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02/04/2015 - 20:11

Esame ragionato del ritiro

Tutti i perchè di Luna Rossa

L'America's Cup? Ormai ridotta a una regatina di serie B. Ecco perchè... Le parole, la solidarietà, le iniziative. Perchè non deve finire qui!


di Fabio Colivicchi


Parola per parola esame e commento del comunicato di Luna Rossa che annuncia il ritiro. Una decisione che ha un potente effetto delegittimante per l'America's Cup


IL COMUNICATO DI LUNA ROSSA E LA NOSTRA ANALISI
Il risultato della votazione proposta dall'Organizzatore con l'accordo del Defender della 35^ Coppa America di fatto stravolge, a maggioranza, le Regole di Classe delle imbarcazioni con cui verrà disputata questa edizione, già adottate all'unanimità dai concorrenti e in vigore dal giugno 2014.
Dopo aver attentamente valutato le gravi implicazioni (1) di questa iniziativa senza precedenti (2), Team Luna Rossa conferma che si ritirerà (3) dalla 35^ Coppa America.

(1) Oltre a quelle sportive (annullare il lavoro di preparazione e ricerca di Luna Rossa a vantaggio di altri team più giovani e indietro con la sfida) e pratiche (la scelta della barca provata da Oracle e BAR, il 48 piedi, assegna in anticipo la Coppa a defender), si può intenderenun riferimento alle possibili conseguenze future, anche in relazione ai ricorsi annunciati da Team New Zealand.

(2) Sottolineare che quanto sta accadendo è senza precedenti consente di misurare anche l'entità della reazione. Mai in una stessa edizione si erano ritirati due e forse tre team.

(3) L'uso del futuro, che qualcuno ha voluto identificare con qualche residuo dubbio, riguarda la tempistica corretta, formalmente il ritiro avverrà dopo questo comunicato, nei modi e tempi necessari. E' escluso definitivamente un ripensamento? Qualora il ricorso di Team New Zealand dovesse avere successo, Luna Rossa potrebbe rientrare in extremis?


Team Luna Rossa ritiene infatti la procedura seguita illegittima (4), in quanto si fonda su un palese abuso di diritto (4) che utilizza surrettiziamente le modalità per la modifica del Protocollo allo scopo di ribaltare la Regola di Classe, la quale richiede invece l'unanimità dei team iscritti.

(4) Riferimenti di tipo giuridico che potrebbero autirizzare Luna Rossa ad eventuali azioni legali. E comunque termini pesanti e circostanziati.

Si pretende così di introdurre imbarcazioni sostanzialmente monotipo, in totale contrasto con la più che centenaria tradizione della Coppa America, accordando inoltre un ulteriore periodo di due mesi per apportare modifiche regolamentari decise a maggioranza.
Tutto ciò rende non credibili ed aleatorie le basi tecniche (5) di quella che dovrebbe essere invece la più sofisticata competizione velica al mondo.

(5) Oltre alle illegittimità giuridiche, LR sottolinea le conseguenze tecniche: con queste regole non si può giocare, perchè sono suscettibili a continui e ulteriori cambiamenti. Il riferimento alla "tecnica" è una prova dell'attenzione sportiva, professionale, dell'applicazione piena e consapevole di Luna Rossa sulle regole alla base delle regate per conquistare il trofeo. Il fatto che il richiamo alla validità tecnica arrivi da un team che si sta ritirando è anche una pesante delegittimazione di ciò che resta della regata.

Questo radicale cambiamento comporta anche uno spreco di importanti risorse già investite sulla base del regolamento sancito nel giugno dello scorso anno, cosicché la addotta pretesa di contenere i costi si rivela un puro pretesto volto ad annullare il lavoro di ricerca e sviluppo di alcuni team, favorendo invece precostituite posizioni tecnico-sportive mediante il cambio del principale elemento della gara, la barca. (6)
A conferma di ciò, è opportuno ricordare che il Team Luna Rossa ha spesso avanzato proposte che avrebbero contenuto i costi senza snaturare le caratteristiche dell’imbarcazione, ma tali proposte sono state tutte puntualmente respinte dal Defender.

(6) Il passaggio che smaschera il vero volto dell'operazione Coutts-Ainslie: solo fermare Luna Rossa. Di fatto questa frase definisce ipocriti e falsi i team che hanno parlato di cost-cutting quando non era questa la loro intenzione reale.

