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07/11/2021 - 12:20

Transat Jacques Vabre, Prysmian Group conclude una grande regata

Arrivati Pedote-Le Pape: quanto vale il 6° posto

UNA GRANDE REGATA PER PRYSMIAN GROUP, TEAM IN CRESCITA – Giancarlo Pedote e Martin Le Pape concludono in sesta posizione, anche le ultime miglia sono servite per ulteriore rimonta. Hanno lasciato dietro di loro tanti mostri sacri della vela oceanica, tra cui il vincitore dell’ultimo Vendée Globe Yannick Bestaven, e parecchie barche più moderne. TRA POCO VIDEO, FOTO E DICHIARAZIONI - Perchè è un segnale che il team intorno al navigatore italiano continua a crescere

29.11 REDMAN PADRONE DEI CLASS 40 

Con grande autorevolezza l’equipaggio di Redman (skipper Antoine Carpentier, co skipper Pablo Santurde Del Arco, ha vinto la Transat Jacques Vabre nella più numerosa della quattro categorie ammesse, quella dei Class 40 con 45 barche in partenza, e anche la più combattuta e indecisa come dimostra l’arrivo di gruppo in Martinica e la classifica corta ai vertici: dopo oltre tre settimane di regata le tre prime barche sono arrivate nell’arco di un’ora e mezza soltanto. 

 

E cosi’, Guidi di Andrea Fantini e Charles Louis Mourruau conclude una bella prova a solo 13 ore del primo che vale il quindicesimo posto in classifica.   

 

VIDEO ARRIVO GUIDI

 

 

Andrea Fantini: "E' stata una transat atipica, abbastanza tranquilla ma lunga. Ci abbiamo creduto fino a a Capo Verde poi abbiamo fatto l’lerrore di non scendere a sud subito. E abbiamo perso posizioni contro super equipaggi e super barche. Non voglio trovare alibi così vanno le cose in una transat... Siamo comunque super contenti della nostra regata, c’è stata una bellissima intesa con Charles a bordo, c'è la parte sportiva e la parte umana del progetto.".

 

 

 

Redman da padrone

 

21 giorni, 22 ore e 33 minuti il tempo del vincitore Redman per completare le 4.600 miglia del percorso teorico, In realtà, la rotta effettivamente seguita dal vincitore è di 5.502 miglia a 10,45 nodi di velocità media. Eppure, non era iniziata molto bene la transat del veterano Carpentier (che con questa vince la sua terza Jacques Vabre in Class 40) e del suo giovane co skipper spagnolo, Pabo Santurde Del Arco. In mezzo al gruppo all’uscita della Manica riescono a non farsi distaccare nei venti leggeri e attaccano appena raggiunti i venti più sostenuti al largo della Spagna. Tornano nel gruppo di testa al largo del Portogallo, prendono il comando al largo delle Canarie e riescono a mantenere la leadership nel bordeggio di poppa tra Capo Verde e Martinica. Da manuale di strategia e di tattica la rotta di Redman in questa vittoria che ha saputo creare un sottile ma utile materasso, di una ventina di miglia di vantaggio sul secondo, e a controllare il resta della flotta. 

 

 

Queste le dichiarazioni dell’equipaggio di Redman all’arrivo:

 

Antoine Carpentier: "È stato incredibile. Abbiamo fatto una buona partenza, poi non abbiamo voluto prendere troppi rischi la prima notte al largo di Cherbourg, e ci è costata cara. Ci siamo battuti per tornare in pista. Ci siamo riusciti lungo il Portogallo. Poi, non abbiamo fatto altro che applicare alla lettera i principi tattici di marcatura degli avversari.  Per vincere ci vuole un po' di fortuna. 

Siamo stati stressati fino allo scoglio del Diamant perché vedevamo avvicinarsi gli svizzeri (Banque du Leman di Simon Koster e Valentin Gautier Ndr) e il vento tornare da dietro. C'è sempre un elemento che non controlliamo, il meteo, ed è vero che per ottenere una vittoria bisogna avere un piccolo aiuto dal destino, e cioè condizioni meteo favorevoli ed è quello che abbiamo avuto in questa transat. Abbiamo avuto le condizioni ideali per le nostre barche, per le nostre vele, tutto è andato bene. Voglio usare le stesse parole di Gilles (Lamiré) di due anni fa, “Sembrava scritto come in un libro”. 

Mi ero preparato e attrezzato al meglio e sono molto contento di averlo fatto con Pablo. Mi piacciono le regate in doppio, ma penso di avere una buona stella per questa regata. In questa edizione  c'erano davvero ottimi team, ottimi velisti, una flotta abbastanza omogenea, nelle prime dieci barche. Siamo realizzando un grande progetto con un team amichevole, familiare, umano. Mi sento molto fortunato. 

