News | Regata > Coppa America

14/07/2013 - 12:18

Louis Vuitton Cup: Luna Rossa sconfitta duramente da Tea New Zealand. Rivedi qui tutta la regata

Due pianeti lontani

!--paging_filter--strongPrima regata, kiwi travolgenti su Luna Rossa. Dominio di Emirates Team New Zealand dall’inizio alla fine (distacco di 5’23”, oltre il massimo consentito). Barche sempre lontanissime, belle da vedere ma non c’è regata. Sulla Coppa incombe il rischio-noia - VIDEO REPLAY/strong!--break--br / nbsp;br / nbsp;br / E adesso? Adesso che abbiamo finalmente visto una regata vera, con due fantabarche, un “match race”, e il confronto diretto tra Luna Rossa e i maestri neozelandesi, che si fa?br / nbsp;br / Emirates Team New Zealand è stellare, Luna Rossa solo… lunare. E per ora non basta. I kiwi hanno battuto gli italiani nella prima, attesissima regata vera tra due maxi catamarani AC72 della Coppa America 2013. Una regata senza storia, dall’inizio alla fine. Distacco finale 5 minuti e 23 secondi. Tanto. Troppo per dei catamarani (il tempo massimo di arrivo è 5 minuti dopo il primo, quindi LR è ufficialmente DNF in questa regata, come a sottolineare che, davvero, non c’è secondo…). Ma la differenza tra le due barche è apparsa netta, soprattutto di bolina Emirates Team New Zealand è stata nettamente superiore. Ecco il racconto di un esordio che farà molto pensare, visto che ci aspettano due mesi e mezzo di questa “vela”.br / nbsp;br / Luna Rossa entra con mure a dritta e incrocia davanti ai kiwi, che entrano (volutamente) in leggero ritardo.nbsp; Minimo accenno di circling, e alla fine ETNZ “parcheggia” LR, controllandola da una posizione favorevole sottovento. Al via Dean Barker parte lanciato: 41 nodi al taglio della linea, contro 38 di Luna Rossa. Alla prima boa, dopo un respiro, 5 secondi di vantaggio kiwi.br / nbsp;br / Nella bolina, ETNZ guida le danze, sceglie di restare sulla destra del campo, e praticamente costringe Luna Rossa a seguirne le mosse, togliendo agli italiani ogni possibilità di tentare qualcosa di diverso in termini di bordeggio. E’ comunque una Luna Rossa che non si da per vinta: Francesco Bruni continua a virare, praticamente ci prova ogni volta che può, come in una reminescenza dei vecchi match race d’un tempo, quelli “a dimensione d’uomo” con i monoscafi.br / nbsp;br / A metà della seconda poppa la barca con Grant Dalton (a sorpresa a bordo) è già un puntino lontano: 2 chilometri e trecento metri. La domanda comincia a essere: saranno tutte così, le regate della Louis Vuitton Cup? Troppo lontane, irrimediabilmente, dopo pochi minuti di regata. Il momento di maggiore vicinanza tra le barche dopo il via diventa un incrocio con ETNZ che risale per la seconda bolina, e la Luna che scende di poppa. Difficile chiamarla emozione….br / nbsp;br / Alla fine della seconda poppa 2:47 il vantaggio dei neozelandesi.br / Il vento è arrivato a punte di 22,1 nodi, il limite anche psicologico stabilito nelle regole di sicurezza, ma solo per pochi secondi, e per il resto è rimasto sotto ai 20 nodi.br / nbsp;br / Luna Rossa ha usato nuove derive, visibilmente inclinate. Come valutare il loro risultato? Di poppa le velocità delle due barche sono sembrate spesso vicine. Luna Rossa ha tenuto botta. Ma di bolina le differenze sono apparse siderali: per lunghi tratti ETNZ ha avuto velocità di 2 o più nodi superiori alla barca italiana.br / nbsp;br / Impressionante lo zig zag di ETNZ in foiling dopo la boa di bolina, all'inizio della seconda poppa. Questi ragazzi adesso sono dei giocolieri con in mano dei mostri a vela. Strambata dei kiwi mantenendo il foiling con lo sfondo di Alcatraz, per piombare sulla boa 6, l’ultima prima del traguardo.br / nbsp;br / Le 21:59, è l’ora del taglio della linea d’arrivo dei kiwi marziani, posta non lontano dal villaggio America’s Cup, Luna Rossa arriva 5 minuti e 23 secondi dopo.br / nbsp;br / Cosa abbiamo visto? Match Race? Vela? Coppa America? E' solo la prima regata... Aspettiamo i prossimi giorni per dare qualche giudizio "consolidato".br / nbsp;br / Quanto a Luna Rossa, il team sta producendo cose egregie, va considerato che è entrato nel gioco per ultimo, la qualità del lavoro fatto è straordinaria, nel consueto stile delle sfide targate Prada. La distanza dal primo della classe, però, è e resta siderale. Vedremo con l’entrata in scena di Artemis se Luna Rossa è la seconda forza di questa Vuitton, e nel caso cercheremo di capire quali invenzioni servono per tenere desta la speranza di una finale minimamente combattuta… Anche se uno degli obiettivi della sfida italiana quest’anno è proprio quello di aiutare i kiwi a strappare la Coppa a Oracle. Tante domande, più o meno inquietanti, e uno scenario di lunghe settimane di regate, con un forte rischio-noia.br / br / RIVEDI IL VIDEO DELLA REGATAbr / iframe allowfullscreen="" src="//www.youtube.com/embed/ZO3mvmHUrBs" frameborder="0" height="372" width="620"/iframebr / br / nbsp;br /

