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11/05/2018 - 12:06
Mid Year Meeting World Sailing - Vigilia e Day 1
L'Events fa fuori il 470
Ma il caos aumenta...
VOCI DA LONDRA: LE ULTIMISSIME DI SABATO 12 SERA - L'Events Committee fa passare una Submission del suo presidente: fuori il 470 M/W, dentro due (nuovi?) Singoli per un imprecisato "Short Course". Al posto del Finn (che potrebbe rientrare tra quei singoli) entra il Kite con squadra di due uomo-donna. I windsurf M/W restano, ma forse con nuova tavola. Il caos aumenta. E l'Antitrust (italiano!) batte un colpo... - SPECIALE SU SAILY MAGAZINE: TUTTO SUL MEETING WORLD SAILING
ULTIM'ORA SABATO 12.5 18:45 - L'Events chiude i suoi lavori con un voto a maggioranza, passa la submission con più voti. Ed esclude il 470 M/W, sostituito da due "Singoli M/W Short Course" (anche a Londra i più non hanno capito cosa voglia dire "Short Course" (alla lettera percorso breve), e per qualcuno il Singolo Maschile potrebbe ripescare il Finn, che a sua volta cede il posto al Kite, il quale entra con una squadra doppia formata da un uomo e una donna che si alternano. Infine i due windsurf M/W restano, ma con una dicitura singolare (anch'essa in attesa di interpretazione approfondite) "Combined", e annunciando inoltre un cambio di "equipment", quindi non più RSX ma altra tavola.
Domani altro Committee (Equipment) e altra presumibile submission vincente, chissà quale, quindi al Council di lunedi arriveranno le Recomendation dei due Committee, già divise tra loro. Senza considerare che il Board è ancora alla ricerca di un accordo per un altra Recomandation, partendo dalla Late Submission del presidente Kim Andersen (rifiutata finora, ma sarebbero in trattativa...).
Insomma fatti i dovuti distinguo, Londra come Roma, da noi trattano 5 Stelle e Lega, lassù Events, Equipment, Council... L'impressione sempre più netta di idee sparse, variabilissime, senza un filo conduttore. Se si va al Council in ordine sparso sarà un disastro. Il 470 per ora perdente, è debole nel Council ma resta forte all'Annual General Meeting di novembre, che non dimentichiamo deve comunque ratificare tutto. Insomma, grande casino ma niente di definitivo, anzi.
Antitrust... rumors confermati. E' arrivata una prima "bombetta", pare dall'Antitrust italiano (!) che ha chiesto informative a World Sailing. Ma a Londra tutti a quanto pare ostentano tranqullità... Domani è un altro giorno. Forse non è un caso che le decisioni sul futuro olimpico coincidano con la nascita del mondiale e-sailing: ormai il virtuale la fa da padrone!
Partenza col botto a Londra. Il presidente di World Sailing Kim Andersen spedisce via mail una "Late Submission a titolo personale" mentre il Mid Year Meeting di Londra è già iniziato con il Board. E spiazza tutti, cercando di salvare i windsurf, forse il Finn e lo stesso 470. E al contempo facendo una mezza rivoluzione. LEGGI QUI LA SUBMISSION PRESIDENZIALE. Ma intanto sul MYM incombe il caso-monopoli... SPECIALE SU SAILY MAGAZINE: TUTTO SUL MEETING WORLD SAILING
VENERDI 11.5 19:00 - Vigilia delle prime riunioni a Londra: sabato l'Events Committee, e domenica l'Equipment Committee. Dalle due riunioni, che scandaglieranno tra le moltissime Submission, arriveranno due distinte Recomandation al Council, che chiuderà il Mid Year Meeting con le riunioni di lunedi 14 e martedi 15. Lunedi sera è prevista una presentazione tutta italiana, un preview delle due tappe di World Cup a Genova nel 2019 e 2020.
