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19/11/2016 - 20:51
Breaking News - Vendée Globe, salgono le latitudini, e anche i rischi..
Breaking News - Vendée Globe, salgono le latitudini, e anche i rischi..
Thomson rallenta,
foil danneggiato
foil danneggiato
L'incidente alle 0935 UTC. Hugo Boss correva a 24 nodi con 22 nodi di vento, un oggetto sommerso ha urtato e rotto il foil di dritta. Thomson (vicino al record nelle 24h) aveva rallentato (!) e stava dormendo. Ha fermato la barca e ispezionato i danni, c'è anche qualche graffio ma niente di strutturale. "Continuo e vedremo". Le spiegazioni del team tecnico. Bertrand De Broc (MACSF) si ritira a Fernando de Noronha per danni allo scafo
Il gioco comincia a farsi duro al Vendée Globe, e nessuno può stare tranquillo, neanche i leader. Alex Thomson ha dovuto rallentare drasticamente l'andatura del suo Hugo Boss, in testa e nel pieno di un tentativo di battere il record di percorrenza in solitario nelle 24 ore (all'ultimo rilevamento prima delle 1100 UTC che avrebbe stoppato il tentativo, aveva percorso già 531 miglia!), dopo l'urto con un oggetto semisommerso che ha colpito il foil di dritta, danneggiandolo, e provocando dei graffi anche sulla fiancata della barca.
Thomson ha raccontato: "Stavamo andando fortissimo, la barca era decisamente poco confortevole, e avevo deciso di rallentare un po': ho retratto il 30% del foil, e navigavamo piuttosto conservativamente. Ero in cabina cercando di dormire un po', navigavamo con fiocco 2 e una mano di terzaroli alla randa, facevamo comunque una media di 24 nodi.
Ho sentito un fortissimo botto, un'esplosione, la barca si è fermata e girata a destra di 20 gradi. Sono corso sul ponte, ho lascato le scotte, e ho capito che avevamo urtato qualcosa. Ho poggiato ho visto che il foil di destra era danneggiato in maniera significativa, e graffi sullo scafo. Attualmente ho alzato del tutto il piede dall'acceleratore, ridotto le vele, retratto completamente i foil. Sono andato sotto coperta a controllare tutto lo scafo, non ci sono danni strutturali. Aspetto condizioni migliori per finire il lavoro sul foil rotto. Per ora continuo e cercherò di sistemare le cose appena possibile."
Ross Daniel, direttore tecnico di Alex Thomson Racing, ha aggiunto: "Abbiamo lavorato molto negli anni precedenti al Vendée cercando di mitigare i rischi, ma colpire qualcosa nell'acqua è assolutamente fuori da ogni controllo, oltre che fonte di grande frustrazione. Sappiamo che c'è sempre il rischio che i foil siano colpiti da oggetti in navigazione, e si prova a considerarlo nel disegnare la barca, che può navigare con o senza foil.
Al momento c'è solo un moncone del foil di dritta, che Alex sistemerà appena le condizioni miglioreranno un po'. Non è la fine del mondo, ma ovviamente Hugo Boss navigherà più veloce con le mure a dritta. Fortunatamente il grosso della navigazione con mure a sinistra finirà a Buona Speranza, e dopo prevarranno le mure a dritta, e il foil di sinistra funzionerà. Se fossimo stati a metà flotta il discorso sarebbe stato diverso, ma siamo in testa e con un bel margine." Prima dell'incidente, Thomson era lanciato per battere il record di percorrenza delle 24 ore in solitario. All'ultimo rilevamento la sua percorrenza era di 531 miglia.
BERTRAND DE BROC (MACSF) E' IL SECONDO RITIRATO DOPO TANGUY DE LAMOTTE
C'è anche un secondo ritiro ufficiale, è Bertrand De Broc (MACSF), che era fermo a Fernando de Noronha, per ispezionare i danni allo scafo dopo l'urto con qualcosa di galleggiante (il problema ritorna...) al largo del Portogallo. Lo scafo faceva rumori impressionanti, ha raccontato l'esperto skipper, e una volta fermo a Noronha è stato chiaro che i danni erano su gran parte dello scafo. Dopo lunga consultazione con Marc Guillemot, il suo Team Manager, Bertrand ha preso la difficile decisione di abbandonare il suo quarto Vendée Globe. "Sono affranto, ma era impensabile affrontare gli oceani del sud in queste condizioni."
