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13/08/2011 - 13:11

Domani al via la 44a Rolex Fastnet

Quel faro
tra vela e leggenda

!--paging_filter--strongDal Solent al mitico scoglio e ritorno: tutto è pronto per “la” super-classica dell’altura mondiale. Che fa il record assoluto di iscritti. Alla linea di partenza anche tre italiani: Nannini, Piva. E un team di amici chiamato Esmeralda./strongbr / !--break--br / Un appuntamento che si ripete dal 1925 non può che essere storico.br / Una regata che usa come boa di metà percorso un faro che si staglia in mezzo al mare, di frequente squassato da onde alte svariati metri è naturalmente, necessariamente straordinaria.br / Una regata che porta su di sé ancora la eco di 19 vite spezzate dall’ambizione che batte la ragione e si incontra con una tempesta perfetta, non può non incutere un sano timore in chi si appresta ad affrontarla.br / Tradizione, sport, competizione con gli altri e con sé stessi, paura, avventura, adrenalina. Tutto questo è la Rolex Fastnet Race. L’edizione 2011, la 44esima, prenderà il via domani da Cowes, sull’Isola di Wight, che fino ad oggi ha ospitato la quinta tappa delle Extreme Sailing Series e gli spettacoli “pirotecnici” dei cat Extreme 40, a base di scuffie, collisioni e uomini in mare.br / br / strongDal Solent al Faro e ritorno/strongbr / Da domani sarà tutt’altra musica. Tutt’altra vela. Primo segnale alle ore 10.50 locali, si torna al classico. 279 scafi iscritti in classe IRC. 39 nell’elenco non-IRC. Oltre 3mila velisti coinvolti. Un record assoluto. Che cancella anche il precedente record di 303 iscritti, fatto registrare – ironia della sorte – proprio in quel famigerato 1979.br / Il percorso evidentemente non passa mai di moda. Sempre identico a sé stesso ma sempre comunque affascinante, perché mette a dura prova le capacità veliche dei concorrenti, sia nella vela costiera, sia in quella d’altura. Le barche lasceranno il Solent, lo stretto braccio di mare che separa l’isola di Wight dalle coste inglesi di Southampton, e si dirigeranno verso Land’s End. Attraverseranno il mare Celtico, dove le acque sono spesso agitate, raggiungeranno lo scoglio del Fastnet, lo doppieranno e faranno il percorso a ritroso fino a Plymouth.br / br / strongBanque Populaire per il primato e scontro tra Maxi/strongbr / Tra gli scafi di ogni foggia che si presenteranno sulla linea di partenza domani, ci sarà anche il trimarano francese Banque Populaire, con a bordo Loick Peyron, reduce, insieme a Jean Pierre Dick, dal grande trionfo dell’ultima Barcelona World Race (a proposito, il suo ex-compagno di squadra sarà anche lui al via, a bordo della vittoriosa Virbac Paprec 3).br / br / Sul maxi trimarano blu sono puntati tutti gli occhi degli appassionati dei record per vedere quanto tempo impiegherà a effettuare l’intero percorso. La battaglia fra i monoscafi per la vittoria in tempo reale dovrebbe invece coinvolgere due 100 piedi: da un lato, eml’ICAP Leopard/em britannico di Mike Slade, vincitore in tempo reale nelle ultime due edizioni del Fastnet (detentore, tra l’altro, del record di percorrenza: 1 giorno, 20 ore e 18 minuti); dall’altro, il suo arcirivale a stelle e strisce, emRambler 100/em, di George David. Gli equipaggi dei due maxi si conoscono molto bene e si sono già affrontati tre volte negli ultimi mesi: la Caribbean 500, la Annapolis-Newport e la Transatlantic Race. In molti quindi si aspettano un appassionante testa a testa (sicuramente, ci sperano gli organizzatori del Royal Ocean Racing Club, già entusiasti per il record di partecipanti).br / br / Intanto è già guerra di nervi tra i due armatori: “Noi siamo in forma e abbiamo buone possibilità, sia con brezze leggere sia con venti forti. Difenderemo strenuamente il nostro record e non lo lasceremo facilmente ai nostri rivali di Rambler 100”, attacca Mike Slade. “Speriamo sia una competizione ai massimi livelli, sia con ICAP Leopard sia con gli altri scafi” replica sportivamente George David.br / br / strong Un assaggio di Volvo Ocean Race/strongbr / Nel gruppo degli oltre 300 partenti, anche tre team Volvo Open 70 in corsa per la prossima Volvo Ocean Race 2011-12. Per loro (e per il pubblico) un assaggio di futuro: emAbu Dhabi Ocean Racing/em, emGroupama Team Sailing/em e emTeam Sanya/em.br / br / L’equipaggio di