene. E’ attesa anche una conferma dell’acquisizione dei diritti da parte della RAI per l’Italia, pare che ci sia una nuova trattativa e comunque è probabile che le eventuali dirette partano dalla finale che inizia il 17 agosto. Intanto la semifinale si potrà vedere sempre su Youtube, e il segnale trasmesso anche qui su Saily.it

Gli organizzatori hanno iniziato la costruzione di nuove tribune e hanno messo in vendita i biglietti. la lentissima partenza dell’evento non ha giovato a nessuno e l’interesse si mantiene tiepido, per non dire freddino, a San Francisco. Tutti sanno che prima o poi con il flop si dovrà fare i conti. Ma per ora tutti si muovono e si agitano come a dimostrare che c’è ancora la Coppa America...

IL CONFRONTO, LE ATTESE: LUNA ROSSA O ARTEMIS?
Tutti gli osservatori, tecnici o meno, si chiedono chi vincerà tra Luna Rossa e Artemis, e ancora prima chi è più veloce. In realtà la sensazione è che il duello sia tra la maggiore esperienza e sperimentazione di Luna Rossa sul campo di regata e le soluzioni e il progetto di ultima generazione del catamarano svedese.

Gli svedesi si allenano sul secondo AC72 solo dal 22 luglio, Luna Rossa ha questa barca da Auckland e tra Nuova Zelanda e California, regate comprese, ha molte ore di acqua sotto la chiglia e nella testa dell’equipaggio. Conta di più il mezzo o l’uomo? Così potrebbe essere riassunta la domanda.

LE DIFFERENZE TRA I DUE AC72
Si vedono anche a occhio inesperto le grandi differenze tra Luna Rossa e Artemis Big Blue. La wingsail svedese ha 6 flap, contro i 4 di Luna Rossa, si tratta di un’ala rigida che viene definita 3G, di terza generazione. E se a questo si somma che Luna Rossa ha avuto qualche problemino recente sulla sua wing, il quadro si completa.

Le forme degli scafi sono diversissime. Le sezioni degli scafi di Luna Rossa sono più a U e sono progettate per dare il massimo nelle andature al vento, di bolina. Gli scafi del nuovo Artemis sono molto più piatti nella parte inferiore, lasciando immaginare migliori prestazioni nelle andature portanti.

CONTROLLO DELLA BARCA
La maggiore esperienza dell’equipaggio di Luna Rossa anche in regate “vere” ha sviluppato le manovre e il controllo in situazioni che possono essere decisive in termini di guadagno o perdita di metri preziosi. Lo si è visto dalle strambate senza scendere dal foiling che ormai riescono sempre a Emirates Team New Zealand e sulle quali anche gli italiani sono cresciuti molto. O anche nella regolazione della wingsail dopo ogni virata, un lavoro che necessita grande coordinamento dell’equipaggio. Cose sulle quali Luna Rossa avrà un vantaggio indubbio sugli svedesi.

Ma lo skipper Max Sirena non si fida: “Sono barche del tutto nuove, abbiamo fatto forse il 20 per cento di miglioramenti sulle prestazioni negli ultimi 10 giorni. Stiamo sviluppando ulteriormente la barca ogni singolo giorno, e per esperienza posso dire che niente è più formativo che fare una regata e girare le boe. Però Artemis è un team pieno di grandi campioni, sono sicurissimo che si stanno dando da fare per essere pronti quando inizieranno le regate.”

A FAVORE DI ARTEMIS
Proprio la novità della classe AC72 può essere un punto a favore di Artemis: si tratta di una classe ancora ai primi vagiti, appena un anno fa (il 1 agosto del 2012) veniva varato il primo AC72, ed è visibile a tutti quanti aggiornamenti sono stati introdotti da allora, su scafi, traverse, wingsail, piano velico, timoni, derive, struttura stessa. Uno sviluppo vorticoso che ha riguardato un po’ tutti i team, ma che può dare i migliori risultati a chi riesce a costruire due AC72. Artemis in particolare sarà l’ultimo varato in assoluto, anche se rischia di fare solo una manciata di regate.

“E’ difficile fare previsioni sulla velocità che la nostra barca potrà sviluppare - dice Iain Percy - Anche la vecchia questione del vantaggio del foiling era abbastanza sconosciuta per la maggior parte di noi fino a poco tempo fa. E’ davvero impossibile estrarre dei dati esatti di prestazioni sui nostri foil o sui nostri scafi: certo, abbiamo i nostri numeri, emersi in questi primi giorni di allenamenti dopo il varo, e li confrontiamo per quanto possibile con quelli che abbiamo potuto vedere su Youtube, degli altri due sfidanti. Ovviamente loro sono molto avanti, portano le barche assai meglio e con maggiore efficienza, ma noi stiamo facendo di tutto per chiudere il gap!”

Commenti

AnonimoDiAcquaDolce (non verificato)

Ma siete davvero convinti che Artemis scenderà in acqua a regatare? La mia impressione è che la poppa della barca rimanga sempre inesorabilmente incollata all'acqua, innescando quel movimento di beccheggio che poi provoca la caduta della prua e la conseguente scuffia in avanti. E probabilmente nelle immagini diffuse, Artemis aveva i timoni fuori stazza, gli unici che gli permettono di sollevare la poppa a tratti. Mettetevi nei panni di Cayard: se Artemis scuffia e si fa male qualcuno, pensate che dopo il precedente la magistratura statunitense se ne starebbe a guardare?