 

Abbiamo dovuto timonare l'80% del tempo. In parte per le prestazioni quando il mare era mosso, e corto ma anche perché a bordo non avevamo molta energia disponibile e il pilota automatico ne consuma tanta". 

 

Pablo Santurde Del Arco “È stato fantastico combattere in quel modo fino alla fine, è quello che amiamo nella vela. È stato difficile, ma è quello che cercavamo in questa prova. Con Antoine ci conosciamo da molto tempo, ma in acqua siamo sempre stati avversari. Quando mi ha chiamato per partecipare alla Jacques Vabre con lui, sono stato felicissimo. Non avevamo molto cibo, è stata dura per i nervi. Abbiamo dovuto iniziare a razionare il cibo due giorni prima di passare Capo Verde, quindi ci siamo sentiti stanchi". 

 

Bel secondo posto per l’equipaggio svizzero di Banque du Leman (Simon Koster e Valentin Gautier) che conferm di far parte dei migliori team in circolazione in ambito Class 40. Più sorprendente il terzo posto conquistato con le unghie e nelle ultime miglia dall’equipaggio di Seafrigo - Sogestan di Cedric Chateau e Jérémie Mion. 

 

VIDEO ARRIVI PRIMI CLASS 40

 

 

(28.11 - h 17:00) VIDEO REPLAY L'ARRIVO IN BANCHINA DI GIANCARLO PEDOTE E MARTIN LE PAPE

(28.11 ore 14) - L’arrivo di Giancarlo Pedote e Martin Le Pape: i primi commenti e dichiarazioni - «Considerando il livello dei concorrenti e il poco tempo passato insieme prima della partenza, questo sesto posto ha dell’incredibile! Il momento del passaggio della linea è stato molto emozionante per entrambi!», ha commentato Giancarlo Pedote.   

«Alla partenza a Le Havre, stimavamo che concludere nella Top 10 sarebbe già stata un'ottima prestazione. Siamo incredibilmente felici di aver concluso sesti, felici e commossi. Abbiamo anche versato qualche lacrima quando siamo arrivati. La gara è stata estenuante. Ventun giorni in mare non sono un'impresa da poco, anche se ci siamo divertiti molto a navigare insieme», ha confermato Martin.

Cercare di competere con gli IMOCA di ultima generazione tecnologicamente più avanzati ha richiesto il massimo impegno da parte dei navigatori che si sono prodigati con determinazione inesauribile e massima abnegazione. «Abbiamo dato il massimo dall'inizio alla fine. La regata è stata molto interessante anche se la meteorologia atipica, e attraversare due volte il Pot au Noir con le sue stasi è stato complesso. Siamo riusciti a fare una buona strategia nei passaggi chiave di Fromveur (tra l'arcipelago di Molène e l'isola di Ouessant, nel mer d'Iroise - ndr), Raz de Sein e alle Canarie, dove abbiamo cercato di cogliere al meglio ogni opportunità che si presentava per poter avanzare. Abbiamo regolato la barca continuamente, spostando ogni volta i pesi a bordo e questo ci ha consentito di mantenere la barca quasi sempre nelle velocità “target », ha commentato lo skipper di Prysmian Group.

Martin & Giancarlo, che intesa! - Un’attenta strategia e un impegno costante a raggiungere e mantenere le andature più veloci possibili, la buona intesa a bordo con il co-skipper Martin Le Pape e un’assoluta determinazione, hanno portato al risultato raggiunto. «In termini di dinamiche a bordo, non avrei potuto chiedere di meglio. Siamo stati in sintonia dall'inizio alla fine. La comunicazione tra di noi è sempre stata fluida e i compiti erano distribuiti in maniera chiara e bilanciata. Martin ha fatto un ottimo lavoro di routage e tattica e io ho potuto concentrarmi completamente sul far esprimere al meglio il potenziale della barca. C’è sempre stata una bella atmosfera a bordo e un ottimo stato d'animo. Abbiamo davvero lavorato in armonia!», ha dichiarato Giancarlo Pedote all’arrivo. 
«È stato un piacere navigare insieme. Avevamo piena fiducia uno nell’altro, eravamo complementari e complici. Oserei dire uno stato di grazia, non semplice da ottenere in regata. Sono molto felice di aver potuto vivere questa esperienza, di aver potuto esprimermi al meglio sul piano navigazione e anche felice di avere un nuovo amico», ha concluso Martin Le Pape. www.giancarlopedote.it

(28.11) L'ARRIVO DI PRYSMIAN GROUP: 20 GIORNI, 19 ORE, 17 MINUTI - UNA GRANDE REGATA PER PRYSMIAN GROUP, TEAM IN CRESCITA –Che bravi Giancarlo e Martin! Una bellissima Transat Jacques Vabre per Prysmian Group e per Giancarlo Pedote, con Martin Le Pape, figarista tra le sorprese di questa stagione e ottimo acquisto del team. Una regata dalle mille facce, con tanti stop and go, perdite di posizioni con rimonte prodigiose e in generale una gran bella condotta della barca sempre al massimo e scelte strategiche sempre vincenti (salvo sfiga). Bravi Giancarlo e Martin.

