Giro del mondo in solitario, ormai i primi a due giorni dal traguardo

SAILY PREPARA LA TELECRONACA DIRETTA DEGLI ARRIVI COME PER LA PARTENZA - L'incredibile spettacolo di un arrivo in volata della regata delle regate, dopo aver circumnavigato il pianeta per 80 giorni, affrontato tutte le condizioni, davanti a Les Sables d'Olonne, davanti alla Francia e all'Europa chiuse in casa dal virus, si presentano tre barche praticamente appaiate, come un finale dei 200 metri piani di Atletica. Mercoledi 27 pomeriggio i primi sul traguardo? C'è vento nel golfo di Biscaglia... VIDEO

di Christophe Julliand

A circa 48 ore dell’arrivo dei primi concorrenti sulla linea del traguardo, materializzata dalla boa cardinale Nouc’h davanti a Port Olona, nessuno può sapere chi vincerà questa favolosa edizione del giro del mondo in solitario e senza scalo o chi salirà sul podio.

Dopo 78 giorni di regata, e più o meno 28.000 miglia percorse, i primi sono a metà strada tra l’arcipelago delle Azzorre e le coste portoghese e spagnole. Le miglia ancora da percorrere sono 730 per Charlie Dalin (Apivia) che ha ripreso il comando questa mattina, 750 per Louis Burton (Bureau Vallée), la rivelazione di questa edizione del giro del mondo in solitario, 804 per il navigatore tedesco Boris Herrmann (Seaexplorer/Yacht Club de Monaco), 897 per Thomas Ruyant (LinkedOut) e 957 per Yannick Bestaven per Maitre Coq.

Un po’ più staccati, troviamo Damien Seguin (Groupe Apicil) a 1044 dell’arrivo, Giancarlo Pedote (Prysmian Group)  a 1120 miglia e Jean Le Cam (Yes We Cam) a 1262 miglia. Con Giancarlo che già aveva superato Seguin e sembrerebbe poter nuovamente incrociare davanti allo straordinario velista francese, due medaglie alle Paralimpiadi, e primo scafo senza foil. Dunque nella giornata di oggi anche Giancarlo Pedote scenderà sotto le 1000 miglia al traguardo. Ormai solo il capo Finisterre a delimitare l'ingresso nel "lago" temibile di Biscaglia.

Per questi concorrenti prosegue il bordeggio di poppa in venti depressionari di media intensità e di settori occidentali, una fase iniziata subito dopo l’uscita dell’alta pressione del Nord Atlantico alla latitudine delle Canarie. Secondo le ultime previsioni meteo, un nuovo protagonista sembra voler entrare in scena per complicare ulteriormente questo sprint finale che non ha nulla di rettilineo: una dorsale anticiclonica con poca vento da attraversare prima di entrare nel Golfo di Biscaglia, fattore che potrebbe provocare l’ennesima compressione del gruppo di testa.

Dovrebbe continuare quindi fino al traguardo la partita a scacchi e la sequenza di strambate alla quale stiamo assistendo. E così il Vendée Globe 2021 di deciderà nelle ultime miglia proprio come le tappe più belle della Solitaire du Figaro e potrebbe addirittura concludersi proprio come si era terminata l’ultima edizione della Volvo Ocean Race, e cioè alla fine dell’ultimo bordo dell’ultima tappa. 

L’ipotesi plausibile di una compressione del gruppo di testa rende ancora più incerta l’esito finale poiché tre dei concorrenti di questo gruppo riceveranno un compenso in tempo appena avranno tagliato la linea: 16 ore e 15 minuti per Jean Le Cam, 10 ore e 15 minuti per Yannick Bestaven e 6 ore per Boris Herrmann che potrebbe diventare il primo skipper non francese a vincere il Vendée Globe. 

FINALE SENZA PUBBLICO? - Andiamo verso un finale da sogno, quindi. Questo è poco ma sicuro. Il decano Jean Le Cam ci ha avvisato a proposito: all’arrivo sarà un’esplosione di emozioni. Eppure si va verso un finale a dir poco paradossale, una situazione  di cui si parla molto in Francia. Per i protagonisti, in effetti non sarà un arrivo con il solito bagno di folla con il pubblico. Dovranno essere rispettate le misure di distanziamento sociale, in un paese la Francia che va verso il terzo lockdown. Villaggio della regata chiuso, come in partenza, sui moli di Port Olona non ci saranno i soliti tifosi, chiamiamoli pure così poiché di febbre si tratta. Si tratta di febbre, di evasione, di passioni di emozioni condivise tra il pubblico e questi circumnavigatori. Un arrivo a Les Sables d’Olonne senza pubblico. Quando la conferma delle direttive è arrivata la settimana scorsa: la reazione di Le Cam, ancora lui, è stata molto concisa, due parole e un punto esclamativo: “tellement triste!’’ 