Team Luna Rossa ha anche preso in considerazione la possibilità di un ricorso alla Corte Arbitrale (7) prevista dal Protocollo, ma ha dovuto constatare che dopo dieci mesi dalla firma del medesimo il Defender ha solo ora avviato le prime formalità per la costituzione di questo importante organismo, contribuendo così a rendere ancora meno affidabile e credibile l'intera governance dell'Evento.

(7) Conferma che il ricorso è impossibile perchè manca il collegio cui presentarlo, altra carenza del defender. Questa forse è una denuncia tardiva: dov'erano i legali di Luna Rossa, non era possibile pretendere che la Corte fosse messa in funzione nei tempi giusti? Forse si evidenzia un piccolo difetto della sfida italiana: è stata troppo buona, troppo tenera. Fprse ottimisticamente, si è concentrata solo sul proprio lavoro, senza curarsi di mettere in mora il defender almeno per le cose che è tenuto a fare.

Team Luna Rossa si rammarica per le ripercussioni (8) che questa non facile decisione potrà avere sui componenti del Team - anche se tutti gli impegni contrattuali verranno onorati - e sulla manifestazione velica prevista a Cagliari per il prossimo giugno e naturalmente per la delusione che provocherà nei numerosissimi appassionati che hanno sostenuto Luna Rossa durante le ultime quattro edizioni della Coppa America.

(8) Una puntuale elencazione con qualche dettaglio non da poco: i contratti del team verranno onorati. Anche questo diventa messaggio per destinatari evidenti: Larry, Russell, Ben: guardate come si sta al mondo. Questa è la cultura dello yachting. Rammarico per Cagliari, occasione persa per la città e un paese intero, che grida vendetta. Su questo la vela italiana nelò suo complesso dovrebbe sentirsi defraudata e avere voglia di inventare un sistema per far sentire la propria voce. Pensiamoci, qualcosa uscirà fuori.

Patrizio Bertelli ha dichiarato: "Ringrazio tutto il team per l'intenso lavoro svolto durante l'ultimo anno, purtroppo vanificato da questa manovra, senza precedenti nella storia della Coppa America.
Ma nello sport, come nella vita, non si può rincorrere sempre il compromesso del compromesso del compromesso; talvolta si impongono decisioni dolorose ma nette, che sole possono far prendere coscienza delle derive di un sistema e porre così le basi per un futuro di legalità e rispetto dei valori sportivi". (9)
 
(9) La frase di Bertelli è chiarissima e lascia intendere proprio il tormento vissuto in queste giornate prima della decisione. Si ripete "senza precedenti" nella storia, e detto da un conoscitore come lui, c'è da credergli. Si parla di "manovra", quindi qualcosa di preparato a tavolino. Si parla di decisione dolorosa ma necessaria per far prendere coscienza e dire basta ai compromessi. Tutto  giusto, elegante, moralmente ineccepibile. Ma forse tardivo. Luna Rossa con la sfida sapeva di giocare in un campo dove la lotta è senza quartiere e senza gentilezze, anzi, dove gli agguati e le "manovre" sono sempre dietro l'angolo. E allora forse avrebbe dovuto innalzare le sue difese immunitarie, farsi più forte e in grado di rispondere agli attacchi. Invece anche quando avrebbe potuto assumere ruoli più forti e centrali, come subentrare al challenger of record australiano, e marcare stretto il defender, Luna Rossa ha preferito rinunciare, continuare a lavorare "tranquilla" alla preparazione, accontentandosidi partecipare alle riunioni del Competitor Forum, dove ha dovuto ingoiare più di un rospo. Bisognava essere più duri nei momenti opportuni. Oggi il ritiro è gesto inevitabile e coraggioso, di grande dignità, ma contiene nel suo profondo il limite della debolezza, visto che non consente ambiti di manovra diversi, di natura legale o istituzionale.

Detto questo, onore a Luna Rossa, portiamo in alto la vela italiana ovunque possibile, e facciamo pesare il nostro modo di vedere lo sport e lo yachting. Adesso la Coppa va delegittimata in ogni modo, occorrono azioni concordate e diffuse. Non guasterebbe anche un intervento di solidarietà da parte del presidente ISAF Carlo Croce, ma poi bisogna attuare campagne, azioni social e chi più ne ha più ne metta... Ne riparleremo.

