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15/02/2016 - 02:03

Vela Olimpica: (quasi tutte) buone notizie dalla Florida

Ingegneri a chi?
Bronzo a tutta birra

Una domenica (di vela) bestiale. Lunghissima, con tante regate, poco vento, gioia e rabbia in egual misura, dirette streaming da impazzire. Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri (Medal graffiante) conquistano il podio con il Nacra 17. Sfuma la medaglia che sembrava più vicina: Giulia Conti e Francesca Clapcich, grandi al mattino, steccano la Medal (ultime) e finiscono quinte - IL COMMENTO - IL REPLAY VIDEO DELLA GIORNATA


di Fabio Colivicchi


Vittorio e Silvia, che belli, che bravi, che atleti! Un bronzo da indossare in questi ultimi mesi verso Rio. Una Medal Race a fare quello che sanno fare meglio: correre, e che gli altri ci prendano. Un Mondiale avviato bene e poi deragliato strada facendo, per circostanze tutte maligne e indipendenti dagli atleti: la tartaruga, la bandiera nera. Loro che andavano, e le storielle che li frenavano. Alla fine, vero o meno che sia il retroscena, hanno sciolto la tensione nervosa con una bella birra. Una piccola svolta, la vogliamo prendere così, per Bissaro e Sicouri. Nella mischia hanno gettato tutto, anche il cuore. Terzo posto pesantissimo, al Mondiale dove c'erano proprio tutti e che ha schiantato quasi tutti. Ci sarà tempo per approfondire, stasera solo: bravi e grazie!
 

Vittorio: "Questa medaglia di bronzo è un risultato che ha dato sia a Silvia che a me, oltre che al Tecnico Gabriele Bruni e al nostro DT Michele Marchesini, una carica incredibile. Raramente, anzi, mai nella mia vita ho provato tanta emozione e ho sentito tanta adrenalina nel mio corpo per un successo personale. La cosa che mi sta piacendo di più è condividere questo risultato, perché sento che è un successo di tanti e ancora di più sento che qui, a Clearwater, con Silvia potevamo contare sul miglior staff possibile. Abbiamo il miglior allenatore cui poter ambire, la miglior direzione tecnica, siamo seguiti in tutto e per tutto, anche nella logistica ora che è arrivato il team manager Guglielmo Vatteroni con cui stiamo gestendo la spedizione del materiale per Rio. Insomma, va tutto bene e quindi vorrei che questo risultato lo sentissero tanto, come lo stiamo vivendo noi, anche tutte le persone che in Federazione hanno contribuito al nostro percorso."
 

Silvia: "È stata una settimana tecnicamente difficile, in cui abbiamo trovato condizioni molto diverse, sia di vento che di onda, con giorni di mare grosso e vento forte, e con la costante del freddo, una temperatura davvero difficile da sopportare, che poi è stata la vera difficoltà del campionato. Partivamo senza riuscire a scaldare il corpo, avevo le mani congelate, quando eravamo prossimi alla prima boa di bolina, guardavo la drizza e mi chiedevo come avrei fatto a tirare su lo spi più rapidamente dei nostri avversarti… Abbiamo tenuto duro, tirando fuori la grinta che avevamo in corpo, e siamo molto contenti del risultato, perché nonostante tante piccole difficoltà che abbiamo affrontato durante il campionato - alcune dipendenti da noi, tipo la squalifica, altre no, vedi la tartaruga che aveva deciso di mettersi sul nostro cammino danneggiandoci uno scafo – ecco, nonostante tutto siamo riusciti ad essere costanti e il risultato è arrivato." 


