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02/01/2016 - 20:07

I Mondiali Giovanili World Sailing verso l’epilogo

Youth Worlds,
Finale con rabbia

Per il massimo evento giovanile della vela mondiale, gravemente macchiato dal caso diplomatico che ha causato l'assenza degli atleti israeliani, volata a tinte forti. La battaglia per le medaglie, il podio e la Top-10 in molte classi. La rabbia degli azzurrini per i troppi alti e bassi (Italia al 14° posto per Nazione). La voglia di far prevalere, comunque, lo Sport. Report completo – GUARDA 5 VIDEO: IL RACCONTO DELLE REGATE 



Mentre il campionato si avvia alla conclusione, e la premiazione potrebbe riservare qualche colpo di scena dal punto di vista dell’esternazione di dissenso da parte di atleti o team nei confronti dell’organizzazione malese che ha provocato la mancata partecipazione degli atleti israeliani, la questione sportivo-diplomatica è finalmente arrivata alla massima attenzione della federvela mondiale, che in una nota ha annunciato un Executive Committee (l’organo di governo dell’ente) per l’8 gennaio. E’ attesa una presa di posizione su quanto accaduto, anche in relazione alle indicazioni che potrebbero arrivare dal Comitato Olimpico Internazionale.


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420 M
Dopo 8 prove gli azzurrini Edoardo Ferraro e Francesco Orlando sono in una buona ottava posizione, hanno anche vinto una prova, ma il sogno del podio è lontano 25 punti, ci vorrebbe un miracolo. Pesano dannatamente l’OCS nella quarta manche e i successivi piazzamenti opachi (16-12), perché con un pelo di regolarità in più adesso vivremmo un finale elettrizzante. In testa gli americani Logue e Brakman precedono con un buon margine i brasiliani Lombardi e Luz, e gli irlandesi Elmes e Sullivan, solo quarti gli australiani Brodie-Smith, a lungo in testa e crollati nelle ultime prove.
8. Edoardo Ferraro-Francesco Orlando (7-4-11-OCS-16-12-1-10)

 
420 W
Otto prove completate anche nel 420 femminile, qui le azzurrine Demi Rio e Maria Pasquali Coluzzi sono al 10° posto, quindi ancora nella ideale Top Ten del campionato. La loro striscia denota sprazzi talentuosi, ma anche parecchia incostanza, è qui che si può e si deve lavorare, ma intanto teniamoci stretto un piazzamento nei primi dieci, è importante! In testa le polacche Szmit e Dzik hanno scavalcato le australiane Jerwood e Smith di un solo punto, terze staccate le spagnole Caba e Diaz.
10. Demi Rio-Maria Pasquali Coluzzi (6-12-9-DNF-7-9-19-6)

 
29er M
Non è bastato un timido segnale di risalita nei piazzamenti a Francesco Zampiccolo e Leonrdo Chistè per guadagnare posti in classifica: dopo 12 regate dell’acrobatico doppio sono al 20° posto generale, che forse non a caso è anche il piazzamento dell’ultima manche. I due ex o’Pen BIC sono giovani e questo mondiale serve per mettere esperienza in cascina. Al comando bel duello tra i kiwi Keon e Egnot-Johnson e gli sloveni Janezic e Podolgar, divisi da soli 3 punti, più lontani al terzo posto i norvegesi Mathisen.
20. Federico Zampiccoli-Leonardo Chiste (18-19-16-25-11-12-18-21-RET-18-26-20)

 
29er W
Ma che brave le Gambarin, vispe e coraggiose, sono al 10° posto, hanno messo a segno qualche manche di vertice (3, 6, 7) e poi resistito in molte altre. Scartano un 14°. La Top Ten sarebbe un bel traguardo, per cominciare. In testa le finlandesi Kronlof e Hokka, le sorelle spagnole Munte Carrasco e le danesi Graversen e Christensen sono ai primi tre posti racchiuse tutte in 3 punti, che bella volata si prospetta!
10. Francesca Gambarin-Claudia Gambarin (8-14-14-10-10-9-7-3-10-12-9-6)

 
SL16
Grande battaglia sul cat giovanile, e gli azzurrini Gianluigi Ugolini e Maria Giubilei ci sono dentro in pieno! Quinti dopo 12 prove, con l’handicap tremendo di una squalifica nella primissima prova, quindi impossibilità di sbagliare, i due romani hanno tenuto alta la concentrazione e fatto vedere cose notevoli (tre primi di manche, due secondi, un terzo), e non sono mai scesi oltre il 6° posto in una prova. La classifica è corta e i nostri sono a 11 punti dal podio. Imprendibili i francesi Flament Dorange (11 primi e un quinto!), seguiti dagli australiani Connor-Renouf e dai neozelandesi Lindsay e McKenzie: sono loro quelli nel mirino degli italiani!
5. Gianluigi Ugolini-Maria Giubilei (DSQ-6-5-2-2-1-1-3-1-4-6-4)

