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27/09/2018 - 18:14

La Golden Globe Race come un romanzo, ancora dall'oceano Indiano

Senz'acqua in oceano
Salvato dal 'Golden Boy'

La Golden Globe Race 2018 non è solo ritiri, avarie, salvataggi spettacolari (e costosi). Sentite che storia: il solitario Istvan Kopar (USA/HUN) che corre la GGR a bordo del Puffin (Tredewind 36), ha prestato soccorso a un collega fuori gara, Kjell Litwin sul Selene, che sta compiendo un giro del mondo da solo partito il 13 giugno da Falmouth, rimasto senza acqua a 3000 miglia da Perth in mezzo all'oceano Indiano, e che si trovava appena a 20 miglia di distanza... - VIDEO

 

La Golden Globe Race, replica della celebre regata che nel 1968 diede il via alla vela sportiva oceanica, si sta rivelando un romanzo con molti capitoli. L'ultimo è una storia di solidarietà marinaresca con risvolti epici. Un iscritto alla regata, lo statunitense-ungherese (anche il crescente numero delle doppie nazionalità è un segno dei tempi, a dispetto delle chiglie lunghe...) Istvan Kopar, ha ricevuto dagli organizzatori la richiesta di deviare un po' la sua rotta per raggiungere e dare assistenza a un altro navigatore solitario, che non ha nulla a che fare con la regata, il quale si è accorto improvvisamente di avere solo 10 litri di acqua dolce a bordo, e si trova a 3000 miglia da Perth (Australia).

La richiesta di aiuto arrivata dal profondo Oceano Indiano è inviata da una barca ancora più piccola di quelle della Golden Globe Race, un 31 piedi, il Selene (Vagabond 31), e dal suo skipper solitario Kjell Litwin, che sta compiendo una circumnavigazione in solitario partita lo scorso 13 giugno da Falmouth (UK). Nel suo report, Litwin ha raccontato di una inattesa perdita di tutta l'acqua dolce di bordo. La direzione della regata ha confermato che Istvan Kopar, che si trovava una ventina di miglia a Ovest di Selene, si è prestato subito a dare l'assistenza possibile.

Il piano, riuscito, è stato di avvicinarsi a Selene e passare attraverso una cima un contenitore con 20 litri di acqua. Gli organizzatori hanno concesso a Kopar di usare il motore per avvicinarsi alla barca in difficoltà. Poco dopo Kopar ha confermato di essere in contatto radio con Litwin. Puffin navigava con 30-35 nodi di vento e 3-4 metri di onda nelle ultime ore della notte. Vento e mare hanno poi avuto un leggero calo durante il giorno, favorendo l'operazione.

Selene non era in pericolo o in panico, secondo gli organizzatori della GGR, Kjell Litwin sarebbe stato in grado di raccogliere abbastanza acqua piovana nella risalita verso Perth. Tuttavia è considerata una forma di marineria la richiesta di acqua da parte di navi o scafi in prossimità. E Kopar è stato ben lieto di dare una mano. Da sottolineare che solo pochi giorni prima, lo stesso Kopar aveva subito il rovesciamento della sua barca, e il Puffin aveva riportato alcuni danni minori e una piccola via d'acqua. Nonostante tutto lo skipper ungaro-americano ieri nel collegamento radio si è mostrato di ottimo umore.

VAN DEN HEEDE VICINO AL WAY POINT DI CONSEGNA VIDEO - Intanto il leader della GGD, Jean Luc Van Den Heede, prosegue la sua cavalcata solitaria al comando (con ampio distacco) della flotta. Passato Capo Leeuwin, VDH, che sta confermando con le barche d'epoca a chiglia lunga e senza elettronica quando conti l'esperienza di tante traversate e giri del mondo, è atteso al passaggio del way-point nel quale è previsto di poter consegnare a un battello di appoggio materiale audiovisivo della prima parte della regata.

In attesa delle prime immagini video da bordo di VDH, resta impressionante vedere ancora i video dagli aerei e dalle navi del soccorso che raccontano il salvataggio in oceano dello skipper indiano e di quello irlandese. Qui sotto altri due esempi.

Si è inoltre appreso che il presidente dell'India, Rashtrapati Bhavan, ha inviato via Twitter un messaggio di ringraziamento e gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato al salvataggio e recupero di Tomy, che è un ufficiale della Marina Militare indiana.

Infine una curiosità: la nave francese Osiris, che ha salvato in poche ore due velisti in uno dei mari più inaccessibili del pianeta, era alla sua ultima missione prima di andare in pensione... Quando si dice non è mai detta l'ultima: https://la1ere.francetvinfo.fr/son-ultime-mission-fregate-francaise-osir...

Sezione ANSA: 
Saily - Altomare

Commenti

Piero Scaffidi (non verificato)

Apprezzo molto il vostro lavoro di divulgazione e conoscenza della vita di mare, grazie.