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24/09/2015 - 14:36

Mini Transat Day 5, tra nuove difficoltà eccellenti e imprese al limite

Pegaso pazza idea
Un nuovo albero!

Disalbera anche lo spagnolo Fidel Turienzo. Fermo per danni al timone Hantzperg (era 2° dei Serie col Pogo 3). Splendidi tra i Proto Miki Zambelli (13°) e Alberto Bona (15°) a 11 nodi. Rimonta anche per Andrea Fornaro (21°) - SITUATION ROOM: Fede Cuciuc ancora fermo a Sada. La Marina Militare invia nuovo albero a La Coruna. Andrea Pendibene (se riesce ad arrivare in porto) può decidere di continuare la regata! - SPECIALE SAILY TV 
 
PROTO
Ancora grande Michele Zambelli, spinge sull’acceleratore del suo Illumia 788, risale al 13°, è a 530 miglia da Lanzarote, e resiste a un centinaio di miglia dai primi, non molla, si conferma tosto e determinato. E’ a sole 50 miglia dal tanto atteso 888 di Simon Koster, la barca con prua tonda e foil, al 10° posto. Forza Michele, a oggi (quinto giorno di regata) il migliore della pattuglia italiana. Ma ottimo anche Alberto Bona, 15°, anche lui con velocità segnalata a doppia cifra (entrambi al rilevamento sugli 11 nodi: salute!). Tutti gli scarni racconti presi dalle navi assistenza con i navigatori, riportano che il vento (sui 20-23 nodi) è gestibile, ma il mare resta molto confuso e disordinato, con onde alte e frangenti e questo rende tutto complicato. Correre a 11 nodi in questa lavatrice è un gesto atletico, oltre che marinaresco, più che rimarchevole. Orgogliosi dei nostri ragazzi!

Da segnalare un’altra brutta notizia che coinvolge un amico, un bravo skipper, lo spagnolo Fidel Turienzo, in gara con un vecchio ma gloriosissimo (e straordinariamente ancora competitivo) Proto, il 304 Satanas tutto d’oro: ha disalberato e fa rotta con rig di fortuna verso il proto di Sagres.
In testa David Baudart sembra più che tranquillo, ma alle sue spalle è bagarre.
 
SERIE
Ian Lipinski al comando col suo Offcet 650, seguito da Tanguy Le Torquaise con un Argo, e terzo Julian Pulvè con un altro Offcet. La notizia del giorno che sconvolge le prime posizioni è lo stop a Cascais (Lisbona) di Benoit Hantzperg, che era secondo col suo 871 Pogo 3: il francese è fermo in rada per provare a riparare un danno al sistema della barra del timone. Il podio di Lanzarote perde un sicuro protagonista e la corsa chissà.

Andrea Fornaro sta facendo una signora regata, dopo aver pagato la scelta della prima notte ha innescato la quarta e continua a rimontare su tutti. Adesso è 21°, fa 9,2 nodi (corre!) ha riguadagnato sui primi che distano “solo” 115 miglia, ed è a 590 da Lanzarote. Grande Andrea all’esordio!
 
SITUAZIONE FEDE CUCIUC
Zero & T, il Dingo 556 di Federico, è sempre fermo a Sada. Uniche scarnissime notizie dal sito ufficiale: problemi di energia. Speriamo che li stia risolvendo, certo il tempo passa… Tenteremo di metterci in contatto con qualcuno del suo team.
 
SITUAZIONE ANDY PENDIBENE
Pegaso procede, con jury rig, attrezzatura di fortuna ancora sconosciuta perché non ci sono foto disponibili (usa il boma? Il bompresso? Ha armato una randa di cappa, la tormentina, entrambe? Lo sapremo speriamo presto. Un po’ di vento è arrivato e stamani la velocità è salita (si fa per dire) a 1-1,5 nodi. E in arrivo c’è più vento, ma purtroppo da Est (dove è diretto Pegaso), vedremo l’evolversi della situazione. Quello che è in atto è il tentativo di riportare in porto la barca senza abbandonarla in oceano. Ma c’è di più.

La Marina Militare (che resta in contatto costante con la direzione corsa e con la Marina Militare spagnola, per l’eventualità di richiedere immediati soccorsi se le condizioni meteo dovessero peggiorare lungo la rotta di Pegaso disalberato) ha infatti organizzato di far arrivare a La Coruna un albero di rispetto, di cui il team disponeva. In Spagna sta arrivando anche Giovanna Valsecchi, la co-skipper del Pogo 3 883.

Si fa strada l’idea – un po’ folle e un po’ splendida, poichè si tratta di una impresa che presenta molte difficioltà logistiche e tecniche, ma proprio per questo è affascinante – di rialberare la barca e mettere Pendibene in condizione di ripartire, finire la tappa a Lanzarote e quindi essere al via della seconda tappa con la traversata atlantica fino a Guadalupe… Una impresa come dicevamo, sportiva e marina.

Tutto però è sospeso: dipenderà dalla data di arrivo di Pegaso a La Coruna, dalle condizioni di rig e barca, soprattutto dallo stato d’animo di Andrea, che da due giorni e due notti “naviga” a 1 nodo di media verso terra e verso chissà cosa… A tirarlo su di morale, oltre l’iniziativa di supporto della Marina Militare e del suo shore team, anche i moltissimi messaggi social che lo incitano e gli fanno sentire il sostegno di amici, appassionati e tifosi.

SPECIALE MINI TRANSAT SAILY TV - GUARDA QUI I VIDEO E NAVIGA TRA I CANALI

Commenti

Urania Sailing Team (non verificato)

Forza Andy ti seguiamo e sappiamo bene che terrai duro, FORZA E ONORE... Urania Sailing Team

Luigu (non verificato)

Ciao Andy, se passi dalla Sicilia, prima o poi farai un giretto sul tuo vecchio Stag