Il tempo impiegato è stato di 20 giorni, 19 ore, 17 minuti e 54 secondi. Prysmian è arrivata sul traguardo appena due ore dopo Initiative Coeur con Samanta Davies e Nicolas Lunven: ancora poche miglia e Pedote-Le Pape avrebbero sorpassato anche loro. Alla spalle dell’italiano restano: Fortinet Best Western (Romain Attanasio e Seb Marsset), Corum L’Epargne (Nicolas Troussel e Sebastien Josse), il vincitore dell’ultimo VG Maitre Coq IV (Yannick Bestaven e Jean-Marie Dauris) e tanti altri ancora in navigazione, ex circumnavigatori come Fabrice Amedeo, Damien Seguin, Isabelle Joschke, Pascal Bidegorry, Stephane Le Diraison, Didac Costa, Arnaud Boissieres, Alexia Barrier… In tutto 22 Imoca iscritti, solo 2 ritirarti.

Il sesto posto di Prysmian Group, a caldo, è la conferma del piano di lavoro impostato nel dopo-Vendée da Giancarlo. Far crescere il team, che è essenziale per un navigatore oceanico ancorchè “solitario”, rafforzare e rendere stabili le risorse e i mezzi. Il lavoro ulteriore che si potrà fare sulla barca, dimostratasi ancora una volta più che affidabile, sarà l’altro passo. Di sicuro Pedote ha fatto capire che la sua non vuole essere una semplice presenza in questo mondo. Vuole e puo’ essere tra i protagonisti assoluti. Le classifiche, dai tempi dei Mini 650, lo hanno sempre dimostrato. Chissà dove potrebbe arrivare Giancarlo in un Vendée con barca di ultima generazione…

L'ULTIMO VIDEO DA BORDO DI PRYSMIAN, SPETTACOLARE TRAMONTO 

 

INIZIATI GLI ARRIVI DEGLI ATTESI IMOCA, LE BARCHE DEL VENDEE E DELLA PROSSIMA THE OCEAN RACE - Thomas Ruyant e Morgan Lagravière su Linkedout primi Imoca a Fort-de-France. La barca costruita in Italia da Persico Marine si conferma una delle migliori della flotta - VIDEO E DICHIARAZIONI - Al secondo posto Apivia (Charlie Dalin e Paul Maihlat), terzo Charal (Jeremie Beyou e Christopher Pratt) - VIDEO - Ancora solo 170 miglia per Giancarlo Pedote e Martin Le Pape con Prysmian Group, in lotta per il 6°

24.11 RUYANT E LAGRAVIERE VINCONO TRA GLI IMOCA (CON UNA BARCA COSTRUITA IN ITALIA DA PERSICO)

LinkedOut di Thomas Ruyant e Morgan Lagravière  è il grande vincitore della Transat Jacques Vabre nella categoria IMOCA. Il 60 piedi blu ha tagliato la linea di arrivo di Fort de France in Martinica questo giovedì dopo 18 giorni, 1 ora e 21 minuti di regata. Sul percorso teorico di 5.800 miglia, le miglia effettivamente percorse dal vincitore sono 6.691, la velocità media supera i 15 nodi (15,44). 

 

VIDEO: L'ARRIVO DI LINKEDOUT

 

VIDEO REPLAY INTERVISTE A TERRA LINKEDOUT

 

 

 

Al momento di tagliare il traguardo, il primo inseguitore, Apivia di Charlie Dalin e Paul Meilhat era a oltre 150 miglia dall’arrivo. 

 

Partito bene, Ruyant e Lagravière sono rimasti nel ritmo del leader, Apivia appunto, per tutto l’inizio della regata. Hanno preso il comando al largo della Mauritania e sono riusciti a conservare la leadership fino alla fine del percorso con grande autorevolezza. Già vincitore di diverse transat in altre categorie (Mini 650, Class 40, Figaro), protagnista sfortunato dello scorso Vendée Globe, questa Jacques Vabre è la prima grande vittoria per lo skipper Thomas Ruyant e per la barca del team, un progetto Verdier costruito in Italia da Persico.