Abu Dhabi, che ha varato Azzam lo scorso luglio, possiede una conoscenza del campo di reagta che potrebbe essere fondamentale. Lo skipper britannico Ian Walker e il navigatore Jules Salter, infatti, facevano entrambi parte del gruppo che a bordo di ICAP Leopard ha stabilito il record della regata in un giorno, 20 ore e 18 minuti.br / br / “La domanda è: regatiamo per vincere il Fastnet o per stare vicino alle altre barche per apprendere qualcosa in più sui nostri avversari alla Volvo Ocean Race?” ha detto Ian Walker. “Lo so cosa succede in queste situazioni, parti con l’idea di controllare gli avversari per imparare e poi, improvvisamente, arriva una specie di nebbia rossa al colpo di cannone e tutto quello che ti interessa è vincere".br / br / I francesi di emGroupama/em hanno avuto più tempo per prepararsi, avendo messo in acqua la loro barca Groupama 4 già a maggio: “Il Fastnet è una bellissima regata su un percorso interessante” ha dichiarato lo skipper di Groupama Franck Cammas. “E’ anche un’ottima occasione per i team della Volvo Ocean Race, un primo incontro fra avversari. Per la prima volta capiremo quali sono le prestazioni delle barche, quindi per noi è molto importante esserci".br / br / emTeam Sanya /emha annunciato la sua partecipazione allae Volvo Ocean Race solo sette settimane fa e ha appena cominciato a conoscere la barca, Sanya, ossia una versione aggiornata di Telefónica Blue che aveva concluso al terzo posto nella scorsa edizione del giro del mondo 2008-09.br / Lo skipper Mike Sanderson, vincitore della Volvo Ocean Race 2005-06 con ABN AMRO ONE, crede che essere alla partenza rappresenti un successo per il suo team: “Per noi sarà molto duro doverci scontrare con le altre barche della Volvo, specialmente contro team così forti visto che siamo alle fasi iniziali del nostro programma” ha detto Sanderson “sarà sicuramente una prova di umiltà per noi, ma avere un obiettivo chiaro è stato molto utile per il gruppo. E’ una regata perfetta da mettere in calendario, soprattutto per i tempi".br / br / strongL’Italia in acqua/strongbr / Tra le centinaia di scafi in acqua, ci sarà anche un po’ di Italia. Tre scafi. In realtà, uno solo avrà numero velico italiano. Dovevano essere quattro, ma lo skipper più quotato, Giovanni Soldini, ha dato forfait: troppe poche risorse per trasformare la sua pre-iscrizione alla corsa in una iscrizione vera e propria. E quindi, nelle ultime settimane, ha deciso di rinviare il tentativo all’anno venturo.br / br / Ci sarà invece Marco Nannini con il suo Class 40 emEutourist/em, per il quale la Fastnet sarà un’ottimo banco di prova in vista della Global Ocean Race 2011-2012. Con lui i britannici Paul Peggs,Bruce Scott, Simon Curwen (vincitore, proprio con Peggs, della Fastnet in doppio nel 2007) e il sudafricano Mark Stevens.br / Ci sarà anche il Kiwi40 emPersaspera/em di Francesco Piva, general manager di Bt-Boats. Lo skipper sarà Andrea Fornaro,nbsp;il team è composto, oltre che da Francesco Piva, anche da Francesco Mongelli (navigazione), Lucas Brun (trimmer), Stefano Gerardi (pit) e Saverio Cigliano (bowman).br / br / strongGli amici di Esmeralda/strongbr / Ci sarà poi, e forse soprattutto, un team normale, che nella lista dei partenti è mascherato, anche lui come Nannini, da un numero velico britannico. Ma se per Nannini la vela targata GBR è legata alla sua residenza londinese, dove lavora da molti anni, nel caso dell’Esmeralda Team, è legata al fatto che il First 40.7 con cui regateranno è preso a noleggio (la barca si chiama Ballistic). Quelli dell’Esmeralda Team sono un gruppo di amici, drogati di vento, onde e salsedine, che hanno già affrontato la Middle Sea Race nel 2010 e hanno perseguito fortemente la loro partecipazione alla Fastnet di quest’anno. Un team come ce ne sono a bizzeffe fra i concorrenti delle regate d’altura, soprattutto in nord-Europa. Che Saily ha scoperto a giugno scorso e ai quali va tutto il nostro tifo e affetto. I lettori del nostro media potranno scoprirli ben presto anche in video attraverso i servizi della nostra web-tv. Per appassionarsi alla loro storia. Che fa tanto bene alla nostra vela. Il cui rilancio passa, oltre che attraverso i grandi nomi, anche per le storie, e le passioni dei velisti “normali”.br / br /

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