IL SINDACO DI LES SABLES SCRIVE A MACRON - In effetti, per chi ha seguito le edizioni precedenti, sarebbe molto triste vedere i primi concorrenti tornare a Les Sables, risalire il lungo canale, senza il clamore e il caloroso abbraccio del pubblico. Sarebbe triste e non avrebbe molto senso. Da qui il tentativo quasi disperato di Yannick Moreau, il sindaco di Les Sables d’Olonne che ha scritto una lettera aperta al presidente della Repubblica francese, Emanuel Macron, grande tifoso del Vendée Globe che, ricordiamo, aveva tenuto a collegarsi in diretta con Jean Le Cam dopo il salvataggio di Kevin Escoffier, episodio che ricorda nella sua lettera. 

E’ una lettera emozionante,  con alcune frasi ad affetto e forse qualche doppio senso (‘’la più bella delle legioni d’onore è il clamore del pubblico lungo il canale di Port Olona’’) una lettera che ha un unico scopo: cercare qualche soluzione equilibrata per assicurare una presenza umana e calorosa all’arrivo dei concorrenti. Una proposta nel rispetto delle misure sanitarie in vigore e il ricordo che, oltre all’obbligo morale di salvare qualsiasi marinaio in difficoltà anche l’accoglienza della gente di mare fa parte di una ‘’tradizioni marittima secolare’’.

LA DIRETTA ITALIANA DELL'ARRIVO: COME PER LA PARTENZA, SAILY SI PREPARA A RACCONTARVI DEI MOMENTI DI GRANDE VELA. ASSICURATE LE IMMAGINI DELL'ARRIVO DEI PRIMI TRE CONCORRENTI, SI ATTENDE ANCORA DI SAPERE COME VERRANNO RIPRESI GLI ARRIVI DEGLI IMMEDIATI INSEGUITORI, TRA I QUALI PRYSMIAN GROUP DI GIANCARLO PEDOTE, CHE COMUNQUE NOI SEGUIREMO LIVE - INFO A SEGUIRE, STATE CON NOI!

COSA DICE GIANCARLO PEDOTE DA BORDO DI PRYSMIAN GROUP - “Tutto a suo tempo. Non penso al traguardo né al risultato. È stata la mia filosofia dall’inizio di questo giro del mondo e non la cambierò ora. Mi piace vivere il momento presente e ricordo che la classifica non dipende totalmente da noi. Non siamo a terra a giocare a ping-pong. Siamo in mare a giocare con un elemento che è sempre più forte di noi ed è lui che decide. Lo tengo sempre a mente.

"Devi rimanere lucido fino alla fine. Avremo un calo di vento, poi aumenterà… Dovremo prendere le mani di terzaroli e mettere più tela al momento giusto, dovremo regatare bene con le altre barche vicine, fare le scelte giuste, riuscire a mantenere la giusta velocità… Bisogna ancora giocarsela.

“Nonostante tutto, vogliamo lottare in questo rush finale. Sto approfittando al massimo di questi ultimi giorni in mare prima di riconnettermi con la vita di terra. È strano da spiegare e probabilmente complicato da capire, ma a volte, durante questo giro del mondo, mi sono dimenticato di essere in mare. Ero sempre così concentrato sulle mie rotte, le manovre e la mia routine di bordo che spesso dimenticavo di guardarmi intorno. È un peccato, ma abbiamo barche che vanno così veloci che alla fine lasciano poco tempo per la contemplazione, anche se mi è capitato nel Grande Sud di guardare la scia, di avere belle sensazioni e di sentire un vero contatto con la natura.

"Nella seconda parte del Golfo di Biscaglia dovremmo avere vento molto sostenuto, niente al confronto di ciò che abbiamo visto nel Grande Sud. Dovremo fare molta attenzione nell’avvicinamento a Les Sables d’Olonne. È un’area in cui ci sono molti pescatori e molte barche che non sempre hanno l’AIS che ci indica la loro presenza. Quindi dovremo risparmiare molte energie per questo momento, soprattutto se arriviamo come previsto in condizioni toste. No, rilassarsi proprio no”.

VIDEO: C'E' ANCORA CHI E' A CAPO HORN!

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