 

UNA VITTORIA ANCHE UN PO' ITALIANA - La vittoria di Linkedout nella classe IMOCA ha galvanizzato tutta la grande famiglia di Persico Marine, che con Thomas Ruyan e il suo team ha condiviso intensi mesi di sviluppo e costruzione nel 2019: “La classe IMOCA si conferma uno degli obiettivi di Persico Marine. Linkeout ci ha dato grandi soddisfazioni e il lavoro fin qui svolto ci ha permesso di acquisire molti dati e molta esperienza, e mostrato come evolvere ulteriormente: l’IMOCA è oggi al centro dei nostri progetti”, ha commentato Marcello Persico. LEGGI QUI IL POST SUI SUCCESSI DELLE BARCHE DI PERSICO ALLA TJV

 

Ruyant che ha dichiarato sul pontile: “E’ tanta felicità, condivisa poi con tanta gente! Ci siamo divertiti tanto in acqua con Morgan. È un'esperienza sportiva infernale, questi sono momenti rari. Questa vittoria si è giocata da diversi mesi, da diversi anni, grazie alla grande squadra che lavora a questo progetto. Sono successe molte cose prima della partenza. Siamo stati fortunati di avere una barca super pronta. Avevamo fiducia, abbiamo potuto tirare sulla barca che non abbiamo risparmiata. Non abbiamo risparmiato nemmeno noi, stessi anche negli ultimi giorni quando eravamo già un po' avanti, non abbiamo mollato un metro, ci abbiamo messo tanta energia dall'inizio alla fine. Siamo cotti, l'ultimo bordo tra Fernando e il traguardo è stato molto lungo.” 

 

 

Il co skipper Morgan Lagraviere, anche per lui una prima grande vittoria in classe IMOCA: "È un bel momento, vincere una regata è sempre un piacere. Questi sono momenti di felicità, bisogna goderli, assaporare il momento. Non è solo un risultato sportivo, ci sono anche i valori e la dimensione umana. Abbiamo intenzione di capitalizzare appieno tutto questo e trarne vantaggio nei prossimi giorni. Siamo stati davvero uniti, benevoli uno con l’altro, avevamo una motivazione comune, una grande complementarietà, abbiamo dato tutto. Abbiamo avuto ottime condizioni per passare lo scoglio del Diamante (a Sud della Martinica), erano davvero condizioni ideali, per divertirsi e fare divertire chi era lì. Vedere la terra, ritrovare le isole, i suoi frutti, le nostre noci di cocco, è bello, fa piacere." 

 

    

 

FORT-DE-FRANCE, CAMMAS E CAUDRELIER VITTORIOSI CON EDMOND DE ROTSCHILD - Oltre 9000 miglia a 24 nodi di media, il mega-trimarano Gitana vince nella sua categoria la TJV 2021 - VIDEO E FOTO DELL'ARRIVO - I commenti, Franck Cammas: "Arriviamo riposati e con la barca in perfetto stato". Secondo posto per SVR Lazartique d François Gabart e Tom Laperche che supera nelle ultime strambate Banque Populaire XI di Armel Le Cleac’h e Kevin Escoffier

 

VIDEO, FOTO, BREAKING NEWS: LE ULTIME DALLA SUPER REGATA - Trimarani Ultim, trimarani OceanFifty, Imoca 60, Class40: cosa succede in oceano, giorno per giorno

I giorni dei mostri sacri ai Caraibi. La Transat Jacques Vabre vive gli arrivi dei grandi Ultim, con i super-nomi della vela oceanica senza sosta e a colpi di record. L'affidabilità e le prestazioni di queste barche sono ormai impressionanti. Ecco la cronaca delle ultime ore a Fort-de-France, divenuto l'ombelico dello yachting oceanico planetario.

23.11. IL PODIO ULTIM

 

Franck Cammas e Charles Caudrelier hanno vinto la Transat Jacques Vabre in categoria Ultime. Il Maxi Edmond De Rotschild ha tagliato la linea di arrivo dopo 16 giorni, 1 ora e 49 minuti di regata. Sulle 7.500 miglia del percorso teorico, la sua velocità media supera i 20 nodi, in realtà però sono 9.262 le miglia effettivamente percorse a 24 nodi di velocità media.

 

 

VIDEO LE ULTIME MIGLIA


 

Grande favorito in partenza, in testa dall’inizio alla fine di questa regata (la più lunga mai disputata dai giganti della classe Ultim dopo la Brest Atlantiques di due anni fa, regata già vinta da Cammas e Caudrelier), il Gitana Team ha confermato la sua leadership in questa classe e non ha deluso le aspettative.

 

VIDEO ARRIVO AL PONTILE E DICHIARAZIONI

 

 

Una vittoria indiscutibile, apparentemente facile ma che deve molto al livello di preparazione a monte della regata, ha sottolineato Cammas all’arrivo: Non abbiamo fatto molti errori, la barca si è comportata bene. Dopo 17 giorni di regata, arriviamo al traguardo con una barca ancora al 100% del suo potenziale. Per quanto riguarda i nostri avversari, all’inizio non sapevamo cosa sarebbe successo, la fiducia è cresciuta giorno dopo giorno. Ieri abbiamo avuto una giornata un po' stressante, con una situazione meteo complicata per noi. Siamo caduti in una zona senza vento e dietro sono riusciti a recuperare 200 miglia in 12 ore quindi abbiamo iniziato a spaventarci. Alla fine hanno avuto il nostro stesso problema ma molto più tardi. L'importante per me è di avere sempre una vittoria in più di Charles nell’albo d’oro della Jacques Vabre! [ride; è la quarta vittoria per Cammas, la terza per Caudrelier, ndr]. Questa è sembrata facile perché è stata ben gestita, ben preparata, abbiamo avuto un super ruotare a terra. Dovremo rimettere insieme tutti questi elementi per ogni regata futura”.

