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01/10/2017 - 01:59

La transatlantica più partecipata è quella con le barche più piccole

Pioggia sull'Atlantico
partita la Mini Transat

L'uscita dal porto tra ali di folla sotto gli ombrelli o i cappucci delle cerate. Poi la partenza, sotto a una pioggia insistente, con momenti di visibilità scarsissima. Subito bolina con 10 nodi sul muso. Fatica per uscire dal canale di La Rochelle. E una volta in oceano, flotta compatta con prua su Capo Finisterre. Le primissime ore della Mini Transat. Link al tracking online - GUARDA 6 VIDEO - NEI PROSSIMI GIORNI SPECIALE MINI TRANSAT SU SAILY TV

 

DAY 1 - LA PARTENZA E LA PRIMA NOTTE - Un’insistente pioggia e nuvole basse hanno fatto da cornice alla partenza della 21° edizione della Mini Transat 2017, regata oceanica in solitario riservata ai Mini 6.50. Alle 13.00 del 1 ottobre le 81 barche iscritte hanno iniziato il traino verso il campo di regata seguendo l’emozionante rituale della sfilata lungo il canale del porto de La Rochelle, dove un pubblico, numeroso ed incurante della pioggia e del freddo, non ha voluto rinunciare al saluto degli skipper.

Come da previsioni la partenza è stata caratterizzata da un vento di circa 10 nodi con direzione Ovest Sud Ovest, impegnando subito ad una navigazione di bolina nelle prime miglia di regata. Una situazione che dovrebbe accompagnare i Mini nei primi 2 giorni di navigazione lungo il golfo di Guascogne.

Sarà infatti questo l’incipit di questa Mini Transat che compie i suoi primi 40 anni; una lunga bolina fino a Capo Finisterre, dove poi la situazione dovrebbe cambiare con vento da Nord Est fino a 40 nodi, secondo quanto detto all’ultimo briefing dell’organizzazione.

Si passerà quindi al toto passaggio nei pressi dell’area DST (zona interdetta alla navigazione delle barche da diporto) del capo spagnolo che spesso determina un gioco importante per la classifica, in attesa dello sperato Aliseo del Portogallo. Ci sono 1350 miglia da percorrere prima di arrivare a Las Palmas, destinazione della prima tappa della regata, e i giochi sono appena iniziati.

Nel parterre degli iscritti ci sono 6 italiani; per i proto Matteo Rusticali su ITA 444 Spot e Andrea Fornaro con ITA 931 Sideral. Nei serie Emanuele Grassi (ITA 603 Penelope), Luca Sabiu (ITA 538 Jolly Roger), Andrea Pendibene (ITA 883 Pegaso Marina Militare), Ambrogio Beccaria (ITA 539 Alla Grande Ambeco).

Un buon inizio per Fornaro che si mette subito a tirare e resta nella scia dei primissimi, e per Beccaria che sceglie la sinistra del campo, cosa che gli ha permesso di arrivare alle boe di disimpegno tra i primi 10 “serie”. Dopo una nottata tutta di bolina stretta, questa mattina Fornaro è sesto, mentre Alla Grande Ambeco conferma il suo nono posto e il primo tra le barche di vecchia generazione.

“Fino a Capo Finisterre”, ha detto Beccaria poco prima della partenza, “non ci prenderemo troppi rischi, facendo una rotta abbastanza diretta perché c’è molta incertezza: i due modelli meteorologici sono discordanti. Probabilmente passeremo tra il DST (Zona Interdetta alla Navigazione) e la costa, e poi da lì cercheremo di scappare della poca aria vicino alla costa del Portogallo”.

ALL'ALBA LA COMUNICAZIONE CHE PURTROPPO MATTEO RUSTICALI (SPOT ITA 444) HA DISALBERATO E FA ROTTA CON ARMO DI FORTUNA SU LA ROCHELLE - LEGGERE QUI IL DETTAGLIO

 

DAY ZERO - 1 OTTOBRE DIRETTA USCITA DAL PORTO - E' il giorno della Mini Transat La Boulangere, edizione numero 21, del quarantennale (sabato 30 grande festa con molti ex ministi divenuti grandi navigatori). Altri 81 sogni realizzati, come titolammo due anni fa. Previsioni di venti forti portanti per i primi due giorni, discesa veloce verso Las Palmas. Le ultime ore di preparazione, il villaggio, le aspettative degli italiani. Link al tracking online - GUARDA 6 VIDEO - NEI PROSSIMI GIORNI SPECIALE MINI TRANSAT SU SAILY TV

