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15/02/2019 - 10:54

Grandi eventi e marketing

SailGP Sydney, è l'inizio di cosa?

VIDEO REPLAY DAY 1+2 - L'esordio di SailGP, il "MotoGP" della vela. Sydney è bella e spettacolare, le regate colorate, il vento c'è. Ma per molti questi catamarani volanti e superinvelati di ali rigide, pur velocissimi, non esprimono del tutto l'essenza della vela. Guardate il replay delle due giornate inaugurali e fatevi un'idea... RISULTATI: Tom Slingsby (AUS) sorpassa Nathan Outteridge (Team JPN), terzo Dylan Fletcher (GBR) - GUARDA DUE VIDEO

 

DAY 2 - Ci stiamo già abituando o annoiando? Alla fin fine sono catamarani, che ogni tanto volano ma anche no, perchè quando c'è vento leggero come in questo secondo giorno, i due scafi restano piantati nell'acqua a lungo ed è tutto un altro vedere. Scarrocciano molto, come si osserva chiaramente dalle immagini aeree, che sanno essere anche impietose. Resta la bella confezione: tantissime riprese, belle grafiche, un overdose di informazioni su velocità, angoli, vento, classifiche, percorso, righe disegnate sull'acqua che spiegano più o meno cosa sta accadendo, un grosso apparato di comunicazione, una batteria di cannoni che spara testi, foto, video, social. E quasi un milioncino di persone (in calo dal primo al secondo giorno) a seguire la diretta facebook.

Eppure, dopo questo Day 2, ci chiediamo cosa resta della vela. Della "vecchia cara vela" intendiamo: le strategie in partenza (qui si parte lanciati e come viene viene, salvo rare eccezioni), il bordeggio (qui forse mantiene un piccolo significato solo nel primo giro), le manovre (si gira talmente veloce che pare impoissibile sbagliare, ergo la tecnica è sopraffatta dalla tecnologia, che l'one-design ha reso uguale per tutti), gli incroci (se ne sono visti pochi, e l'appiattimento dei teleobiettivi rendeva ravvicinati anche incroci che in realtà erano a più di due lunghezze), le regolazioni di fino delle vele (che qui contano zero, con le ali del Boeing a creare portanza). La solita domanda si fa strada. Il progresso non puo' fermarsi, la vela del futuro non puo' non essere (anche o soprattutto) questa. Ma non è ancora più bella, completa, emozionante, una regata con vele di tessuto e tante regolazioni raffinate, una lentezza dove il fiuto del vento e dei buoni e scarsi fa la differenza?

REPLAY DAY 2

CLASSIFICA DOPO 2 GIORNI

1. AUS (Slingsby) 48 punti

2. JPB (Outteridge), 45

3. GBR (Fletcher), 36

4. CHN (Robertson), 33

5. FRA (Besson), 33

6. USA (Kirby), 31

COME FUNZIONA - Nei due o tre giorni di regata per evento si fanno regate di flotta, con punteggio: 10 al primo, 9 al secondo e così via, fino a 5 punti al sesto. Alla fine i primi due in classifica fanno un match race di finale per dichiarare il vincitore dell'evento, che prende un bonus di altri punti. I punteggi di ogni evento si sommano per la classifica finale della stagione, che assegna al vincitore 1 milione di euro.

 

ECCO COME ERA ANDATO (E COME COMMENTAVAMO) IL GIORNO DELL'ESORDIO

DAY 1 - Day 1 di SailGP. E' il Day 1 di una nuova era per la vela? La creatura di Larry Ellison (che come al solito non ha risparmiato, non ne ha neanche bisogno) e Russell Coutts (che come al solito fa il bordo giusto: passò da New Zealand ad Alinghi, poi da Bertarelli a Ellison, adesso ha mollato la vela giovanile kiwi per tornare a fare il Bernie Ecclestone dello yachting) questa creatura puo' prendere piede fino a diventare l'evento agonisticamente più seguito dello sport velico? Lo vedremo. Sul tema ci siamo già espressi: SailGP è di certo una minaccia per l'America's Cup, e visto il ruolo storico di quest'ultima, minacciare le proprie radici non ha l'idea di essere una cosa salutare.

Ieri un columnist velico assai seguito e popolare negli USA, Brian Hancock, ha scritto questo: "Io amo la storia e la sfarzosità dell'America's Cup, eppure penso che questo tipo di evento velico (riferito a SailGP, ndr) eclisserà la Coppa in termini di interesse del pubblico. Il tempo lo dirà. Ma se c'è qualcuno che ha le tasche abbastanza profonde da fare in modo che questo evento abbia successo, quello è di sicuro Mr. Oracle".

Staremo a vedere. Intanto eccovi il video del Day 1.

 

CLASSIFICA DAY 1

1. JPN (Outteridge) 28 punti

2. AUS (Slingsby) 27

3. GBR (Fletcher) 22

4. USA (Kirby) 22

5. CHN (Robertson) 19

6. FRA (Besson) 19

COME FUNZIONA - Nei due o tre giorni di regata per evento si fanno regate di flotta, con punteggio: 10 al primo, 9 al secondo e così via, fino a 5 punti al sesto. Alla fine i primi due in classifica fanno un match race di finale per dichiarare il vincitore dell'evento, che prende un bonus di altri punti. I punteggi di ogni evento si sommano per la classifica finale della stagione, che assegna al vincitore 1 milione di euro.

Sezione ANSA: 
Saily - News

Commenti

Paolo Benetti (non verificato)

Questo articolo mi ha fatto cadere le braccia... Le regate del SailGP sono state brutte, ma soprattutto se confrontate con la AC alle Bermuda; credo che gli equipaggi non fossero all'altezza, e tutto si è risolto in regate vinte dopo il primo bordo. Ma sentire parlare di partenze "come viene viene" (ci sono decine di articoli sulla difficoltà della partenza "Sligshot"), di manovre "impossibili da sbagliare" (quando se sbagli una strambata ti pianti, e ti superano tutti), e di mancanza della "regolazione di fino delle vele" (come se le ali fossero facili da regolare) davvero è troppo. Traspare quel modo settario e conservatore di considerare la vela, che non fa avvicinare giovani entusiasti allo sport. Le regate delle Bermuda, contro ogni previsione (comprese le mie) sono state emozionanti ed entusiasmanti, belle anche per chi non sia dentro allo sport. Queste no. Tutto qui Ma se preferite gli spinnaker simmetrici col tangone, fate pure; ma senza progresso il nostro sport è a rischio: negli USA, una volta imbattibili, la vela è già scomparsa...
Gentile Paolo Benetti: di tutte le critiche (sempre molto ben accette) quella di "settari e conservatori" proprio non ce l'aspettavamo. I nostri commenti su SailGP hanno avuto migliaia di lettori e più di uno scontento, da entrambe le parti: chi ci dava per pro-SailGP e chi per settari e conservatori. Che regate siano quelle dei catamarani ad ala rigida è ormai chiaro a tutti dal 2013. Quanto alla vela destinata a scomparire: crede davvero che la vela possa sopravvivere solo grazie al progresso? Quanto? E quanto veloce? Senza morire prima, per snaturamento, per straniamento, per rinunci a se stessa. SailGP non è progresso, è ingentissimo denaro di un privato messo in un evento sportivo. La vela, dalle vele d'epoca ai Moth ai trimarani oceanici foiling, non morirà certo per un po' di nostalgia di spinnaker e tangoni.