 
Laser Radial M

Buona rimonta di Gianmarco Planchestainer, partito in sordina e poi risalito fino al 9° posto attuale dopo 8 prove. Il podio dista 26 punti, parecchi, e fa gola a tanti davanti a lui, ma un finale all’arma bianca ci sta tutto, e Planke deve buttare il cuore oltre l’ostacolo, perché un posto tra il 5° e il 7° è ampiamente alla sua portata. Davanti l’australiano Alistair Young ha fatto il vuoto, confermando la grande tradizione del suo paese su questo singolo olimpico. Secondo è lo statunitense Nicholas Baird, che è figlio d’arte suprema: suo papà infatti è il grande Ed Baird, una carriera straordinaria culminata con i successi in Coppa America (nel 1995 era coach dei kiwi nel primo storico trionfo, poi timoniere del fantascientifico (ma sconfitto) cat di Alinghi nella Coppa del 2010, vincitore di Rolex Sydney Hobart, maestro del match racing (7 titoli mondiali), anche velista dell’anno ISAF 2007… Ma forse non tutti sanno che l’inizio di questa storia straordinaria fu il titolo mondiale proprio della classe Laser nel 1980 a Kingston in Canada. Era solo il quinto campionato del mondo di quella nuova classe che sarebbe divenuta simbolo della vela e anche categoria olimpica. Con un papà del genere il giovane Nic deve aver assimilato geni velici in quantità, e adesso eccolo a giocarsi il primo titolo giovanile. Bella storia.
9. Gianmarco Planchestainer (20-16-12-15-6-8-4-8)

 
Laser Radial W
Francesca Bergamo ha rialzato la testa: questa è la notizia da sottolineare: l’azzurrina adesso è al 20° posto,  ma era molto più in basso, prima di entrare in sintonia con barca e campo di regata, nonché condizioni più sue: e con la strisca di 8-2-11 nelle ultime tre manche si è ritirata su, di morale e di classifica. Pronta per un bel finale spensierato! Al comando la sorprendente ungherese Erdi ha quasi il titolo in tasca, precede la tedesca Anderssohn di 7 punti e la polacca Kwasna di 11.
20. Francesca Bergamo (23-32-36-25-22-8-2-11)

 
RSX M
Ma dov’eri finito, benedetto Matteo Evangelisti, fino a ieri? Come hai potuto regatare 9 prove tutte oltre il 12, con molti 20, 18, 16, insomma maluccio assai, e poi scatenare questo inferno nelle ultime tre manche 3-3-1! Ora sei al 13° posto, e il finale, la speranza di vederti graffiare un posto nei primi dieci che ti spetta ed è nelle tue corde, è legato al meteo. Se sarà leggero e toccherà pompare, l’azzurrino parlerà. Ma le due facce sono troppo estreme e c’è da lavorare per una maggiore completezza. La testa della classifica vede il francese Le Bosq, l’argentino Birkner e il brasiliano Francioli. Tanto per capirci, nelle ultime tre prove “dominate” da Matteo, loro hanno collezionato rispettivamente un 1-2-15, un 8-8-6 e un 17-10-12. Come a dire: la doppia faccia vale un po’ per tutti. Vediamo che finale sarà.
13. Matteo Evangelisti (20-12-15-17-20-12-20-18-18-3-3-1)

 
RSX W
La mascotte della flotta, la quindicenne Giorgia Speciale, si tiene con i denti il suo 10° posto in generale, dopo 12 manche di battaglia e grazie a una ritrovata brillantezza nelle recenti manche. Pronta per il suo solito finale di carattere la marchigiana. In testa la superfavorita russa Elfutina deve contenere la cinese Huang e l’inglese Wilson.
10. Giorgia Speciale (11-10-12-11-13-11-9-11-13-9-9-6)

 
Nation’s Trophy
In quello che più volte è stato un viale del trionfo per la giovane vela azzurra, stavolta l’Italia fatica a farsi vedere in alto. Siamo al 14° posto della classifica per nazioni, sulle 76 presenti, con poche chanche di agguantare un posto nei primi 10, e lontani dal vertice dove battagliano le “solite” nazioni: Australia, Nuova Zelanda, Francia, USA e Gran Bretagna.
 

IL COMMENTO DEL TECNICO FIV MAURO COVRE
(federvela.it) Mauro Covre, che oggi ha seguito gli atleti delle tavole e le ragazze del 29er: “Nelle condizioni odierne 8-14 nodi i ragazzi hanno potuto esprimere al meglio tutto il loro potenziale. Matteo Evangelisti con un primo e due terzi ha avuto la migliore prestazione della flotta delle tavole maschili salendo in classifica verso posizioni più consone alla sua effettiva preparazione. Giorgia Speciale RS:X F, soli 15 anni, dopo essersi ben difesa fin qui anche con vento forte, oggi con tre discrete prove è salita di un gradino in classifica entrando nei dieci. Bene anche le ragazze del 49er femminile Francesca e Claudia Gambarin che hanno avuto uno score degno di rispetto; nella prima prova di oggi nonostante un incidente che le ha costrette a partire in ultima posizione sono riuscite ha risalire al 12mo posto. Comunque tutti i ragazzi alla fine di questo campionato porteranno con loro un’esperienza formativa molto importante”.
 
