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09/12/2010 - 16:43
In Australia il Mondiale, con tanti nomi eccellenti
In Australia il Mondiale, con tanti nomi eccellenti
Tutti pazzi per il Moth
Che sia una delle derive del momento (e secondo molti, del futuro) è ormai certo. Ma il cuore velico di Lake Macquarie (NSW) batte per il Mondiale Zhik Moth: 113 iscritti, e tanti campioni. Italiani? Per ora, zero
Potrebbe essere l’evento velico da ricordare, il Mondiale Moth sponsorizzato da Zhik a Lake Macquarie (New South Wales, Australia, poco a nord di Sydney) dall’8 al 14 gennaio 2011. Per tante ragioni. Il boom di iscritti, già a quota 113 (10 nazioni) a un mese dall’inizio (quote-Laser…), l’attenzione crescente per questa barchetta a forma di canoa con terrazze a telaio e tessuto laterali, vela semirigida e soprattutto deriva con alette che consentono il reale decollo della barca capace di navigare completamente fuori dall’acqua alla minima accelerazione. Non è un mistero ormai che molti guardino al Moth – nome curiosamente “antico” nella storia nobile della vela, singolo che rinasce grazie a una clamorosa rivoluzione tecnologica e concettuale – anche in chiave olimpica.
Al Mondiale di Sydney occhi puntati certamente sul campione in carica Simone Payne (che neanche a dirlo, è inglese), ma la pattuglia di velisti di casa è fortissima: Nathan Outteridge (pluricampione iridato 49er), Adam Beashel (Star e Coppa America, senza bisogno di presentazioni),e tra gli americani occhio a Charlie McKee, ex medaglia olimpica dei 49er, veterano che sa vedere lontano, Cristopher Rast, olimpico di 49er, George Peet (ex Volvo Ocean Race), e forse il giapponese più noto nel mondo, Tatsu Wakinaga, ex di Coppa America. Se spulciate tra la entry list trovate altri nomi eccellenti e anche parecchie ragazze. Insomma il Moth Open è la classe più hot del momento…
Potrebbe essere l’evento velico da ricordare, il Mondiale Moth sponsorizzato da Zhik a Lake Macquarie (New South Wales, Australia, poco a nord di Sydney) dall’8 al 14 gennaio 2011. Per tante ragioni. Il boom di iscritti, già a quota 113 (10 nazioni) a un mese dall’inizio (quote-Laser…), l’attenzione crescente per questa barchetta a forma di canoa con terrazze a telaio e tessuto laterali, vela semirigida e soprattutto deriva con alette che consentono il reale decollo della barca capace di navigare completamente fuori dall’acqua alla minima accelerazione. Non è un mistero ormai che molti guardino al Moth – nome curiosamente “antico” nella storia nobile della vela, singolo che rinasce grazie a una clamorosa rivoluzione tecnologica e concettuale – anche in chiave olimpica.
Al Mondiale di Sydney occhi puntati certamente sul campione in carica Simone Payne (che neanche a dirlo, è inglese), ma la pattuglia di velisti di casa è fortissima: Nathan Outteridge (pluricampione iridato 49er), Adam Beashel (Star e Coppa America, senza bisogno di presentazioni),e tra gli americani occhio a Charlie McKee, ex medaglia olimpica dei 49er, veterano che sa vedere lontano, Cristopher Rast, olimpico di 49er, George Peet (ex Volvo Ocean Race), e forse il giapponese più noto nel mondo, Tatsu Wakinaga, ex di Coppa America. Se spulciate tra la entry list trovate altri nomi eccellenti e anche parecchie ragazze. Insomma il Moth Open è la classe più hot del momento…
Umberto (non verificato)