Commenti

Nicolò Reggio (non verificato)

Come ingegnere navale parto dalla constatazione - da osservatore esterno su streaming - che ETNZ e LR non sono identiche, e diversa é l'organizzazione dell'equipaggio nelle manovre; altrettanto diversa era la regolazione dell'ala, soprattutto nel camber alla base (per paragone geometrico). Per il resto sembra che manchino ore e miglia di navigazione; forse anche di timone: la pre-partenza é stata imbarazzante (LR ha sviluppato la massima velocità nell'allontanarsi - fuggire? - dalla pressione di ETNZ) con ETNZ che ha solo messo la sua sagoma tra LR e la linea di partenza. Sembrava poi esserci, per LR, una ripetuta difficoltà di decollo e di mantenimento del sostentamento ovvero di capacità di mantenerlo. Che fosse questione di foils o meno lo sapremo alla prossima regata. ETNZ era più dolce nelle variazioni di rotta e sembrava esserci maggior sensibilità sia nella conduzione sia nella regolazione dell'ala, in una giusta sincronia che dava la sensazione di pieno controllo del mezzo a qualsiasi velocità, in sostentamento (foiling) e in dislocamento su uno scafo. Oggi c'é una distanza abissale tra ETNZ e LR, difficile da colmare nel mentre si corre la LVC.
Grazie Nico delle osservazioni dettagliate e attente. Ho un dubbio sulla differenza di ore e miglia di navigazione e di timone: in fondo sugli AC72 ETNZ e LR non hanno iniziato praticamente insieme? La vera differenza (che come hai fatto notare si coglie a occhio nudo) è tra ETNZ-2 e LR-1. Il punto sta forse in questo, nella evoluzione tra prima e seconda barca, che potrebbe aver dato al team che ha potuto sostenerla un mezzo più dolce, affidabile, foileggiante, e in definitiva veloce. Che tra barca 2 e barca 1 ci sarebbe stata differenza c'era da aspettarselo. Ora però toccare con mano questi distacchi fa venire brividi sulla schiena: come faremo a sostenere (anche a livello mediatico) un'altra dozzina di regate di Luna Rossa che perde sistematicamente con ETNZ? Ce la caveremmo forse con qualche vittoria (auspicabile) contro Artemis che si presume messo peggio. Dal 17 agosto arriveranno i giorni della finale. Luna Rossa farà molti miglioramenti in queste settimane, il guaio è che anche Team New Zealand non starà ferma...