SU SAILY TV IN ARRIVO UN SERVIZIO SUI MONDIALI DI CLEARWATER CON INTERVISTE AGLI AZZURRI E COMMENTI


C&C, POTENZA E RABBIA
Giulia e Francesca, C&C: per come l'ho vista io è andata così. S'era messa benone col grande primo della tredicesima prova. E la quattordicesime era partita bene. Poi la camera onboard ci ha fatto vedere la poggiatona per il 360. Quel 360 ha cambiato l'approccio alla Medal. Se le nostre avessero avuto 2 o 4 o anche 6 punti da recuperare alle prime, l'assalto era inevitabile. Ma con 12 da recuperare, e 6 da conservare sulla terza, 8 sulla quarta... Invece Giulia e Francesca non si sono accontentate di difendere il podio, hanno attaccato le spagnole, finendo in un gioco al massacro amplificato dalla lotteria dei salti di vento, prima "solo" di 30 gradi, poi all'ultima poppa addirittura di 180 gradi, con l'arrivo di poppa trasformato in bolina.

Detto questo, Giulia e Francesca restano fortissime e vale quanto scritto ieri prima della Medal.
 

PRESTO NELLA NOSTRA SEZIONE GALLERY LE PIU' BELLE FOTO DI CLEARWATER

Chissà se il Dio della vela ha pensato e voluto davvero tutti gli scherzi fatti in questa settimana dei tre Mondiali in Florida. Primo, il nome: Clearwater. Quanto siano chiare e limpide le acque della località affacciata sul Golfo del Messico, si è visto dalle belle immagini delle dirette tv. Ma un nome così, proprio 170 giorni prima delle Olimpiadi a Rio, con tutto il mondo che discute e si preoccupa per l'inquinamento dei campi di regata brasiliani. Poi quei 25-30 nodi dei primi giorni, e le onde sui bassifondi, l'ecatombe di alberi di 49er, le tartarughe, i grumi di alghe, l'organizzazione definita "imbarazzante" da tutti.

Ma anche la domenica bestiale: 49er e FX fanno 3 regate al mattino e poi la Medal Race al pomeriggio. Quattro in tutto, brevi quanto volete ma quattro. Va bene lo spettacolo, il programma, il numero di prove. Ma non esageriamo. In diretta streaming (una delle cose belle e positive di Clearwater, e va ringraziata la classe 49er, che ha investito nella produzione, a differenza della Nacra 17; e pazienza se proprio nel giorno finale con le Medal c'è stata parecchia confusione, sia nella regia, sia nella grafica, che nei commenti sui punteggi finali per il podio) in diretta, si diceva, abbiamo vissuto il saliscendi di emozioni e di impegno psicofisico degli atleti. Forse tenere nello stesso giorno finali e Medal è eccessivo. Infatti, comunque, alle Olimpiadi non accadrà.


Pensierino di chiusura. Tra le quattro facce da medaglia, l'equipaggio del FX ha anticipato la scelta di smettere dopo le Olimpiadi di Rio 2016. Naturalmente ciascuno è padrone delle proprie scelte e nessuno come un atleta olimpico ha il diritto di resettare la propria vita. Sommessamente, mi chiedo solo se giova fare queste scelte adesso, e ancor più renderle note. L'idea di affrontare l'ultimo semestre come qualcosa di cui ci si sta liberando, non mi tranquillizza, ecco tutto.

Resta da dire, ma ci torneremo, del 49er. La mancata finale Gold di Tita-Zucchetti e Cherin-Tesei è stata un brutto colpo. Ma non è finita, ci sono due mesi importanti e la "squadra" del nostro 49er deve affrontare la volata selezione tutta insieme, come ha fatto per quasi tutto il quadriennio. De Pedrini, sin qui bravissimo, deve fare in modo di non perdere qualche pezzo proprio adesso.

 
REPLAY DELLA GIORNATA FINALE E DELLE MEDAL RACE
 

IL REPORT FIV DEL LUNGO GIORNO FINALE
(Federvela) Si chiude con la medaglia di bronzo conquistata da Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri la spedizione azzurra a Clearwater per i Campionati del Mondo delle classi olimpiche 49er, 49er FX e Nacra 17, un triplo Mondiale che ha riunito in Florida, per sei giorni, oltre 150 equipaggi suddivisi nelle tre classi più moderne tra le dieci che fanno parte del programma olimpico.

