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22/10/2013 - 20:58
Rolex Middle Sea Race 2013
Rolex Middle Sea Race 2013
Il trionfo di B2
Malta è italiana
Malta è italiana
!--paging_filter--strongTelefonino come bussola o meno (ne sapremo presto di più dai protagonisti), B2 è lo yacht che porta l'Italia in vetta alla superclassica dell'altomare mediterraneo. Lo scafo di Michele Galli con Francesco De Angelis e il guidone dello YC Marina di Loano è il vincitore overall in tempo compensato/strong!--break--br /
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em E' arrivata la conferma ufficiale, Il TP52 modificato IRC, B2 dell’armatore Michele Galli, è il vincitore overall della Rolex Middle Sea Race in tempo compensato. Una bella vittoria, una super notizia di fine stagione, un segnale di vitalità che fa sempre comodo, di questi tempi. Un equipaggio quasi tutto italiano, questa è l'altra notizia: in un'epoca in cui si fa a gara al velista straniero di grido, B2 è tutta azzurra con solo un paio di innesti di cugini spagnoli. Uno squillo di tromba che suona bene, proprio adesso che si ricomincia a parlare del ripristino della regola di nazionalità in Coppa America.br /
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La barca è portacolori dello Yacht Club Marina di Loano. L'armatore Michele Galli è socio del Club e a bordo c'è anche Giorgio Benussi (commodoro del Club), oltre ovviamente a Francesco de Angelis e ad altri bei nomi della vela, come Lorenzo Mazza, Michele Cannoni, Michele Grassi, Paolo Bassani, Nacho Postigo, Hajme Arbones, Lorenzo Bodini, Marco Cuglianich e Romolo Ranieri./embr /
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LA STORIA NELLE NEWS PRECEDENTIbr /
strongIl maxi tedesco Morning Glory vince in tempo reale. L'italiana B2 di Michele Galli trionfa in compensato, nonostante un'avventura d'altri tempi: black-out elettronico, un telefonino come bussola, tattica alla cieca e al timone come una deriva! Bene Kuka Lights e TWT UComm, primi di classe/strongbr /
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strongLINE HONOURS/strongbr /
Sofferta e assai lunga, ma alla fine è arrivata. E’ di Morning Glory la line honours della Rolex Middle Sea Race 2013. Il maxi tedesco Z86 di Kristina Plattner ha tagliato la linea d’arrivo a Marsamxett Harbour davanti al Royal Malta Yacht Club alle 4 e due minuti poco prima dell’alba. Il suo tempo per le 606 miglia del percorso è stato di 2 giorni, 16 ore,12 minuti e 19 secondi.br /
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“Avevo partecipato a regate d’altura inshore con mio padre, prima d’ora, questa in altomare è una esperienza nuova per me, e all’inizio ero preoccupata di come sarebbe stato. Però gran parte dell’equipaggio è fatta di vecchi amici, tutti mi hanno aiutata e inciraggiata, alla fine è stata una esperienza meravigliosa”. Kristina Plattner, erede della serie dei Morning Glory di papà Hasso, affronta così la vittoria in reale. E continua: “E’ un percorso di una bellezza rara, guardare l’alba a Stromboli resterà indimenticabile, c’era una grande pace e calma intorno, e la luce dell’alba significava anche la fine delle mie quattro ore di turno e quindi un po’ di riposo. Poi la lunga bolina fino all’arrivo, è stata stancante, ma alla fine siamo stati ripagati dalla bellissima calda accoglienza sul traguardo!”br /
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In pozzetto su Morning Glory, tra gli altri, l’ex skipper della Volvo Ocean Race, Chris Nicholson: “Abbiamo trovato condizioni più leggere di quanto previsto, ma alla fine non siamo stati sorpresi, le previsioni e i vari software di routage non servono sempre a tutto, e conta sempre guardarsi attorno, tenere alta la concentrazione, specialmente in un percorso vario ed emozionante come questo. Il momento più duro? La bolina dopo Lamoedusa, con tante virate che ci hanno reso l’arrivo una chimera…”br /
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strongSECONDO ALEGRE/strongbr /
Solo due ore dopo, il Mills 72 di Andres Soriano, Alegre, è stato il secondo a tagliare la linea d’arrivo, appena prima dell’alba, battendo di appena un’ora il rivale JV72 Robertissima III di Luca Simone con Vasco Vascotto.br /
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strongB2: LA VITTORIA DELLA MIDDLE 2013 E’ ITALIANA/strong?br /
Il TP52 modificato IRC, B2 dell’armatore Michele Galli, è il vincitore annunciato della Rolex Middle Sea Race in tempo compensato. E’ in testa alla classifica e ha tutta l’aria di volerci (e poterci) restare fino all’annuncio ufficiale, anche se la battaglia resta aperta e più di uno yacht ancora in gara resta in corsa per soffiargli il posto.br /
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strongB2: UN TELEFONINO COME BUSSOLA!/strongbr /
emLa vela, anche quella apparentemente elitaria come una lunga classica impegnativa di altomare quale la Rolex Middle Sea Race da Malta a Malta via giro di Sicilia, Pantelleria e Lampedusa, sa sempre regalare sorprese e storie incredibili. Leggere in questo servizio l'avventura di B2, barca italiana che potrebbe (al momento è in testa) anche vincere la Middle 2013 in compensato overall. Una notte si rompe tutta l'elettronica di bordo, di colpo, tutta insieme. E non riparte. E allora? Allora anche un moderno racer molto elettronico come questo riscopre la vecchia arte della navigazione. A fari spenti nella notte? Ci sono le stelle, e la barca si porta con le orecchie e il naso, come un Laser, senza stare a guardare i numeri freddi e aridi. Ok: non esageriamo... In fondo qualcosa di elettronico a bordo alla fine ha aiutato l'equipaggio a districarsi nel black out: hanno usato un telefonino come bussola, tramite una apposita app.../embr /