Il clima a Londra intorno al meeting di World Sailing è stranamente cauto, in preda a una calma indotta. C'è prodenza dagli stessi che in questi mesi hanno spinto e guidato l'iter delle decisioni verso la prospettiva di grandi cambiamenti nella vela olimpica 2024. Secondo più di un osservatore informato dei fatti, il motivo di questa improvvisa variazione nei toni (l'ordine di scuderia è non fare riferimenti alle Classi, restare generici, non prendere posizioni) può essere solo uno: da Bruxelles (o anche da qualche autorità antitrust nazionale, è una ipotesi più che plausibile) è arrivata qualche comunicazione dalla Commissione Antitrust, come noto adita da un gruppo di legali sul tema delle classi costruite in regime monopolista.
Insomma, la "bomba" legale potrebbe essere stata recapitata agli uffici della federvela mondiale. E il ticchettìo che emette il pacchetto non lascia certo presagire sonni tranquilli per il Mid Year e settimane seguenti. Naturalmente è solo una ipotesi, e c'è da chiedersi se World Sailing la renderà pubblica, qualora fosse reale, o se resterà un commensale fantasma del Meeting.
Quanto agli exit-poll, l'Events sarebbe orientato a maggioranza verso la scelta del Kite e di 4 eventi Mixed (uomo-donna), mentre perderebbe quota, almeno in questo Committee, la pista della medaglia Offshore, tanto cara ai francesi. Poi toccherà all'Equipment e infine come detto al Council. Lunedi e martedi saranno i giorni decisivi, almeno per la sorte di tante Submission che hanno impegnato mezzo mondo velico.
IL LAST-MINUTE PRESIDENZIALE - Il Mid Year Meeting di World Sailing è appena cominciato, il Board (presidente e vicepresidenti) si è riunito per primo giovedi, e venerdi sarà la volta dell'Events Committee che farà i primi passi fondamentali, con le sue Submission al Council, che alla fine delibererà le decisioni lunedi 14 e martedi 15.
E si sa già che quali che siano queste decisioni - che date le premesse si attendono come cambiamenti radicali e profondi al panorama degli Events e degli Equipment della vela olimpica - saranno comunque esse stesse emendabili e modificabili a novembre nell'Annual Conference con l'Assemblea di tutte le nazioni membre di World Sailing.
LEGGI QUI IL NOSTRO ULTIMO REPORT DI PREVIEW DEL MEETING
Ma il MYM 2018 di Londra è troppo acceso fin dalla vigilia, quasi 200 Submission, attese spasmodiche, polemiche, discesa in campo di esimi commentatori, duelli all'ultimo sangue tra lobby, cantieri, classi, continenti, nazioni, persino velisti. Il colpo di scena è dietro l'angolo. E infatti, ecco il primo, che viene addirittura dal presidente WS, il danese Kim Andersen, l'uomo che sconfisse Carlo Croce in un lampo e che oggi guida la navicella impazzita della vela mondiale. Proprio lui ha emesso, a Mid Year in corso, una "Late Submission", una sorta di last-minute presidenziale, buttando sul tavolo, come un sasso nella fontana, anche la sua proposta sulle specialità olimpiche della vela per Parigi (Marsiglia) 2024.
Una novità sorprendente e francamente inquietante. Nei modi e nei contenuti. Intanto perchè come detto il MYM è iniziato, molti delegati del Council sono in viaggio e troveranno la novità sul tavolo delle riunioni prossime. Kim ha detto: "E' solo una opinione personale", ma ha sentito l'insopprimibile bisogno di scriverla, come Submission, che si aggiunge - pur col peso specifico del presidente - alle altre 160 o giù di lì... Allora uno si chiede: forse avrà avuto una illuminazione, un'idea talmente chiara e risolutiva da mettere daccordo tutti, in questo momento che definire "di confusione" e di caos è eufemistico. Ebbene, non tanto.
Ecco la proposta di Kim, la sua "visione" affidata alla Late Submission col marchio presidenziale (la cui autorevolezza è ormai ai minimi storici), inviata via mail giovedi ai presidenti di federazione e ai delegati WS, "dopo aver letto le tante Submission dei nostri membri, alcune verso cambi positivi, altre che ostacolano il cambiamento".