La Rochelle, è qui la festa. Parte oggi la prima tappa della 21,a Mini Transat Las Boulangere. Ottantuno barchette super e altrettanti giovani o meno giovani navigatori super. La vela in una delle sue massime espressioni di passione, preparazione e cuore oltre l'ostacolo. Prima tappa verso Las Palmas si 1350 miglia, poi tre settimane di stop e ripartenza verso Martinica per altre 2700 miglia. Da soli. Sui Mini. Tra cielo e acqua salata. Siamo a La Rochelle per raccontarvi la vigilia, e soprattutto i sei italiani al via. Nei prossimi giorni tutti i video e la telecronaca della partenza con Ernesto Moresino!

QUI IL LINK ALLA CARTOGRAFIA PER SEGUIRE LE POSIZIONI E LE ROTTE DELLE BARCHE

LA DIRETTA FB DELL'USCITA DAL PORTO

 

AMBROGIO BECCARIA: Il colpo d’occhio è impressionante al porto della Rochelle: una distesa enorme di piccolissime barche pronte a sfidare l’Oceano. Barche lunghe solo sei metri e mezzo eppure attrezzate con le ultime tecnologie. Sono 81 barche di cui 25 “proto” e 56 “serie” tra cui “Alla Grande Ambeco”. A un giorno dalla partenza della “Mini-Transat La Boulangère” la tensione è salita vertiginosamente sul “pontoon” del magico porto de La Rochelle.

L’intera città è in fermento e il villaggio della regata è ormai animatissimo di amici, parenti, sostenitori e semplici appassionati di questa regata che ha davvero il sapore della leggenda. Ambrogio non abbandona quasi mai il suo piccolo mini, se non per mangiare e fare qualche intervista, ma preferisce occuparsi degli ultimissimi preparativi e concentrarsi a bordo.

Queste ultime giornate sono un via vai continuo di amici che danno una mano: chi cuce un cuscino stagno per le lunghe sedute in pozzetto, chi appiccica gli ultimi adesivi sul fiocco, chi regala qualche consiglio pratico molto strategici… totalmente nello “spirito mini” o “l’esprit mini”, come dicono i francesi. Mentre comincia il conto alla rovescia i marinai sulle banchine sembrano sempre un po’ in uno stato di emergenza, ma allo stesso tempo sono incredibilmente tranquilli. Tutto è pronto, o quasi. Alla Grande! Stay tuned….

ANDREA FORNARONon vorrei esagerare, ma credo che noi italiani non comprendiamo in pieno il senso di questa regata. Primo perché nessuno di noi ha mai vinto, poi perché vuoi o non vuoi siamo ai margini di questa storia. Quando al via vedi 64 francesi e 6 italiani ti rendi conto del diverso impatto di questa regata per la nostra attività velica. Anche alla partecipazione dei briefing si avverte sempre questo senso di solennità, ed è chiaro che la prima preoccupazione degli organizzatori è portare a destinazione la flotta nella maniera più sicura possibile, non interessa tanto – o quantomeno non è prioritaria – la prestazione straordinaria. Ciò è validato dal fatto che in termini di legge il Mini 6.50 non potrebbe attraversare l’Atlantico perché la lunghezza minima di un’imbarcazione che si appresta a oltrepassare l’Oceano sono 9 metri. La classe francese però ottiene una deroga eccezionale grazie alla quale si può oggi correre ma ciò richiede comunque un altissimo standard di sicurezza. I controlli, infatti, sono estremamente rigorosi.

È una regata davvero dura e difficile, che può mettere in grande difficoltà. È stato significativo l’appello del Presidente Lucas Montagne, il quale ha raccontato di aver perso un amico e compagno di navigazione proprio durante questa regata. È cosa nota, ma mi è rimasto molto impresso come incipit e lo ricorderò bene; posso assicurare che starò ben legato, come del resto ho sempre fatto. Anche l’impossibilità di avere contatti con l’esterno ha a ovvie implicazioni per la sicurezza, però è un aspetto talmente caratteristico delle regate con il Mini, che ormai l’ho interiorizzato. Certo è che questa classe è l’inizio di grandi carriere e a me personalmente, che sono alla seconda edizione ha già insegnato tantissimo. Darò il massimo, seguitemi sul tracker!.