 

 

Una vittoria di squadra insiste Charles Caudrelier: “Arriviamo in gran forma. Abbiamo avuto paura una sola volta, quando abbiamo avuto un guasto al motore che significava che non avevamo più energia. Abbiamo pensato ai fermarci a Capo Verde, ma alla fine siamo riusciti sistemare tutto in mare. Non siamo andati al 100% del potenziale della barca tutto il tempo, ma non eravamo molto lontano. Dobbiamo anche congratularci con i nostri routeur meteorologici a terra, perché non è stato sempre facile per loro, hanno fatto davvero un buon lavoro. È la prima volta che vedo Franck passare così poco tempo al tavolo da carteggio ad analizzare le scelte di rotta. Penso che non è mai andata così bene tra noi due, non c'è stato un brutto momento, è andato tutto ala perfezione. Abbiamo avuto fiducia reciproca, siamo stati d’accordo sulle decisioni principali, sulla gestione del rischio, sulla scelta delle vele. È davvero la maturità del progetto, non solo di noi, ma anche del team. Abbiamo sviluppato tutto quanto negli ultimi tre anni". 

 

 

Arrivato 8 ore dopo il vincitore, SVR Lazartique d François Gabart e Tom Laperche ha finalmente rubato nelle ultime strambate il secondo posto a Banque Populaire XI di Le Cleac’h e Escoffier arrivato un’ora circa dopo Gabart. Come promesso alla viglia di questa Jacques Vabre, si è riaccesa l’antica rivalità sportiva tra Gabart e Le Cleac’h. Ricordiamo che entrambi gli skipper dispongono degli ultimi trimarani varati della classe Ultim (SVR Lazartigue è stato varato la scorsa estate, Banque Populaire XI la scorsa primavera). Questa transat in doppio, che si è disputata in condizioni prevalentemete clementi, ha sicuramente fornito tanti dati ai rispettivi team per cercare di migliorare ulteriormente le performance delle barche e raggiungere i livelli di Gitana. Di sicuro, ne vederemo delle belle nei prossimi confronti tra astronavi giganti...  

 

    

23.11 IL PODIO OCEAN FIFTY

Sono arrivati di notte i tre primi trimarani della classe Ocean Fifty ed è Primonial di Sébastien Rogues e Matthieu Souben che ha preso i line honours di questa Transat Jacques Vabre. 15 giorni, 13 ore e 17 minuti il tempo impiegato dal vincitore per completare le 5.800 miglia del percorso teorico. In realtà Primonial ha percorso 6.536 miglia a una velocità media di 17,50 nodi. 

 

 

Già sul podio due anni fa, Rogues e Souben hanno iniziato bene questa Transat Jacques Vabre: sono usciti dalla Manica al secondo posto e sono rimasti agli avamposti in Biscagli e lungo le coste del Portogallo, fino a un’opzione Ovest al passaggio alle Isole Canarie che vale la leadership, difesa fino al traguardo nonostante la pressione degli inseguitori. 

 

 

Può essere felice Rogues che, prima della Jacques Vabre, aveva subito una battuta di arresto con il disalberamento del suo trimarano.  ha dichiarato al suo arrivo in Martinica: “Siamo contenti, hanno pagato gli sforzi che sono stati fatti, ci siamo dati al massimo, non ci siamo mai rilassati, ed è stato ripagato. È meraviglioso. Trascorrere 15 giorni in barca con Matthieu è stato un piacere. Abbiamo esattamente lo stesso concetto di navigazione, siamo sempre in sintonia con il modo di usare e regolare la barca, con il ritmo e tempo. La differenza è stata fatta in molti momenti, bisognava essere sempre rigorosi. Arriviamo con una barca che non ha subito danni, niente. Forse abbiamo perso il tappo della penna, ma praticamente finisce qui. Sono momenti rari nella vita, ne dobbiamo approfittare".

 

Inseguitori che hanno tagliato la linea di arrivo a Fort-de-France, poco tempo dopo Primonial. Koesio di Erwan Le Roux e Xavier Macaire ha finito la sua Transat 2 ore e mezzo dopo il vincitore (e dopo aver percorso 6.626 miglia a 17,63 nodi di media), mentre il terzo classificato (Leyton di Sam Goodchild e Aymerick Chappelier) è arrivato 3 ore e 48 minuti dopo il vincitore. Delle barche sul podio Ocean Fifty, Leyton è quella che ha avuto la velocità media più alta (17,71 nodi) ma è anche quella che ha percorso più miglia (6.680). 