Il presidente propone (e questo si sapeva, è già la posizione dell'ultimo meeting) di mantenere le seguenti classi: Laser (men single), Laser Radial (women single), 49er (men double), 49er FX (women double) e Nacra 17 (mixed double). Ma a sorpresa vuole mantenere dentro anche i wndsurf RS:X men e RS:X women. Siamo a sette classi, ne mancano tre per arrivare alle dieci previste dal CIO. Ecco cosa propone Kim Andersen.
Mixed One Person Dinghy (Deriva singola Mista, uomo-donna) – Al posto del Finn, un "new equipment" (nuova classe, quindi trials in vista per sceglierla, ndr) che è un singolo, ma per fare regate a squadre per nazioni ciascuna formata da una coppia uomo-donna. Più avanti la stessa last-minute presidenziale ipotizza che la classe per questo nuovo evento-formato possa essere il Laser, e in questo modo il Singolo Maschile che si conserverebbe (sopra) potrebbe essere il Finn. Giochi di prestigio. Che potrebbero alla fine riuscire. Andiamo avanti.
Mixed Two Person Dinghy (Deriva doppia Mista, uomo-donna) – Altro "new equipment" (nuova classe, quindi trials in vista per sceglierla, ndr) che combina, riunisce e rimpiazza l'attuale classe 470 divisa in maschile e femminile. Dovendola decidere, questa "deriva doppia mista" potrebbe alla fine restare nuovamente lo stesso 470, chissà...
Mixed Kite Board (Tavola Kite Mista, uomo-donna) – L'ultima idea presidenziale è il Kite che però farebbe a sua volta un "Two Person Team Event", come nel primo caso, ovvero sulla tavola correrebbero le nazioni a coppie di uomo-donna che si alternerebbero.
Ora la vera novità è questa definizione di "Two Person Team event", che lascia abbastanza sconcertati. Di cosa si tratta? Non è un "team racing" con due barche per squadra (che si conosce ed è anche spettacolare, qualche Submission lo prevede), ma in cui la stessa barca (singolo o Kite) è usata alternativamente dall'uomo e dalla donna, rispettivamente in regate contro gli altri uomini e le altre donne, e con il punteggio di ciascuna squadra combinato. Il migliore vince l'oro olimpico. Varrebbe tanto per il Mixed One Person Dinghy che per il Mixed Kite Board.
Oltre alla irritualità della proposta presidenziale fuori tempo massimo, e ad elementi che tra politica ed equilibrismo potrebbero salvare una situazione esplosiva mantenendo olimpici i windsurf (e persino la classe RSX) e forse addirittura il Finn e magari il 470 in versione mista, balza agli occhi la novità clamorosa del gran numero di medaglie assegnate in eventi "Misti", cioè a squadre composte da un uomo e una donna. Si sa che la gender equity è uno dei capisaldi del CIO nell'Agenda 2020, e la vela si sta adeguando. Ma nessuno sport ha così tanti eventi olimpici con squadre miste: la vela batterebbe in questo ogni record.
Viene in mente un quesito. L'Olimpiade è la massima espressione dello sport e quindi anche della vela. Puo' diventare terreno per esperimenti anche se interessanti? In ogni caso, siamo solo all'inizio dei "cinque giorni che sconvolsero la vela", e chissà quante ancora ne accadranno di sorprese. Una, più di tutte, è ormai attesa, quasi scontata. Una "bomba" della Commissione Antitrust dell'Unione Europea che intimi a World Sailing di rivedere le politiche di monopolio nella costruzione di alcune classi olimpiche. Allora si che il banco salterà davvero, e si dovrà ricominciare. Anche per questo, la richiesta con le petizioni firmate da decine di migliaia di velisti di tutto il mondo, di fermarsi, riflettere e rinviare le decisioni, appare al momento l'unica strada ragionevole da seguire.
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