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Il navigatore spagnolo di B2, Nacho Postigo: “Ci sono stati parecchi momenti chiave durante la regata, che abbiamo gestito bene, mantenendo sempre una buona velocità. Però la seconda notte abbiamo avuto un problema serio: tutta la strumentazione elettronica di bordo si è spenta all’improvviso. Abbiamo continuato a navigare usando uno smart phone come bussola, e portato B2 come se fosse una deriva. Francesco De Angelis, il nostro tattico, ci ha guidati con scelte strategiche praticamente alla cieca, istintive. Credo che avrà dormito un paio d’ore in tutto, deve essere esausto!”br /
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Il Baltic 65 Nikka Sixty Five è attualmente al secondo posto overall dietro B2, seguito dallo Swan 60 di Johann Killinger, Emma, e da Cantankerous il Cookson 50 di Germana Tognella.br /
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strongLA MIDDLE DI KUKA LIGHT/strongbr /
SAnche l'Open 42 Kuka Light hanbsp; da poco tagliato il traguardo di Malta, il grosso della flotta è ancora in regata. Anche Franco Niggeler, armatore di Kuka light, rivela problemi di elettronica a bordo: “La Rolex Middle Sea Race è una regata bellissima, ben organizzata sotto ogni punto di vista, tatticamente complessa, anche più della Sydney Hobart come dice Gregg che ne è un veterano. Qui ogni anno è una sfida diversa, sicuramente ritorneremo cercando di fare meglio. Abbiamo avuto qualche problema con gli strumenti e questo ci ha reso più facile sbagliare, poiché alcune decisioni chiave sono state prese “al buio”.br /
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Mitch Booth, skipper: “ E’ stata una regata particolarmente impegnativa sotto il profilo strategico, con aree di bonaccia improvvise e refoli d’aria da intercettare per uscirne. Ringrazio l’equipaggio ha portato Kuka Light al meglio, manovrando perfettamente e sapendo restare sempre concentrato per tutta la durata di una regata così impegnativa. Non posso essere altrettanto soddisfatto della tattica, che non ha dato i risultati che ci aspettavamo. Abbiamo commesso alcuni errori pagati forse troppo cari, ma anche il fattore fortuna fa parte del fascino di una regata così bella”br /
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Tra le barche in arrivo e da seguite: il J133 maltese Oiltanking Juno di David Anastasi, leader della classe IRC terza, a 160 miglia dall’arrivo, l’XP44 di Timmy Camilleri XP Act, subito alle sue spalle, poi il J122 Otra Vez, di Edward e Aaron Gatt Floridia. Il First 45 Elusive II di Arthur Podesta e Il J122 Artie-RTFX di Lee Satariano e Christian Ripard nbsp;J/122, sono bordo su bordo a 200 miglia dall’arrivo.br /
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A Favignana nella quarta classe IRC, l’X 40 Pita Maha di Renzo Grottesi era in testa alla sua classe, davanti a Sagola Biotrading, il GS 37 di Peppe Fornich e a Eos, l’Elan 410 di Rod Stuart.br /
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strongIl Class40 TWT UComm con Marco Rodolfi e Matteo Auguadro/strong strongprimo Class 40 e in doppio/strongbr /
Marco Rodolfi, al comando del Class40 TWT UComm, ha concluso con un grande successo la 34° edizione della Rolex Middle Sea Race, una delle più impegnative regate off-shore del Mediterraneo. TWT UComm, infatti, con a bordo anche Matteo Auguadro, ha tagliato il traguardo prima in categoria Class40 e prima in Double-Handed, sbaragliando sin dalla partenza gli avversari.br /
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Marco Rodolfi e Matteo Auguadro hanno, infatti, preso la testa della regata sin dal primo rapido passaggio dallo Stretto di Messina, spinti da quasi 5 nodi di corrente. Affrontare le Isole Egadi, però, è stato molto delicato e impegnativo perché la barca è rimasta incastrata in una transizione del vento da NE a SE, che ha costretto a strambare e cambiare vele per ore. Dopo oltre 24 ore di bolina, TWT UComm ha poi raggiunto il transit point di Pantelleria e quindi quello di Lampedusa, sempre in testa, per raggiungere, dopo una notte con vento al traverso in direzione di Malta, il porto maltese di Marsamxett in poco più di 4 giorni alle 12:41CEST del 23 ottobre.br /
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“Siamo entusiasti del risultato ottenuto in questa importante regata” ha commentato Marco Rodolfi “Si tratta della mia quarta Rolex Middle Sea Race ma, per la prima volta, ho partecipato in categoria X2 con il Class40 TWT UComm e si è rivelata un’esperienza davvero sfidante.” Continua Rodolfi “La RMSR si è dimostrata ancora una volta una competizione estremamente impegnativa e questa penso sia stata una delle più belle edizioni e anche una delle più veloci. Contrariamente alle previsioni il vento infatti si è sempre mantenuto leggero ma costante”.br /
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Marco Rodolfi chiude quindi con un’altra vittoria la stagione velica del Class40 TWT UComm, con cui nel 2013, sempre con Matteo Auguadro, ha ottenuto successi anche nella Duecento e nella Cinquecento, in categoria X2.
Bottadritta (non verificato)
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