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08/02/2016 - 21:26

Mondiale a maggio, flotta record

Torbole aspetta
300 Finn Master

La chiamano già "The Ultimate Challenge", ed è una sfida vera per 300 timonieri Master della classe Finn, iscritti al Mondiale per over "anta" che si disputerà al Circolo Vela Torbole dal 13 al 20 maggio. Per la classe può essere "Il maggior evento Finn di tutti i tempi"

 



The Ultimate Challenge è un vecchio adagio dei finnisti, racconta in tre parole lo sforzo, l'impegno, la dedizione che sono necessari per completare una campagna olimpica su un Finn. Sul singolo pesante più che in ogni altra classe olimpica, per tante ragioni. Il detto resta valido e viene tramandato di generazione in generazione, ma i finnisti, loro, restano sempre gli stessi. O meglio: si è finnisti per sempre.

Una prova tra le tante? Al Finn World Masters di Torbole 2016 sono arrivate (finora) la bellezza di 300 iscrizioni! Da tutto il mondo, da tutte le età, da tutte le tasche, con una sola voglia da togliersi: schienare con l'Ora e il Peler sul vecchio Finn.

Dunque 300 Finn da 29 paesi a Torbole, alla ricerca dell'arca perduta, o almeno dell'eterna giovinezza (e chi meglio del Finn può dare questa sensazione?). La classe internazionale, appresi i dati dal CVT, lo ha già definito "il più grande evento di Finn di tutti i tempi".

Tra i Master spiccano anche 26 Legends (oltre 70 anni di età) e persino un Sper Legend (ultra ottantenne!): semplicemente, loro rifiutano di smettere. Non ci pensano nemmeno.

Gianfranco Tonelli, Presidente del Circolo Vela Torbole, non sta nella pelle: "Siamo felicissimi di essere stati scelti quale sede del Mondiale Master Finn 2016 e adesso ancora più contenti nel sentire che il nostro sarà il campionato più numeroso di sempre! E' anche una conferma della popolarità del Garda settentrionale e del Circolo Vela Torbole. Quest'anno organizzeremo anche eventi europei e mondiali, ma la regata regina sarà il Finn World Masters."

Andy Denison (GBR), presidente Finn World Masters: "Negli ultimi quattro anni i Finn World Masters sono cresciuti molto, e attirato un crescente numero di velisti, compresi ex olimpionici e velisti di ritorno da altre classi. E' un chiaro segnale che la vela mantiene giovani!"

www.finnworldmasters.com

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I Vichinghi (non verificato)

Che organizzando il Finn World Master a Torbole sarebbe nato un evento memorabile era facilmente prevedibile, viste le più recenti edizioni della stessa regata (testimonianza dello stato di salute della classe) e della località molto interessante, con vento quasi assicurato oltre che non troppo distante dalle nazioni che possono giocare i "numeri più pesanti" in questa regata particolare (Germania, Olanda, Regno Unito, Francia e numerose altre Europee ma non solo). Il problema è il Circolo: la sua grande tradizione e capacità non sono in discussione e, parimenti, è vero che ha ottenuto il consenso della "commissione" che ormai da tempo gestisce l'evento dell'annuale mondiale master dei Finn. Il problema è altro, semplicissimo: i metri quadrati a disposizione insieme con la possibilità di alare celermente tutte quelle barche in sicurezza, anche con Ora intensa. Il Circolo Vela Torbole, e sia chiaro che non è un suo demerito, non è così ampio e non ha possibilità di acquisire temporaneamente altri spazi se non quelli usuali, perché la sua posizione non è tale da poter "sconfinare" in una piazza adiacente, tipo Riva del Garda o nulla di simile. Certo, impiegando per le barche il piazzale del Circolo normalmente adibito a parcheggio delle autovetture, è possibile sistemare 200 Finn, forse 250 però ... forse verrà sfiorato il numero di 400 barche e allora? In ogni caso, se anche fossero 250 ,per vararli tutti in un tempo ragionevole, bisognerebbe adoperare la spiaggetta normalmente impiegata per le tavole e, talvolta anche per altre piccole derive, ma i Finn sono un singolo pesante, col timone a pala fissa e bisogna anche ricordare che si tratta di una regata master, con timonieri esperti, molto abili come tecnica e tattica ma non così agili come i ragazzini degli Optimist. E al rientro, specialmente se c'è Ora di 20 nodi o più da un paio d'ore, allora su quella spiaggia c'è anche parecchia onda e rientrare da soli significa fare danni , oppure bisogna che ci siano parecchi validi collaboratori muscolosi, ma per oltre 300 barche ce ne vogliono troppi! Alternative? Forse una piattaforma di pre alaggio da ancorare a 100 metri dalla spiaggia (ma forse c'è troppo fondale) potrebbe aiutare a contenere il numero e la fatica dei collaboratori, comunque necessari, ma sarà davvero sufficiente? E poi, visto che gli organizzatori hanno già decretato che nel piazzale non potrà sostare alcuna autovettura od altro mezzo "terrestre", significa che ... per qualsiasi inconveniente all'attrezzatura o, più semplicemente, nel vestiario, nessun regatante avrà la possibilità di disporre di alternative concrete a quanto ha già sul posto. Il giorno in cui gli organizzatori (di tutti i Circoli, non solo di questo!) si renderanno conto che per i velisti il veicolo non è solamente il "rimorchiatore" del carrello stradale ma è anche quello che negli sport del motore sono i box a bordo pista, ovvero una sorta di magazzino di vele, ricambi, attrezzature, vestiario tecnico e quant'altro, fino a trasformarsi all'occorrenza in mini officine, bene, quel giorno avranno compreso alcuni elementi importanti della vela di oggi, non pretese assurde, bensì semplici esigenze non risolvibili differentemente! Il Circolo Vela Torbole, negli ultimi comunicati emessi, "garantisce" un servizio navetta con uno o più minibus dedicati col centro di Torbole ma ... se mentre stai varando di rompe qualcosa cosa si deve fare? prendere la navetta, tornare in un piazzale in paese, raggiungere la propria vettura, cercare il pezzo quindi riprendere la navetta (se davvero sarà sufficientemente frequente ... e libera) eccetera eccetera? Non mi pare una soluzione concreta! La stessa classe italiana è già da tempo allarmata e sta consigliando al Circolo Vela Torbole di trovare gli spazi di cui normalmente non dispone anche cercandoli altrove, per esempio a circa un chilometro (via acqua, qualcosa in più per via stradale), alla foce del Sarca, dove ci sono piazzali ampi, capaci di contenere molte barche e tutte le rispettive attrezzature, autovetture e rimorchi, in un punto in cui, tra l'altro, vi sono anche dei buoni punti di varo ed alaggio. Quanto meno sarebbe opportuno deviare in questo, o in qualche altro posto, una parte consistente delle barche che parteciperanno alla regata. Altrimenti ... beh è probabile che tutti ricorderanno l'edizione del 2016 per il successo numerico, il vento intenso e, nella migliore delle ipotesi, la confusione e la scomodità; oppure, se si mette un po' peggio, anche per i danni, le arrabbiature con conseguente memoria non lusinghiera per l'organizzatore! Meglio pensarci alla svelta! Prima che arrivi l'orda vichinga, volevo dire quegli affabili personaggi che sono i finnisti, normalmente molto alti e grossi ma tranquilli ... a meno che, nonostante l'età, non si incavolino! E i vichinghi quando si incavolano ... dopo è davvero dura!?!?!?