 

VIDOE L'ARRIVO DI PRIMORNIAL IN MARTINICA

 

 

22.11 ULTIME MIGLIA PER I MULTISCAFI. A CHI I LINE HONOURS IN MARTINICA?

Incredibile finale di regata nella Transat Jacques Vabre per i multiscafi! I line honours potrebbero andare a un piccolo trimarano di 50 piedi...

 

 

Al rilevamento delle 10 di oggi, dopo 14 giorni e 20 ore di navigazione, il concorrente più vicino al traguardo di Fort de France in Martinica è l’Oceano Fifty Primonial di Sébastien Rogues e Matthieu Souben che ha conservato il suo vantaggio anche nella lunga fase di strambate lungo la zona vietata alla navigazione al largo della punta Nordeste del Brasile. Rimangono un po’ più di 300 miglia a Rogues e Souben prima di completare il percorso (arrivo previsto la prossima notte, probabilmente con i line honours di questa Rotta del Caffè particolare). Rogues e il suo co skipper hanno quasi 70 miglia di vantaggio su Koesio di Le Roux e Macaire, 80 su Leyton di Goodchild e Chappelier. 

 

 

Nella classe dei trimarani giganti Ultim, si è sciolto come neve al sole il vantaggio del leader, il Maxi Edmond De Rotschild di Cammas e Caudrelier, rallentato da diverse ore da una zona di vento leggero (5-6 nodi). Sono circa 530 le miglia fino al traguardo, 130 le miglia di vantaggio su Banque Populaire di Le Cleac’h ed Escoffier e 220 su SVR Lazartigue di Gabart e Laperche. Però, sempre al rilevamento delle 10, il leader del Gitana Team camminavano a 13 nodi mentre dietro Le Clea'ch e Gabart correvano ripsettivamente a 23 e 30 nodi.  

 

 

Tra gli IMOCA, LinkedOut di Thomas Ruyant e Morgan Lagravière aveva una trentina di miglia di vantaggio sui primi inseguitori all’inizio della sequenza di strambate al largo di Fortaleza. 24 ore dopo, sempre al largo del Brasile ma di Belem, la distanza tra la barca blu di Ruyant e Lagravière è salito a oltre 90 miglia (92 su Apivia di Dalin e Meilhat, 98 su Charal di Beyou e Pratt). Per il trio di testa dei monoscafi di 60 piedi IMOCA, che regatano sulla stesso percorso della classe Ocean Fifty, la linea di arrivo è ancora a circa 1.200 miglia. 

Dopo aver perso posizioni nell’attraversare i doldrums, Prysmian Group di Giancarlo Pedote e Martin Le Pape lotta per il nono posto con Maitre Coq di Bestaven e Dauris, a circa 760 miglia del leader. 

 

VIDEO ONBOARD PRYSMIAN GROUP

E dopo aver passato la boa di Fernando de Noronha... Giancarlo PEdote annuncia una sorpresa per il prossimo 30 novembre.

 

 

 

 

Class 40. Subito dopo il passaggio tra le isole di Capo Verde, Guidi di Andrea Fantini e Charles Louis Mourruau è risultato addirittura al secondo posto perché seguiva allora una rotta Nord, più vicina alla rotta ortodromica. Una scelta che sembrano aver abbandonata Fantini e Mourruau che hanno strambato qualche ora fa per riposizionarsi più a Sud. Guidi risulta così al 13mo posto, a 95 miglia del leader, Redman di Antoine Carpentier e Pablo Santurde dell’Arco.  

 

VIDEO ANDREA FANTINI A BORDO DI GUIDI

 

  

18.11 IL PUNTO DOPO DIECI GIORNI DI REGATA

La situazione alle 15 di oggi giovedì 18, quando inizia l’undicesimo giorno di regata nella Transat Jacques Vabre. 
 
 
Nella categoria Ultim continua l’assolo del Gitana Team: il Maxi Edmond De Rotschild di Franck Cammas e Charles Caudrelier ha doppiato ieri il way poiint dell’isola Trindade al largo di Rio e risale verso Nord ad alta velocità, a oltre 2.550 miglia dal traguardo. Le miglia di vantaggio del trimarano gigante sono passate in 24 ore da 300 al momento di doppiare Trindade a 400, al rilevamento delle 15. Dietro, la battaglia più aperta tra Banque Populaire di Le Cleac’h ed Escoffier che ha un centinaio di miglia di vantaggio su SVR Lazartigue di Gabart e Laperche. 
 