 
Domani si completa il programma della 45th Isaf Youth Sailing World Championship 2015 e si assegneranno i titoli.


VIDEO

HIGHLIGHTS DAY 2


DAY 3


DAY 4


DAY 5 
 
 

Commenti

FABRIZIO EVANGELISTI (non verificato)

Buongiorno, come padre, di Matteo E. RS:X, non posso nascondere di aver provato un po' di irritazione nel leggere il commento tecnico su mio figlio, ma semplicemente per il fatto che è stato messo il dito nella piaga! La piaga della sua incompletezza tecnica. In effetti, chi conosce un po' di questo sport, sa, che per stare nelle zone alte delle classifiche, bisogna ben destreggiarsi in tutte le condimeteo. E questo è un tema che accompagna Matteo ormai da anni. Troppe sono state nel tempo le sue competizioni il cui risultato finale è stato caratterizzato dai due volti. Ultimo l'Europeo di Palermo, al primo posto per due giorni su 80 partecipanti, per poi finire "solo" 6° finale per il "ventone" degli ultimi due giorni Così anche in Malesia, tra le prime 9 prove tutte oltre il 12, e "l'inferno scatenato nelle ultime quattro", 3-3-1-2 (includendo l'ultima conclusa al secondo posto proprio mentre sto scrivendo) siamo passati però dai 20-25 nodi ai 15-8. Come dire, un altro sport, per chi ne intende, senza entrare in particolari tecnici del tipo: fino a 13 nodi si va con deriva e track avanti e oltre i 14 via deriva e track indietro... Ora nel caso di Matteo la questione è tanto fisica quanto tecnica. Stiamo parlando dell'atleta più leggero della flotta youth con 175 cm di altezza e 56 kg. Gli avversari, Le Bosq, Saubidet, Francioli, ecc. vanno tutti dai 180/190 cm e 65/75 di peso che hanno potuto sfruttare in ben 9 prove su 13, contro le sole 4 a favore di Matteo. D'altronde siamo in categorie giovanili, quindi atleti ancora in età evolutiva e che vengono portati dalla Fiv a questi eventi per acquisire esperienza e conseguire miglioramenti. Matteo sta curando aspetti come l'alimentazione e la preparazione atletica, ma il DNA è quello e sono pertanto convinto che ci siano più margini di lavoro sull'aspetto tecnico. Ma qui siamo alle note dolenti. Matteo nella sua giovane carriera ha cambiato 6/7 allenatori, cosa per certi versi anche positiva, ma non ha ancora trovato sulla sua strada qualcuno che abbia particolarmente a cuore la sua crescita tecnica, specialmente con vento forte. La sua preparazione è fatta per lo più di sedute solitarie o al massimo con ragazzini della Techno293 a fargli da improbabili sparring, tutto ciò in uno spot poco ventoso. Poca cosa per competere a livello internazionale. Eppure, nonostante ciò, Matteo riesce a "graffiare". Lo ripetiamo tutti che i "se" e i "ma" nello sport non contano. Ma cosa potrebbe fare Matteo se avesse la possibilità di allenarsi e quindi migliorare la propria performance con vento? Solo la Federazione, lo sta sostenendo, dal momento che, sempre grazie ai suoi risultati, è stabilmente inserito nel Team Under 19, con i conseguenti raduni, 3/4 l'anno. Ma non posso certo pretendere che la Fiv mandi a Civitavecchia un tecnico ad occuparsi esclusivamente della preparazione tecnica di un 17enne! Io come genitore continuo a sostenerlo e a preoccuparmi della sua istruzione e del suo benessere psicofisico, se qualcuno intravede del talento, e ne è interessato, prego si faccia avanti!! Tanto dovevo, non per giustificare il risultato, ma perchè dietro una semplice classifica c'è sempre una storia!! Fabrizio Evangelisti
Gentile Fabrizio, grazie del messaggio, accorato eppure razionale, come si addice a un bravo papà. Credo che il percorso di Matteo, compresa la selezione e l'esperienza del Mondiale Youth, sia virtuoso e significativo. Le lacune esistono proprio per essere affrontate e superate, sono il sale dello sport! La sua disamina è attenta e completa, e credo che in famiglia e in Federazione abbiate chiaro cosa può servire a Matteo per proseguire il suo cammino, nella vita e nello sport! Un abbraccio e buon 2016