LA SOLIDARIETA' DI ALINGHI, AZZURRA E FIV


LA POSIZIONE DELLA FIV IN UN COMUNICATO STAMPA
3 APRILE 2015 - La posizione ufficiale della Federazione Italiana Vela in merito all’annuncio del ritiro del Team Luna Rossa dalla 35ma edizione dell’America’s Cup.
La Federazione Italiana Vela prende atto con rammarico della decisione dell'armatore Patrizio Bertelli di non proseguire l'entusiasmante avventura della 35ma edizione dell’America’s Cup
Nel rispetto della decisione assunta, è doveroso ricordare cosa abbiano rappresentato in tutti questi anni il Dottor Bertelli e il suo “Progetto Luna Rossa" per la vela italiana e mondiale. Professionalità, genialità, affidabilità, competenza, passione e amore per il proprio Paese, sono solo alcune delle caratterizzazioni che Luna Rossa e il suo Team hanno saputo interpretare e trasmettere.
La Federazione Italiana Vela continuerà a guardare con ammirazione a questo manipolo straordinario di eccellenze, grata al Dottor Bertelli anche per l'entusiasmo con cui ha voluto sostenere i propri atleti olimpionici e consentendo, recentemente, anche l'avvio di uno scambio di esperienze tra il Team dello skipper Max Sirena e i ragazzi della Squadra Nazionale di vela diretta da Michele Marchesini, in prospettiva Rio de Janeiro 2016.
 
 
ALINGHI: LA COPPA SENTIRA' LA VOSTRA MANCANZA
Quello odierno è un giorno triste per l’America’s Cup. Luna Rossa è un team che esprime da sempre una forte passione, determinazione e un talento assoluto, tutte qualità necessarie in un grande evento sportivo. Nel 2000 Luna Rossa ci ha ispirato a partecipare e poi a vincere. La Coppa senza di voi, cari amici, subisce una perdita importante.
 
 
AZZURRA SOLIDARIETA’ SPORTIVA A LUNA ROSSA
Riccardo Bonadeo, commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda e presidente del Consorzio Azzurra esprime solidarietà a Luna Rossa, costretta al ritiro dall’America’s Cup.
 “Nel ruolo di commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda, primo sfidante italiano all’America’s Cup con Azzurra nel 1983, desidero rivolgere sentimenti di vicinanza umana e solidarietà sportiva al team Luna Rossa, al Circolo della Vela Sicilia e al Team Principal Patrizio Bertelli, al quale sono legato da personale amicizia e stima”.
“Patrizio Bertelli è uno yachtsman appassionato e competente, le sue sfide all’America’s Cup hanno offerto occasione di crescita professionale e personale a intere generazioni di velisti e tecnici, italiani e non. Faccio mio l’augurio da lui medesimo espresso, che questa decisione possa far prendere coscienza delle derive di un sistema e porre così le basi per un futuro di legalità e rispetto dei valori sportivi."


DAL WEB ARRIVA LA PETIZIONE A PATRIZIO BERTELLI: "ADESSO LANCI UNA NUOVA COPPA"

Al presidente del Team Luna Rossa, Patrizio Bertelli
In seguito alle ultime notizie che riguardano l’ “ America’s Cup” la comunità velica italiana sente la pressante necessità di manifestare il suo sostegno alla certamente dolorosa decisione da Lei maturata.

Sul web, nei club e in porto non si parla d'altro in questi giorni, ed è unanime il coro che giunge da coloro che vanno in mare per pura passione: sarebbe stato inutile, oltre che controproducente, cercare un'altra mediazione al ribasso con chi si fa forte del diritto di cambiare le regole del gioco in corso, stracciando addirittura la regola che permette di modificare le regole.
Riteniamo che Il team Luna Rossa, così come gli altri team, abbia tollerato fin troppo gli sbalzi umorali del defender, che facendosi scudo di una pretestuosa giustificazione economica, ha stravolto completamente lo spirito della più antica competizione velica mondiale.
Coloro che amano la vela e si riconoscono nei valori che dovrebbero ispirare una competizione di questo livello non possono che dissociarsi da tale comportamento e appoggiare la Sua decisione.

Noi appassionati di vela ci siamo disamorati di questa Coppa America, prigioniera degli sponsor e delle loro logiche unicamente orientate a sfruttare l'evento per fini commerciali. Forse un poco utopisticamente vorremmo che tornasse ad essere la "vera" America's Cup, quella che una volta coinvolgeva un paese intero, velisti e non, creando nuovi appassionati. In passato molti sono diventati velisti grazie a Luna Rossa e le nottate passate a comprendere le manovre.