 
I piccoli trimarani della classe Ocean Fifty hanno doppiato oggi il loro way point, l’isola Fernando de Noronha. Iniziano la risalita verso i Caraibi con il traguardo a 1.900 miglia circa. Primonial di Sébastien Rogues e Matthieu Souben, passato in testa al passaggio alle Isole di Capo Verde, ha 60 miglia di vantaggio soltanto sul secondo, Leyton di Goodchild e Chappelier tornato agli avamposti dopo un inizio di regata non brillante. Grande battaglia per il secondo posto con Koesio di Erwan Le Roux e Xavier Macaire.
 
 
IMOCA. I primi stanno 60 piedi stanno uscendo in queste ore dalla zona dei temuti doldrums, il 'pot au noir' come dicono i francesi. Dovrebbero entrare nella fascia degli alisei da SE. Ancora molto vicino il trio di testa composto da LinkedOut, Charal e Apivia, un trio che ha staccato il resto della flotta di quasi 200 miglia nel Nord Atlantico. Per loro il prossimo way point è, come per i trimarani Ocean Fifty, l’isola Fernando de Noronha, quasi 600 miglia a SW.
 
Continua il buon momento di Prysmian Group di Giancarlo Pedote e Martin Le Pape, stabile in classifica al settimo posto, a meno di 400 miglia del leader e 90 del sesto in classifica, 11th Hour Racing di Enright e Bidegorry. 
 
 
Class 40. I primi arrivano al passaggio tra le isole di Capo Verde: un momento clou nella stupenda battaglia in corso nella più numerosa delle categorie di questa Jacques Vabre. I Class 40  erano 45 in partenza e c'è un secondo ritiro da segnalare oggi, quello dei mediterranei Kito De Pavant e Gwen Gbick a bordo di HBF Reforest’Action a causa della rottura del bompresso.
 
A Capo Verde, l’equipaggio belga di Volvo (Gerkens e Hantzberg) ha un ridotto vantaggio sull’equipaggio franco spagnolo di Redman e (Carpentier e Santurde dell’Arco). Dopo il passaggio a Capo Verde tra le isole di Sao e Boavista, rotta a Ovest per oltre 2000 miglia fino all'isola di Martinica, con, a complicare la situazione, degli alisei piuttosto deboli all’inizio della traversata. 
 

 

Ottima prima parte di regata da parte di Guidi di Andrea Fantini e Charles Louis Mourruoau che si mantiene al settimo posto a 70 miglia del leader, insieme a un folto gruppo di favoriti e outsider. Non lontano dalla posizione di Gudi, nello stesso gruppetto ci sono le “ragazze” Amelie Grassi e Marie Riou a bordo di La Boulangère, l’ex sciatore croato Ivica Kostelic su Croatia Full of Life e Axel Trehin e Frederic Denis a bordo di Ocean Rescupe Project, autori di una favolosa rimonta dopo il loro pitstop in Portogallo, cinque giorni fa.
 

 

12.11 IL PUNTO DOPO CINQUE GIORNI DI REGATA 

 

Tra Finisterre e Capo Verde, cosi le flotte della Transat Jacques Vabre dopo cinque giorni di regata. 

 

 

Ultim. I trimarani giganti volano a oltre trenta nodi negli alisei. Hanno passato le Canarie e a suon di strambate passeranno l’arcipelago di Capo Verde in giornata. In testa, a 5.907 miglia dal traguardo, c’è sempre il Maxi Edmond De Rotschild di Cammas e Caudrelier: 36 le miglia di vantaggio sul SVR Lazartigue di Gabart e Laperche e quasi 100 su Banque Populaire di Le Cleac’h e Escoffier. Ultimo in classifica con oltre 500 miglia di ritardo, Sodebo di Coville e Rouxel è ripartito dopo aver effettuato un pit stop a Madeira per sistemare l’avaria di foil.

 

Ocean Fifty. Bella regata tra i trimarani di 50 piedi della classe Ocean Fifty. Le Roux e Macaire sono sempre in testa a bordo di Koesio e hanno scelto di passare all’interno dell’arcipelago delle Canarie. I primi inseguitori, Rogues e Soubens a bordo di Primonial, sembrano voler passare a Ovest… 

 

IMOCA. A nord di Madeira, LinkedOut di Thomas Ruyant e Morgan Lagravière è il nuovo leader da questa mattina. Beyou e Pratt a bordo di Charal sono passati al secondo posto, 15 miglia dietro al leader e vicinissimo ad Apivia di Charlie Dalin e Paul Meilhat. Al settimo posto Prysmian Group di Giancarlo Pedote e Martin Le Pape continua a recuperare acqua sul gruppo di testa (aveva 200 miglia di ritardo ieri alla stessa ora, sono meno di 150 al rilevamento delle 13).