Gli azzurri del catamarano per equipaggi misti Nacra 17, nonostante qualche sfortuna di troppo in cui sono incappati durante questa settimana, hanno reagito da veri campioni, riuscendo a conquistare con pieno merito – e grazie a una super prestazione nella Medal Race di oggi - un bronzo che li conferma ai vertici della categoria e che segue l’altro bronzo vinto l’anno scorso al Campionato Europeo.

Peccato invece per Giulia Conti e Francesca Clapcich che, reduci da un 2015 eccezionale in cui si erano aggiudicate il titolo Italiano, Europeo e Mondiale del doppio acrobatico femminile 49er FX, sono incappate in una brutta Medal, conclusa in ultima posizione, e dal secondo posto che occupavano prima della regata, sono scalate al quinto, lasciando l’oro alle spagnole Echegoyen-Betanzos, l’argento alle danesi Schutt-Schutt e il bronzo alle tedesche Jurczok-Lorenz.

La giornata a Clearwater era iniziata con le flotte dei 49er e dei 49er FX in acqua già al mattino, in condizioni di vento medio-leggero, impegnate a chiudere la serie di regate delle rispettive Gold Fleet che non si erano potute disputare nei giorni scorsi a causa delle bizze del meteo. Nella prima prova, Conti-Clapcich si erano classificate al quarto posto, per poi vincere la successiva con ampio margine sulle avversarie, grazie a un capolavoro di tattica, conduzione e capacità di controllo sulle avversarie, e infine chiudere la terza ed ultima in 18ma posizione dopo aver scontato una penalità in partenza, il peggior risultato della settimana (poi scartato). Parziali che avevano consentito alle due azzurre di affrontare la Medal dal secondo posto della classifica, con 11 punti di distacco dalle spagnole.

Tre prove anche per gli uomini dei 49er, sufficienti per laureare Campioni del Mondo per la quarta volta consecutiva i fenomenali neozelandesi Burling-Tuke con una regata d’anticipo, la Medal Race che purtroppo è stata mancata dagli equipaggi italiani, che hanno terminato il Mondiale con il 15mo posto di Jacopo Plazzi e Umberto Molineris, il 19mo di Luca e Roberto Dubbini, il 24mo di Uberto Crivelli Visconti e Gianmarco Togni, il 26mo di Stefano Cherin e Andrea Tesei e il 27mo di Ruggero Tita e Pietro Zucchetti.

Il tempo di riprendere fiato e alle 20:30 (ora italiana) è stata la volta delle Medal Races: primi a scendere in acqua i catamarani Nacra 17, con titolo già assegnato ieri ai francesi Besson-Riou, anche loro campioni iridati per la quarta volta, e occhi puntati quindi sulla battaglia per il secondo e il terzo posto. Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, quarti in classifica prima della Medal, sono andati subito all’attacco, riuscendo a chiudere la regata al terzo posto, mentre danesi e austriaci, gli avversari diretti per la conquista di una medaglia, hanno concluso in ottava e in nona posizione, una combinazione di risultati che ha consentito ai due azzurri di mettere le mani su una bella quanto sudata (e meritata) medaglia di bronzo, con argento andato a Norregard-Andreasen.

A seguire, sono scesi in acqua gli equipaggi femminili del 49er FX, con Giulia Conti e Francesca Clapcich che partivano dal secondo posto della classifica dietro le spagnole Echegoyen-Betanzos. Una Medal partita subito male per le due azzurre, rimaste nelle retrovie fin dai primi bordi, che non sono mai riuscite a rientrare in regata, prova conclusa all’ultimo posto con relativa medaglia sfumata e quinto finale.

Commenti

Due giorni dopo la pubblicazione ho aggiornato questo articolo nel paragrafo che inizia con "pensierino finale", chiarendo che la decisione di non continuare dopo Rio 2016 e' stata resa nota solo dalle atlete del 49er FX. I due del Nacra 27, in verita', non hanno mai fatto trapelare qualcosa in materia, e quindi non era corretto accomunarli nella ipotetica decisione. Il commento resta valido. E adesso, per usare le parole di Vittorio Bissaro, medaglia di bronzo mondiale, pensiamo solo a Rio 2016.