Interessante notare la reazione dello sponsor del navigatore francese. Philippe Eveilleau, presidente di MACSF Group, ha accettato la decisione e garantito il suo supporto al velista: "Bertrand è una leggenda vivente, ha provato in tutti i modi a continuare, ma anche se non ha completato la regata, voglio congratularmi con lui e a nome di tutti a MACSF ringraziarlo per portarci a bordo per questo storico Vendée Globe."
Il gioco comincia a farsi duro al Vendée Globe, e nessuno può stare tranquillo, neanche i leader. Alex Thomson ha dovuto rallentare drasticamente l'andatura del suo Hugo Boss, in testa e nel pieno di un tentativo di battere il record di percorrenza in solitario nelle 24 ore (all'ultimo rilevamento prima delle 1100 UTC che avrebbe stoppato il tentativo, aveva percorso già 531 miglia!), dopo l'urto con un oggetto semisommerso che ha colpito il foil di dritta, danneggiandolo, e provocando dei graffi anche sulla fiancata della barca.
Thomson ha raccontato: "Stavamo andando fortissimo, la barca era decisamente poco confortevole, e avevo deciso di rallentare un po': ho retratto il 30% del foil, e navigavamo piuttosto conservativamente. Ero in cabina cercando di dormire un po', navigavamo con fiocco 2 e una mano di terzaroli alla randa, facevamo comunque una media di 24 nodi.
Ho sentito un fortissimo botto, un'esplosione, la barca si è fermata e girata a destra di 20 gradi. Sono corso sul ponte, ho lascato le scotte, e ho capito che avevamo urtato qualcosa. Ho poggiato ho visto che il foil di destra era danneggiato in maniera significativa, e graffi sullo scafo. Attualmente ho alzato del tutto il piede dall'acceleratore, ridotto le vele, retratto completamente i foil. Sono andato sotto coperta a controllare tutto lo scafo, non ci sono danni strutturali. Aspetto condizioni migliori per finire il lavoro sul foil rotto. Per ora continuo e cercherò di sistemare le cose appena possibile."
Ross Daniel, direttore tecnico di Alex Thomson Racing, ha aggiunto: "Abbiamo lavorato molto negli anni precedenti al Vendée cercando di mitigare i rischi, ma colpire qualcosa nell'acqua è assolutamente fuori da ogni controllo, oltre che fonte di grande frustrazione. Sappiamo che c'è sempre il rischio che i foil siano colpiti da oggetti in navigazione, e si prova a considerarlo nel disegnare la barca, che può navigare con o senza foil.
Al momento c'è solo un moncone del foil di dritta, che Alex sistemerà appena le condizioni miglioreranno un po'. Non è la fine del mondo, ma ovviamente Hugo Boss navigherà più veloce con le mure a dritta. Fortunatamente il grosso della navigazione con mure a sinistra finirà a Buona Speranza, e dopo prevarranno le mure a dritta, e il foil di sinistra funzionerà. Se fossimo stati a metà flotta il discorso sarebbe stato diverso, ma siamo in testa e con un bel margine." Prima dell'incidente, Thomson era lanciato per battere il record di percorrenza delle 24 ore in solitario. All'ultimo rilevamento la sua percorrenza era di 531 miglia.
BERTRAND DE BROC (MACSF) E' IL SECONDO RITIRATO DOPO TANGUY DE LAMOTTE
C'è anche un secondo ritiro ufficiale, è Bertrand De Broc (MACSF), che era fermo a Fernando de Noronha, per ispezionare i danni allo scafo dopo l'urto con qualcosa di galleggiante (il problema ritorna...) al largo del Portogallo. Lo scafo faceva rumori impressionanti, ha raccontato l'esperto skipper, e una volta fermo a Noronha è stato chiaro che i danni erano su gran parte dello scafo. Dopo lunga consultazione con Marc Guillemot, il suo Team Manager, Bertrand ha preso la difficile decisione di abbandonare il suo quarto Vendée Globe. "Sono affranto, ma era impensabile affrontare gli oceani del sud in queste condizioni."
Interessante notare la reazione dello sponsor del navigatore francese. Philippe Eveilleau, presidente di MACSF Group, ha accettato la decisione e garantito il suo supporto al velista: "Bertrand è una leggenda vivente, ha provato in tutti i modi a continuare, ma anche se non ha completato la regata, voglio congratularmi con lui e a nome di tutti a MACSF ringraziarlo per portarci a bordo per questo storico Vendée Globe."
Emanuele (non verificato)