 

Class 40. Dopo aver passato Finisterre ieri, la flotta dei monoscafi di 12 metri bordeggia di poppa negli alisei ma quelli portoghesi. I primi hanno passato la latitudine di Lisbona. Il gruppo è sempre guidato da Jossier e Loison (La Manche), con un pugno di miglia di vantaggio su Le Roch e Quiroga (Edenred), l’equipaggio belga di Gerckens e Hantzperg (Volvo) e gli svizzeri Gautier e Koster di Banque du Leman. Da segnalare, tra gli equipaggi di punta, lo scalo previsto a Cascais per Axel Trehin e Frederic Denis, un’avaria di timone da riparare a bordo di Project Ocean Rescue. 

Al 17mo posto, e con cento miglia di ritardo sul leader Gudi di Mourruau e Andrea Fantini.       

 

ACTUAL A 40 NODI A CAPO FINISTERRE: IMPRESSIONANTE

 

11.11. AVARIA DI FOIL PER SODEBO - Verso l'una di notte, mentre navigava veloce al largo delle coste del Marocco in seconda posizione della classe Ultim, il trimarano Sodebo di Thomas Coville e Thomas Rouxel ha avuto una collisione con un oggetto non identificato e subito danni a un foil. I due navigatori stanno bene e, con il team a terra, stanno valutando i danni e le possibilità di riparare.

  

 

10.11 PRYSMIAN GROUP A FINISTERRE

10.11 - 11TH HOUR RACING TEAM ALAKA'I DISALBERA - Uno dei due Imoca del team 11th Hour Racing, con a bordo Simon Fisher e Justine Mettraux, ha disalberato alle 14:02, i due navigatori stanno bene e hanno lavorato per sistemare la situazione a bordo, la barca ha poi raggiunto il porto di La Coruna. E' il secondo Imoca a disalberare un questa TJV, dopo Bureau Vallée di Louis Burton e Davy Beaudart.

9.11. PRIME, LENTE 48 ORE - Dopo due giorni di regata, gran parte dellla flotta della Transat Jacques Vabre, cioè i Class 40, si ritrova ancora alle prese con i venti leggeri di una dorsale anticiclonica e sta cercando di allontanarsi dalla punta della Bretagna.

Dall'altra parte della Biscaglia, invece, i primi Ultim stanno negoziando il passaggio di Capo Finisterre, 250 miglia più a Sud. E' testa a testa tra Edmond De Rotschild di Cammas e Caudrelier e SVR Lazartigue di François Gabart e Tom Laperche che alle 15 stanno passando Capo Ortegal.

       

Dopo un po' più di 48 ore di regata, i primi Ultim hanno attraversato la Biscaglia e iniziano a negoziare il passaggio di Finisterre. 

 

 

Nella class Ocean FIfty, i piccoli trimarani di 15 metri, il leader Koesio di Erwan Le Roux e Xavier Macaire non è lontano da Banque Populaire di Le Cleac'h ed Escoffier, ultimo per ora e un po' a sorpresa tra i giganti della classe Ultim. 

La flotta degli IMOCA dopo 48 ore di regata. Prysmian è tornato al nono posto

Tra gli IMOCA, la bonaccia persistente delle ultime ultime ore ha permesso agli inseguitori di ridurrre il gap sul leader, Apivia di Charlie Dalin e Paul Meilhat che era salito fino a 30 miglia. Dopo un inizio di regata difficile, Prysmian Group di Giancarlo Pedote e Martin Le Pape è nono in classifica, a cinquanta miglia del leader.

La flotta dei Class 40 ha passato il Raz de Sein questa mattina e deve ancora combattere con venti molto deboli. La Manche di Loison e Jossier è in testa con sette miglia di vantaggio sul gruppo degli inseguitori. Gudi di Andrea Fantini e Mourruau e 29mo a 17 miglia del leader.  

8.11 mattina - Dopo la bellissima partenza di ieri (da rivedere nel replay della diretta o nel best-of nel Daily Mag in questa pagina, il vento è calato durante la notte e la bonaccia è durata gran parte della mattina. Tra gli IMOCA, Apivia di Charlie Dalin e Paul Meilhat ha preso la migliore partenza e ha già quasi dieci miglia di vantaggio sui primi inseguitori, le due barche di 11th Hour Racing, Charal, LinkedOut… Dieci ore dopo lo start di Le Havre, ha disalberato Bureau Vallée di Louis Burton e Davy Beaudart.

8.11 sera - Le prime parole di Luis Burton che racconta il disalberamento

 

8.11 IL DISALBERAMENTO DI BUREAU VALLEE

 

8.11, DAILY MAG IN VIDEO 

 

REPLAY 7.11 - LA CRONACA VIDEO LIVE STREAMING DELLA PARTENZA - La grande regata al via! La crema delle barche e dei navigatori oceanici in un appuntamento importante anche per il periodo, alle prese con due fatiche: l'uscita dalla pandemia, e le decisioni sulla crisi ambientale e climatica

Sezione ANSA: 
Saily - News

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