LUCA SABIU (FB) - È arrivato il momento... Tra poche ore ritireranno il mio telefono , lo ritroverò alle Canarie e poi in Martinica. . Vorrei dire due cose , la prima è che spero che il mio traguardo di oggi sia di stimolo a altre persone a non mollare perché prima o poi il vento gira e sta a noi sfruttarlo al meglio. .facile dirlo oggi voi direte ma io conosco bene cos'è la rassegnazione e la sofferenza a una situazione che non riusciamo a farci andare bene, ma non bisogna mollare prima o poi le cose cambiano ma sempre e solo se noi siamo pronti a fare cose che non abbiamo mai fatto prima , chi vi vuole bene sarà sempre con voi nel bene e nel male statene certi....

Qui sono tutti a fare una regata ma come faccio a spiegare a questi ragazzi che la Transat per me è " il viaggio " un viaggio che ogni uomo di mare come mi definisco io prima o poi incontra sulla sua rotta.. . Un viaggio per scoprire quello che solo un ambiente e restrizioni così meravigliose possono farci conoscere e che solo quando ti sei battuto nelle tue battaglie di vita riesci davvero a apprezzarne il vero senso di questo viaggio per mare . . Oggi ho pianto di gioia, ieri l altro ancora , si ho paura ma non paura che vada molto molto male ma paura di non vivere il mio grande sogno per qualche maledetta fatalità .. farò del mio meglio farò quello che so fare e lo so fare bene per arrivare senza rompere niente, ho due spi che fanno schifo e fanculo ma non ci stavano davvero nel budget ma andranno bene farò una navigazione conservativa sono qui per navigare non per correre .. se mi vedrete troppo indietro staro' solo tirando il freno a mano e andra' tutto bene .. Devo arrivare di là , la mia è una storia lontana delle regate, nella vita ho già corso abbastanza e sono più che felice e ringrazio per i risultati , io sono qui per viverla..

Un grande grazie alla mia grande famiglia al completo che ancora in questi giorni ha dimostrato il grande quadrato che riusciamo a fare tra noi e a mio papa' Gianni Sabiu a cui spero di aver dato la mia parte migliore di figlio , ( la mia transat e' anche questo ) ai miei incredibili pazzi amici e allievi che mi sono sempre stati vicino e hanno capito che più mi stavano vicino più io stavo bene , sono in debito con tutti voi , compresi quei due matti che hanno deciso di volermi bene da lassù e so che non mi lasceranno mai solo ( incredibile come dilaga la positività tra persone che ti vogliono bene ) un grazie a Viverelavela Andrea Caldari Fabio Emme la scuola di cui faccio parte e sono onorato di portare quel nome con me , a mio nonno che all eta' di 10 anni mi diceva " sei un vero uomo di mare " e oggi sarebbe fiero di me , a Cristina Ferrari Bravo una donna e una compagna davvero di spessore a cui devo davvero tanto , ai miei ragazzi Marco Sabiu e Margherita a cui ho già spiegato tutto nella speranza di aver dato loro un altro esempio di determinazione passione e amore perche' nella vita potrete fare qualsiasi professione ma con queste tre cose non sarete mai nella mediocrita' e i risultati arriveranno sempre. . comunque tranquilli papà fa un giro ma torna presto..

Mi scuso davvero con molti di voi se vi ho trattato male o poco considerato, ma tra lavoro, transat ecc e' stata dura credetemi e non sono stato capace di fare più di questo. . Ok ragazzi io vado a passare sotto quel ponte che sogno da una vita .. A te amico mio che mi guardi da lassù sotto quel ponte avro' addosso la tua giubba rossa di cui andavi fiero , oggi tu saresti stato qui e ora sarai a bordo con me per 4000 miglia così impari ..promessa mantenuta e questo è il mio regalo per te. .

È arrivato il momento.. Vado a fare la Mini Transat Dovesse andare davvero tragicamente male vi prego di considerare il dato di fatto che io sono felice perché oggi ho realizzato il mio sogno da uomo di mare che sono ... Vi voglio bene Un abbraccio Com.te Navi Luca Sabiu.

 

MATTEO RUSTICALI (IN VIDEO): 

 

PERCHE' LA MINI?

 

40 ANNI DI ARCHITETTURA NAVALE

 

GLI ESORDIENTI E I CONSIGLI DEGLI ESPERTI

 

NEI MEANDRI DELL'ORGANIZZAZIONE DI UNA MINI

 

QUELLE PRUE COSI' TONDE

 

IL POLINESIANO

Commenti

Giovanni (non verificato)

Penso di dover un in in bocca al lupo a questi ragazzi davvero molto coraggiosi COMPLIMENTI comunque vada e spero di salutarvi tutti vincenti ed in forma grazie