Le barche con le quali oggi ci si misura in questa competizione sono troppo distanti tra loro, troppo veloci, le manovre limitatissime, abilità umana e capacità tattiche ridotte al minimo. Da veri appassionati non è questo lo spettacolo che vorremmo vedere, perché non è una mera gara di velocità quella che tiene il pubblico incollato allo schermo tutta la notte. Vorremmo ritrovare le emozioni che Luna Rossa e il suo equipaggio ci hanno regalato in passato, quando le regate erano vinte non solo grazie a tecnologie avveniristiche, ma soprattutto grazie alla tattica e all'abilità nelle manovre. Vorremmo di nuovo assistere a quelle regate che ci facevano saltare il cuore quando la separazione laterale tra le barche raggiungeva il miglio, quelle in cui le virate e gli incroci si susseguivano senza sosta, alla ricerca del refolo che facesse guadagnare i pochi metri che servivano per presentarsi all’incrocio in testa.

Vorremmo provare di nuovo quelle emozioni, per questo motivo Le chiediamo di farsi portavoce nostro e di un intero movimento che conta migliaia di appassionati e cogliere l'occasione per lanciare una nuova Coppa, magari una Coppa Europa, con monoscafi e nuove regole. Una Coppa che faccia di nuovo ardere i cuori di noi italiani, velisti e non, che ci tenga di nuovo incollati allo schermo della TV fino a tarda notte; che ci faccia sentire un enorme voglia di partecipare!

Cogliamo l'occasione per ringraziarLa per aver sempre tenuto alto l'onore nazionale con un team estremamente valido e per gli incredibili sforzi, sia umani che economici, profusi in questi anni. Grazie per averci ancora una volta resi orgogliosi, con questa decisione, della nostra appartenenza.

Sperando che il nostro appello venga ascoltato porgiamo il nostro più sincero augurio di Buon Vento a Lei e a tutto il team.

Qui il link con i primi firmatari e per aderire


ALTRI COMMENTI DAL MONDO DELLA VELA

TOMMASO CHIEFFI (intervistato da ADNKronos)

(AdnKronos) - "Devo dire che la decisione di Patrizio Bertelli mi ha stupito. Le motivazioni del patron di Luna Rossa sono assolutamente valide, perché non si possono cambiare le regole in corso se non si ha l'unanimità, però penso che ci sia margine per un ripensamento". Tommaso Chieffi, tattico del Moro di Venezia, commenta così la decisione del team di Luna Rossa di rinunciare alla prossima edizione della Coppa America, in polemica con la decisione della Acea (America’s Cup Event Authority) di cambiare in corsa le regole di classe delle imbarcazioni. "Sono senza parole -aggiunge Chieffi all'Adnkronos-, credo che per la Coppa America sia un autogol clamoroso perché perdere un team del livello di Luna Rossa indebolirà la qualità della competizione velica, tra l'altro anche New Zealand non era d'accordo con questo addio ai catamarani da 62 piedi per questa nuova classe da 45-50, anche se non credo che si ritirerà dalla sfida". "Le motivazioni dei team della America's Cup sono valide, tipo la riduzione dei costi, dare la possibilità a più team di iscriversi ma visto che si tratta di un cambiamento di regolamento in corsa, andava sancito all'unanimità e capisco la rabbia di Prada perché era il team più avanti nel lavoro di sviluppo sui 62 piedi". "In ogni caso io penso che smaltita l'arrabbiatura a mente fredda Bertelli potrebbe tornare sui suoi passi anche perché il lavoro fatto da Luna Rossa sui 45 piedi potrebbe essere recuperato", conclude Chieffi.

Commenti

Lodovico dell'Otti. (non verificato)

E' inconcepibile è inaccettabile che possano sostanzialmente cambiare le regole in corso anche se dettate dall'intento di avvicinare più team alla competizione riducendo i costi. Lodevolissima intenzione ma non accettabile ne proponibile in queste condizioni. La manovra denuncia in modo non equivocabile qualcosa di poco chiaro. Bertuelli ha fatto benissimo e sulla Coppa America rimarrà oramai per sempre una macchia poco onorevole.

Gero (non verificato)

Ac35 continuerà senza Luna Rossa. Le opinioni non contano, i mugugni meno ancora. Per cambiare le cose si deve vincere. Comunque se presto non si butta via il Deed of Gift, nato da una mentalità romantico-totalitaria del 1800, la Coppa America non cambierà mai. Inutile appellarsi a 'regole' che non stanno in piedi all'origine.